Documenti 730 precompilato: quali servono e dove richiederli
Dal 23 maggio, l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei contribuenti la dichiarazione precompilata modello 730 e modello Redditi. Dopo pochi giorni sarà possibile provvedere all’eventuale modifica della dichiarazione e/o alla sua trasmissione al Fisco. Sia che ci rivolgiamo al Caf o altro professionista abilitato, sia che inviamo direttamente il 730 precompilato, è bene munirsi di tutti i documenti che possono tornarci utili per verificare la correttezza dei dati precaricati in dichiarazione dei redditi e soprattutto per conservarli in modo corretto.
In questa guida spieghiamo in breve quali sono i documenti necessari per il 730 precompilato e eventualmente dove trovarli e come conservarli.
Quali documenti servono per il 730 precompilato
A seconda dei casi dovremo conservare i documenti personalmente se inviamo il 730 precompilato personalmente, quindi senza l’aiuto di un CAF o commercialista. Nel caso in cui ci rivolgiamo al CAF o professionista la documentazione principale è la seguente:
- copia della precedente dichiarazione dei redditi (Modello 730/2021 o Modello REDDITI 2021) nonché eventuali dichiarazioni integrative;
- codice fiscale e dati anagrafici del dichiarante, del coniuge e di tutti i familiari fiscalmente a carico;
- dati identificativi del datore di lavoro tenuto ad effettuare i conguagli in busta paga;
- certificazione Unica e le altre certificazioni che documentano le ritenute;
- scontrini (ora documento commerciale), ricevute, fatture e quietanze che provano le spese sostenute;
- gli attestati di versamento d’imposta eseguiti in F24;
- la dichiarazione modello REDDITI in caso di crediti per cui il contribuente ha richiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei redditi;
- visure catastali di terreni e di fabbricati posseduti a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale;
- atti notarili di terreni e fabbricati acquistati, ereditati o venduti nell’anno 2021;
- contratti per canoni di locazione relativi a terreni e fabbricati affittati nell’anno 2021;
- documentazione attestante pensioni erogate da stati esteri nel 2021;
- in caso di rivalutazione di terreni e partecipazioni avvenute nell’anno 2021 la perizia giurata di stima e l’F24 quale ricevuta di versamento della relativa imposta sostituiva;
- ecc.
In generale servono tutti i documenti relativi ai dati contenuti nel 730 precompilato e i documenti relativi ai dati eventualmente corretti o integrati. Generalemente i documenti più importanti da reperire e conservare riguardano le spese detraibili contenute nel 730.
Dove si possono richiedere i documenti del 730
Non c’è una risposta univoca a questa domanda, questo perchè dipende a cosa fanno riferimento. Ad esempio le ricevute delle prestazioni mediche e gli scontrini dei medicinali dovrebbero essere già in nostro possesso, nell’eventualità che siano stati conservati durante l’anno.
La certificazione unica invece va consegnata dal sostituto d’imposta a seconda del reddito a cui si riferisce: il CUD dipendenti riguarda il datore di lavoro, il CUD pensionati si richiede all’INPS e via dicendo.
I documenti per la casa o il mutuo vanno richiesti al catasto (se la casa è di proprietà), al locatore per le ricevute d’affitto, alla Banca per eventuali mutui ecc.
Quali documenti conservare e per quanto tempo
Il contribuente non deve esibire i documenti che riguardano le spese deducibili già riconosciute dal datore di lavoro. Stessa indicazione per documentazione degli oneri detraibili che il sostituto d’imposta ha già considerato quando ha calcolato le imposte e ha effettuato le operazioni di conguaglio. Ciò vale se se i documenti sono già in possesso di quest’ultimo.
Attenzione, i suddetti documenti dovranno essere conservati fino al 31 dicembre 2027. Termine entro il quale l’amministrazione fiscale può richiederli a titolo di accertamento.
Da quest’anno inoltre, per le dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente, ci saranno novità importanti sui controlli.
Quali sono i documenti da conservare per i pagamenti tracciati
Capitolo a parte meritano i documenti da conservare per il 730 relativamente ai pagamenti tracciati. E’ bene infatti fare attenzione alla documentazione necessaria per dimostrare che il pagamento degli oneri detraibili sia venuto in maniera tracciata ossia tramite carta di credito, bancomat, prepagate ecc.
A tal fine sarà ritenuta valida la suddetta documentazione, in alternativa tra loro:
- ricevuta della carta di debito o della carta di credito,
- copia bollettino postale, MAV, dei pagamenti con PagoPA,
- estratto conto,
- ecc.
Attenzione, in base alle indicazioni riportate nella circolare n°7/e 2021,
l’estratto conto costituisce una possibile prova del sistema di pagamento “tracciabile”, opzionale, residuale e non aggiuntiva, che il contribuente può utilizzare a proprio vantaggio nel caso non abbia disponibili altre prove dell’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili”.
E’ necessario tenere a mente tutte le indicazioni fin qui analizzate.