Reddito di base universale: sogno o realtà? Ecco cosa si sa al momento

Reddito di base universale: sogno o realtà? Ecco cosa si sa al momento

Il reddito di base universale potrebbe presto diventare certezza per diversi milioni di cittadini UE. Ecco che cosa si sa in proposito.

All’orizzonte ecco avanzare una nuova e differente misura di sostegno al reddito su base europea, che prende il nome di reddito di base universale. In che cosa consiste in concreto? Come potrebbe funzionare? A chi sarebbe rivolto?

Vero è che, negli ultimi anni, le misure di sostegno al reddito non sono mancate. Oltre al ben noto reddito di cittadinanza, all’inizio della pandemia nel 2020 era stato istituto il cd. reddito di emergenza (Decreto Rilancio). Con quest’ultimo si intende la misura a suo tempo varata, per aiutare economicamente i nuclei familiari più in difficoltà a causa delle nefaste conseguenze della crisi sanitaria. Detta misura fu poi estesa nel 2021 grazie al Decreto Sostegni-bis. Tuttavia, il Governo Draghi già a dicembre dello scorso anno aveva praticamente ufficializzato l’abbandono del REM.

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Vediamo di seguito cos’è e come funziona questa misura a sostegno del reddito di cui si chiede l’introduzione nella Comunità Europea.

Reddito di base universale: cos’è e come funziona

Lo abbiamo appena accennato. Ad una misura abbandonata potrebbe presto sostituirsi una del tutto nuova, adottata anche e soprattutto per fronteggiare i negativi effetti – sul piano economico – che il conflitto russo-ucraino sta purtroppo causando in Occidente. Pensiamo agli ormai ben noti rincari dei prezzi delle materie prime e dei beni di prima necessità, ulteriormente aumentati nelle ultime settimane.

La nuova misura prende il nome di reddito di base universale, ossia un contributo oggetto di ipotesi a livello europeo e mirato ai tutti i cittadini UE. Ciò che differenzierebbe detta misura di sostegno da altre quali il RdC o il REM è il fatto che – per conseguirla – non è stata al momento prevista la presentazione dell’ISEE; nè la prova della ricerca attiva di lavoro. In altre parole, il reddito di base universale consisterebbe in un sussidio del tutto slegato dal possesso di requisiti di reddito e di patrimonio ad hoc. Ecco perché si chiama ‘universale’.

D’altronde la motivazione che sta alla base della sua possibile introduzione è del tutto eccezionale ed è legata, appunto, alle conseguenze di rilievo internazionale, prodotte dalla guerra in Ucraina. Occorre una risposta ai rincari di carburanti e bollette e il reddito di base universale andrebbe proprio nella direzione di attutire l’impatto economico della crescita dei prezzi per milioni di famiglie.

Reddito di base universale, quando potrebbe arrivare

Siamo ancora sul terreno delle proposte e delle ipotesi, ma chiaramente ciò che sta succedendo fuori dall’Italia lascia sicuramente spazio al dibattito anche sulla possibile – o probabile – introduzione del reddito di base universale in area UE, entro i prossimi mesi.

Sul piano delle prospettive in merito a questa nuova misura di sostegno generalizzato ai cittadini, gli osservatori rilevano che sarà il Parlamento Europeo a considerare da vicino e dunque a valutare la fattibilità del reddito in oggetto. Detto studio si svolgerà presumibilmente entro l’inizio dell’estate, e sicuramente analizzerà quali potranno essere gli importi erogati ai beneficiari.

Al momento non vi è infatti alcuna certezza a riguardo; anche se – in proposito – possono contribuire a farsi un’idea alcuni progetti pilota, che prendono le mosse dalle prime informazioni circa il reddito di base universale. Per esempio, rileva il caso della Catalogna, in cui già ora ad ogni adulto sono riconosciuti tra i 700 e i 900 euro ogni mese; mentre a ogni bambino 300 euro al mese.

La petizione online per introdurre il reddito di base universale

Proprio in riferimento al possibile varo del reddito universale di base, non possiamo non notare che gli tutti gli interessati alla sua effettiva introduzione, possono firmare la petizione online disponibile sul sito web eci.ec.europa.eu/014/public/#/screen/home

Si tratta di una iniziativa che mira a ridurre le disparità regionali al fine di rafforzare la coesione economica; sociale e territoriale all’interno dei paesi dell’Unione Europea.

Ricordiamo infine che la fine del periodo di raccolta è il giorno 25 giugno. Vedremo dunque nei prossimi mesi se il progetto del reddito di base universale sarà destinato a concretizzarsi. Ciò anche in rapporto a ciò che accadrà sul fronte della politica internazionale.

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Reddito di base universale: sogno o realtà? Ecco cosa si sa al momentoultima modifica: 2022-03-22T21:25:02+01:00da vitegabry
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