I rischi nella attività di autista del TPL

 

“I veicoli aeronautici, terrestri e marini, così come le attrezzature industriali ed agricole, espongono l’uomo a vibrazioni meccaniche che possono compromettere il suo confort, la sua capacità di lavoro e, in certe circostanze, la sua salute e la sua sicurezza”.

Così inizia la fondamentale normativa internazionale ISO 2631-1978 per la “Stima dell’esposizione degli individui alle vibrazioni globali del corpo”. Tra i veicoli terrestri, di notevole importanza nella trasmissione delle vibrazioni sono quelli automobilistici, che determinano vibrazioni situate nella banda da 2 a 20 Hz, frequenze alle quali entrano in risonanza parti del corpo umano.

Le vibrazioni vengono prodotte sia dall’impatto ruota-strada, che dal motore, alle cui vibrazioni entrano in risonanza parti della carrozzeria del mezzo. Oltre alle vibrazioni occorre tener presente che il guidatore è esposto a veri e propri traumi ripetuti nel passaggio su buche e asperità del terreno.

Altro fattore di rischio che occorre tenere in considerazione è quello derivante dal mantenimento protratto di una postura fissa che contribuisce, infatti,  alla degenerazione del disco intervertrebrale con un meccanismo di pressione continua sul materiale ad alto contenuto idrico contenuto nel disco stesso; in tal modo i liquidi tendono ad abbandonare il disco e non vi rientrano, come avviene di norma, quando diminuisce la pressione durante i cambiamenti di postura del corpo. Questa azione sul meccanismo nutritizio del disco è anche responsabile dell’accumulo di metaboliti all’interno del disco, metaboliti che agiscono con meccanismo tossico a determinare un ulteriore danno all’anello fibroso…

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I rischi nella attività di autista del TPLultima modifica: 2015-09-09T13:08:55+02:00da vitegabry
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