Archivi giornalieri: 2 febbraio 2021

Accreditamento pacchetti soggiorno vacanza: prorogata la scadenza

È stato prorogato il termine di scadenza per l’accreditamento dei pacchetti soggiorno-vacanza relativi ai bandi “Estate INPSieme Italia” ed “Estate INPSieme Estero e Vacanze tematiche in Italia scuole superiori”, per la stagione 2021,

La procedura di accreditamento è rivolta ai tour operator appartenenti alla Comunità europea o a Paesi equiparati che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso.

Le proposte di accreditamento dovranno essere presentate per via telematica entro le 12 del 19 febbraio 2021.

 

Programma ITACA: online le graduatorie per l’anno scolastico 2021-2022

Programma ITACA: online le graduatorie per l’anno scolastico 2021-2022

Sono state pubblicate le graduatorie del bando di concorso “Programma ITACA – anno scolastico 2021-2022”, finalizzato all’assegnazione di borse di studio per soggiorni scolastici all’estero.

Il concorso è rivolto ai figli di dipendenti della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici (GDP).

Le graduatorie si articolano per la localizzazione delle scuole (in Europa o in Paesi extraeuropei) e per la durata della frequenza (intero anno scolastico, semestre o trimestre).

Dopo i savoia tocca ai sanguinari consoli romani: l’ iniziativa di Pauli (Monserrato)

Dopo i savoia tocca ai sanguinari consoli romani: l’iniziativa di Pauli (Monserrato)
di Francesco Casula
A Pauli alcuni cittadini, con una Lettera indirizzata al Sindaco, propongono di fare sloggiare Tito Manlio Torquato, chiamato “criminale sanguinario” per dedicare la Via oggi a lui intitolata, a un personaggio di Pauli che “abbia contribuito a dare lustro alla città”.
Iniziativa quanto mai opportuna: non possiamo infatti continuare a omaggiare i nostri carnefici. E tale è stato proprio il console romano Tito Manlio Torquato. Dopo aver fatto strame di Sardi nel 235 a.C, ritorna in Sardegna nel 215 a. C: nella prima battaglia contro Iosto stermina 30.000 Sardi e fa 1300 prigionieri. Nella seconda i morti (fra Sardi e Cartaginesi) saranno 22.000 e i prigionieri 3.700.
Le stragi continueranno anche dopo il 215 a.C.: nec nunc quidem omni parte pacata (non essendo ancora la popolazione “pacificata”) scrive lo storico romano Tito Livio. E dunque occorre ancora proseguire con gli eccidi, per annientare definitivamente i sardi “resistenti”, secondo la filosofia romana e liviana improntata al “parcere subiectis”(perdonare chi si sottomette) ma “debellare superbos”(sterminare chi osa opporsi).
E fu un etnocidio spaventoso. La nostra comunità etnica fu inghiottita dal baratro. Almeno metà della popolazione fu annientata, ammazzata e ridotta in schiavitù. “Negli anni 177 e 176 a.c – scrive lo storico Piero Meloni – un esercito di due legioni venne inviato in Sardegna al comando del console Tiberio Sempronio Gracco: un contingente così numeroso indica chiaramente l’impegno militare che le operazioni comportavano”. Alla fine dei due anni di guerra – ne furono uccisi 12 mila nel 177 e 15 mila nel 176 – nel tempio della Dea Mater Matuta a Roma fu posta dai vincitori questa lapide celebrativa, riportata da Livio: “Sotto il comando e gli auspici del console Tiberio Sempronio Gracco la legione e l’esercito del popolo romano sottomisero la Sardegna. In questa Provincia furono uccisi o catturati più di 80.000 nemici. Condotte le cose nel modo più felice per lo Stato romano, liberati gli amici, restaurate le rendite, egli riportò indietro l’esercito sano e salvo e ricco di bottino, per la seconda volta entrò a Roma trionfando. In ricordo di questi avvenimenti ha dedicato questa tavola a Giove”.
Gli schiavi condotti a Roma furono così numerosi che “ turbarono“ il mercato degli stessi nell’intero mediterraneo, facendo crollare il prezzo, tanto da far dire allo stesso Livio Sardi venales: Sardi da vendere, a basso prezzo.
Altre decine e decine di migliaia di Sardi furono uccisi dagli eserciti romani in altre guerre, tutte documentate da Tito Livio, che parla di ben otto trionfi celebrati a Roma dai consoli romani e dunque di altrettante vittorie per i romani e eccidi per i Sardi.
Chi scampò al massacro fuggì e si rinchiuse nelle montagne, diventando dunque “barbara” e barbaricina, perché rifiutava la civiltà romana: ovvero di arrendersi e sottomettersi. Quattro-cinque mila nuraghi furono distrutti, le loro pietre disperse o usate per fortilizi, strade, cloache o teatri; pare persino che abbiano fuso i bronzetti, le preziose statuine, per modellare pugnali e corazze, per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi, per corazzare i rostri delle navi da guerra.
Le esuberanti creatività e ingegnosità popolari furono represse e strangolate. La gestione comunitaria delle risorse, terre, foreste e acque, fu disfatta e sostituita dal latifondo, dalle piantagioni di grano lavorate da schiere di schiavi incatenati, dalle acque privatizzate, dai boschi inceneriti. La Sardegna fu divisa in Romanìa e in Barbarìa. Reclusa entro la cinta confinaria dell’impero romano e isolata dal mondo. E’ da qui che nascono l’isolamento e la divisione dei sardi, non dall’insularità o da una presunta asocialità.
A questo flagello i Sardi opposero seicento anni di guerriglie e insurrezioni, rivolte e bardane. La lotta fu epica, anche perché l’intento del nuovo dominatore era quello di operare una trasformazione radicale di struttura “civile e morale”, cosa che non avevano fatto i Cartaginesi. La reazione degli indigeni fu fatta di battaglie aperte e di insidie nascoste, con mezzi chiari e nella clandestinità. La Sardegna, a dispetto degli otto trionfi celebrati dai consoli romani, fu una delle ultime aree mediterranee a subire la pax romana, afferma lo storico Meloni. Ma non fu annientata. La resistenza continuò. I sardi riuscirono a rigenerarsi, oltrepassando le sconfitte e ridiventando indipendenti con i quattro Giudicati: sos rennos sardos (i regni sardi).Dopo i savoia tocca ai sanguinari consoli romani: l’iniziativa di Pauli (Monserrato)
di Francesco Casula
A Pauli alcuni cittadini, con una Lettera indirizzata al Sindaco, propongono di fare sloggiare Tito Manlio Torquato, chiamato “criminale sanguinario” per dedicare la Via oggi a lui intitolata, a un personaggio di Pauli che “abbia contribuito a dare lustro alla città”.
Iniziativa quanto mai opportuna: non possiamo infatti continuare a omaggiare i nostri carnefici. E tale è stato proprio il console romano Tito Manlio Torquato. Dopo aver fatto strame di Sardi nel 235 a.C, ritorna in Sardegna nel 215 a. C: nella prima battaglia contro Iosto stermina 30.000 Sardi e fa 1300 prigionieri. Nella seconda i morti (fra Sardi e Cartaginesi) saranno 22.000 e i prigionieri 3.700.
Le stragi continueranno anche dopo il 215 a.C.: nec nunc quidem omni parte pacata (non essendo ancora la popolazione “pacificata”) scrive lo storico romano Tito Livio. E dunque occorre ancora proseguire con gli eccidi, per annientare definitivamente i sardi “resistenti”, secondo la filosofia romana e liviana improntata al “parcere subiectis”(perdonare chi si sottomette) ma “debellare superbos”(sterminare chi osa opporsi).
E fu un etnocidio spaventoso. La nostra comunità etnica fu inghiottita dal baratro. Almeno metà della popolazione fu annientata, ammazzata e ridotta in schiavitù. “Negli anni 177 e 176 a.c – scrive lo storico Piero Meloni – un esercito di due legioni venne inviato in Sardegna al comando del console Tiberio Sempronio Gracco: un contingente così numeroso indica chiaramente l’impegno militare che le operazioni comportavano”. Alla fine dei due anni di guerra – ne furono uccisi 12 mila nel 177 e 15 mila nel 176 – nel tempio della Dea Mater Matuta a Roma fu posta dai vincitori questa lapide celebrativa, riportata da Livio: “Sotto il comando e gli auspici del console Tiberio Sempronio Gracco la legione e l’esercito del popolo romano sottomisero la Sardegna. In questa Provincia furono uccisi o catturati più di 80.000 nemici. Condotte le cose nel modo più felice per lo Stato romano, liberati gli amici, restaurate le rendite, egli riportò indietro l’esercito sano e salvo e ricco di bottino, per la seconda volta entrò a Roma trionfando. In ricordo di questi avvenimenti ha dedicato questa tavola a Giove”.
Gli schiavi condotti a Roma furono così numerosi che “ turbarono“ il mercato degli stessi nell’intero mediterraneo, facendo crollare il prezzo, tanto da far dire allo stesso Livio Sardi venales: Sardi da vendere, a basso prezzo.
Altre decine e decine di migliaia di Sardi furono uccisi dagli eserciti romani in altre guerre, tutte documentate da Tito Livio, che parla di ben otto trionfi celebrati a Roma dai consoli romani e dunque di altrettante vittorie per i romani e eccidi per i Sardi.
Chi scampò al massacro fuggì e si rinchiuse nelle montagne, diventando dunque “barbara” e barbaricina, perché rifiutava la civiltà romana: ovvero di arrendersi e sottomettersi. Quattro-cinque mila nuraghi furono distrutti, le loro pietre disperse o usate per fortilizi, strade, cloache o teatri; pare persino che abbiano fuso i bronzetti, le preziose statuine, per modellare pugnali e corazze, per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi, per corazzare i rostri delle navi da guerra.
Le esuberanti creatività e ingegnosità popolari furono represse e strangolate. La gestione comunitaria delle risorse, terre, foreste e acque, fu disfatta e sostituita dal latifondo, dalle piantagioni di grano lavorate da schiere di schiavi incatenati, dalle acque privatizzate, dai boschi inceneriti. La Sardegna fu divisa in Romanìa e in Barbarìa. Reclusa entro la cinta confinaria dell’impero romano e isolata dal mondo. E’ da qui che nascono l’isolamento e la divisione dei sardi, non dall’insularità o da una presunta asocialità.
A questo flagello i Sardi opposero seicento anni di guerriglie e insurrezioni, rivolte e bardane. La lotta fu epica, anche perché l’intento del nuovo dominatore era quello di operare una trasformazione radicale di struttura “civile e morale”, cosa che non avevano fatto i Cartaginesi. La reazione degli indigeni fu fatta di battaglie aperte e di insidie nascoste, con mezzi chiari e nella clandestinità. La Sardegna, a dispetto degli otto trionfi celebrati dai consoli romani, fu una delle ultime aree mediterranee a subire la pax romana, afferma lo storico Meloni. Ma non fu annientata. La resistenza continuò. I sardi riuscirono a rigenerarsi, oltrepassando le sconfitte e ridiventando indipendenti con i quattro Giudicati: sos rennos sardos (i regni sardi).

Ultimi decreti -legge esaminati

Ultimi Decreti-Legge esaminati

Decreti-Legge in corso di conversione

Decreto Legge 30 gennaio 2021, n. 7

“Proroga di termini in materia di accertamento, riscossione, adempimenti e versamenti tributari, nonché di modalità di esecuzione delle pene in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 24 del 30 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
S.2078 30 gennaio 2021:
da assegnare
Decreto Legge 29 gennaio 2021, n. 5

“Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI)”

Pubblicazione: G.U. n. 23 del 29 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
S.2077 29 gennaio 2021:
assegnato (non ancora iniziato l’esame)
Decreto Legge 15 gennaio 2021, n. 3

“Misure urgenti in materia di accertamento, riscossione, nonche’ adempimenti e versamenti tributari”

Pubblicazione: G.U. n. 11 del 15 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
C.2862 26 gennaio 2021:
in corso di esame in commissione
Decreto Legge 14 gennaio 2021, n. 2

“Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e di svolgimento delle elezioni per l’anno 2021”

Pubblicazione: G.U. n. 10 del 14 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
S.2066 26 gennaio 2021:
in corso di esame in commissione
Decreto Legge 5 gennaio 2021, n. 1

“Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 3 del 5 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
C.2847 7 gennaio 2021:
assegnato (non ancora iniziato l’esame)
Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183

” Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonche’ in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea”

Pubblicazione: G.U. n. 323 del 31 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
C.2845 26 gennaio 2021:
in corso di esame in commissione
Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 182

“Modifiche urgenti all’articolo 1, comma 8, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”

Pubblicazione: G.U. n. 323 del 31 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
C.2844 26 gennaio 2021:
in corso di esame in commissione

Decreti-Legge approvati dal 2 novembre 2020 a oggi

Decreto Legge 18 dicembre 2020, n. 172

“Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.”

Pubblicazione: G.U. n. 313 del 18 dicembre 2020
Legge di conversione: Legge 29 gennaio 2021, n. 6 , G.U. n. 24 del 30 gennaio 2021
Testo coordinato: G.U. n. 24 del 30 gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
C.2835 20 gennaio 2021:
approvato
S.2070 27 gennaio 2021:
approvato definitivamente. Legge
Decreto Legge 10 novembre 2020, n. 150

“Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario”

Pubblicazione: G.U. n. 280 del 10 novembre 2020
Legge di conversione: Legge 30 dicembre 2020, n. 181 , G.U. n. 323 del 31 dicembre 2020
Testo coordinato: G.U. n. 323 del 31 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
C.2772 10 dicembre 2020:
approvato
S.2045 29 dicembre 2020:
approvato definitivamente. Legge
Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137

“Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”

Pubblicazione: G.U. n. 269 del 28 ottobre 2020
Legge di conversione: Legge 18 dicembre 2020, n. 176 , G.U. n. 319 del 24 dicembre 2020 (suppl.ord.)
Testo coordinato: G.U. n. 319 del 24 dicembre 2020 (suppl.ord.)
Testo coordinato: G.U. n. 5 dell’8 gennaio 2021 (suppl.ord.)
Errata corrige: G.U. n. 271 del 30 ottobre 2020

Iter e lavori preparatori
S.1994 16 dicembre 2020:
approvato
C.2828 18 dicembre 2020:
approvato definitivamente. Legge
Decreto Legge 21 ottobre 2020, n. 130

“Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifiche agli articoli 131-bis, 391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all’utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale”

Pubblicazione: G.U. n. 261 del 21 ottobre 2020
Legge di conversione: Legge 18 dicembre 2020, n. 173 , G.U. n. 314 del 19 dicembre 2020
Testo coordinato: G.U. n. 314 del 19 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
C.2727 9 dicembre 2020:
approvato
S.2040 18 dicembre 2020:
approvato definitivamente. Legge
Decreto Legge 7 ottobre 2020, n. 125

“Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”

Pubblicazione: G.U. n. 248 del 7 ottobre 2020
Legge di conversione: Legge 27 novembre 2020, n. 159 , G.U. n. 300 del 3 dicembre 2020
Testo coordinato: G.U. n. 300 del 3 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.1970 11 novembre 2020:
approvato
C.2779 25 novembre 2020:
approvato definitivamente. Legge

Decreti-Legge con esito diverso dall’approvazione, dal 2 novembre 2020 a oggi

Decreto Legge 2 dicembre 2020, n. 158

“Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 299 del 2 dicembre 2020

Iter e lavori preparatori
C.2812 31 gennaio 2021:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 30 novembre 2020, n. 157

“Ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 297 del 30 novembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.2031 29 gennaio 2021:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 23 novembre 2020, n. 154

“Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 291 del 23 novembre 2020
Rettifica: G.U. n. 297 del 30 novembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.2027 22 gennaio 2021:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 9 novembre 2020, n. 149

“Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 279 del 9 novembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.2013 8 gennaio 2021:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 7 novembre 2020, n. 148

“Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020”

Pubblicazione: G.U. n. 278 del 7 novembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.2010 6 gennaio 2021:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 20 ottobre 2020, n. 129

“Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale”

Pubblicazione: G.U. n. 260 del 20 ottobre 2020

Iter e lavori preparatori
S.1982 19 dicembre 2020:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 11 settembre 2020, n. 117

“Disposizioni urgenti per la pulizia e la disinfezione dei locali adibiti a seggio elettorale e per il regolare svolgimento dei servizi educativi e scolastici gestiti dai comuni”

Pubblicazione: G.U. n. 227 del 12 settembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.1933 11 novembre 2020:
decreto legge decaduto
Decreto Legge 8 settembre 2020, n. 111

“Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Pubblicazione: G.U. n. 223 dell’8 settembre 2020

Iter e lavori preparatori
S.1931 7 novembre 2020:
decreto legge decaduto