Archivi giornalieri: 9 ottobre 2021

inca

social headerinstagramTWITTERFBsocial header
 
INCA
Testata INCA
 
 

Quella di ieri è stata una giornata di novità importanti, per l’INCA in Germania. Nel primo pomeriggio, l’assemblea dei soci ha nominato nuovo Presidente del Patronato della Cgil Germania Franco Martini, attualmente Presidente del Direttivo Nazionale della CGIL, in sostituzione di Carlo Ghezzi, che lascia l’incarico dopo sette anni.

Presenti alla nomina, il Presidente dell’INCA CGIL Michele Pagliaro, Emanuele Galossi (Coordinamento Area Migrazioni e Mobilità Internazionali INCA Nazionale), Andrea Malpassi (Coordinamento Area Migrazioni e Mobilità Internazionali INCA Nazionale e Presidente di ITACA) e Carlo Ghezzi, vicepresidente dell’ANPI Nazionale.

“Lascio una struttura impegnata ed efficiente, capace di sviluppare grandi rapporti in un territorio come quello della Germania e con un sindacato importante come il DGB”. Così si è espresso Ghezzi, nel commiato”, augurando al nuovo Presidente buon lavoro. Dal canto suo, Martini ha sottolineanto come il nuovo incarico rappresenti “una sfida ancora più impegnativa”. “Il nostro compito – ha detto – è quello di estendere la funzione di tutela dell’INCA in un mondo del lavoro che, in tutta Europa e in particolar modo in Germania, è sempre più articolato e con forme di lavoro sempre più precarie”. Va in questa direzione, ha concluso, il rafforzamento della nostra collaborazione con la DGB (il sindacato tedesco), che ha una storia lunga senssanta anni, fondata su valori comuni come l’uguaglianza di trattamento e di diritti per tutte le lavoratrici e i lavoratori.

Nella stessa giornata, alle 18.00, è stata inaugurata ufficialmente la nuova sede dell’INCA a Berlino (Hermann-Blankenstein-Str.32, – 10249 – tel. +49 30 30399510), che fa salire a undici le strutture presenti in Germania. Il primo ufficio di Francoforte è stato aperto negli anni 60, quando si è sviluppata una forte ondata di emigrazione dei nostri connazionali, ai quali l’Inca ha offerto tutele e assistenza. Oggi, complice la grave crisi finanziaria ed economica, la nazione tedesca è tornata ad essere il primo Paese europeo di emigrazione italiana, seconda nel mondo solo all’Argentina: con oltre 785.000 residenti al 2020, la nazione tedesca accoglie quasi il 15% degli oltre 5,5 milioni di italiane e italiani ad oggi ufficialmente residenti all’estero. Con motivazioni diverse rispetto al passato, centinaia di migliaia di persone -giovani e meno giovani- continuano o ricominciano a emigrare, che esprimono nuovi bisogni di tutela, aiuto e assistenza, ai quali, come sempre, l’INCA intende rispondere rafforzando la sua capacità di insediamento. 

 

 

San Dionigi e compagni

 

San Dionigi e compagni


Nome: San Dionigi e compagni
Titolo: Vescovo e martiri
Ricorrenza: 9 ottobre
Tipologia: Commemorazione

S. Dionisio, vescovo di Parigi, fu uno di quegli uomini apostolici, i quali colla loro predicazione portarono il lume della fede nelle Gallie. Predicò da principio il Vangelo in più luoghi e città di quel regno. Prese in sua compagnia e per suoi coadiutori nel ministero della parola un santo prete per nome Rustico e S. Eleuterio diacono. Con essi si avanzò sino alla città di Parigi, ‘e quivi fissò la sua dimora. Molto ebbe ad affaticarsi il santo Vescovo per la coltura di quella vigna affatto incolta, e feconda soltanto di triboli e di spine. Confortato però ed assistito dalla divina grazia, cominciò ad annunziare a quei miseri idolatri le verità di nostra santa Religione, ed essendosi degnato il Signore di confermare la predicazione del suo servo col dono de’ miracoli, molti ne ridusse alla cognizione e al culto del vero Dio, onde, cresciuto il numero de’ fedeli, edificò una chiesa nella quale si radunavano a lodare Iddio, e a celebrare i divini misteri. Gravemente da ciò irritati gl’idolatri, fecero arrestare Dionigi con i due suoi discepoli, ed avendoli dapprima sottoposti a vari tormenti, in ultimo posero termine al loro glorioso combattimento col farli decapitare.

Si narra che Dionigi avrebbe portato la propria testa, dopo la decapitazione avvenuta nell’Île de la Cité, da Montmartre (che vuol dire appunto “Monte del martirio”) a Saint Denis, per una via che fu poi detta Rue des Martyrs, consegnandola infine ad una nobile romana, Catulla, la cui famiglia era proprietaria di quel territorio.

PRATICA. Non potrete far cosa più grata a san Dionigi ed a’ suoi compagni Martiri, per ottenere la loro protezione in questo mese, che ad esempio di essi attendendo alla conversione di quelle anime, le quali hanno soltanto una fede morta.

PREGHIERA. Oh, quanto l’uomo amasti, o Gesù mio! Fa che lo stesso amor abbia ancor io.

MARTIROLOGIO ROMANO. Santi Dionigi, vescovo, e compagni, martiri: si tramanda che san Dionigi sia giunto in Francia inviato dal Romano Pontefice e, divenuto primo vescovo di Parigi, morì martire nelle vicinanze di questa città insieme al sacerdote Rustico e al diacono Eleuterio.