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Ocse, aumenta il cuneo fiscale per i lavoratori

Nel 2012, il prelievo medio delle imposte e dei contributi sociali sui redditi da lavoro nei 34 paesi Ocse è stato del 35,6%. Rispetto all’anno precedente, il carico fiscale è aumentato in 19 paesi, mentre è diminuito in 14 ed è rimasto invariato in un solo paese. Rispetto invece al 2010, la pressione fiscale si è fatta più pesante in 26 paesi Ocse ed è diminuita in 7.

Gli aumenti più forti in Olanda, Polonia e Repubblica slovacca, Spagna e Australia (a causa di un aumento delle aliquote legali dell’imposta sul reddito).

Questi i primi dati comparativi resi noti oggi dall’Ocse sulla tassazione dei redditi da lavoro e i relativi costi per i datori di lavoro con riferimento a diverse categorie di famiglie e a diversi livelli di reddito. I dati finali e completi sulla tassazione dei salari saranno pubblicati il 10 Maggio 2013.

Considerando un lavoratore (o lavoratrice) senza carico familiare e con un salario uguale al salario medio nazionale, la media Ocse è del 35,6%. Gli oneri fiscali più alti sono stati registrati in Belgio (56,0%), Francia (50,2%), Germania (49,7%), Ungheria (49,4%), Austria (48,9%) e Italia (47,6%). I più bassi in Cile (7%), Nuova Zelanda (16,4%) e il Messico (19,0%).

In tutti i paesi dell’OCSE, ad eccezione di Messico e Cile, il cuneo fiscale è più bassa per le famiglie con bambini che per singoli lavoratori senza figli. Le differenze sono particolarmente pronunciate in Repubblica Ceca, Lussemburgo, Germania, Ungheria, Irlanda, Nuova Zelanda e Slovenia.

Nelle famiglie con due figli e un solo lavoratore, i carichi fiscali maggiori sono stati registrati in Francia (43,1%), Grecia (43,0%), Belgio (41, 4%) e Italia (38,3%). In Nuova Zelanda, il cuneo fiscale per questa categoria di famiglie è appena del (0,6%), seguita da Irlanda (6,4%), Cile (7%) e Svizzera (9, 5%). La media dei paesi OCSE è stata del 26,1%.

Sulla base di questi e altri dati, l’Ocse ha realizzato un’applicazione on-line interattiva, che permette di visualizzare e comparare tra loro i dati dei diversi paesi, relativi agli anni 2000, 2009 e 2012.

www.osservatorioinca.org

Ocseultima modifica: 2013-03-28T11:15:05+01:00da vitegabry
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