Renzi: «10 miliardi a 10 milioni di lavoratori»

Renzi: «10 miliardi a 10 milioni di lavoratori»

 
Mercato del lavoro, riduzione della pressione fiscale, edilizia scolastica e piano per 

In una sala stampa colma all’inverosimile, con il suo governo al completo ad assistere e coadiuvato da una serie di ‘cartelli’ presentati attraverso la tecnica dello ‘split screen’ – a schermo diviso, con il premier da una parte e le slide con la spiegazione delle misure dall’altra – mutuata da quella vista alla Casa Bianca durante un discorso del Presidente Obama, solo pochi giorni fa.

Una lunga esposizione, in cui non sono mancate battute di spirito, come anche nel botta e risposta con i giornalisti in sala. Ciò su cui non è disposto a secherzare Renzi èil percorso delle riforme. «Seriamente», premette rispondendo a una cronista, «se non riusciremo ad arrivare al superamento del bicameralismo perfetto, non dico che terminerà questa esperienza di governo, ma dico che io lascerò la politica».

Prima di allora, tuttavia, c’è da mettere mano alle misure economiche per il rilancio economico del Paese. Il fisco, innanzi tutto, con dieci miliardi di riduzione del cuneo fiscale tutti a favore dei lavoratori, in particolare quelli che hanno stipendi netti fino a 1.500 euro al mese i quali, già dal primo maggio, si ritroveranno una busta paga più pesante che garantirà loro un maggiore guadagno di circa mille euro all’anno. Il provvedimento, dovrebbe avere effetto dal primo maggio perchè «per il primo aprile non ci sono i tempi tecnici per adeguare le buste paga», ha detto il premier per poi aggiungere in dialetto romanesco: «Non je la famo».

La misura vale 10 miliardi e andrà a beneficio di circa 10 milioni di italiani. La copertura arriverà «dal risparmio di spesa», da altre manovre di bilancio e, ha assicurato il premier, «senza aumento di tassazione». Il rilancio dell’economia passa anche dall’edilizia scolastica che, assicura Renzi, darà ossigeno nuovo all’intero settore delle costruzioni. Il piano vale 3,5 miliardi e dal primo aprile sarà attiva a Palazzo Chigi l’unità di missione per le scuole annunciata nei giorni scorsi.

C’è poi il cavallo di battaglia di Renzi costituito dal jobs act che si sostanzierà con un decreto legge ed un disegno di legge. Il secondo sarebbe «una delega per riorganizzare l’intero sistema e sarà il Parlamento a discuterne», ma servirà per riordinare «l’intero sistema del lavoro». Nel frattempo è stato approvato un decreto legge che prevede semplificazioni nell’apprendistato e nei contratti a termine. Questi ultimi potranno durare al massimo tre anni e saranno applicabili senza causale per un massimo del 20% sul totale dei lavoratori.

Renzi: «10 miliardi a 10 milioni di lavoratori»ultima modifica: 2014-03-12T21:29:50+01:00da vitegabry
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