La spending review

Piano Cottarelli: 5 miliardi di risparmi in 8 mesi

Cottarelli, audizione 640 Lp
18 marzo 2014
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«Ho parlato di un risparmio massimo di 7 miliardi su base annua, se si fosse iniziato a gennaio. Sono già passati alcuni mesi, quindi il numero sarà più basso per il resto di quest’anno, per gli ultimi 8 mesi si arriva a 5 miliardi, ho detto in via prudenziale, poi dipende dalla sforzo che si farà». Lo ha chiarito il commissario alla spending review Carlo Cottarelli in commissione Bilancio al Senato, aggiungendo che «sono aggiuntivi rispetto alla Legge di stabilità».

L’AUDIZIONE DI COTTARELLI AL SENATO

Gli esuberi previsti per 85 mila statali è «una prima stima di massima indicata nel rapporto che va poi affinata nelle effettive riforme che devono essere chiarite nel 2014». Sarà tutto più chiaro «nella seconda fase di proposte che arriverà a settembre». Lo dice il commissario della spending review, Carlo Cottarelli, nel corso di una audizione in commissione Bilancio al Senato. Questo problema degli esuberi «potrebbe essere risolto anche riassorbendo in altre parti le persone che diventano un esubero in un settore, per questo nel rapporto si sottolinea l’importanza della mobilità nella pubblica amministrazione».

«Per alcune riforme, quelle che io chiamo sinergie, occorre partire subito in termine di definizione dei piani specifici anche se gli effetti si vedranno solo nel 2015. Nella mia agenda c’è la scadenza di metà settembre per la definizione dei piani strutturali», ha detto ancora Cottarelli. Un intervento sulle pensioni? «La scelta è politica», ha detto Cottarelli, aggiungendo: «Mi è stato chiesto se il sistema sanitario nazionale è ancora sostenibile. Credo di sì, non è necessario un cambiamento radicale, non c’è da rivedere interamente il sistema». Lo ha detto il commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, nel corso di un’audizione in commissione Bilancio al Senato.

COTTARELLI: ENTRO SETTEMBRE PIANO SU POLIZIA
«Su quelle riforme che io chiamo sinergie, come le forze di polizia e le centrali di acquisto, occorre partire subito» e infatti «i piani strutturali» sono in agenda per settembre. Lo dice il commissario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli, nel corso di una audizione in commissione Bilancio al Senato. Gli effetti, però, «si avranno solo nel 2015», aggiunge.

LE ANTICIPAZIONI
Tagli all’Arma, ai Comuni e alle Regioni e alla politica. Il piano preparato dal commissario alla Revisione della spesa Carlo COttarelli è molto di più dei tagli agli F35 annunciati due giorni fa da Matteo Renzi e dalla ministra della Difesa, Roberta Pinotti. Cottarelli avrebbe infatti individuato esuberi tra i dipendenti pubblici per 85mila unità al 2016. Il documento Cottarelli, pubblicato in esclusiva da Il Tempo, ha una linea molto prudenziale per cercare di recuperare quegli ottanta euro al mese in puiù in busta paga promessi da Renzi a coloro che percepiscono uno stipendio inferiore ai 1500 euro mensili.

Si tratta di «proposte per una revisione della spesa pubblica» nel triennio 2014-2016, che in teoria sfrutteranno «risparmi lordi massimi», spiega Cottarelli, per 7 miliardi su base annua. Nel documento, si legge che «2,2 miliardi vengono recuperati dall’efficientamento diretto (800 milioni da iniziative su beni e servizi, 200 dalla pubblicazione telematica degli appalti pubblici, 100 da consulenze e auto blu, 500 dagli stipendi dei dirigenti della pa, 100 da corsi di formazione, 100 dall’illuminazione pubblica, 400 da proposte varie); 200 milioni da riorganizzazioni (riforma province e spese enti pubblici); 400 da costi della politica (Comuni, Regioni e finanziamento ai partiti); 2 miliardi da trasferimenti a imprese e famiglie (un miliardo dai fondi statali alle aziende soprattutto autotrasporto, 400 milioni da quelli regionali, 200 da microstanziamenti, 100 dal trasporto pubblico locale e 300 da quello ferroviario) e 2,2 miliardi da spese settoriali (1,4 da pensioni, 300 milioni dalla sanità, 100 dalla difesa, 200 dall’allineamento della contribuzione delle donne, 200 da revisione delle pensioni di guerra)».

Fra i dubbi di Cottarelli c’è il fatto che «i risparmi di spesa indicati sono al lordo di possibili effetti sulle entrate; lo spazio effettivamente disponibile per ridurre il cuneo fiscale dipende dall’impatto sul quadro macroeconomico e dai relativi effetti sulle entrate». Fra le «criticità» di questo piano, infine, Cottarelli indica che «una parte rilevante dei risparmi di spesa andrebbero a riduzione del deficit non della tassazione, soprattutto nel 2015 e nel 2016». Infine, riporta sempre Il Tempo, «serviranno probabilmente soluzioni innovative per il personale in esubero come effetto delle riforme strutturali».

MADIA: INTERPRETAZIONE DISTORTA PIANO COTTARELLI SU STATALI
«In queste ore alcuni organi di informazione stanno alimentando un`interpretazione distorta del buon lavoro del commissario Cottarelli sulla revisione della spesa per il pubblico impiego; in particolare su pensionamenti, turnover ed eventuali esuberi. In questo modo il quadro che emerge risulta assolutamente infondato». È quanto precisato dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia.

CGIL, PIANO COTTARELLI ATTACCO A SISTEMA PUBBLICO
«È una profonda delusione quella che si prova scoprendo come le soluzioni salvifiche che si attendevano dal lavoro di Carlo Cottarelli siano in realtà l’ennesimo esercizio ragionieristico privo di visione». Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, commenta i contenuti della spending review presentata da Carlo Cottarelli. «Nemmeno l’ombra di una piano strategico per la Pa. La soluzione è sempre la stessa: blocco del turn-over, questa volta totale, anche se avvolto in un alone di mistero sulla durata e l’estensione, ed esuberi, questa volta 85mila, ma comunque in assenza di chiarezza sulla platea di riferimento. Non intravediamo la svolta buona». Dettori continua: «Speriamo che quella circolata in queste ore sia solo una bozza e che il lavoro del Commissario sia più dettagliato. È comunque strano, da sindacalista, non aver avuto un confronto su un’operazione tanto delicata. Servirebbe tanto a Cottarelli quanto al Governo Renzi, soprattutto per evitare di colpire ulteriormente settori già troppo indeboliti dalla crisi. Ad esempio servizi come quelli all’infanzia, tanto cari al nostro Presidente del Consiglio, rientreranno nel blocco totale del turn-over? Assistenza alla persona e sicurezza? Evidentemente serve maggiore chiarezza», conclude.

La spending reviewultima modifica: 2014-03-18T18:42:19+01:00da vitegabry
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