Amianto

Amianto: lavorava su aerei, riconosciuti benefici previdenza

Il Tribunale di Brindisi ha riconosciuto a una persona che dal 1982 al 2009 ha lavorato presso l’aeroporto di Brindisi i benefici previdenziali da esposizione all’amianto. L’uomo ha svolto mansioni di assistente tecnico di bordo addetto alle emergenze e nella fase di terra di addetto ai controlli degli aerei. Il giudice ha accolto il ricorso presentato dal legale dell’ex lavoratore, nei confronti dell’Inps che aveva rigettato la richiesta delle maggiorazioni contributive da esposizione all’amianto avanzata dallo stesso.

L’iter giudiziario per l’uomo che dal 2001 al 2009 ha lavorato prima alle dipendenze della Ati Spa, poi per Alitalia, è iniziato nell’aprile del 2004 quando l’istanza fu rigettata dall’Inail e poi dall’Inps. Ha poi presentato ricorso. Secondo i difensori dell’Ente previdenziale “senza un idoneo accertamento e certificazione il lavoratore non può provare in giudizio di essere stato esposto negli ambienti lavorativi, per più di 10 anni, a una concentrazione di polveri di amianto in misura superiore ai limiti di legge”. Il legale del ricorrente ha invece segnalato che “nel registro nazionale dei mesoteliomi pubblicato dall’Inail, emergono notizie circa la pregressa utilizzazione dell’asbesto in aerei civili e militari”. “Le segnalazioni – si legge nella nota del Registro nazionale dei mesoteliomi – riguardano materiali da attrito usati nei freni, l’uso di cartoni negli stipetti per la conservazione dei cibi caldi, l’uso di tele durante la saldatura di parti metalliche, l’uso di guarnizioni”.

Amiantoultima modifica: 2014-03-31T19:24:41+02:00da vitegabry
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