Disoccupazione

Sempre meno laureati, sempre più disoccupati e sfruttati

Il XVI Rapporto Almalaurea, un consorzio che raduna 64 atenei italiani, ha condotto una ricerca tra 450mila laureati posti riforma.

Dall’indagine emerge  che lo scorso anno la disoccupazione, tra i neo laureati, è cresciuta, e chi invece ha trovato lavoro, ha ottenuto retribuzioni più basse del 20% rispetto al 2008. E’ cresciuta, invece,  la quota di lavoro nero, per ogni tipo di laurea, del 5%, così come sono cresciuti i contratti precari.

Ad un anno dalla laurea quindi si segnala ancora lo spettro della disoccupazione che grava di più sulle lauree triennali (dal 23 al 26,5%) mentre aumenta “solo” (dal 21 al 25%) su quelle a ciclo unico.

Crollo dei contratti a tempo indeterminato accompagnato da una crescita del lavoro autonomo.

In ogni caso – si legge nel Rapporto – la scelta di continuare gli studi dopo le superiore, rimane competitiva, visto che rappresenta un’arma in più sa sfoderare contro la “sensibile, ulteriore frenata della capacità di assorbimento del mercato del lavoro”. Ma nonostante ciò solo il 30% dei neodiplomati sceglie di proseguire gli studi. Il che pone un problema all’intero sistema Paese. A oggi tra i 35 e i 34 anni solo il 21% sono laureati contro il 59% del Giappone, il 47% del Regno Unito, il 43% della Francia e degli Stati Uniti. Siamo al di sotto della media Ocse (39%) e di quella della Ue a 21 (36%).

Disoccupazioneultima modifica: 2014-03-11T21:35:23+01:00da vitegabry
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