Archivi giornalieri: 27 gennaio 2022

Sul sito Inps arriva ‘Pensami’, pochi clic per vedere le opzioni sulla pensione

Sul sito Inps arriva ‘Pensami’, pochi clic per vedere le opzioni sulla pensione

(Adnkronos) – Si chiama ‘Pensami’ – acronimo di ‘Pensione a misura’ – l’applicativo adesso disponibile sul sito dell’Inps: un servizio che – spiega l’istituto – “in linea con la trasformazione digitale in atto, verso servizi semplici e sempre più vicini al cittadino” serve “per affiancare e accompagnare gli utenti a comprendere il proprio futuro pensionistico”. Infatti grazie a ‘Pensami’ l’utente può visualizzare i possibili scenari pensionistici che gli si prospettano e quindi orientarsi tra le diverse possibilità legate alla sua particolare posizione. L’applicativo si articola su tre livelli da percorrere in sequenza obbligata, che forniscono informazioni sulle prospettive di accesso alla pensione via via più approfondite a fronte di domande più specifiche.  

Al primo livello, sulla base di poche e semplici domande, il servizio fornisce informazioni sulle principali prestazioni pensionistiche alle quali il richiedente può accedere valorizzando tutta la contribuzione, con il dettaglio relativo al sistema di calcolo applicato. Il secondo livello, indicando i periodi di contribuzione nelle diverse gestioni, fornisce la decorrenza teorica delle prestazioni contemplate nel primo livello, nonché le ulteriori prestazioni conseguibili a carico di ciascuna gestione. Il terzo livello consente di avvalersi di alcuni istituti che influiscono sul diritto e sul sistema di calcolo delle pensioni (ad esempio, servizio militare, valorizzazione della contribuzione accreditata presso le casse professionali, ecc.) e di visualizzarne gli effetti sui propri scenari pensionistici. Durante tutto il percorso l’utente ha la possibilità di chiarire dubbi mediante apposite note informative e, se lo desidera, di approfondire gli istituti pensionistici mediante appositi link alle schede di prestazione presenti sul sito istituzionale www.inps.it. 

Il servizio è stato progettato avvalendosi del confronto diretto con gli utenti fin dalle prime fasi della progettazione, in modo da garantire la massima facilità d’uso ed è stato aggiornato rispetto alle ultime novità legislative in materia di accesso alla pensione anticipata (ovvero ‘opzione donna’ e ‘quota 102’). Il servizio ‘Pensami’ è raggiungibile senza necessità di registrazione all’indirizzo https://serviziweb2.inps.it/AS0207/SimScePen/ oppure dal sito internet www.inps.it cliccando su Prestazioni e servizi, poi su ‘Servizi’ e quindi su ‘PensAMI – Simulatore scenari pensionistici’. 

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Sant’ Angela Merici

 

Sant’ Angela Merici


Nome: Sant’ Angela Merici
Titolo: Vergine, fondatrice
Nascita: 21 marzo 1474, Desenzano sul lago di Garda
Morte: 27 gennaio 1540, Brescia
Ricorrenza: 27 gennaio
Tipologia: Commemorazione

Nacque a Desenzano sul lago di Garda, nel 1474. Vigilata dai pii genitori, custodì diligentemente fin dai primi anni il giglio della verginità che propose di serbare intatto per tutta la vita. Aborriva ogni fasto muliebre, fino al punto di sfigurarsi il volto e recidersi la bella chioma, affine di piacere solo al celeste Sposo dei vergini.

Quando la morte le rapì gli amati genitori, fu accolta dallo zio, insieme con un suo fratellino. Quivi visse nel ritiro, nella penitenza, col cilicio e coi flagelli, nella preghiera quotidiana e notturna. Dietro consiglio del suo confessore, abbracciò la regola del terz’ordine francescano, e tornata alla natia Desenzano, il Signore le manifestò quanto voleva da lei.

Un giorno Angela stava pregando con il suo solito fervore, quando vide aprirsi i cieli, e da una lunga scala che dalla terra saliva sopra le nubi, vide scendere e salire Angeli e Vergini, mentre una musica soavissima si spandeva all’intorno. Udì allora una voce che la invitava a fondare una Compagnia di Vergini che lodassero Iddio e portassero anime al suo cuore.

Tenuta in gran concetto di santità, ovunque era chiamata a consolare, a comporre dissidi, a richiamare sulla via della virtù anime perdute.

Affamata del pane degli Angeli, si accostava spesso alla sacra Mensa, con sì infuocato amore da essere spesso rapita fuor dei sensi.

Intraprese poi con somma devozione un viaggio in Terra Santa. Approdata all’isola di Candia, divenne cieca; nel ritorno, alla stessa isola, miracolosamente riebbe la vista, sfuggì ai Saraceni, e da sicuro naufragio.

Desiderosa di venerare il Vicario di Cristo e di lucrare l’indulgenza del Santo Giubileo, venne a Roma e si portò a piedi dal Papa Clemente VII.

Ritornò a Brescia, e qui stabilitasi presso la chiesa di S. Afra, nel centro della città, diede inizio nel 1535 alla nuova congregazione detta delle Orsoline. Le diede una sicura disciplina e regola di vita santa e la pose sotto il patrocinio di S. Orsola. Molte furono le vocazioni, così che in breve tempo le Orsoline si diffusero in Italia ed in tutta Europa, poi oltre oceano. Loro scopo è l’educazione delle giovanette. Chi ne può misurare il bene?

Aveva ormai settant’anni quando cadde inferma; ricca di meriti se ne volò all’amplesso del suo celeste Sposo il 27 gennaio del 1540.

Il suo corpo rimase esposto per ben trenta giorni, finchè fu tumulato nella stessa chiesa di S. Afra. S’iniziò presso il suo sepolcro una sequela di portentosi miracoli, per cui i fedeli accorsero in folla a glorificarla e ad impetrar grazie. Fu canonizzata da Pio VII nell’anno 1807.

PRATICA. Le opere di misericordia spirituale e temporale distingueranno nel gran giorno del Giudizio Universale gli eletti dai reprobi.

PREGHIERA. O Signore, che per mezzo di Angela, hai fatto fiorire nella tua chiesa un nuovo giardino di sacre vergini, dacci per sua intercessione, di vivere santamente, affinché meritino di godere i gaudi eterni.

MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Angela Merici, vergine, che dapprima prese l’abito del Terz’Ordine di San Francesco e radunò delle giovani da formare alle opere di carità; quindi, istituì sotto il nome di sant’Orsola un Ordine femminile, cui affidò il compito di cercare la perfezione di vita nel mondo e di educare le adolescenti nelle vie del Signore; infine, a Brescia rese l’anima a Dio.