Amianto

Festeggia il suo 101mo compleanno dopo 38 anni a contatto con l’amianto ….

Non un centenario qualunque, ma un ”miracolato”. Guido Varesi, alpino combattente, 101 anni compiuti oggi, ne ha “passate tante”: ha vissuto due guerre, ha disertato per non andare con i tedeschi e si è arruolato fra i partigiani, ha viaggiato, avuto figli, guidato praticamente per 83 anni senza farsi mai un graffio. Ma soprattutto è scampato alla fabbrica killer: la Fibronit di Broni che dava lavoro a mille operai e ora è nota per la lunga scia di morte che si è lasciata alle spalle.

Ancora oggi in questo Comune del Pavese e nell’area intorno allo stabilimento, si viaggia al ritmo di 52 decessi l’anno per mesotelioma (tumore provocato dall”asbesto) secondo le stime più prudenti. Fra gli operai della fabbrica c’era anche Varesi, che l’amianto lo ha impastato per 38 anni.

Faccia a faccia con il pericolo, senza protezione, respirando a pochi centimetri dalle fibre velenose. “Producevamo 3 metri e mezzo di lastre al minuto. Le mascherine c’erano, ma nessuno le usava mai, salvo quando l’aria si faceva troppo polverosa. L”impasto lo toccavamo con le mani, quasi sempre senza guanti. Io ero responsabile della produzione”, racconta.

Varesi ha visto morire la moglie, anche lei operaia della fabbrica, e molti amici e colleghi di mesotelioma. Dalle parti di Broni è la normalità avere in famiglia vittime dell’amianto. E mentre a pochi chilometri da casa sua, a Voghera, si consuma il processo contro i vertici della Fibronit, nonno Guido si definisce “miracolato” e festeggia  le sue 101 primavere. In verità, Varesi spegne candeline da sabato perchè sono in tanti a volerlo festeggiare: i familiari, con in testa i due figli, un architetto e un pediatra (in pensione), i nipoti e i pronipoti; ma anche gli alpini e gli amici del circolo del pensionato da lui fondato (e animato ancora oggi) nella sua cittadina.

Amiantoultima modifica: 2013-03-20T09:00:00+01:00da vitegabry
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