Archivi giornalieri: 13 marzo 2013

Teresa Mattei

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Teresa Mattei fu partigiana, combattente antifascista e la più giovane  delle 21 donne della Costituente. Vogliamo ricordarla con le sue stesse parole pronunciate durante i lavori, appunto, della Costituente, a testimonianza del prezioso contributo reso dalle donne per l’elaborazione della nostra Costituzione.

“(…) la nostra esigenza di entrare nella vita nazionale, di entrare in ogni campo di attività che sia fattivo di bene per il nostro Paese, non è l’esigenza di affermare la nostra personalità contrapponendola alla personalità maschile, facendo il solito femminismo che alcuni decenni fa aveva incominciato a muoversi nei vari Paesi d’Europa e del mondo. Noi non vogliamo che le nostre donne si mascolinizzino, non vogliamo che le donne italiane aspirino ad un’assurda identità con l’uomo; vogliamo semplicemente che esse abbiano la possibilità di espandere tutte le loro forze, tutte le loro energie, tutta la loro volontà di bene nella ricostruzione democratica del nostro Paese. Per ciò riteniamo che il concetto informatore della lotta che abbiamo condotta per raggiungere la parità dei diritti, debba stare a base della nostra nuova Costituzione, rafforzarla, darle un orientamento sempre più sicuro”.

(…) Non vi può essere oggi infatti, a nostro avviso, un solo passo sulla via della democrazia, che non voglia essere solo formale ma sostanziale, non vi può essere un solo passo sulla via del progresso civile e sociale che non possa e non debba essere compiuto dalla donna insieme all’uomo, se si voglia veramente che la conquista affermata dalla Carta costituzionale divenga stabile realtà per la vita e per il migliore avvenire d’Italia”.

Notizie dal ministero del lavoro

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Lavoratori ‘Salvaguardati’ 
Emanata la circolare n. 6 del 25 gennaio 2013, attuativa del Decreto interministeriale dell’8 ottobre 2012. Contiene le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro ed è corredata dalla modulistica ed in particolare dal modello di ISTANZA che dovrà essere presentata dal lavoratore


Il Ministro Elsa Fornero
 

Riforma degli ammorizzatori sociali 
Con l’entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e fondi di solidarietà bilaterali


Fiorello
 

Nuovo Apprendistato 
Al via uno spot con Fiorello e un portale dedicato al contratto di apprendistato, attraverso il quale i giovani possono entrare nel mondo del lavoro per formarsi e lavorare in una prospettiva di stabilità


 

Rapporto sulla Coesione Sociale anno 2012 
Frutto della collaborazione tra Ministero del Lavoro, Inps e Istat, il Rapporto presenta informazioni statistiche sui diversi settori che compongono il quadro della coesione sociale: dal mercato del lavoro al capitale umano, dalla povertà e esclusione sociale alle politiche di sostegno al reddito, dalle politiche attive del lavoro a quelle previdenziali


Immagine Ministro Fornero
 

La riforma del mercato del lavoro 
In vigore dal 18 luglio 2012, il provvedimento si propone di realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, di ridurre i tempi della transizione tra scuola e lavoro, di contribuire alla crescita della produttività e della competitività delle imprese e di creare un sistema di tutele più universalistico


 

La riforma delle pensioni 
Con il Decreto Salva Italia sono state poste le basi per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, primo e fondamentale tassello di una riforma più ampia che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. In questa sezione è disponibile una guida sintetica per orientarsi nelle nuove regole

 
Notizie
 
 

11/03/2013

Incentivi per l’assunzione di lavoratori licenziati da piccole imprese 
Varato dal Ministro Fornero un decreto che prevede l’erogazione di 190 euro mensili

08/03/2013

Lavoratori ‘salvaguardati’ 
Definito il terzo decreto che interesserà 10.130 lavoratori

08/03/2013

‘Giornata Internazionale della Donna’ 
L’intervento del Ministro Fornero al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica

08/03/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

57 Commissione sullo status delle donne alle Nazioni Unite

08/03/2013

57° Commissione sullo status delle donne alle Nazioni Unite 
Il Ministro Fornero a New York per una due giorni di lavoro sui temi della violenza di genere e delle mutilazioni genitali femminili

08/03/2013

Disciplina degli istituti di patronato e di assistenza sociale 
Nella circolare del 6 marzo 2013 i chiarimenti e le indicazioni operative a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di stabilità 2013

08/03/2013

55.000 salvaguardati 
Disponibile il modello per l’invio, entro il 31 marzo 2013, degli elenchi dei lavoratori licenziati o da licenziare entro il 2013

07/03/2013

Piano Nazionale della Responsabilità sociale d’impresa 2012-2014 
L’Italia invia alla Commissione europea il proprio Piano di azione

05/03/2013

Indennità di malattia per i lavoratori del trasporto pubblico locale 
Il 31 marzo scade il termine per presentare le domande

05/03/2013

XIII Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato 
Disponibile il Rapporto annuale predisposto da Isfol e Inps

04/03/2013

Monitoraggio sul Terzo Piano d’azione per l’infanzia 
Disponibile il Rapporto di sintesi

01/03/2013

Costo orario del lavoro dei dipendenti da imprese e società esercenti servizi ambientali 
Disponibile il Decreto Ministeriale del 26 febbraio 2013

Istat

Istat – Quasi 7 milioni gli italiani in difficoltà

Quasi sette milioni di italiani in difficoltà economica, 2,5 mln in più dell’anno scorso. Colpa della crisi e di una recessione che non si arresta. Con il pil calato del 2,4% nel 2012 e una flessione già acquisita per il 2013 dell’1%. I dati sulla congiuntura dell’Istat si intrecciano con quelli del primo rapporto sul Benessere equo e sostenibile, firmato sempre dall’Istat e dal Cnel, a fotografare un Paese sempre più in affanno: il potere d’acquisto delle famiglie è calato del 5% fra il 2007 e il 2011; quasi un giovane su quattro non studia e non lavora.

E se il ministro dell’Economia Vittorio Grilli confida che “la seconda metà del 2013 sarà in positivo”, il presidente dell’Istat, guarda all’instabilità politica: “il superamento dell’incertezza è un elemento chiave per la ripresa sia nel breve che nel medio termine”.

“L’incertezza sta già rinviando la ripresa. Lo abbiamo già visto nel 2011 quando di fronte alla crisi dello spread e il crollo della fiducia degli imprenditori e degli 
investitori, l’incertezza ha fatto crollare le spese di investimento e di consumo”, ricorda il presidente dell’Istat, convinto che “la fiducia e il superamento dell’incertezza sono elementi chiave per la ripresa sia nel breve che nel medio termine”. Tanto che quello che rivolge alle forze politiche è quasi un appello. “Se il voto servisse in qualche modo a ridurre l’incertezza ben venga, ma se si dovessero trovare altre soluzioni ben vengano ugualmente. Quello che importa è superare la fase di instabilità e incertezza”.

Del resto, la mancata crescita si sta trasferendo con effetti evidenti sulla condizione delle famiglie. A pesare sull’economia familiare è soprattutto la
contrazione del reddito disponibile. In Italia il potere d’acquisto durante la crisi è crollato, scendendo del 5% tra il 2007 e il 2011. 
La conseguenza più immediata è che molte famiglie sono state costrette a intaccare i risparmi per far fronte alle esigenze, risparmiando meno o addirittura indebitandosi: la quota di persone in famiglie che hanno ricevuto aiuti in denaro o in natura da parenti non coabitanti, amici, istituzioni o altri è passata dal 15,3% del 2010 al 18,8% del 2011 e, nei primi nove mesi del 2012, la quota delle famiglie indebitate è passata dal 2,3% al 6,5%.

Quello dei giovani è un capitolo particolarmente denso di dati preoccupanti. La quota dei Neet, ovvero dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, tra il 2009 e il 2011, è balzata dal 19,5% al 22,7%. Quasi un giovane su 4 dunque non è impegnato in percorsi formativi e non ha un posto. Nel rapporto di Istat e Cnel viene anche evidenziato come ben l’8% dei Neet sia già laureato e quindi difficilmente puo’ continuare a formarsi. 

Più in generale, è chiaro come il Paese sia afflitto da un cattivo impiego delle risorse umane, soprattutto nel campo del lavoro femminile e, appunto, fra i giovani. Il tasso di occupazione e quello di mancata partecipazione al lavoro, già tra i più critici dell’Unione europea a 27, sono ulteriormente peggiorati negli ultimi anni a causa della crisi economica. Il primo, nella classe 20-64 anni è sceso dal 63% del 2008 al 61,2% del 2011 mentre il tasso di mancata partecipazione è aumentato dal 15,6% al 17,9%.

Quasi tutti gli indicatori di qualità dell’occupazione 
peggiorano e non solo per l’andamento congiunturale negativo. Se la costante incidenza dei lavoratori a termine di lungo periodo indica la persistenza in una condizione d’instabilità occupazionale, la crisi ha molto ridotto le possibilità di stabilizzazione dei contratti temporanei, soprattutto per i giovani (dal 25,7% del 2008 al 20,9% del 2011).