Archivi giornalieri: 24 ottobre 2021

Concorso INPS: domanda in scadenza il 2 novembre. Ecco cosa sapere

Concorso INPS: domanda in scadenza il 2 novembre. Ecco cosa sapere

E’ in scadenza la domanda per il Concorso INPS 2021, come da bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per 1858 consulenti protezione sociale

E’ in scadenza il prossimo 2 novembre la domanda di ammissione al nuovo Concorso INPS 2021, per titoli ed esami, a 1858 posti di consulente protezione sociale. Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, IV serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 78 del 1° ottobre 2021. Il concorso pubblico INPS per titoli ed esami, prevede l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 1858 figure di consulente protezione sociale, nel ruolo di personale dell’INPS, area C, posizione economica C1.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate solo ed esclusivamente in via telematica, utilizzando la seguente applicazione presente nell’apposita area predisposta sul sito dell’Istituto raggiungibile all’indirizzo: https://concorsi.inps.it

L’invio online della domanda debitamente compilata potrà essere inviata entro e non oltre le ore 16 del 2 novembre 2021; allo scadere del predetto termine, avverte l’INPS, il sistema non permetterà più l’invio del modulo elettronico. Di seguito indichiamo i requisiti indicati nel bando di concorso, le date ufficiali e le modalità di accesso all’area riservata per l’invio della domanda di candidatura.

INPS, concorso per 1858 posti: ecco i requisiti

Come tutti i concorsi INPS per poter partecipare al nuovo bando per 1858 posti di consulente protezione sociale i candidati dovranno avere, entro la data di scadenza della presentazione della domanda numerosi requisiti soggettivi.

Concorso INPS 2021: titolo di studi necessario

Laurea magistrale/specialistica (LM/LS) in una delle seguenti discipline:

  • finanza (LM-16 o 19/S),
  • ingegneria gestionale (LM-31 o 34/S),
  • relazioni internazionali (LM52 o 60/S),
  • scienze dell’economia (LM-56 o 64/S),
  • ” della politica (LM-62 o 70/S),
  • ” delle pubbliche amministrazioni (LM-63 o 71/S),
  • ” economiche per l’ambiente e la cultura (LM-76 o 83/S),
  • ” economico aziendali (LM-77 o 84/S),
  • ” per la cooperazione allo sviluppo (LM-81 o 88/S),
  • ” statistiche (LM-82),
  • metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi (LM 48/S),
  • statistica demografica e sociale (90/S),
  • ” economica finanziaria ed attuariale (91/S),
  • ” per la ricerca sperimentale (92/S),
  • scienze statistiche attuariali e finanziarie (LM-83),
  • servizio sociale e politiche sociali (LM-87),
  • programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (57/S),
  • sociologia e ricerca sociale (LM-88),
  • sociologia (89/S),
  • metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali (49/S),
  • studi europei (LM-90 o 99/S),
  • giurisprudenza (LMG-01 o 22/S),
  • teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S).

ovvero diploma di laurea (DL) secondo il “vecchio ordinamento” corrispondente ad una delle predette lauree magistrali (DM 9 luglio 2009 MIUR). Infine per i titoli conseguiti all’estero è necessario che gli stessi siano riconosciuti equipollenti a quelli sopra indicati nei modi previsti dalla legge o che siano ad essi equiparati con DPCM (art. 38 del D.lgs. n.165/2001 – art. 2 del d.P.R. n.189/2009);

Altri requisiti soggettivi

  1. cittadinanza italiana ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea ovvero appartenenza a una delle tipologie previste dall’art.38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 e s.m.i.;
  2. non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione e non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego pubblico, né essere stato interdetto dai pubblici uffici ai sensi della vigente normativa in materia;
  3. non aver riportato condanne penali, ancorché non passate in giudicato, che impediscano la costituzione o la prosecuzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
  4. posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari laddove previsti per legge;
  5. godimento dei diritti politici e civili;
  6. idoneità fisica all’impiego.

Concorso INPS: come fare domanda

Come detto in premessa il candidato deve presentare domanda esclusivamente online all’indirizzo: https://concorsi.inps.it/

Si potrà accedere alla domanda solo tramite:

  1. SPID;
  2. oppure CIE (carta d’identità elettronica);
  3. o infine CNS (carta nazionale dei servizi).

Non è più possibile usare quindi il PIN dell’INPS in quanto lo stesso è stato definitivamente accantonato dal 1° ottobre 2021.

Domanda Concorso INPS: scadenza il 2 novembre 2021

Come accennato sopra l’invio on line della domanda per la partecipazione al concorso INPS 1858 consulenti protezione sociale, debitamente compilata, deve essere effettuato entro e non oltre il termine perentorio delle ore 16.00 del 2 novembre 2021; cioè il trentunesimo giorno decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale. In questo caso il 31imo giorno è un festivo, coincide infatti con il 1° novembre, per cui la scadenza slitta al 2 novembre.

Dopo l’invio della candidatura online, il candidato deve stampare la domanda protocollata, firmarla e consegnarla nel luogo e nel giorno stabilito per lo svolgimento della prima prova
scritta, o dell’eventuale prova preselettiva, pena l’esclusione dal concorso.

Nella domanda si dovrà indicare, oltre ai vari dati personali richiesti, anche la propria PEC per le future comunicazioni. In tal senso il candidato ha l’obbligo di comunicare – a mezzo PEC all’indirizzo dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it – successive eventuali variazioni della suddetta PEC.

INPS, Concorso 2021: prove d’esame

Il Bando di Concorso INPS 2021 per 1858 posti prevede due prove scritte e una prova orale.

Prova preselettiva

Nell’eventualità in cui pervenga un numero di domande di partecipazione superiore a 25.000, l’INPS effettuerà una preselezione dei candidati; la prova preselettiva consiste in quesiti a risposta multipla, di carattere psicoattitudinale, logica, lingua inglese, competenze informatiche, cultura generale.

In ogni caso la sede, il giorno e l’ora di svolgimento delle prove scritte, ovvero dell’eventuale preselezione saranno pubblicati  sul sito internet dell’INPS all’indirizzo www.inps.it nella sezione
“Avvisi, bandi e fatturazione” sottosezione ”Concorsi” e in Gazzetta Ufficiale.

Quindi il candidato che non si presenta nel giorno, luogo ed ora stabiliti o si ritiri dalle prove scritte, qualunque ne sia la causa, è escluso dal concorso.

Prima prova scritta

La prima prova scritta consiste in una serie di quesiti a risposta multipla sulle seguenti materie:

  1. bilancio e contabilità pubblica;
  2. pianificazione, programmazione e controllo e organizzazione e gestione aziendale;
  3. diritto amministrativo e costituzionale;
  4. diritto del lavoro e legislazione sociale.

La prova è valutata in trentesimi e la superano i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Seconda prova scritta

La seconda prova scritta consiste poi in una serie di quesiti a risposta multipla nelle seguenti materie:

  1. scienza delle finanze;
  2. economia del lavoro;
  3. elementi di economia politica;
  4. diritto civile;
  5. elementi di diritto penale.

La prova è valutata in trentesimi e la superano i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Valutazione dei titoli

Successivamente si passerà alla valutazione dei titoli dei candidati che passeranno le prove scritte, con attribuzione di un punteggio massimo di 9 punti.

Prova orale

Infine l’ultima prova consisterà in una prova orale sulle materie oggetto delle prove scritte.

La sede, il giorno e l’ora di svolgimento della prova orale sono pubblicati sul sito internet dell’INPS e comunicati tramite PEC, almeno 20 giorni prima della data della prova stessa. Pertanto il candidato che non si presenta nel giorno, luogo ed ora stabiliti senza giustificato motivo è escluso dal concorso.

La valutazione finale è espressa in trentesimi e superano la prova i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Graduatoria finale Concorso INPS 2021 per 1858 posti

La graduatoria finale del concorso sarà stilata tenendo conto del punteggio complessivo ottenuto da ciascun candidato, costituito dalla somma tra la media dei voti riportati nelle due prove scritte, il punteggio dei titoli, previa verifica della inerenza degli stessi, e il voto riportato nella prova orale fino ad un totale massimo di 90.

Concorso INPS bando

Per tutte le altre informazioni (Assunzione in servizio, Stipula del contratto individuale di lavoro, Periodo di prova ecc.) si rimanda alla lettura del Bando Concorso INPS 2021 per 1858 posti così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Green Pass

Assenza ingiustificata del lavoratore senza Green Pass: conseguenze economiche e disciplinari

Quali conseguenze in busta paga per i lavoratori senza Green Pass? Quando si rischiano sanzioni disciplinari? Analisi completa

Dal 15 ottobre è entrato in vigore l’obbligo di possedere ed esibire il Green Pass (o Certificazione verde) per accedere ai luoghi di lavoro valido per i lavoratori dipendenti pubblici e privati. La norma prevede espressamente che il lavoratore che si reca al lavoro sprovvisto di regolare green pass, non potrà accedere al lavoro, in quanto considerato assente ingiustificato, con conseguenze economiche e, in taluni casi, anche disciplinari.

Cosa rischia quindi un lavoratore senza Green Pass? A causa dell’assenza ingiustificata, l’azienda oltre a non pagare la retribuzione in busta paga, con conseguenze anche sulle altre voci di retribuzione, come ferie, ratei di tredicesima ecc. potrà addirittura chiedere i danni al lavoratore. Inoltre, anche se la norma prevede espressamente il divieto di licenziamento, in taluni casi, si potrà arrivare anche a sanzioni disciplinari.

Ecco i dettagli.

Green pass obbligatorio al lavoro dal 15 ottobre: normativa

Il Decreto legge 21 settembre 2021 numero 127, entrato in vigore il giorno successivo, contenente “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” aggiunge al cosiddetto “Decreto Green Pass” (D.l. 22 aprile 2021 numero 52 convertito in Legge 17 giugno 2021 numero 87) i seguenti articoli:

  • Articolo 9-quinquies relativo all’impiego delle Certificazioni verdi COVID-19 nel settore pubblico;
  • 9-sexies riguardante l’impiego delle Certificazioni verdi da parte dei magistrati negli uffici giudiziari;
  • 9-septies sull’utilizzo del Green Pass nel settore privato.

In particolare quest’ultimo dispone, dal 15 ottobre 2021 al 31 dicembre 2021, termine dello stato di emergenza, l’obbligo, nei confronti di chi presta attività lavorativa, di possedere ed esibire su richiesta la Certificazione verde. La previsione si applica altresì a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, svolgono (articolo 9-septies comma 2) la “propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato” anche sulla base di contratti esterni.

Esclusi invece dall’obbligo di possedere ed esibire il Green Pass i soggetti esenti dalla campagna vaccinale “sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute”.

Assenza ingiustificata lavoratore senza Green Pass

I lavoratori (articolo 9-septies comma 6) nel caso in cui comunichino di non essere in possesso della Certificazione verde o ne risultino privi al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sono considerati

assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro”. Per i giorni di assenza, continua il comma 6, non sono dovuti “la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

Analizziamo nel dettaglio quali conseguenze economiche (in busta paga, risarcimenti danni) e disciplinari (richiami, licenziamento) ci sono per i dipendenti senza Green Pass.

Leggi anche: Green pass per colf e badanti: cosa succede senza certificato verde

Assenza ingiustificata senza green pass: conseguenze in busta paga

I giorni di assenza ingiustificata, previsti dall’articolo 9-septies comma 6 e disposti in mancanza della Certificazione verde, sono da considerarsi non retribuiti.

Lo stesso periodo è altresì da considerarsi ininfluente ai fini della maturazione di tutta una serie di istituti legati all’effettiva presenza (o all’assenza giustificata) sul luogo di lavoro. Stiamo parlando di:

  • Ferie;
  • Permessi (da intendersi come permessi ex-festività o per riduzione dell’orario di lavoro);
  • Mensilità aggiuntive quali tredicesima ed eventuale quattordicesima;
  • Trattamento di fine rapporto;
  • Scatti di anzianità.

Oltre alla non-maturazione degli elementi appena citati, i giorni di assenza ingiustificata:

  • Non saranno coperti ai fini contributivi e, pertanto, esclusi dal calcolo per la maturazione e l’importo del trattamento pensionistico;
  • Non saranno conteggiati ai fini dell’erogazione degli Assegni per il nucleo familiare (ANF);
  • Saranno esclusi dal computo delle detrazioni per lavoro dipendente, trattamento integrativo ed ulteriore detrazione.

Leggi anche: Green pass obbligatorio al lavoro dal 15 ottobre: guida pratica per aziende e lavoratori

Vietata la conversione dell’assenza ingiustificata in altre tipologie di assenze

Stante il tenore normativo del Decreto legge ed in attesa di futuri chiarimenti da parte di INPS / Ministero del lavoro, il dipendente per il quale si accerta il mancato possesso del Green Pass (a seguito di comunicazione o al momento dell’accesso al luogo di lavoro) ed il suo datore di lavoro non possono convertire l’assenza ingiustificata non retribuita in:

  • Malattia;
  • Ferie e permessi;
  • Permessi ex Legge n. 104/1992;
  • Congedo straordinario;
  • Cassa integrazione;
  • Congedo parentale.

Discorso a parte merita la maternità obbligatoria, la quale scatta in virtù di elementi oggettivi quali la tutela della salute della madre e del nascituro. In questi casi si ritiene, sempre auspicando indicazioni ufficiali, che la dipendente assente ingiustificata ai sensi dell’articolo 9-septies possa considerarsi in maternità obbligatoria a decorrere dal secondo mese precedente la data presunta del parto.

Identico effetto è previsto in caso di maternità anticipata, disposta da:

  • ASL, in caso di gravi complicazioni della gravidanza o persistenti forme morbose;
  • Ispettorato territoriale del lavoro, a fronte di condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli ovvero attività pericolosa, faticosa o insalubre.

Lavoratore in Smart working senza green pass

Nonostante in base alle FAQ pubblicate dal Governo i lavoratori in smart working non sono tenuti a possedere ed esibire il Green Pass, lo strumento del lavoro agile non può essere utilizzato da azienda e lavoratore come alternativa all’assenza ingiustificata.

Pertanto, il dipendente che comunichi o risulti privo della Certificazione verde non potrà svolgere l’attività in smart working e sarà da considerarsi assente ingiustificato.

Lavoratore senza green pass: rischio richiesta di risarcimento danni

L’articolo 9-septies comma 6 prevede espressamente che l’assenza ingiustificata non comporta alcuna conseguenza disciplinare nei confronti del lavoratore.

Tuttavia, come evidenziato dalla Nota di Aggiornamento di Confindustria relativa all’estensione del Green Pass al settore privato, la presenza di dipendenti privi di Green Pass, si legge nel documento, può “incidere sulla sicurezza (es. assenza di lavoratori componenti di nuclei di emergenza), sulle responsabilità contrattuali (es. mancato rispetto dei termini di un appalto)” ed ancora “sulla complessiva organizzazione del datore di lavoro (es. organizzazione di trasferte all’estero e pianificazione di attività a medio-lungo termine)”.

In tal senso, continua Confindustria, è “evidente che ogni comportamento che dovesse recare danno all’impresa, incidendo negativamente sull’organizzazione o sulla possibilità per l’azienda di far fronte ai propri obblighi contrattuali, legittima in ogni caso la reazione aziendale sul piano della richiesta del risarcimento dei danni”.

La Nota fa l’esempio di:

  • Lavoratore adibito a mansioni per la tutela della sicurezza, esempio nucleo antincendio o per la gestione dell’emergenza;
  • Ritardo nell’adempimento verso il committente (con conseguente risarcimento danni carico azienda);
  • Lavoratore impegnato in trasferta che non può partire.

Dipendente senza Green Pass: sanzioni amministrative e disciplinari

Conseguenze diverse sono previste per colui che è presente sul luogo di lavoro senza possedere il Green Pass.

In tal caso (articolo 9-septies comma 8) è prevista:

  • Sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro;
  • Possibile responsabilità a livello disciplinare.

Mentre la sanzione è adottata dal Prefetto sulla base degli atti trasmessi dall’azienda / datore di lavoro, la responsabilità disciplinare rientra nel potere dell’impresa di adottare provvedimenti sanzionatori nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori (L. n. 300/1970).

In tal senso, nel rispetto delle procedure di legge quali:

  • Preventiva contestazione dell’addebito;
  • Termine di cinque giorni per eventuali giustificazioni o argomentazioni difensive del dipendente;
  • Adozione del provvedimento o accoglimento delle ragioni del lavoratore;

ed alla luce delle condotte considerate punibili dal regolamento disciplinare interno, le sanzioni per il lavoratore possono concretizzarsi in:

  • Ammonizione scritta;
  • Multa sino ad un massimo di 4 ore di retribuzione base;
  • Sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per un massimo di 10 giorni;
  • Trasferimento ad altra sede o reparto;
  • Licenziamento disciplinare.

Green pass

Lavoro

Green pass controllato online per le aziende con più di 50 addetti

Verifica massiva con il servizio messo a disposizione dall’Inps

di Matteo Prioschi

24 ottobre 2021

Boom di contagi nei Paesi senza Green pass e mascherine

2′ di lettura

I datori di lavoro, privati e pubblici (non aderenti a NoiPa) con più di 50 dipendenti, hanno ora a disposizione un servizio per verificare in modo massivo il possesso del green pass degli addetti in servizio. La nuova possibilità, denominata Greenpass50+, è fornita dall’Inps che ottiene le informazioni interrogando la piattaforma nazionale della certificazione verde.

Primo passo: accredito all’Inps

Per utilizzare il servizio, in prima battuta le aziende interessate, anche tramite gli intermediari delegati, devono accreditarsi presso l’Istituto di previdenza seguendo la procedura disponibile sul sito Internet (accessibile nella sezione servizi per le aziende e i consulenti, si veda il messaggio 3589/2021). In questa fase vanno indicati i codici fiscali dei verificatori, cioè i soggetti autorizzati a controllare i green pass, che verranno quindi abilitati.
Ogni giorno l’Inps individuerà, tramite i flussi Uniemens, il Cida per il settore agricolo o il codice fiscale per il settore pubblico, i dipendenti delle aziende accreditate e verificherà il possesso del green pass. Questa operazione dovrebbe avvenire tra le ore 20.00 e le 23.59, periodo in cui il sistema non sarà accessibile, e dalle 24.00 i dati saranno consultabili e poi cancellati fino alla successiva verifica da parte dell’Inps.

 

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Verifica green pass solo per chi è in servizio

A loro volta i verificatori ogni giorno, accedendo tramite identità elettronica-profilo cittadino, possono visualizzare tutti i dipendenti dell’azienda (o delle aziende per cui sono stati accreditati) ma, sulla base delle disposizioni normative, possono procedere alla verifica del green pass solo per quelli effettivamente in servizio (ed escluso chi lavora in smart working). In risposta si ottiene l’elenco dei nominativi indicati e l’esito (croce rossa o spunta verde) della verifica. In una versione del servizio di prossimo rilascio, sarà possibile abbinare un verificatore a un determinato numero di dipendenti.

Controlli anche con l’app VerificaC19

Se il sistema dovesse indicare che un dipendente non ha un green pass valido, il lavoratore ha diritto di chiedere la verifica del certificato in suo possesso al momento dell’accesso al luogo di lavoro tramite l’applicazione Verifica C19. L’utilizzo del nuovo servizio, che semplifica la gestione dei controlli, è possibile ovviamente solo per il personale dipendente e quindi, in caso di accesso al luogo di lavoro da parte di altri lavoratori, occorre comunque procedere di volta in volta alla verifica tramite app.

Sant’ Antonio Maria Claret

 

Sant’ Antonio Maria Claret


Nome: Sant’ Antonio Maria Claret
Titolo: Vescovo
Nascita: 24 dicembre 1807, Sallent, Spagna
Morte: 24 ottobre 1870, Fontfroide, Francia
Ricorrenza: 24 ottobre
Tipologia: Memoria facoltativa
Protettore:claretiani

Era il 23 dicembre 1807. Nel piccolo paese di Sallent (Barcellona) veniva alla luce Antonio M. Claret.

Ottimi genitori i suoi: onesti, laboriosi, fiduciosi nella Provvidenza Divina. Se la radice era sana, il frutto fu squisito. Antonio si distinse presto per la devozione alla Vergine e all’Eucarestia. Spesso con la sorella si recava nel vicino Santuario e recitava devotamente il S. Rosario. Maria gradiva quest’omaggio. Si dice infatti che fu salvato dalla Vergine mentre i flutti del mare stavano per inghiottirlo.

Le buone doti d’animo coltivate per mezzo di una accurata educazione familiare maturarono in lui la vocazione al sacerdozio. Con una volontà tenace e costante seppe superare gli ostacoli. Tra un’occupazione e l’altra trovava il tempo per applicarsi agli studi del latino. Ebbe la consolazione di trovarsi molto presto libero dal mestiere di operaio tessile e così poter prepararsi al sacerdozio.

Il 13 giugno 1835 saliva l’altare per celebrare la Prima Messa. Mosse i suoi primi passi di levita nella natia Parrocchia di Sallent, ove, dopo brevissimo tempo, venne proposto come Vicario ed Economo Spirituale. Qui concepì il desiderio di fondare una nuova Congregazione i cui membri si spargessero per il mondo a portare la buona novella. Ma le ristrettezze finanziarie, in seguito alla guerra civile, non permisero al Claret l’attuazione del suo disegno.

Solo più tardi potrà dare inizio alla nuova Congregazione dei Missionari, Figli dell’Immacolato Cuore di Maria. In quest’opera egli profuse il suo grande cuore. Fu padre, maestro e sapiente guida a quanti venivano a mettersi sotto il vessillo del Cuore Immacolato di Maria.

Fu pure grande apostolo della penna e della stampa. Di lui dobbiamo citare, oltre i numerosi volumetti di devozione e di dottrina cristiana utili per tutti, i vari opuscoletti intorno alla Madonna, per i quali la Vergine gli espresse personalmente la sua gratitudine. Nel 1848 fondò in Barcellona una tipografia che stampò tra l’altro 50 edizioni in catalano e 69 in spagnolo (tutte di 10 o di 15 mila copie) della « Via retta e sicura per andare al cielo », prezioso libro di pietà scritto dal Santo. Sono circa 120 i libri ed opuscoli, che diede alla luce, dei quali sono stati stampati oltre 7.715.800 volumi, senza tener conto delle altre 160 edizioni fatte a Cuba, a Madrid e altrove.

Nominato Arcivescovo di Cuba, continuò a esercitare l’apostolato della stampa e si applicò con zelo intrepido ad arginare il dilagare continuo dell’immoralità. Operò con grande fermezza, con tanta carità, ma soprattutto con un profondo amore alla Vergine, per la cui protezione sfuggì a numerosi attentati organizzati dalla massoneria.

Nel 1855 sempre a Cuba fondò con la Venerabile Maria Antonia Paris le Religiose di Maria Immacolata Missionarie Clarettiane e nel 1857 lasciò Cuba per rientrare a Madrid come confessore della Regina di Spagna, continuando ad esercitare l’apostolato della predicazione in favore di ogni categoria di persone. I massoni non cessarono di perseguitarlo e calunniarlo nei modi più infamanti. Neppure sul letto di morte lo lasciarono in pace.

PRATICA. «…ma colui che osserverà i miei comandamenti ed avrà insegnato ad osservarli, sarà chiamato grande nel regno dei cieli».

PREGHIERA. Difendeteci, o Signore, da ogni errore e dalle massime corrotte del mondo. Concedeteci di essere per il mondo luce che illumina e sale che risana, anziché venire avvolti dalle sue tenebre e trascinati dai suoi vizi .

MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Antonio Maria Claret, vescovo: ordinato sacerdote, per molti anni percorse la regione della Catalogna in Spagna predicando al popolo; istituì la Società dei Missionari Figli del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine e, divenuto vescovo di Santiago nell’isola di Cuba, si adoperò con grande merito per la salvezza delle anime. Tornato in Spagna, sostenne ancora molte fatiche per la Chiesa, morendo infine esule tra i monaci cistercensi di Fontfroide vicino a Narbonne nella Francia meridionale.

Quindici minuti con Gesù

Quindici minuti con Gesù

GESÙ:
Non è necessario, figlio mio, sapere molto per farmi piacere.
Basta che tu abbia fede e che ami con fervore.
Se vuoi farmi piacere ancora di più, confida in me di più,
se vuoi farmi piacere immensamente, confida in me immensamente.
Allora parlami come parleresti con il più intimo dei tuoi amici,
come parleresti con tua madre o tuo fratello…

VUOI FARMI UNA SUPPLICA IN FAVORE DI QUALCUNO?
Dimmi il suo nome, sia quello dei tuoi genitori,
dei tuoi fratelli o amici, o di qualche persona a te raccomandata…
Dimmi subito cosa vuoi che faccia adesso per loro.
L’ho promesso: “chiedete e vi sarà dato.
Chi chiede ottiene” Chiedi molto, molto.
Non esitare nel chiedere.
Ma chiedi con fede perché io ho dato la mia parola:
“Se aveste fede quanto un granellino di senape potreste dire al monte:
levati e gettati nel mare ed esso ascolterebbe.
Tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”.
Mi piacciono i cuori generosi
che in certi momenti sono capaci di dimenticare se stessi
per pensare alle necessità degli altri.
Così fece mia Madre a Cana in favore degli sposi
quando nella festa dello sposalizio è venuto a mancare il vino.
Mi chiese un miracolo e l’ottenne.
Così fece anche quella donna cananea che mi chiese di liberare la figlia dal demonio,
ed ottenne questa grazia specialissima.
Parlami dunque, con la semplicità dei poveri, di chi vuoi consolare,
dei malati che vedi soffrire, dei traviati che vorresti tornassero sulla retta via,
degli amici che si sono allontanati e che vorresti vedere ancora accanto a te,
dei matrimoni disuniti per i quali vorresti la pace.
Ricorda Marta e Maria quando mi supplicarono per il fratello Lazzaro
ed ottennero la sua risurrezione.
Ricorda Santa Monica che,
dopo avermi pregato durante trent’anni per la conversione del figlio,
grande peccatore, ottenne la sua conversione e diventò il grande Sant’Agostino.
Non dimenticare Tobia e sua moglie che con le loro preghiere
ottennero fosse loro inviato l‘Arcangelo Raffaele per difendere il figlio in viaggio,
liberandolo dai pericoli e dal demonio,
per poi farlo ritornare ricco e felice affianco dei suoi familiari.
Dimmi anche una sola parola per molte persone, ma che sia una parola d’amico,
una parola del cuore e fervente.
Ricordami che ho promesso: “Tutto è possibile per chi crede.
Il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà “.

E PER TE HAI BISOGNO DI QUALCHE GRAZIA?
Se vuoi farmi una lista delle tue necessità e vieni a leggerle in mia presenza;
ricorda il caso del mio servo Salomone,
mi chiese la saggezza e gli fu concessa in abbondanza.
Non dimenticare Giuditta che implorò grande coraggio e l’ottenne.
Tieni presente Giacobbe che mi chiese prosperità
(promettendomi di dare in opere buone la decima parte di quanto avesse avuto)
e gli fu concesso molto, generosamente, tutto quello che desiderava e ancor di più.
Sara mi pregò ed io allontanai il demonio che la tormentava.
Magdalena pregò con fede e la liberai dalle brutte abitudini.
Zaccheo con la preghiera si liberò dal dannoso attaccamento al denaro
e si trasformò in uomo generoso.
E tu. . . cosa vuoi che ti conceda?
Dimmi sinceramente se sei orgoglioso, se ami la sensualità e la pigrizia,
Che sei egoista, incostante. Che trascuri i tuoi doveri.
Che giudichi severamente il tuo prossimo, dimenticando la mia proibizione:
“non giudicate per non essere giudicati; non condannate e non sarete condannati”.
Dimmi se parli senza carità degli altri.
Che ti preoccupi di più di quello che pensano gli altri di te
che di quello che “pensa Dio”.
Che ti lasci dominare dalla tristezza e dal malumore.
Che rifiuti la tua vita, la tua povertà, i tuoi mali, il tuo lavoro,
il modo come ti trattano, dimenticando quello che dice il Libro Santo:
“Dio dispone tutte le cose per il bene di quelli che lo amano”.
Dimmi se hai l’abitudine di dire bugie,
che non domini il tuo sguardo nè la tua immaginazione,
che preghi poco senza fervore,
che le tue confessioni sono fatte senza dolore
e senza l’intenzione di evitare poi le occasioni di peccato,
e per questo cadi sempre nelle stesse mancanze.
Che la messa la segui male e le comunioni le fai senza preparazione
e con poche azioni di grazia.
Che sei pigro ed hai paura dell’apostolato.
Che qualche volta passi alcuni giorni senza leggere neanche una pagina della Bibbia…
Ed io ti ricorderò i miei insegnamenti
che porteranno una trasformazione totale nella tua vita.
Ti dirò ancora: “Dio umilia gli orgogliosi ma gli umili colma di grazie… “.
“Se trascuri i piccoli doveri trascurerai anche quelli grandi.
Di ogni parola dannosa che uscirà dalla vostra bocca
dovrete renderne conto il giorno del giudizio.
Beati quelli che ascoltano la parola del Signore e la mettono in pratica “.
Non ti vergognare, povera anima!
Ci sono in cielo molti giusti e tanti santi di prim’ordine
che hanno avuto gli stessi tuoi difetti.
Ma pregarono con umiltà e poco a poco si sono liberati di essi.
Perché “non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”
e perché “Dio non rifiuta mai un cuore umiliato e pentito.
Il miglior dono per Dio è un cuore pentito”.
E non esitare neanche nel chiedermi beni spirituali e materiali,
salute, memoria, simpatia, successo nel lavoro, negli studi e negli affari.
Andare d’accordo con tutte le persone.
Nuove idee per i tuoi affari, amicizie che ti siano utili,
buon carattere, pazienza, allegria, generosità, amore per Dio, odio al peccato…
Tutto questo posso darti e ti do, e desidero che tu mi chieda,
sempre e quando favorisca ed aiuti la tua santità e non si opponga ad essa.
Ma in tutto devi sempre ripetere la mia preghiera nell’orto:
il Padre, non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi Tu’.
Perché molte volte quel che chiede una persona non conviene per la sua salvezza,
ed allora nostro Padre gli concede altri doni che gli faranno maggior bene.

E PER OGGI? CHE TI OCCORRE? COSA POSSO FARE PER IL TUO BENE?
Se tu sapessi il desiderio che ho di favorirti.
Ho dato da mangiare a cinquemila persone con solo cinque pani,
perché ho visto che ne avevano bisogno.
Ho calmato la tempesta quando gli apostoli mi svegliarono.
Ho risuscitato la figlia di Giairo quando suo padre mi chiese di farlo.
Anche tu dovrai ripetere col profeta:
“Chi si è rivolto al Signore e non è stato ascoltato?”

HAI ADESSO FRA LE MANI QUALCHE PROGETTO?
Raccontami nei dettagli. Cosa ti preoccupa? Cosa pensi di fare? Cosa vuoi?
Come posso aiutarti? Magari ricordi sempre la frase del salmista:
“Quel che ci porta al successo non sono i nostri affanni.
Quel che ci porta al successo è la benedizione di Dio.
Raccomandati a Dio nelle tue preoccupazioni e vedrai realizzarsi i tuoi buoni desideri.”
Gli israeliti desideravano occupare la terra promessa.
Mi supplicarono e lo concessi; David voleva vincere Golia, Mi pregò e l’ottenne;
i miei apostoli volevano che aumentassi la loro fede,
Mi chiesero questo favore e lo concessi con enorme generosità.
E tu..,cosa vuoi che ti conceda?

COSA POSSO FARE PER I TUOI AMICI?
Cosa posso fare per i tuoi superiori, per le persone che vivono nella tua casa,
nel tuo quartiere, che trovi nel tuo cammino,
per le persone delle quali dovrai rendere conto il giorno del giudizio?
Geremia pregò per la città di Gerusalemme e Dio la colmò di benedizioni,
Daniele pregava per i suoi connazionali
ed ottenne che diminuissero molte loro pene.
E tu, cosa mi chiedi per i tuoi vicini di casa,
per il tuo quartiere, per la tua regione, per la tua patria.

E PER I TUOI GENITORI?
Se sono già morti ricorda che
“è una opera santa e buona pregare Dio per i morti,
perché riposino dalle loro pene”.
E se sono ancora viventi, cosa vuoi per loro?
Più pazienza nelle loro pene, nei loro problemi di salute?
Un carattere piacevole? Comprensione in famiglia?
Le preghiere di un figlio non possono essere respinte da chi, a Nazareth,
per trent’anni è stato esempio di amore filiale.

C’È QUALCHE FAMILIARE CHE HA BISOGNO DI QUALCHE FAVORE?
Prega per lui o per lei
e io farò della tua famiglia un tempio d’amore e conforto,
e verserò a mani piene sui tuoi familiari le grazie e gli aiuti necessari
per essere felici nel tempo e nell’eternità.

E PER ME? NON DESIDERI DA ME GRAZIA E AMICIZIA?
Non vorresti fare del bene al tuo prossimo, ai tuoi amici, a chi ami forse molto,
ma che vivono lontani dalla religione o non la praticano nel modo giusto?
Sono padrone dei cuori che, rispettando la loro libertà,
porto dolcemente verso la santità e l’amore di Dio.
Ma ho bisogno di persone che preghino per loro.
Nel Vangelo ho lasciato questa promessa:
“Il Padre vostro celeste darà lo spirito santo a coloro che glielo chiedono”
Chiedimi per i tuoi familiari quel buon spirito,
che si ricordino dell’eternità che li aspetta,
di prepararsi un buon tesoro in cielo facendo in questa vita moltissime opere buone
e pregando ininterrottamente.
Lavorando per la salvezza della tua famiglia e degli altri non dimenticare mai
la stupenda promessa del profeta: “coloro che avranno indotto molti alla giustizia
risplenderanno come le stelle per sempre”.

SEI FORSE TRISTE O DI MALUMORE?
Raccontami. Raccontami, anima sconsolata, le tue tristezze in ogni dettaglio.
Chi ti ha ferito? Chi ha ferito il tuo amor proprio? Chi ti ha disprezzato?
Dimmi se ti va male nel tuo lavoro e io ti dirò le cause del tuo insuccesso.
Non vorresti che mi occupassi di qualcosa per te?
Avvicinati al mio cuore che ha un balsamo efficace per tutte le ferite del tuo.
Raccontami tutto e in breve mi dirai che, come Me, tutto perdoni e tutto dimentichi,
perché “le pene di questa vita non sono comparabili
con l’immensa gioia che ci attende quale premio nell’eternità”.
Senti l’indifferenza di persone
che prima ti hanno voluto bene ma che ora ti dimenticano
e si allontanano da te senza motivo?
Prega per loro.
Il mio amico Giobbe pregò per quelli che con lui sono stati ingrati,
e la bontà divina li perdonò, e li fece tornare alla sua amicizia.

VUOI RACCONTARMI QUALCHE GIOIA?
Perché non mi fai partecipe di essa, come buon amico?
Raccontami quello che da ieri o dalla tua ultima visita a Me
ha consolato e ha fatto sorridere il tuo cuore.
Forse hai avuto gradevoli sorprese.
Magari sono sparite certe angosce o paure per il futuro.
Hai superato qualche ostacolo, oppure, sei uscito da qualche difficoltà impellente?
Tutto questo è opera mia, lo ti ho procurato tutto questo.
Quanto mi rallegrano i cuori grati
che come il lebbroso guarito, tornano per ringraziare,
ma molto mi rattristano gli ingrati che, come i nove lebbrosi del Vangelo,
non tornano per ringraziare per i benefici ricevuti.
Ricorda che
“chi ringrazia per un beneficio ottiene che gli si concedano degli altri”.
Dimmi sempre un “grazie” con tutto il cuore.

E POI… NON HAI QUALCHE PROMESSA DA FARMI?
Già lo sai che leggo nel fondo del tuo cuore.
Gli umani si ingannano facilmente. Dio no. Parlami allora con sincerità.
Hai il fermo proposito di non esporti più a quella occasione di peccato?
Di privarti di quel giornale, rivista, film,
programma televisivo che danneggia la tua anima?
Di non leggere quel libro che ha eccitato la tua immaginazione?
Di non trattare quella persona che ha turbato la pace della tua anima?
Di stare in silenzio quando senti che arriva la collera?
Perché
“gli imprudenti dicono quello che sentono dentro di se quando sono di malumore,
ma i prudenti rimangono sempre in silenzio quando sono di malumore,
e sanno dissimulare le offese ricevute”.
Vuoi fare il buon proposito di non parlare male di nessuno,
anche quando credi che quel che dici è verità?
Di non lamentarti perché è dura la vita?
Di offrirmi le tue sofferenze in silenzio
invece di andare in giro rinnegando le tue pene?
Di lasciare ogni giorno un piccolo spazio per leggere
qualche cosa che ti sia di profitto, specialmente la Bibbia?
Così diranno anche di te: “ascolta la parola di Dio e la mette in pratica,
sarà come una casa costruita sulla roccia, non crollerà “.
Sarai ancora amabile con le persone che ti hanno trattato male?
Avrai da ora in poi un volto allegro ed un sorriso amabile?
Anche con quelli che non hanno molta simpatia per te?
Ricorda le mie parole: “Se saluti solo quelli che ti amano, che merito ne hai?
Anche i cattivi fanno così. Perdona e sarai perdonato.
Un volto amabile rallegra i cuori degli altri.”

E ADESSO RITORNA ALLE TUE OCCUPAZIONI…
Ma non dimenticare questi quindici minuti di gradevole conversazione
che abbiamo avuto qui nella solitudine del santuario.
Conserva più che puoi il silenzio, la modestia e la carità con il prossimo.
Ama mia Madre, che è anche Madre tua.
Ricorda che essere buon devoto della Vergine Maria è segno di sicura salvezza.