Papa FrancescoRoma, (askanews) – Stupore e meraviglia fra i passanti a Roma in Via del Babuino oggi a Roma dove il noto negozio di ottica Spiezia ha accolto un cliente molto speciale: Papa Francesco, giunto appositamente dal Vaticano per cambiare gli occhiali. Una folla di curiosi si è accalcata fuori dalle vetrine mentre il Papa si misurava la vista e provava diversi modelli. Dopo una quarantina di minuti, Papa Bergoglio ha lasciato il negozio salutato dai romani.
Archivi giornalieri: 3 settembre 2015
Libero
GIORNALE DI BRESCIA
Immigrazione
Immigrazione: la Cgil aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi
La Cgil nazionale aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi, promossa da autorevoli personalità, che si terrà il prossimo 11 settembre a Venezia. Nella stessa giornata la confederazione organizzerà iniziative analoghe in tutto il Paese, perché la Cgil è dalla parte degli uomini scalzi, di coloro che fuggono da guerre e violenze e si scontrano con i nuovi muri, le discriminazioni e i razzismi di tanti stati europei.
Non vogliamo vedere mai più bimbi morti sulle spiagge, cadaveri di persone asfissiate, annegate, volti segnati dalla sofferenza che cercano rifugio in Europa e si trovano di fronte ad egoismi nazionali indegni della tradizione e della civiltà europea.
Facciamo appello al governo italiano e alle istituzioni internazionali affinché si intensifichi l’azione per impedire che prevalga l’orrore e si costituisca una politica europea dell’asilo.
Migranti
Migranti, flop del decreto flussi 2015: arrivate solo un quinto delle domande
Fino a qualche anno fa il decreto flussi era il momento più atteso per migliaia di migranti, che speravano così di regolarizzarsi. Ora non più. Il decreto flussi 2015 è andato quasi deserto: su 17.850 ingressi previsti, sono state presentate solo 3.891 domande, pari al 21,8%. Tanto che il Governo ha deciso di posticipare la scadenza della presentazione delle domande dal 30 agosto al 31 dicembre. Le ragioni di questa indifferenza verso il decreto sono due. La prima è che ben 12.350 permessi di soggiorno sono riservati a chi è già in Italia con un permesso stagionale, o di studio o è già in possesso del permesso di lunga durata rilasciato da un altro Paese dell’Unione europea. La difficoltà a trovare un lavoro stabile probabilmente incide sulla possibilità di ottenere la conversione: molti stagionali o studenti non sono nella condizione di presentare la domanda.
La vera e propria quota di ingressi dall’estero è invece minima, pari a 3.500 posti ed erano per lavoro autonomo. A questi vanno poi aggiunti quelli riservati ai lavoratori per Expo (altri 2 mila): anche qui pochissime domande. Nessuno ha fatto la corsa per rientrare tra questi pochi fortunati. L’Italia non è più così interessante per i migranti economici e quindi nessuno corre più per garantirsi la certezza di rimanere nel nostro Paese. Del resto anche la stragrande maggioranza dei profughi che stanno sbarcando sulle coste italiane non vuole fermarsi, ma raggiungere i paesi del nord Europa. Passano dall’Italia perché stanno scappando da guerre o da Paesi difficili, ma il Belpaese non è la loro destinazione.
da Redattore sociale
Lab
Cgil – Lab – Le generazioni dei 1.000 lavori si organizzano
Giunta alla sua sesta edizione, la festa dei giovani della Cgil si terrà il 3 e 4 settembre a Ostia (RM). Alle due giornate seguirà l’attivo nazionale di chiusura del percorso GIOVANinLAB, che si svolgerà sabato 5 settembre (ore 10, Centro Congressi Frentani, Roma) e al quale parteciperà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Nel corso delle due giornate si alterneranno nella mattinata workshop, seminari e approfondimenti, in serata i dibattiti. “Un’occasione per condividere esperienze e sperimentazioni che negli ultimi anni si sono sviluppate in tutta Italia all’interno delle categorie e sui territori” spiega Andrea Brunetti, responsabile delle politiche giovanili Cgil. “Sarà un momento – aggiunge il sindacalista – per affrontare una riflessione su come la Cgil rappresenta e si occupa del lavoro discontinuo, per ripensare quindi forme e luoghi del sindacato”.
”Le generazioni della legalità si organizzano” è il titolo del dibattito in programma per giovedì 3 settembre, alle ore 19.30. Come location è stata scelta la ”spiaggia Libera S.P.Q.R.”, Lungomare Amerigo Vespucci 144, un presidio di legalità in un territorio coinvolto dall’inchiesta Mafia Capitale.
Al confronto parteciperanno: Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil Roma e Lazio; Gianna Fracassi, segretario confederale Cgil; Maria Grazia Gabrielli, segretario generale Filcams Cgil; Fabrizio Marras, Libera coordinamento Latina e Alfonso Sabella, assessore alla legalità di Roma Capitale. Modererà Claudia Fusani, giornalista de L’Unità.
Al centro della seconda giornata, il confronto ”Europa: ieri, oggi. E domani?”, che si svolgerà alle ore 21, presso il parco Canale dello Stagno, in via dei Pescatori 71. Ne discuteranno Brando Benifei, parlamentare europeo PD (PSE); Antonietta Demurtas, giornalista di Lettera 43; Fausto Durante, coordinatore Area politiche europee e internazionali Cgil; Argyris Panagopoulos, membro del dipartimento di Politica Europea di Syriza. La discussione sarà coordinata dal presidente del comitato giovani CES/ETUC, Salvatore Marra.
Il Messaggero
la Repubblica
San Gregorio I, detto Magno
La Chiesa con molta ragione ha decorato questo santo Pontefice con il titolo di Grande, titolo che egli ha meritato con lo splendore delle sue azioni, con l’eccellenza delle sue virtù e dei suoi scritti. La sua vita segna una delle più belle pagine della storia sia ecclesiastica che civile.
Nacque in Roma verso la metà del secolo sesto. Ebbe mente vasta e profonda, energia veramente romana, attività instancabile e grande amore per il vero e per il giusto: prerogative che egli affinò e soprannaturalizzò nella meditazione e nell’esercizio di una perfetta vita claustrale.
Nelle Gallie i nuovi stati dei Franchi si andavano formando; nella Spagna il regno dei Goti non era ancora ben fermo; in Italia i Longobardi nel pieno disordine della loro immigrazione; in Inghilterra i valorosi Anglosassoni non ancora guadagnati al Vangelo: insomma la Chiesa vedeva che la Divina Provvidenza k affidava questi popoli perché li educasse alla verità de Vangelo, perché li avviasse sulla via della vera civiltà del vero progresso.
S. Gregorio, uomo tutto di Dio, per mezzo dei suo scritti e dei suoi apostoli conquistò alla fede e alla morale cristiana questi nuovi popoli, mentre la sede d Roma era circondata dalle spade nemiche.
Le ordinazioni, le prescrizioni, i moniti e le sentenze in materia di diritto, e le sue innumerevoli lettera recarono vera luce nella educazione dei popoli e furorn guida sicura anche negli affari più complicati e difficili.
I suoi scritti andavano a ruba tra il popolo, sia per l’argomento sempre di attualità e magistralmente trattato, sia per l’unzione celeste che spirava da ogni pagina, sia per lo stile semplice e confidente, proprio d un padre, che parla ai suoi figli ancora bambini.
Ma l’attività di S. Gregorio si estese anche largamente ai bisogni della Chiesa di Oriente. Prima di tutto combatté il bizantinismo del regime di Costantino poli, poi ne rintuzzò la smoderata vanità dei suoi patriarchi. Con invitta pazienza ed umile carità, ma con pari forza, dileguò le tendenze di separazione dalla Chiesa di Roma, e ritardò cosi per più secoli lo scisma greco.
Per opera di questo Pontefice scomparvero i funesti residui di superstizione e di culto idolatrico, si dileguarono le eresie che, sebbene più volte sconfitte, tentavano tuttavia di infiltrarsi nella nuova vita dei popoli.
Per le esperienze che S. Gregorio aveva delle cose di mondo, intervenne egli stesso alla difesa di Roma assalita dai nemici, protesse le regioni d’Italia minacciate dalla guerra e mandò istruzioni agli ufficiali sprovvisti di direttive e abbandonati a se stessi dal governo centrale.
In questo modo S. Gregorio pose i primi fondamenti dell’autorità temporale dei Papi.
S. Gregorio si addormentò nel Signore, ricco di meriti, il 12 marzo dell’anno 614.
PRATICA. Il Papa è il dolce Cristo in terra: a lui dobbiamo amore, fedeltà, ubbidienza, preghiera.
PREGHIERA. O Dio, che hai concesso i premi del-l’eterna beatitudine al tuo servo Gregorio, concedi pro-pizio a noi, che giacciamo sotto l’incubo delle nostre colpe, la grazia di essere da te sollevati per le sue preghiere.
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LAVORO – FISCALE03/09/2015
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