Archivi giornalieri: 23 febbraio 2021

Decontribuzione Sud al via per il 2021

Decontribuzione Sud al via per il 2021: pronta la Circolare INPS

Al via la Decontribuzione Sud per il 2021. L’INPS ha rilasciato la circolare 33 del 22 febbraio con le relative istruzioni operative.

Pronta la circolare INPS che da il via alla fruizione della cosiddetta decontribuzione Sud 2021. L’Istituto ha infatti rilasciato la circolare n. 33 del 22 febbraio 2021 con la quale fornisce le istruzioni operative per fruire dell’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate del mezzogiorno d’Italia. L’INPS ha quindi ricevuto l’ok dal Ministero del Lavoro, a seguito dell’autorizzazione fornita dalla Commissione Europea in quanto si tratta di aiuti di Stato.

Si tratta sostanzialmente di uno sgravio contributivo, ovvero di un abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi e i contributi dell’INAIL). La misura è stata prorogata dall’ultima Legge di Bilancio anche per l’anno in corso e per i successivi e riguarda i lavoratori dipendenti nelle sedi di lavoro delle seguenti Regioni del Mezzogiorno d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Ecco i dettagli contenuti nella circolare, il cui testo completo è allegato a fondo pagina.

Decontribuzione Sud 2021 al via: regole generali

La misura così denominata è in sostanza il seguito della decontribuzione prevista dal Decreto Agosto per le assunzioni stabili nel Sud nel trimestre ottobre – dicembre 2020. La misura è stata introdotta dal Governo per cercare di contenere i gravi effetti sull’occupazione determinati dall’emergenza COVID-19; in particolare nelle aree caratterizzate da gravi situazioni di disagio socio-economico. Questo al fine pertanto di garantire maggiore tutela dei livelli occupazionali.

La decontribuzione Sud trova applicazione per i rapporti di lavoro dipendente a condizione che la sede di lavoro sia ubicata in una delle Regioni svantaggiate previste dalla norma (come vedremo in seguito).

La legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 161 Legge 178/2020) ha esteso questo esonero sino al 31 dicembre 2029, prevedendo però una diversa modulazione dell’intensità della misura. La  percentuale di sgravio dei contributi a carico del datore di lavoro è pari al:

  • 30% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi premi e contributi dovuti all’INAIL, sino al 31 dicembre 2025;
  • 20% per gli anni 2026 e 2027;
  • 10% per gli anni 2028 e 2029.

L’esonero non prevede un limite individuale di importo, ovvero un tetto massimo di decontribuzione, né mensile e né annuale. Infine lo sgravio è cumulabile anche con altri esoneri, riduzioni e sgravi previsti dalla normativa vigente, salvo espresso divieto di cumulo previsto da altra disposizione.

Decontribuzione Sud 2021: quanto dura

Per quanto riguarda la durata della decontribuzione sud bisogna distinguere la misura prevista per 2020 da quella per il 2021 e anni successivi:

  • il primo, opera nell’ultimo trimestre ottobre-dicembre 2020;
  • il secondo invece è una misura strutturale, ovvero di prospettiva, ed è previsto per il periodo 2021-2029.

L’obiettivo pertanto a medio-lungo termine è di favorire la riduzione dei divari territoriali.

Al momento comunque la circolare fornisce le istruzioni in merito al 2021, ovvero al periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021; questo perchè si tratta del periodo per il quale è arrivata l’autorizzazione da parte della Commissione europea.

Quali sono le regioni interessate

Le aziende interessate dall’agevolazione devono avere sedi di lavoro nelle Regioni che nel 2018, presentavano un prodotto interno lordo pro capite:

  • inferiore al 75% della media EU27 e compreso tra il 75% e il 90%
  • e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.

Possono accedere alla decontribuzione Sud quindi tutti i datori di lavoro che hanno lavoratori dipendenti che operano nelle sedi ubicate nelle seguenti regioni:

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna.

Datori di lavoro esclusi a prescindere dalla collocazione regionale

Sono esclusi, a prescindere dalla loro collocazione, i datori di lavoro del settore agricolo e i rapporti di lavoro domestico.

Inoltre la Legge di Bilancio 2021 prevede espressamente che l’agevolazione non si applica:

agli enti pubblici economici; IACP trasformati in enti pubblici economici; agli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione; alle ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato e iscritte nel registro delle persone giuridiche; alle aziende speciali costituite anche in consorzio; ai consorzi di bonifica; ai consorzi industriali; agli enti morali; agli enti ecclesiastici.

Circolare INPS 33 del 22 febbraio 2021

Come anticipato in premessa alleghiamo qui di seguito il testo completo, in formato PDF della Circolare INPS 33/2021.

Le mani di Draghi sulle pensioni

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Le mani di Draghi sulle pensioni

La riforma delle Pensioni e le misure alternative alla quota 100, in scadenza il 31 dicembre 2021, non sono state enunciate nel programma di Mario Draghi durante la richiesta di fiducia alle camere per il suo nuovo governo. Ma i lavori ministeriali per evitare lo scalone che si creerà a partire dal 1° gennaio 2022 continuano alla ricerca di misure di flessibilità in uscita che possano evitare ai lavoratori di dover attendere i requisiti rigidi fissati dalla riforma Fornero.

Si fa strada, per il dopo quota 100, un mix tra flessibilità e revisione dei meccanismi contributivi, con un’estensione del sistema dei coefficienti anche ai versamenti fatti prima del 1996, anno di entrata in vigore della riforma delle pensioni di Lamberto Dini.

Senza sottovalutare le possibilità e le potenzialità che la stessa legge di Bilancio 2021 offre alle imprese per mettere in pensione i propri dipendenti in esubero, beneficiando dei meccanismi dei contratti di espansione e dei prepensionamenti dell’abbassamento dell’assegno di pensione.

L’idea di una pensione anticipata resa più flessibile dalla correzione dei contributi andrebbe nella direzione attuariale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo a 67 anni, età prevista per la pensione di vecchiaia, mediante rapporto con il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età effettiva di uscita dal lavoro, ad esempio 63 o 64 anni.

Tra la riforma delle pensioni che arriverà nel corso del 2021 e l’attuale situazione di emergenza che verrà accentuata dallo sblocco dei licenziamenti, se il governo Draghi rimanderà le uscite oltre il 31 marzo prossimo, si colloca uno degli strumenti, restaurato dalla recente legge di Bilancio, che permetterà alle imprese di mandare in pensione anticipata i propri lavoratori in esubero con uscita fino a 60 mesi prima rispetto ai requisiti previsti per le pensioni di vecchiaia o le pensioni anticipate dei soli contributi.

San Policarpo

 

San Policarpo


San Policarpo

Nome: San Policarpo
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: I secolo , Smirne (attuale Turchia)
Morte: II secolo, Smirne (attuale Turchia)
Ricorrenza: 23 febbraio
Tipologia: Commemorazione

Poco si conosce della vita di S. Policarpo. Si sa che in gioventù si converti al Cristianesimo: ebbe la fortuna di essere istruito dagli Apostoli ed in special modo da S. Giovanni Evangelista che lo ordinò vescovo della Chiesa di Smirne verso l’anno 96, e fu primate di tutta l’Asia. Tanto fu l’affetto dei fedeli verso il loro pastore, che ognuno desiderava servirlo, ritenendosi fortunato al solo toccarlo.

A lui sono rivolte quelle parole dell’Apocalisse: « Io so la tua tribolazione e la tua povertà, ma sei ricco di virtù ».

Un simile elogio, fatto dallo stesso Spirito Santo, ci mostra quanto fosse grande la sua virtù_ Infatti il suo zelo per la purità della dottrina era sì fervido che quando udiva qualche cosa di contrario si chiudeva gli orecchi gridando: « Ah, Signore, a quali tempi m’avete voi riserbato », e prontamente spiegava la verità.

Ritornando da Roma, s’imbattè a caso nell’eretico Marcione che superbamente gli chiese: Mi conosci tu? Cui Policarpo rispose: Sì, in te riconosco il primogenito del diavolo.

In età avanzata vide ripetersi le stragi di Nerone, nella quarta persecuzione mossa da Marc’Antonio e da Lucio Aurelio. I Cristiani dell’Asia furono provati con ogni sorta di supplizi, né doveva essere escluso il loro pastore.

Condannato e condotto nell’anfiteatro, udì una voce che dal cielo diceva: « Coraggio, Policarpo, sii costante ».

Quadrato. il proconsole a cui venne presentato il Santo, dopo avergli domandato il nome, cercò di persuaderlo di aver compassione della sua vecchiaia dicendogli: « Pensa che non potrai sopportare i tormenti, alla vista dei quali gli animi più robusti tremano. Di’ con tutto il popolo: “Siano sterminati gli empi giura per la fortuna degli imperatori e bestemmia il tuo Cristo ».

Ma Policarpo, con volto celestiale, rinvigorito di novella forza, gli rispose: « Sono ottantasei anni che servo il mio Signore: Egli non mi fece alcun male, anzi, ogni giorno ho ricevuto nuove grazie: come dunque posso io dir male del mio Creatore, Benefattore e Conservatore? Come posso offendere il mio Salvatore, il mio Dio, che è il Supremo Giudice, che deve punire i malvagi e premiare i buoni? ».

In così dire una luce di Paradiso gli irradiò la fronte: il feroce proconsole comandò che fosse arso vivo. Policarpo si preparò al martirio annunciatogli con continua e fervorosa preghiera. Quando finalmente fu vicino al rogo, esultò di gioia indicibile e, gettando lontano da sè i bastoni su cui si appoggiava, accelerò il passo ed entrò nel fuoco. Il Signore però lo fece rimanere incolume in mezzo alle fiamme. Il proconsole allora ordinò che fosse decapitato.

PRATICA. Noi giungeremo a trionfare coi Santi in cielo, se a loro imitazione sopportiamo generosamente le persecuzioni e i travagli di quaggiù (San Gregorio Magno).

PREGHIERA. O Signore, che ci allieti con l’annua solennità del tuo beato martire e Pontefice Policarpo, concedici, propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rassicuri la sua protezione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Smirne il natale di san Policàrpo, discepolo del beato Giovanni Apostolo e da lui stesso ordinato Vescovo di quella città: fu il personaggio più illustre di tutta l’Asia. Sotto Marco Antonino e Lucio Aurélio Cómmodo, in presenza del Proconsole, mentre tutto il popolo nell’anfiteatro a gran voce gridava contro di lui, fu dato al fuoco, e non restando punto offeso dalle fiamme, trafitto dalla spada, ricevette la corona del martirio. Con lui furono pure martirizzati nella stessa città di Smirne altri dodici, che erano venuti da Filadélfia. La festa di Policarpo si celebra il ventisei Gennaio.