Processo Thyssen: per i giudici non ci fu dolo
Ridotte in appello le pene per i dirigenti della thyssenkrupp, a processo per l’incendio di 5 anni fa che ha provocato la morte di sette operai. La sentenza emessa questa mattina dalla Corte d’assise d’appello di Torino ha ridotto la pena a 10 anni per l’amministratore delegato Herald Espenhahn, con la cancellazione dell’omicidio volontario.
Per la Corte si è trattato di omicidio colposo con colpa cosciente. Sono state ridotte le pene anche agli altri cinque imputati: sette anni a Gerald Piregnitz e Marco Pucci, otto anni e 6 mesi per Raffaele Salerno, 8 anni a Cosimo Cafueri e 9 anni di carcere per Daniele Moroni.
“Speravamo nel dolo eventuale. E’ stata riconosciuta la colpa cosciente, ma noi avevamo posto ai giudici una domanda: quanto vale la vita di un uomo? La risposta è stata 10 anni. Non ne sono mai stati dati tanti”. Così il procuratore Raffaele Guariniello ha voluto commentare la sentenza.
Dura è stata la reazione dei familiari delle vittime che hanno occupato l’aula del tribunale in segno di protesta.