Archivi giornalieri: 29 ottobre 2021

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: chiarimenti dall’INPS

 

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: chiarimenti dall’INPS

L’integrazione RdC ovvero l’Assegno Unico Figli su Reddito di Cittadinanza è corrisposto mensilmente in base al numero di figli minori

L’INPS fornisce chiarimenti in merito all’Assegno unico figli per i percettori di Reddito di Cittadinanza. Stiamo parlando dell’assegno temporaneo per i nuclei familiari che non abbiano diritto all’ANF. Per questi ultimi, infatti, congiuntamente e con le modalità di erogazione del RdC, spetta una quota supplementare di beneficio economico riferita all’assegno temporaneo. La misura complessiva è determinata sottraendo dall’importo teorico spettante dell’assegno temporaneo la quota di RdC relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare, calcolata sulla base della scala di equivalenza.

L’integrazione RdC è corrisposta mensilmente per un importo calcolato in base al numero di figli minori a carico presenti nel nucleo. Gli assegni sono incrementati per i nuclei con almeno tre figli minori a carico, e sono, inoltre, maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità media, grave o non autosufficienza presente nel nucleo.

A darne notizia è l’INPS con il Messaggio n. 3669 del 27 ottobre 2021.

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: la norma

L’art. 1, co. 1 del D.L. n. 79/2021, convertito con modificazioni in L. n. 112/2021, ha previsto il riconoscimento di un assegno temporaneo per i figli minori, su base mensile, ai nuclei familiari che non abbiano diritto all’ANF.

Pertanto, l’INPS è tenuto a riconoscere, congiuntamente e con le modalità di erogazione del RdC, una quota supplementare di beneficio economico riferita all’assegno temporaneo.

La misura complessiva è determinata sottraendo dall’importo teorico spettante dell’assegno temporaneo la quota di RdC relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare, calcolata sulla base della scala di equivalenza.

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: verifica dei requisiti

In tema di verifica dei requisiti necessari per l’accesso all’assegno temporaneo e, conseguentemente, all’integrazione RdC, si rappresenta che:

  • i requisiti relativi alla residenza e al soggiorno previsti per l’assegno temporaneo, risultano assorbiti dai requisiti più restrittivi previsti per il RdC;
  • il requisito relativo alla soggezione al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia risulta già verificato, in quanto i beneficiari di RdC sono tenuti al possesso della residenza in Italia.

È previsto, inoltre, che i figli minori siano fiscalmente a carico del/dei genitore/i presenti nel nucleo. L’Istituto effettua la verifica sul carico fiscale dei minori presenti nel nucleo sulla base dei dati dichiarati nella DSU di riferimento e di quelli a disposizione negli altri archivi dell’INPS, procedendo alla decadenza dall’integrazione RdC qualora il requisito venga meno in corso di godimento dell’assegno temporaneo.

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: individuazione della platea dei beneficiari

Ai fini dell’integrazione RdC, l’Istituto procede d’ufficio all’individuazione dei nuclei familiari percettori di RdC che abbiano diritto all’assegno temporaneo, effettuando:

  • la verifica dei requisiti;
  • la liquidazione dell’integrazione con le stesse modalità utilizzate per il pagamento del RdC.

Pertanto, i percettori di RdC, in possesso dei requisiti per l’accesso all’assegno temporaneo, non devono fare richiesta all’INPS per il riconoscimento di tale beneficio.

Gli esiti delle integrazioni RdC saranno consultabili sul sito INPS, nell’ambito della procedura “Reddito di Cittadinanza / Pensione di Cittadinanza”, nella sezione “Lista domande ed esiti”, all’interno del dettaglio degli esiti delle singole domande interessate.

Sono ricompresi nella platea dell’integrazione RdC:

  • tutti i nuclei percettori di RdC nei quali siano contestualmente presenti i due genitori con uno o più figli minori a carico (contrassegnati in DSU con la lettera “F”);
  • i nuclei in cui risulti un unico genitore che, ove applicabile, abbia fatto ricorso all’ISEE minorenni ai fini della percezione del RdC.

In caso di nuclei familiari in cui la DSU in corso di validità, utile ai fini della liquidazione del RdC, sia presentata da soggetti diversi dai genitori legittimi o naturali, l’integrazione RdC spetta quando sussiste, in assenza dei genitori nel nucleo ai fini ISEE, l’esistenza di un valido provvedimento di affido di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore.

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: modalità di erogazione

L’integrazione RdC è corrisposta mensilmente per un importo calcolato in base al numero di figli minori a carico presenti nel nucleo.

Gli assegni sono incrementati per i nuclei con almeno tre figli minori a carico, e sono, inoltre, maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità media, grave o non autosufficienza presente nel nucleo.

Assegno unico figli e Reddito di Cittadinanza: quanto spetta

L’integrazione RdC è corrisposta con la stessa modalità di erogazione del RdC, fino a concorrenza dell’importo teorico spettante di assegno temporaneo. Inoltre è determinato in base al numero di figli minori e alle fasce di valore ISEE indicate nella tabella di cui all’Allegato 1 del D.L. n. 79/2021.

In particolare, l’integrazione è determinata sottraendo all’importo teorico dell’assegno temporaneo, la quota di RdC relativa ai figli minori, calcolata sulla base della scala di equivalenza.

L’importo dell’integrazione RdC è calcolato con la seguente formula:

  • Integrazione RdC=Importo teorico AT-Quota RdC minorenni.

Dove:

  • “Importo teorico AT” è uguale all’importo in euro indicato dall’Allegato 1 del decreto-legge n. 79/2021, sulla base della fascia di valore ISEE e del numero di figli minori presenti nel nucleo RdC;
  • “Quota RdC minorenni” è uguale alla quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare. Di seguito si riportano gli importi teorici dell’Assegno temporaneo corrispondenti al livello di valore ISEE e al numero di figli presenti nel nucleo.

Ad esempio, per coloro che hanno un ISEE di riferimento inferiore a 7.000 euro, l’integrazione è pari a:

  • 167,5 euro per nuclei fino a due figli minori;
  • 217,80 euro per nuclei fino a tre figli minori.

Ufficio Europa

LE IDEE DI TUTTI, LA REGIONE DEL FUTURO - Da LazioLab a Lazio 2030: sostenibili e inclusivi per essere competitivi

torna al menu di scelta rapida

OCM Vino Misura Investimenti - Bando pubblico regionale anno 2021/2022

OCM Vino Misura Investimenti – Bando pubblico regionale anno 2021/2022

IMPRESE AGRICOLE, DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA
PO FEAMP, Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (2021)

PO FEAMP, Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (2021)

IMPRESE AGRICOLE, DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA
OCM Vino, promozione sui mercati dei Paesi terzi (campagna 2021-2022)

OCM Vino, promozione sui mercati dei Paesi terzi (campagna 2021-2022)

IMPRESE AGRICOLE, DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA
Progetto TE - Lazio per la Terza età

Progetto TE – Lazio per la Terza età

LAVORO, FORMAZIONE E INCLUSIONE

Asili nido: sei milioni per il pagamento delle rette

 

Asili nido: sei milioni per il pagamento delle rette

Image
rette-asili-nido

Troncarelli: “Vogliamo continuare a stare accanto ai minori e alle loro famiglie, assicurando le migliori condizioni educative, di socializzazione, di gioco e inclusione”

26/10/2021

Pubblicato l’Avviso da sei milioni di euro rivolto ai nuclei familiari della Regione Lazio per il pagamento delle rette degli asili-nido. Il bando è diretto alle famiglie residenti nella regione con un ISEE fino a un massimo pari o inferiore a 60mila euro e prevede l’erogazione di buoni di massimo 400 euro al mese per l’accoglienza dei bambini da 3-36 mesi negli asili-nido, che si trovano nel Lazio, per il periodo che va dal 1° settembre 2021 al 31 luglio 2022. 

“Con questo intervento vogliamo continuare a stare accanto ai minori e alle loro famiglie, puntando ad aumentare la fruibilità del servizio degli asili nido – commenta l’Assessora alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli -. In particolare, vogliamo intercettare quella fascia di utenza che non riesce ad accedere al servizio pubblico, per mancanza di posti disponibili, per assenza del servizio o per inconciliabilità rispetto alle esigenze di vita quotidiana dei genitori, dovendo, conseguentemente, far ricorso ai servizi privati supportandone i relativi costi”.

Può presentare domanda chi ha la responsabilità genitoriale di un minore iscritto a un asilo-nido accreditato o che abbia effettuato richiesta di accreditamento nel territorio della Regione Lazio. 
Saranno ammesse domande riferite a un bambino iscritto a una struttura non ancora accreditata unicamente se quest’ultima ha presentato richiesta di accreditamento entro la data del 31 dicembre 2021. Nel caso in cui si intenda usufruire dei buoni servizio per più di un minore, il richiedente dovrà formulare una domanda per ciascuno di essi e al momento della presentazione dell’istanza dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti: essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno stato non facente parte dell’Unione Europea in possesso di regolare permesso di soggiorno; essere residente o domiciliato in uno dei comuni della Regione Lazio; avere la responsabilità genitoriale del minore destinatario del servizio per l’infanzia; essere la persona che sostiene il pagamento delle spese relative all’asilo nido frequentato dal minore.

“Il nostro obiettivo è quello di assicurare le migliori condizioni educative, di socializzazione, di gioco e di inclusione dei bambini, aiutandoli a relazionarsi in modo sano e costruttivo con i loro coetanei – conclude l’assessore -. Inoltre, allo stesso tempo, vogliamo supportare le famiglie aiutandole nella conciliazione delle esigenze private con le aspirazioni professionali e occupazionali, consentendo di mantenere o migliorare la propria condizione formativa e promuovendo in particolar modo la partecipazione delle donne al mondo del lavoro. Si tratta di un aiuto pratico e tangibile che può rappresentare una boccata di ossigeno per i tanti nuclei familiari che si trovano ad affrontare un momento di particolare difficoltà, anche in conseguenza della crisi socio-economica legata alla diffusione del Covid-19”.

I richiedenti devono presentare domanda di partecipazione ai sensi del presente avviso, redatta esclusivamente on-line, accedendo all’apposita piattaforma efamily al seguente indirizzo http://buoninido2122.efamilysg.it; si potrà procedere all’inoltro della richiesta a partire a partire dalle ore 14:00 del giorno 28/10/2021 ed entro le ore 23:59 del 30/06/2022.

L’elenco degli asili nido accreditati è consultabile sul portale regionale S.I.R.S.E Lazio, al seguente indirizzo https://sirse.regione.lazio.it/sinselazio/ (selezionando “Download Elenco Nidi Accreditati”).

Il presente avviso è consultabile al seguente link 

Parlamento

Leggi maggiormente richieste

Anno 2021

La selezione di queste leggi viene effettuata basandosi sulle richieste che ogni giorno pervengono agli Uffici informazioni parlamentari del Senato e della Camera, anche via e-mail. Le leggi sono ordinate in base alla data (a partire dalla più recente).
Legge 24 Settembre 2021 n. 143

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021

Pubblicazione:

G.U. n. 246 del 24 Settembre 2021 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
04 agosto 2021:
approvato
23 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 24 Settembre 2021 n. 142

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2020

Pubblicazione:

G.U. n. 246 del 14 Ottobre 2021 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
04 agosto 2021:
approvato
23 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 27 Settembre 2021 n. 134

Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari

Pubblicazione:

G.U. n. 237 del 04 Ottobre 2021

Iter e lavori preparatori
03 agosto 2021:
approvato
23 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 24 Settembre 2021 n. 133

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, recante misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti

Pubblicazione:

G.U. n. 235 del 01 Ottobre 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 235 del 01 Gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
22 settembre 2021:
approvato
23 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 16 Settembre 2021 n. 126

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche

Pubblicazione:

G.U. n. 224 del 18 Settembre 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 224 del 18 Settembre 2021

Iter e lavori preparatori
09 settembre 2021:
approvato
15 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 16 Settembre 2021 n. 125

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 luglio 2021, n. 103, recante misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro

Pubblicazione:

G.U. n. 224 del 18 Settembre 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 224 del 18 Settembre 2021

Iter e lavori preparatori
05 agosto 2021:
approvato
15 settembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 04 Agosto 2021 n. 116

Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici

Pubblicazione:

G.U. n. 193 del 13 Agosto 2021

Iter e lavori preparatori
30 luglio 2019:
approvato in testo unificato
27 maggio 2021:
approvato con modificazioni
28 luglio 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 06 Agosto 2021 n. 113

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, recante misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia

Pubblicazione:

G.U. n. 188 del 07 Agosto 2021 (Supp. Ord.)

Testo coordinato:

G.U. n. 188 del 07 Agosto 2021 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
30 luglio 2021:
approvato
05 agosto 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 30 Luglio 2021 n. 112

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79, recante misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori

Pubblicazione:

G.U. n. 188 del 07 Agosto 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 188 del 07 Agosto 2021

Iter e lavori preparatori
07 luglio 2021:
approvato
28 luglio 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 04 Agosto 2021 n. 109

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, recante disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Pubblicazione:

G.U. n. 185 del 04 Agosto 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 185 del 04 Agosto 2021

Iter e lavori preparatori
28 luglio 2021:
approvato
03 agosto 2021:
approvato definitivamente. Legge

Report aggiornato al: 29-10-2021 17:15

Report Vaccini Anti COVID-19
Report aggiornato al: 29-10-2021 17:15
meds

89.552.410

Totale somministrazioni

Totale con almeno una dose
46.589.691
86,26 % della popolazione over 12
(persone con almeno una somministrazione)
Totale ciclo vaccinale
44.664.925
82,70 % della popolazione over 12
(persone che hanno completato il ciclo vaccinale)
Totale dose addizionale
247.100
28,14 % della popolazione potenzialmente oggetto
di dose addizionale
Totale richiamo (booster)
1.186.380
39,70 % della popolazione potenzialmente oggetto di
dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da
almeno sei mesi
i
Totale 89.552.410 99.784.095 89.7
Regioni Dosi somministrate Dosi consegnate %
Abruzzo 1.949.861 2.267.252 86
Basilicata 831.892 936.665 88,8
Calabria 2.597.407 2.902.284 89,5
Campania 8.203.821 9.179.706 89,4
Emilia-Romagna 6.852.918 7.329.082 93,5
Friuli-Venezia Giulia 1.754.174 2.031.249 86,4
Lazio 8.728.103 10.330.497 84,5
Liguria 2.285.492 2.546.892 89,7
Lombardia 15.702.243 17.273.626 90,9
Marche 2.220.187 2.507.456 88,5
Molise 479.287 506.050 94,7
P.A. Bolzano 707.824 782.179 90,5
P.A. Trento 810.135 878.910 92,2
Piemonte 6.529.916 7.131.644 91,6
Puglia 6.081.453 6.874.702 88,5
Sardegna 2.485.713 2.751.755 90,3
Sicilia 6.710.431 7.649.403 87,7
Toscana 5.874.590 6.156.615 95,4
Umbria 1.339.885 1.469.397 91,2
Valle d’Aosta 176.266 191.150 92,2
Veneto 7.230.812 8.087.581 89,4
iDistribuzione
somministrazioni
rispetto alle consegne
89.552.410

Servizi online casalinghe/i

SERVIZI ONLINE CASALINGHE/I

Homepage

L’assicurazione istituita dalla legge 493/1999 tutela contro gli infortuni in ambito domestico, da cui sia derivata una inabilità permanente, le persone di età compresa tra 18 e 67 anni che svolgono in via esclusiva ed abitualesenza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, l’insieme delle attività finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico dove dimora il nucleo familiare dell’assicurata/o.

I servizi permettono di:

  • presentare la domanda di iscrizione e richiedere l’avviso di pagamento PA per pagare il premio
  • presentare la domanda di iscrizione e la dichiarazione sostitutiva per beneficiare dell’esonero dal pagamento del premio. L’esonero spetta alle persone che nell’anno precedente a quello della domanda hanno dichiarato un reddito lordo ai fini IRPEF non superiore a 4.648,11 euro e che appartengono ad un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo ai fini Irpef non è superiore a 9.296,22 euro (concorrono alla formazione del reddito complessivo del nucleo familiare i redditi dei singoli componenti il nucleo familiare medesimo così come disciplinato dall’articolo 3 del DPCM 159/2013). In tutti i casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi i requisiti reddituali indicati si applicano ai redditi lordi ai fini IRPEF percepiti nel secondo anno precedente a quello della domanda di iscrizione. La dichiarazione sostitutiva deve essere presentata ogni anno entro il 31 gennaio per rinnovare l’assicurazione.
  • inviare la richiesta di cancellazione se vengono meno i requisiti assicurativi
  • visualizzare il numero di avviso di pagamento/IUV da pagare dal 1° al 31 gennaio per rinnovare l’assicurazione (avviso disponibile dal 1° gennaio di ogni anno per i soggetti già iscritti l’anno precedente inclusi quelli esonerati dal premio)oppure il numero di avviso di pagamento/IUV elaborato a seguito della presentazione della domanda d’iscrizione e richiesta avviso di pagamento.
  • visualizzare e stampare le ricevute degli avvisi pagati online tramite PagoPA
  • visualizzare la propria situazione assicurativa e i pagamenti
  • inviare segnalazioni e richieste di informazioni tramite il servizio Inail risponde.

Per l’iscrizione con avviso di pagamento è necessario:

  • selezionare la voce di menu ‘Domanda di iscrizione e richiesta avvio di pagamento’;
  • se necessario modificare i dati di residenza e contatti mail e telefonici;
  • inserire la data di maturazione dei requisiti cioè da quando si è entrati in possesso dei requisiti per l’iscrizione all’assicurazione contro gli infortuni ;

dopo aver effettuato la richiesta l’utente riceverà una mail con la ricevuta della domanda di iscrizione ed una mail con l’avviso di pagamento.

Per l’iscrizione con dichiarazione sostitutiva è necessario:

  • selezionare la voce di menu ‘Domanda di iscrizione e rinnovo con dichiarazione sostitutiva’;
  • se necessario modificare i dati di residenza e contatti mail e telefonici;
  • confermare i requisiti assicurativi e la data dell’iscrizione all’assicurazine;
  • inserire i propri requisiti reddituali (non superiori a 4648,11 euro) relativi ai due anni precedenti all’anno in corso;
  • inserire se necessario, l’anagrafica ed i requisiti reddituali di ciascun componente del nucleo familiare;
  • confermare la dichiarazione

dopo aver effettuato la richiesta l’utente riceverà una mail con la ricevuta dell’iscrizione.

Inail

Protocolli e accordi

Archiviato quota 100 si torna alla Fornero: la riabilitazione di una normativa tanto bistrattata

Archiviato quota 100 si torna alla Fornero: la riabilitazione di una normativa tanto bistrattata

ULTIMO AGGIORNAMENTO 0:03

Pare che il nuovo capitolo del tormentone delle pensioni abbia trovato un punto e a capo. Quota 100 – come previsto dal decreto n.4/2019 che aveva l’aveva disposta – è arrivata alla fine della sua non troppo edificante storia. Draghi lo aveva annunciato che non aveva mai condiviso questa misura e che era arrivato il momento di ritornare, sia pure gradualmente, alla “normalità’’ ovvero alla riforma Fornero. In fondo è quest’autorevole riabilitazione di una normativa tanto bistrattata la scolta più importante di questa fase.

La soluzione tecnica trovata (quota 102 ovvero 64 anni + 38 di versamenti a valere per il solo 2020) è un compromesso nel compromesso. Si era partiti, infatti, all’interno della maggioranza, per ridisegnare tutto il percorso che, a parità (38 anni) di contributi, doveva portare senza traumi eccessivi l’età di pensionamento inclusa in quota 100 (62 anni) a 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia; poi ci si è accontentati di un primo passo destinato a durare quanto il governo e la legislatura (non è detto che le due scadenze coincidano). Del resto in tempi come gli attuali è già tanto sapere che cosa succederà il prossimo anno nella vita di ciascuno di noi, anche se è legittima la preoccupazione di quanti, ormai vicini al traguardo, si vedono cambiare tanto di frequente le ‘’regole di ingaggio’’ per ottenere una pensione che di per sé è (o almeno si crede che lo sia) una condizione di relativa sicurezza.

La soluzione trovata – si dovrà capire meglio che cosa significa e a che cosa serve il fondo previsto per le PMI – non dovrebbe scontentare nessuno. Innanzi tutto il governo riesce ad evitare uno degli ostacoli più pericolosi piazzato sul suo cammino. Sulle pensioni non è la prima volta che i governi cadono o traballano, perché è un argomento facile da strumentalizzare, soprattutto dopo che da anni se ne sono impossessati i peggiori lestofanti e demagoghi, con il sostanziale appoggio dei talk show disposti ad avvelenare i pozzi del vivere civile pur di dare una notizia sfiziosa. Il governo ha mantenuto la promessa di archiviare quota 100 alla scadenza prevista e – come dicevo prima – ha ridato legittimità alla riforma Fornero, rassicurando così la Ue e i mercati finanziari; i pentastellati sono diventati rigorosi per loro conto e hanno dimenticato di aver votato questa norma. Matteo Salvini ne ha dette di tutti i colori in difesa della misura-beniamina della Lega: ha minacciato barricate, il blocco del traffico nelle autostrade, poi ha deciso di trattare. Potrà usare la tattica che ha adottato da quando fa parte della maggioranza: quella di anticipare le sconfitte che subisce come se fossero sue vittorie.

Su quota 102 dirà che ha impedito al governo di riorganizzare nell’ambito dello scalone la riforma Fornero, salvo che per un solo anno. Poi, quando si andrà a votare e il centro destra vincerà il nuovo governo abolirà la “legge Fornero” senza fare prigionieri. I soli interlocutori rimasti appesi alle loro proposte sono rimasti i sindacati. Con il suo comportamento durante l’ultimo incontro (Mario Draghi si è alzato e se ne è andato) il premier ha voluto ribadire che non ha tempo da perdere ad ascoltare proposte fuori della storia. Vogliono scioperare? L’Italia è un Paese libero. Devono essere i lavoratori a domandarsi se fa i loro interessi un sindacato che balbetta sul green pass e si occupa solo di pensioni.

Se vuoi commentare l’articolo manda una mail a questo indirizzo: scriviainterris@gmail.com
Avviso: le pubblicità che appaiono in pagina sono gestite automaticamente da Google. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità. Nel caso, anche se non dipende dalla nostra volontà, ce ne scusiamo con i lettori.

Beata Chiara Luce Badano

Beata Chiara Luce Badano

Nome: Beata Chiara Luce Badano
Titolo: Giovane focolarina
Nascita: 29 ottobre 1971, Sassello
Morte: 7 ottobre 1990, Sassello
Ricorrenza: 29 ottobre
Tipologia: Commemorazione
Sito ufficiale:www.chiarabadano.org

La beatificazione di Chiara Luce Badano, avvenuta il 25 settembre 2010, è stata accompagnata da una corrente di gioia ed entusiasmo giovanile.

Chiara nasce a Sassello il 29 ottobre 1971. l genitori sono di origini modeste, Chiara è bella di aspetto e radiosa nello spirito. Le piace vestir bene, ama lo sport, stringe amicizie, entra a far parte del movimento dei Focolari. Nel 1985, per poter frequentare il liceo classico, si trasferisce con la famiglia a Savona. Qui succede l’imprevedibile: durante una partita a tennis, avverte un forte, persistente dolore alla spalla. Gli accertamenti danno un responso impietoso: sarcoma osseo, senza grandi possibilità di guarigione. Cominciano le visite e i ricoveri in ospedale, ma nulla sembra poter togliere il sorriso dal volto di Chiara. La sua cameretta diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di preghiera.

Dice Chiara: «l ‘importante è fare la volontà di Dio». E la sua omonima, la fondatrice dei Focolari, le attribuisce un secondo nome: Luce, perché dai suoi grandi occhi promana una luce di gioia. Si avvicina ormai il momento del distacco e la giovane ne è più che mai cosciente. È il suo incontro con lo sposo Gesù e Lei vuole presentarsi bella ed elegante. Si sceglie l’abito bianco, i canti per la cerimonia, raccomanda a tutti di non piangere. Alla mamma lascia le sue ultime parole: «Mamma sii felice, perché io lo sono già», È l’alba di domenica 7 ottobre 1990. Chiara è una giovane del nostro tempo. Per questo la Chiesa l’ha posta sul moggio della santità come segno di speranza soprattutto per i suoi coetanei.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Sassello (Italia), Beata Chiara Badano, laica, membro del movimento dei Focolari o Opera di Maria.