Pensioni

RIFORMA PENSIONI/ Quota 41 per tutti e Quota 100 per i gravosi: il ddl della Lega

Pubblicazione: 21.02.2021 – Lorenzo Torrisi

La Lega ha depositato alla Camera un disegno di legge a prima firma Claudio Durigon in tema di riforma pensioni

Durigon Claudio Lapresse1280 640x300
Claudio Durigon (Lapresse)
 

RIFORMA PENSIONI, IL DDL DELLA LEGA

Public Policy spiega che la Lega ha depositato alla Camera un disegno di legge a prima firma Claudio Durigon in tema di riforma pensioni. Il cardine principale della proposta del Carroccio, che riprende di fatto l’annunciata misura che avrebbe dovuto sostituire Quota 100 nei piani del partito di Salvini, è “un nuovo e unico requisito contributivo pari a 41 anni per tutti” a partire dal 2022 al posto delle regole della Legge Fornero. Nella relazione illustrativa del ddl viene anche spiegato che con la richiesta di Quota 41 per tutti vengono superate le disparità di requisiti oggi vigenti tra uomini e donne e viene anche eliminata la necessità di avere almeno 35 anni di contributi al netto della contribuzione figurativa previsto per l’accessione alla pensione di anzianità.

 
 
RITI SCARAMANTICI DI PELè E MARADONA
 

IL CONTEGGIO DEI CONTRIBUTI ENASARCO

La proposta della Lega mira a mantenere Quota 100 per i lavori gravosi che oggi possono accedere all’Ape social “eliminando però il meccanismo delle ‘finestre di attesa’”. Un punto particolare del ddl è quello che prevede che “tale prestazione venga liquidata integralmente con il sistema contributivo”, visto che i soggetti interessati “sono generalmente già destinatari del sistema misto di calcolo della pensione”. Viene anche previsto il conteggio dei contributi obbligatori dovuti dagli agenti di commercio a Enasarco, quale gestione integrativa, prevedendo che sia utilizzabile nel calcolo complessivo, purché nel medesimo periodo relativo a tale contributi non esista contemporanea iscrizione alla gestione degli esercenti attività commerciali dell’Inps.

Pensioniultima modifica: 2021-02-21T21:49:28+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo