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Lavoratori italiani all’estero: retribuzioni convenzionali 2023

Lavoratori italiani all’estero: retribuzioni convenzionali 2023

Le retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero in Paesi non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale

Pubblicazione: 24 marzo 2023

Con la circolare INPS 23 marzo 2023, n. 33 l’Istituto comunica le retribuzioni convenzionali per il 2023, da prendere come riferimento per il calcolo dei contributi, per i lavoratori all’estero in Paesi extracomunitari non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale.

Le retribuzioni convenzionali si applicano non soltanto ai lavoratori italiani, ma anche ai cittadini degli altri stati Ue e agli extracomunitari, titolari di regolare titolo di soggiorno e di contratto di lavoro in Italia, inviati dal proprio datore di lavoro in un paese extracomunitario.

Le retribuzioni convenzionali, inoltre, si applicano anche nei confronti dei lavoratori operanti in paesi convenzionati, limitatamente alle assicurazioni non contemplate dagli accordi di sicurezza sociale.

Oltre alle tabelle con le retribuzioni convenzionali, la circolare fornisce le istruzioni per la compilazione della denuncia UNIEMENS da parte dei datori di lavoro e per la regolarizzazione dei contributi.

.Sant’ Emanuele

 

Sant’ Emanuele


Nome: Sant’ Emanuele
Titolo: Martire
Nascita: III Secolo, Anatolia
Morte: III Secolo, Anatolia
Ricorrenza: 26 marzo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
La fama e anche la bellezza del nome di Emanuele non è legata ad un Santo, ma allo stesso Salvatore. Leggiamo infatti il Vangelo di Matteo, che dice, parlando della nascita del Bambino di Betlemme: « Tutto ciò avvenne affinché s’adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà detto Emanuele ».

Il Profeta, a cui si richiama San Matteo, è il Profeta Isaia, il quale con queste parole luminose annunzia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà « rigettare il male e scegliere il bene».

Ma che cosa vuol dire Emanuele? Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: vuol dire « Dio è con noi ». E perciò l’attributo tipico, completo e consolante del Messia, cioè del vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo.

Veramente, in ebraico tale termine suona Immanuel. I Settanta, nella loro versione della Bibbia, l’hanno trasformato in parola greca, modificandone leggermente il suono, traducendo cioè Emmanuel. E come Emanuele è diventato per i cristiani nome proprio, come altri attributi di Gesù. «Emmanuele » è infatti il titolo glorioso di Gesù soprattutto nella sua Resurrezione, nell’avvenimento che suggella e prova come « Dio sia con lui », e anche « con noi », con il popolo cioè dei redenti da quella Redenzione e dei credenti in quella Resurrezione.

Perciò, più o meno consapevolmente, i genitori che impongono ad un figlio il nome di Emanuele, o ad una figlia quello di Emanuela, più che richiamarsi alla devozione di un Santo particolare, onorano Gesù con uno dei suoi più belli attributi, come accade anche per i nomi di Salvatore e di Crocifisso.

Nonostante ciò, esiste anche un Sant’Emanuele, che la Chiesa festeggia oggi insieme con Sabino, Quadrato e Teodosio, in un gruppo di quaranta Martiri d’epoca incerta. La loro storia è presto detta. Pare che fossero originari dell’Oriente, e in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, che era Vescovo, venne allontanato dalla sua diocesi e diffidato di proseguire la sua opera. Egli seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte.

Dietro il suo esempio, altri 39 cristiani, uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, si presentarono al governatore della provincia dichiarando la loro fede. Furono tormentati nella speranza di vederli apostatare, e poiché nessuno cedette, tutti furono messi a morte.

Anche negli antichi menologi greci, Emanuele viene talvolta chiamato Manuele o Manuel, diminutivo che è restato molto diffuso, specialmente in Spagna: tanto da apparire, ormai, come un nome tipicamente spagnolo.

MARTIROLOGIO ROMANO. In Anatolia, nell’odierna Turchia, santi Emanuele, Sabino, Codrato e Teodosio, martiri.

ICONOGRAFIA

Nell’iconografia Sant’Emanuele viene rappresentato come un giovane nudo, legato a un albero, col corpo trapassato da frecce o chiodi; suo attributo è la palma del martirio.