Presentazione a Roma

Presentazione a Roma dell’opera di Francesco Casula Letteratura e civiltà della Sardegna, di Francesco Casula

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A Roma-Ciampino il Circolo degli emigrati sardi il 15 marzo prossimo organizza la presentazione dell’operaLetteratura e civiltà della Sardegna (2 volumi),di Francesco Casula (Edizioni Grafica del Parteolla, Dolianova 2011/2013, Euro 20)

L’opera di Francesco Casula, Letteratura e civiltà della Sardegna, (Edizioni Grafica del Parteolla) in due volumi, propone  un itinerario stori­co-letterario che partendo  dalla nascita della lingua sarda e dai primi docu­menti in volgare sardo arriva fino ai nostri giorni.

Nell’opera potremmo vedere che dalle origini del volgare sardo fino ad oggi, non vi è stato periodo nel quale la lingua sarda non abbia avuto una produzione letteraria. Certo, qualcuno potrebbe obiettare, che essa, rispetto ad altre lingue romanze, ha prodotto pochi frutti: può darsi, ma – dato e non concesso – si poteva pensare che un cavallo per troppo tempo tenuto a freno, legato  imbrigliato e impastoiato potesse correre?

Il criterio della selezione e la scelta degli Autori non è stato comunque la lingua utilizzata: per cui ci sono Autori che scrivono anche in Latino, Catalano, Castigliano, Italiano.

Perché “Una Letteratura sarda esiste – scrive Casula nella Prefazione–  se, come ogni letteratura, ha i tratti universali della qualità estetica e se, in più è  «specifica», non tanto per questioni grammaticali e sintattiche, quanto per una questione di Identità”.

Il primo volume tratta degli Autori che formano le fondamenta della nostra letteratura: Cano, Arquer, Girolamo Araolla, Garipa e Fra Antonio Maria da Esterzili fino a Pintor Sirigu, Man­nu, Mele, Mereu, Tuveri, Gramsci e Emilio Lussu. Tra i romanzieri del 1900-2000 figurano Deledda, Salvatore Satta e Dessì. Per racconta­re il banditismo e la società del males­sere, i codici ‘barbarìcìni e i suoi ana­listì, Casula ha indicato Piglia­ru, Pira e Fio­ri. Sebastiano Satta con Salvatore Cambosu, è l’autore in lingua italiana inserito nel capitolo sulla letteratura identitaria del 1900-2000; mentre tra i poeti in lingua sarda fi­gurano Montanaru e Pedru Mura.

Il secondo volume inizia con gli scrittori bilingui Lobina, Masala, Antonio Cossu  Franco Fresi (in Gallurese).

Fra gli scrittori in lingua italiana emergono Michele Columbu, Nereide Rudas, Eliseo Spiga, Giulio Angioni, Bachisio Bandinu, Salvatore Niffoi, Sergio Atzeni, Michela Murgia, Flavio Soriga.

Fra quelli invece in lingua sarda sarda Aquilino Cannas, Franco Carlini, Gianfranco Pintore.

Tre poetesse in lingua sarda concludono la Letteratura: Maddalena Frau, Paola Alcioni e Anna Cristina Serra.

 

Presentazione a Romaultima modifica: 2014-03-12T13:50:31+01:00da vitegabry
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