Migranti

Migranti, aumentano i “ritorni volontari assistiti”

Cresce il numero degli stranieri che ricorrono a questo progetto: nel 2009 erano 228, nel 2013 ne sono previsti oltre mille. Il direttore del Cir, Christopher Hein: “Quando la crisi finirà, ci renderemo conto che mancherà la manodopera”.

L’Italia nel pieno della crisi è meno attraente per gli immigrati, soprattutto per quelli che provengono da Paesi che cominciano a registrare una crescita economica. Ecco perché aumenta il numero degli stranieri che ricorrono al “ritorno volontario assistito”, grazie a una direttiva europea che l’Italia ha recepito: nel 2009 erano 228, nel 2013 ne sono previsti oltre mille. Ne dà notizia l’Ansa.

Dal 2009, il Ritorno volontario assistito (Rva) è attuato con il co-finanziamento del Fondo europeo rimpatri e del ministero dell’Interno, attraverso un sistema di progetti selezionati ogni anno che da un lato attuano i percorsi di ritorno e dall’altro hanno consolidato una rete nazionale (Rete Rirva) con l’obiettivo di promuovere una maggiore informazione rivolta agli immigrati e la formazione del personale – spesso assistenti sociali – che si deve occupare dell’attuazione di un ritorno volontario sicuro, dignitoso e sostenibile, spesso con un progetto personalizzato.

Attualmente sono 330 le organizzazioni (tra cui Cir e Oxfam) che aderiscono alla rete Rirva. “Oggi le opportunità di lavoro in Italia diminuiscono mentre aumentano nei Paesi d’origine – ha spiegato il direttore del Cir, Christopher Hein – e questo determina la diminuzione degli stranieri che arrivano e l’aumento di quelli che se ne vanno (nel 2012 almeno 35mila), anche se l’opinione pubblica e la politica ancora non lo percepiscono. Ma il fenomeno riguarda anche altri Paesi europei messi meglio di noi: basti pensare che la Turchia vede un Pil in crescita del 6% mentre la Germania si attesta intorno all’1%, divario che sta portando molti immigrati turchi a tornare nel loro Paese”.

“Nel 2015 e 2016 – ha aggiunto Hein – le imprese dovranno andare in giro a cercare lavoratori. E già molti italiani stanno tornando a fare mestieri che fino ad ora erano appannaggio degli immigrati, come quello di badante. Quando la crisi finirà, ci renderemo conto che mancherà la manodopera”.

Migrantiultima modifica: 2013-03-28T11:15:57+01:00da vitegabry
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