Archivi giornalieri: 30 gennaio 2022

Pensioni decorrenti nel 2020 e nel 2021: i dati

Pensioni decorrenti nel 2020 e nel 2021: i dati

È stato pubblicato l’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento con i dati delle pensioni decorrenti nel 2020 e nel 2021.

Il monitoraggio riguarda i trattamenti liquidati, fino al 2 gennaio 2022, dalle seguenti gestioni:

  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • artigiani e commercianti;
  • Gestione Dipendenti Pubblici (GDP);
  • lavoratori parasubordinati;
  • assegni sociali.

I dati subiranno delle variazioni a seguito della futura liquidazione di tutti i trattamenti con decorrenza anteriore al 2 gennaio 2022 dovuta allo smaltimento delle domande ancora in giacenza.

Riguardo i requisiti delle pensioni di vecchiaia, negli anni 2020 e 2021 l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia è di 67 anni, per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi. I requisiti della pensione anticipata sono 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età. Si ricorda, tuttavia, che ci sono ulteriori possibilità di uscita anticipata dal lavoro: Quota 100Opzione donna e i canali di uscita per i lavoratori precoci e per gli addetti a mansioni gravose e a lavori usuranti.

Nel 2021 si registra, nel complesso, una diminuzione del 6% nel numero di liquidazioni di pensioni rispetto al 2020. La diminuzione è più rilevante nella categoria delle pensioni ai superstiti, in cui arriva all’11%.

Nel FPLD rimane pressocché invariato il numero delle liquidazioni delle pensioni di vecchiaia e anticipate mentre diminuiscono quelle di invalidità e quelle ai superstiti, rispettivamente del 5% e 10%.

Nella Gestione Dipendenti Pubblici si registra una diminuzione del 13% del numero totale delle liquidazioni: per le pensioni di invalidità e per quelle ai superstiti la diminuzione supera in entrambe le categorie il 20%. Tali differenze non si riscontrano per gli assegni sociali che registrano un aumento di liquidazioni del 6%.

Dall’analisi degli indicatori statistici si osserva infine che:

  • il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel 2021 è pari al 22%, in linea con quello dell’anno precedente;
  • le pensioni anticipate rispetto a quelle di vecchiaia si attestano, come per il 2020, al 44% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
  • la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nel 2021 un valore più alto di 5 punti percentuali rispetto al 2020 attestandosi al 127%;
  • livello territoriale il peso percentuale delle pensioni liquidate a residenti nel Nord Italia resta il medesimo (49%) nei due anni considerati;
  • le pensioni liquidate con Opzione donna nel 2020 e nel 2021 hanno distribuzioni molto simili, con il 90% di pensioni con importi inferiore al 1.000,00 e con età alla decorrenza comprese tra 58 e 61 anni.

Santa Martina

 

Santa Martina


Nome: Santa Martina
Titolo: Martire
Nascita: III Secolo, Roma
Morte: 228, Roma
Ricorrenza: 30 gennaio
Tipologia: Commemorazione
Questa santa Vergine romana discendeva da celebre famiglia consolare. Rimasta orfana ancora in tenera età, si dedicò con tutto l’ardore della sua anima giovanile alle opere della cristiana pietà, distribuendo con la massima liberalità le ricchezze che i suoi le avevano lasciato in grande abbondanza. Non ci fu miseria che non soccorresse: nessuno mai bussò invano alla sua porta. Nei poverelli ella vedeva Gesù stesso, il Maestro Divino che aveva detto: « Quello che avrete fatto al minimo dei vostri fratelli, l’avrete fatto a me ».

Siccome la carità cristiana era sconosciuta nel mondo pagano, ben presto si sospettò che Martina fosse seguace di quel Nazareno che veniva a predicare, per mezzo dei suoi Apostoli, una fratellanza universale anche nella stessa Roma.

I nemici del nome cristiano le tennero gli occhi addosso. e accertatisi della cosa, non esitarono ad accusarla come cristiana.

Temendo ella quanto le poteva accadere, e che difatti le accadde, d’essere arrestata ed uccisa, distribuì immediatamente tutto quello che ancora le rimaneva ai poveri ed alla Chiesa, per avere in cielo quel tesoro che «i ladri non rubano e la tignola non intacca ». Aveva appena realizzato questo suo disegno che fu accusata e condotta davanti al preside romano.

Fu tentata in mille modi, le furono fatte promesse e minacce perché sacrificasse agli dèi dell’impero. Ma la Vergine, forte della fortezza di Cristo, rispose sempre con fermezza che « era cristiana » e che come tale si sarebbe sempre comportata.

Passando il giudice dalle minacce ai fatti, fu battuta colle verghe, scarnificata con uncini di ferro, poi, intrisa di grasso bollente, fu gettata alle belve dell’anfiteatro. Ma le bestie la risparmiarono. Allora fu fatto un grandissimo rogo, e la Vergine vi venne legata sopra: quando il fumo e le fiamme furono esaurite, i carnefici e la folla immensa che assisteva al crudele spettacolo, videro la santa giovane perfettamente illesa in mezzo al braciere, in attitudine di preghiera: il suo Dio l’aveva scampata.

Molti della folla e qualcheduno dei suoi stessi carnefici, alla vista di quel prodigio, si convertirono e si dichiararono cristiani.

Ma il giudice, più che mai irritato, ordinò che fosse decapitata. La pia fanciulla chinò il capo sotto la spada del carnefice. Allo spettacolo del martirio altri pagani si convertirono alla vera fede, ed ebbero la grazia di udire distintamente una voce superna che chiamava la Vergine alle celesti dolcezze del cielo.

Ma i prodigi non erano finiti: un terremoto scosse paurosamente tutta la città, e le statue degli dèi caddero a terra.

La Vergine subì il martirio sotto l’imperatore Alessandro Severo, mentre era Sommo Pontefice Urbano I. Fu sepolta nella chiesa del carcere Mamertino assieme ai martiri Concordio, Epifanio e compagni.

PRATICA. Impariamo da questa santa giovanetta ad essere forti nella fede e a non vergognarci del nome di Cristiani.

PREGHIERA. O Dio, che fra gli altri miracoli di tua potenza, anche al sesso debole hai accordata la vittoria del martirio, per la tua bontà, concedi a noi che celebriamo la festa della beata vergine e martire Martina, di salire a te per mezzo dei suoi esempi.

MARTIROLOGIO ROMANO. santa Martina, Vergine e Martire, il cui natale si commemora il primo di questo mese.