Archivi giornalieri: 31 ottobre 2013

Salvaguardati

Inps: al via l’attività di certificazione per i salvaguardati

 

Con il messaggio  n. 17385 l’Inps ha comunicato alle proprie sedi l’avvio dell’attività di certificazione della salvaguardia per i lavoratori interessati dal terzo provvedimento che prevede 10.130 posti suddivisi in quattro categorie.

Conclusi i termini per l’invio delle domande di accesso al diritto da parte degli interessati (la scadenza era il 25 settembre) l’Istituto di previdenza provvederà ora a vagliare le singole posizioni e invierà successivamente una lettera di certificazione della salvaguardia e quella con l’indicazione della decorrenza della pensione oppure il rigetto della richiesta.

Il decreto interministeriale del 22 aprile 2013 ha previsto 1.590 posti per gli autorizzati alla contribuzione volontaria; 850 per gli autorizzati alla prosecuzione volontaria e in attesa di concludere la mobilità ordinaria; 2.560 a disposizione per i lavoratori cessati da lavoro  e in mobilità ordinaria o in deroga; 5.130 per i lavoratori cessati a seguito di accordi collettivi o individuali.

Povertà

Allarme degli assistenti sociali: i poveri lasciati soli

 

“In un periodo di grave crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo oggi in Italia, con oltre 4,8 milioni di poveri secondo i dati Istat appena resi noti è necessario cambiare radicalmente le politiche sociali a favore dei soggetti più deboli, per non compromettere il capitale umano e sociale del nostro Paese”. Lo afferma la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali.

“Non ci si può fermare ai 900 milioni previsti nella legge di stabilità – continua la presidente – perché i nuovi poveri necessitano di politiche più forti di sostegno e di integrazione sociale. Servono più risorse, ma soprattutto serve una maggiore programmazione degli interventi sul territorio per ottimizzare le risorse disponibili. Distribuire risorse a pioggia, come per esempio nel progetto della Social Card, è retaggio di una politica assistenziale che non costruisce per il futuro, e anzi può avere degli effetti opposti alle intenzioni”.

“Per rendere realmente indipendenti e autosufficienti le famiglie oggi in difficoltà abbiamo bisogno di politiche di intervento mirato, basate su progetti concreti di sostegno individuale e famigliare. Serve inoltre attivare un monitoraggio costante degli interventi per sostenere e, nel caso, ridefinire passo dopo passo il progetto di inclusione sociale ed economica dei cittadini in difficoltà, compito e obiettivo primario del Servizio sociale professionale”.

“Il Sia, sostegno per l’inclusione attiva, può essere un utile strumento -spiega la rappresentante delle assistenti sociali- di nuova progettazione degli interventi di Servizio sociale. L’Ordine degli assistenti sociali auspica quindi con favore il suo avvio fin dalla legge di stabilità per il 2014 e ribadisce la sua piena disponibilità a collaborare con il ministero e con le altre istituzioni, fin dalla fase progettuale, per trovare l’organizzazione più efficace del Servizio e per dare maggiore concretezza alle azioni di inclusione sociale e di lotta alla povertà”.

“Non bisogna poi, per nessun motivo, trascurare il sostegno all’infanzia e all’adolescenza. E invece vediamo che la legge di stabilità prevede ulteriori tagli al fondo nazionale dedicato. Tagli che rischiano di rendere ancora più difficile la vita delle famiglie e che, come assistenti sociali, non possiamo non denunciare”, conclude.

Labitalia