Salute

Salute: indagine su insegnanti e cantanti

Tra ottobre 2011 e giugno 2012 sono stati valutati presso l’Istituto di Medicina del lavoro del Policlinico 82 soggetti tra i 20 e i 65 anni, prevalentemente di sesso femminile, distinti in 2 gruppi equiparabili per età e sesso: il primo gruppo era costituito da insegnanti e cantanti lirici, la cui attività professionale prevede un utilizzo importante dell’apparato vocale, e il secondo gruppo da soggetti di controllo. Fra i primi c’erano 26 insegnanti e 15 cantanti lirici (2 tenori, 2 baritoni, 9 soprani e 2 contralti), con un’esposizione professionale media di 23,5 anni, tutti volontari. Il secondo gruppo, omogeneo al primo per numero, età e sesso, è stato reclutato sempre su base volontaria tra gli utenti dell’Ambulatorio di otorinolaringoiatria dell’istituto.

Per ogni paziente è stata redatta una cartella clinica, comprensiva di anamnesi familiare, fisiologica, patologica remota e prossima. I soggetti sono stati sottoposti a un test di autovalutazione della voce, alla registrazione dello spettro vocale e a una rinolaringoscopia a fibre ottiche.

Ebbene, i risultati non lasciano dubbi: la maggior parte delle alterazioni morfo-funzionali evidenziate dagli esami è concentrata nel gruppo di cantanti e insegnanti, per una percentuale pari al 44% a fronte del 7% rilevato nel gruppo di controllo. Inoltre la prevalenza dei quadri endoscopicamente alterati risulta “lievemente superiore nella sottocategoria degli insegnanti rispetto a quella dei cantanti: 46% contro 40%”, scrivono i ricercatori. “Questo dato è facilmente spiegabile considerando che, tra i professionisti della voce, i cantanti pongono una particolare attenzione nei confronti delle proprie caratteristiche vocali”.

Infatti per formazione professionale il cantante deve acquisire un bagaglio di tecniche chiave per “ottimizzare le proprie p

 

Saluteultima modifica: 2014-03-24T19:14:49+01:00da vitegabry
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