Archivi giornalieri: 25 febbraio 2021

San Gerlando di Agrigento

 

San Gerlando di Agrigento


San Gerlando di Agrigento

autore Bottega siciliana anno sec. titolo San Gerlando
Nome: San Gerlando di Agrigento
Titolo: Vescovo
Nascita: 1030 circa, Besançon, Francia
Morte: 25 febbraio 1100, Agrigento
Ricorrenza: 25 febbraio
Tipologia: Commemorazione

Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall’829 al 1086. Nominato primicerio della Schola cantorunt della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Mtavilla, dopo la riconquista di Agrigento dall’occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell’isola, Gerlando fu nominato, dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088, consacrato poi a Roma da papa Urbano 11 (la bolla di conferma pontificia è del 1098).

La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l’occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l’episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo.

Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cui il conte Ruggero I e i vescovi della Sicilia giunsero a un accordo per la ripartizione delle decime; sempre a Gerlando è dato il merito di aver battezzato e convertito il signore arabo Charnud, chiamato poi Ruggero Achmet.

Gerlando morì il 25 febbraio 1100, e le sue reliquie subirono varie traslazioni a opera dei vescovi agrigentini nel 1159 e 1264. Tuttora è venerato come patrono della città siciliana

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Agrigento, san Gerlando, vescovo, che riordinò la sua Chiesa liberata dal potere dei Saraceni.

Pensioni

Pensioni  ultime notizie: Quota 41 per tutti opzione verosimile?

Pubblicato il 24 Febbraio 2021 alle 07:30Autore: Daniele Sforza
 
Pensioni ultime notizie Quota 41 per tutti precari

Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti opzione verosimile?

Pensioni ultime notizie: incredibile ma vero, ma anche al tempo del governo Draghi si riprende a parlare di Quota 41 per tutti come opzione percorribile nel post-Quota 100, ovvero a partire dal 1° gennaio 2022. A dire il vero il nuovo premier, durante il suo discorso alle Camere, non ha mai citato le pensioni, né tantomeno ha parlato di riforma previdenziale. Inverosimile però che non sia toccato nulla: Quota 100 terminerà il 31 dicembre 2021 e bisognerà evitare lo scalone che andrebbe a crearsi a gennaio 2022. L’impressione generale è che ci saranno pochi interventi, ma complessi e mirati, e soprattutto destinati a specifiche categorie di lavoratori. Inoltre, chi vorrà uscire prima, sarà penalizzato sull’importo.

Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti, cosa dice il decreto 2855

Tra le opzioni che potrebbero essere prese in considerazione c’è anche una Quota 41 per tutti, ma con metodo contributivo. Questo è il tema centrale del decreto 2855 depositato da Claudio Durigon (Lega) lo scorso 11 gennaio. Il decreto prevede di rimpiazzare i paletti della Legge Fornero introducendo a decorrere dal 1° gennaio 2022 un requisito contributivo unico rispondente a 41 anni.

Quota 41 per tutti con metodo contributivo

Il requisito da raggiungere sarebbe dunque 41 anni di contributi per chi vuole accedere anticipatamente alla pensione. La contribuzione considerata sarebbe di qualsiasi tipo, versata in qualsiasi gestione previdenziale “e che nella sua determinazione applichi principi di calcolo attuariali tipici del sistema contributivo”. Insomma, sarebbe una Quota 41 per tutti, ma con metodo contributivo e dunque importo più basso rispetto a ora. Il requisito unificato dei 41 anni di contributi, si legge nel decreto, seguirebbe anche la direzione voluta dall’Unione Europa, che vieta le disparità di genere relativamente ai requisiti pensionistici: l’accesso all’anticipata è infatti diversificato per uomini (42 anni e 10 mesi) e donne (41 anni e 10 mesi).

Pensioni ultime notizie: Quota 100 solo per chi svolge mansioni usuranti

Ma non finisce qui: nella proposta di legge presentata da Durigon fa capolino anche Quota 100, ma in una versione rivista. La misura potrebbe restare, ma solo per le persone che svolgono mansioni usuranti. In tal senso si sta affrontando un discorso serio, che potrebbe portare delle agevolazioni solo per alcune categorie di lavoratori, una flessibilità differenziata che tenga conto delle specifiche caratteristiche (e livello di rischio) dei lavoratori. Se ne parlerà (e tanto) nei prossimi mesi.