Archivi giornalieri: 21 marzo 2023

Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento marzo 2023

Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento marzo 2023

Variazione dell’interesse di dilazione e differimento dei contributi e della misura delle sanzioni civili

Pubblicazione: 21 marzo 2023

La Banca Centrale Europea, con la decisione di politica monetaria del 16 marzo 2023, ha innalzato di 50 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex Tasso Ufficiale di Riferimento, TUR) che, a decorrere dal 22 marzo 2023, è pari al 3,50%.

La variazione incide sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, e anche sulla misura delle sanzioni civili.

Tutti i dettagli sono riportati nella circolare INPS 20 marzo 2023, n. 31

Borse di studio ITS 2022-2023: pubblicata la graduatoria

Borse di studio ITS 2022-2023: pubblicata la graduatoria

La graduatoria del bando per l’assegnazione di 100 borse di studio per la frequenza di Istituti Tecnici Superiori

Pubblicazione: 21 marzo 2023 Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2023

È stata pubblicata la graduatoria del bando di concorso per l’assegnazione di 100 borse di studio, dal valore di 4.000 euro, finalizzate alla frequenza di Istituti Tecnici Superiori (ITS) per l’anno scolastico 2022-2023.

Il bando è riservato agli studenti fuori sede, figli di iscritti (dipendenti o pensionati) alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e figli di pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici.

Dimissioni lavoratori padri: accesso alla NASpI

Dimissioni lavoratori padri: accesso alla NASpI

Accesso alla NASpI per i dipendenti, dimessi volontariamente, che hanno usufruito del congedo di paternità

La circolare INPS 20 marzo 2023, n. 32 fornisce chiarimenti ai padri lavoratori dipendenti, che si dimettono volontariamente e che hanno usufruito del congedo di paternità fino al compimento di un anno di età del bambino, sull’accesso alla NASpI.

Il D.Lgs. n. 105 del 2022, in vigore dallo scorso 13 agosto 2022 è intervenuto in materia di divieto di licenziamento e di dimissioni della lavoratrice madre e del lavoratore padre durante il periodo di tutela della maternità e della paternità.

In particolare, è vietato il licenziamento sin dall’inizio del periodo di gravidanza, fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino. In caso di fruizione del congedo di paternità, il divieto di licenziamento si applica dunque anche al padre lavoratore per la durata del congedo e si estende fino al compimento di un anno di età del bambino.

In caso di dimissioni volontarie, presentate durante il periodo per cui è previsto il divieto di licenziamento, è mantenuto il diritto alle indennità previste nel caso di licenziamento. Inoltre, la lavoratrice e il lavoratore che si dimettono non sono tenuti al preavviso. Proprio questa disposizione si applica anche al padre lavoratore che ha usufruito del congedo di paternità.

Ai fini della convalida delle dimissioni rese nel periodo tutelato, è possibile effettuare il colloquio con il funzionario incaricato dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro “a distanza”, presentando online il modello di richiesta fornito dall’ente.

Al modulo, che va trasmesso tramite posta elettronica alla sede territoriale di competenza in base alla residenza del lavoratore o della lavoratrice, occorre anche allegare copia di un valido documento di identità (da esibire anche in occasione del colloquio online) e della lettera di dimissioni o risoluzione consensuale presentata al datore di lavoro, debitamente datata e firmata.

Il servizio ispettivo deve rilasciare, entro 45 giorni dalla richiesta fatta dal genitore, il provvedimento di convalida che viene inviato al dipendente e al datore di lavoro, consentendo quindi a quest’ultimo di espletare le formalità relative alla cessazione del rapporto di lavoro. Il rapporto di lavoro si risolverà con effetto dalla data indicata nella iniziale comunicazione notificata al datore di lavoro e dalla medesima cesserà anche il diritto alla retribuzione.

San Serapione di Thmuis

 

San Serapione di Thmuis


Nome: San Serapione di Thmuis
Titolo: Vescovo
Nascita: 300 circa, Sconosciuto
Morte: 370 circa, Egitto
Ricorrenza: 21 marzo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Vescovo, santo (sec. IV). Nonostante che sia sempre stato molto celebrato nella storia della Chiesa come uomo di grande cultura e di profonda spiritualità, le notizie che possediamo di Serapione sono scarne e frammentarie, in quanto provengono indirettamente da altre fonti. Di lui non conosciamo i riferimenti cronologici e quelli relativi all’origine, come anche il luogo di morte.

Sappiamo che visse ritirato nel deserto per alcuni anni, conducendo vita eremitica e divenendo uno dei più illustri discepoli di Antonio il Grande, prima di essere eletto vescovo di Thmuis (presumibilmente tra il 340 e il 356).

Fu zelante difensore della fede di Nicea, accanto ad Atanasio, con il quale intrattenne una lunga relazione epistolare, che costituisce l’unica fonte documentale certa per risalire alla sua attività. Da ultimo sappiamo che dall’imperatore Costanzo II fu mandato in esilio. Degli scritti a lui attribuiti è stata ritrovata tardivamente un’opera polemica contro i manichei e un Eucologio, una raccolta che fornisce in forma di preghiera indicazioni sui particolari della vita liturgica nell’Egitto del secolo IV. Oltre che nei sinassari bizantini, seppure con alcune varianti, è commemorato in diversi martirologi occidentali, che ne tessono ampiamente gli elogi.

MARTIROLOGIO ROMANO. In Egitto, san Serapione, anacoreta.