Archivi giornalieri: 3 gennaio 2022

Circolari, Messaggi e Normativa

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Ordini del giorno CIV


Data decrescente
Data crescente
Rilevanza

Messaggi31/12/2021

Messaggio numero 4748 del 31/12/2021

…Decreto legislativo 21 dicembre 2021, n. 230, recante: “Istituzione dell’assegno unico e…

Messaggi29/12/2021

Messaggio numero 4716 del 29/12/2021

…Gestione Separata Committenti. Precisazioni al messaggio n. 4637 del 23 dicembre 2021…

Circolari29/12/2021

Circolare numero 203 del 29/12/2021

…Decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze 13 dicembre 2021, recante “Modifica del…

Circolari29/12/2021

Circolare numero 202 del 29/12/2021

…Convenzione tra l’INPS e la Confederazione Nazionale del Lavoro (CNL), per la riscossione…

Circolari29/12/2021

Circolare numero 201 del 29/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e il sindacato CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI AUTONOMI…

Circolari29/12/2021

Circolare numero 200 del 29/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’organizzazione sindacale CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI…

Circolari29/12/2021

Circolare numero 199 del 29/12/2021

…Applicazione dell’articolo 54 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, nel calcolo della…

Messaggi28/12/2021

Messaggio numero 4696 del 28/12/2021

…Certificazione dei debiti contributivi ai sensi dell’articolo 363 del decreto legislativo…

Messaggi28/12/2021

Messaggio numero 4689 del 28/12/2021

…Liquidazione dell’assegno mensile di invalidità di cui all’articolo 13 della legge 30…

Messaggi28/12/2021

Messaggio numero 4688 del 28/12/2021

…Nuova modalità di domanda di quantificazione del TFS e TFR finalizzata alla cessione…

Circolari28/12/2021

Circolare numero 198 del 28/12/2021

…Conguaglio di fine anno 2021 dei contributi previdenziali e assistenziali…

Messaggi27/12/2021

Messaggio numero 4676 del 27/12/2021

…Comunicazione di cessazione ai fini del trattamento di fine servizio (TFS). Modifiche…
 Messaggi24/12/2021

Messaggio numero 4659 del 24/12/2021

…Pagamento delle prestazioni all’estero: accertamento dell’esistenza in vita per gli anni…
 Messaggi23/12/2021

Messaggio numero 4637 del 23/12/2021

…Gestione Separata Committenti. Comunicazione di debito anno di competenza 2020 e precedenti…
 Messaggi23/12/2021

Messaggio numero 4624 del 23/12/2021

…Articolo 11-bis del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni,…
 Messaggi23/12/2021

Messaggio numero 4620 del 23/12/2021

…Esonero parziale dei contributi previdenziali previsto dall’articolo 1, commi da 20 a…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 197 del 23/12/2021

…Rinnovo delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 196 del 23/12/2021

…Rettifiche e chiarimenti sulla circolare n. 180 del 2021, avente ad oggetto: “Indennità di…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 195 del 23/12/2021

…Articolo 10-bis del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni,…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 194 del 23/12/2021

…Rilevazione delle retribuzioni contrattuali degli operai a tempo determinato (O.T.D.) e…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 193 del 23/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’Organizzazione sindacale NUOVE IDENTITÀ DI LAVORO (NIDIL CGIL)…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 192 del 23/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’Organizzazione sindacale FEDERAZIONE LAVORATORI AGRO-INDUSTRIA…
 Circolari23/12/2021

Circolare numero 191 del 23/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’Organizzazione sindacale FEDERAZIONE ITALIANA SINDACALE…
 Messaggi22/12/2021

Messaggio numero 4608 del 22/12/2021

…Oneri di riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia. Attivazione/Revoca on line del…
 Messaggi21/12/2021

Messaggio numero 4751 del 21/12/2021

…Nuova struttura dell’elemento <Preavviso> del flusso UniEmens. Istruzioni operative…
 Messaggi21/12/2021

Messaggio numero 4580 del 21/12/2021

…Articolo 11-bis del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni,…
 Messaggi21/12/2021

Messaggio numero 4566 del 21/12/2021

…Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale….
 Messaggi21/12/2021

Messaggio numero 4564 del 21/12/2021

…“Congedo parentale SARS CoV-2” per genitori lavoratori con figli affetti da SARS CoV-2, in…
 Messaggi21/12/2021

Messaggio numero 4560 del 21/12/2021

…Pensione anticipata c.d. opzione donna, di cui all’articolo 16 del decreto-legge n. 4 del…
 Circolari21/12/2021

Circolare numero 190 del 21/12/2021

…Chiusure contabili dell’esercizio 2021…
 Messaggi20/12/2021

Messaggio numero 4544 del 20/12/2021

…Progetto “Integrazione di servizi Inps su app IO”. Servizi di notifica e trasmissione con…
 Messaggi18/12/2021

Messaggio numero 4529 del 18/12/2021

…Servizio verifica rispetto dell’obbligo vaccinale, per il personale che opera presso le…
 Circolari17/12/2021

Circolare numero 189 del 17/12/2021

…“Congedo parentale SARS CoV-2” per genitori lavoratori con figli affetti da SARS CoV-2, in…
 Messaggi15/12/2021

Messaggio numero 4478 del 15/12/2021

…Errata corrige circolare n. 185 del 14 dicembre 2021…
 Circolari15/12/2021

Circolare numero 188 del 15/12/2021

…Convenzione tra l’INPS e l’Associazione sindacale Confederazione Nazionale del Lavoro…
 Circolari15/12/2021

Circolare numero 187 del 15/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’Organizzazione sindacale ASSOCIAZIONE NAZIONALE SINDACALE…
 Circolari15/12/2021

Circolare numero 186 del 15/12/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’organizzazione sindacale FEDERAZIONE NAZIONALE AGRICOLTURA…
 Messaggi14/12/2021

Messaggio numero 4467 del 14/12/2021

…Incarichi dirigenziali di livello non generale – Interpello per posti funzione centrali e…
 Messaggi14/12/2021

Messaggio numero 4466 del 14/12/2021

…Avvio indagine Customer & Reputation 2021…
 Circolari14/12/2021

Circolare numero 185 del 14/12/2021

…Avvio del nuovo processo di acquisizione dei dati giuridico-economici ai fini del calcolo…
 Messaggi13/12/2021

Messaggio numero 4438 del 13/12/2021

…Decontribuzione per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio,…
 Circolari13/12/2021

Circolare numero 184 del 13/12/2021

…Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose…
 Messaggi10/12/2021

Messaggio numero 4420 del 10/12/2021

…Decontribuzione per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio,…
 Messaggi10/12/2021

Messaggio numero 4412 del 10/12/2021

…Regolarizzazioni in caso di errata applicazione del massimale contributivo di cui…
 Circolari10/12/2021

Circolare numero 183 del 10/12/2021

…Interventi in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro previsti…
 Circolari10/12/2021

Circolare numero 182 del 10/12/2021

…Articolo 66, comma 6, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con…
 Messaggi07/12/2021

Messaggio numero 4365 del 07/12/2021

…Applicazione della riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli…
 Messaggi07/12/2021

Messaggio numero 4352 del 07/12/2021

…Reddito di Libertà di cui al D.P.C.M. del 17 dicembre 2020, che definisce i criteri per la…
 Circolari07/12/2021

Circolare numero 181 del 07/12/2021

…Articolo 29 del D.L. n. 244/1995. Conferma della riduzione contributiva nel settore…
 Messaggi03/12/2021

Messaggio numero 4299 del 03/12/2021

…Differimento al 13 dicembre 2021 del termine di presentazione delle domande di esonero ai…
 Messaggi02/12/2021

Messaggio numero 4293 del 02/12/2021

…Scadenza del pagamento della contribuzione eccedente l’importo dell’esonero autorizzato ai…
 Circolari01/12/2021

Circolare numero 180 del 01/12/2021

…Indennità di disoccupazione NASpI e risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di…
 Messaggi30/11/2021

Messaggio numero 4222 del 30/11/2021

…Rivalutazione del sussidio LPU e riconoscimento della contribuzione figurativa in favore…
 Messaggi26/11/2021

Messaggio numero 4184 del 26/11/2021

…Esonero parziale dei contributi previdenziali previsto dall’articolo 1, commi da 20 a…
 Circolari26/11/2021

Circolare numero 179 del 26/11/2021

…Articolo 1, commi da 286 a 288, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio…
 Circolari26/11/2021

Circolare numero 178 del 26/11/2021

…Riconoscimento dell’esenzione ai fini fiscali delle somme liquidate in forma anticipata…
 Messaggi24/11/2021

Messaggio numero 4132 del 24/11/2021

…Reddito di Libertà di cui al D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 che definisce i criteri per la…
 Messaggi24/11/2021

Messaggio numero 4131 del 24/11/2021

…Articolo 2 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146. Estensione del termine di pagamento…
 Messaggi23/11/2021

Messaggio numero 4111 del 23/11/2021

…Incarichi dirigenziali di livello non generale – Interpello per posti funzione territoriali vacanti…
 Circolari23/11/2021

Circolare numero 177 del 23/11/2021

…Convenzione fra l’INPS e l’Organizzazione sindacale CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI…
 Messaggi22/11/2021

Messaggio numero 4080 del 22/11/2021

…Sportello Unico Digitale (Single Digital Gateway sul portale Your Europe) istituito con il…
 Messaggi22/11/2021

Messaggio numero 4079 del 22/11/2021

…Proroga della promozione del lavoro agricolo. Rioccupazione con contratti a temine con…
 Circolari22/11/2021

Circolare numero 176 del 22/11/2021

…Convenzione tra l’INPS e Confimitalia (CONFIMITALIA), per la riscossione dei contributi…
 Circolari22/11/2021

Circolare numero 175 del 22/11/2021

…Beneficio addizionale del Reddito di cittadinanza per l’autoimprenditorialità di cui…
 Circolari22/11/2021

Circolare numero 174 del 22/11/2021

…Articolo 150 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. Modalità di ripetizione…
 Circolari19/11/2021

Circolare numero 173 del 19/11/2021

…Articolo 1, commi da 315 a 319, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante “Bilancio di…
 Messaggi18/11/2021

Messaggio numero 4034 del 18/11/2021

…Prime indicazioni in ordine agli interventi in materia di ammortizzatori sociali in…
 Messaggi18/11/2021

Messaggio numero 4027 del 18/11/2021

…Tutele di cui all’articolo 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con…
 Messaggi17/11/2021

Messaggio numero 4007 del 17/11/2021

…Avvio di una rilevazione di Customer experience sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica…
 Messaggi16/11/2021

Messaggio numero 3979 del 16/11/2021

…Legge 23 luglio 2021, n. 106, di conversione in legge, con modificazioni, del…
 Messaggi15/11/2021

Messaggio numero 3974 del 15/11/2021

…Esonero parziale dei contributi previdenziali previsto dall’articolo 1, commi da 20 a…
 Messaggi15/11/2021

Messaggio numero 3948 del 15/11/2021

…Servizio verifica Certificazione verde Covid-19 (greenpass) ai sensi del Decreto…

Pensioni

Pensioni, Tridico (Inps): “Anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo la quota contributiva dell’assegno”

In tema di pensioni il presidente Inps Tridico punta ad anticipare l’uscita a 64 anni e sull’assegno unico parla di “operazione straordinaria”

Pasquale Tridico

Sul delicato tema delle pensioni il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha lanciato una proposta rispondendo alle domande del Messaggero: “Anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo la quota contributiva dell’assegno”. La proposta-visione, che prevede come poi dai 67 si riceverebbe la parte retributiva, fa parte di un pacchetto di analisi con cui il massimo dirigente della previdenza italiana ha disegnato il quadro delle novità introdotte dal Governo Draghi

Anticipare a 64 anni: la ricetta di Tridico per le pensioni e la soddisfazione per l’assegno unico

Innanzitutto Tridico ritiene che sia stata “un’operazione straordinaria” quella che ha portato all’attivazione dell’assegno unico per le famiglie. E il numero delle richieste già censite lo conferma: “Nelle prime 48 ore ci sono state 110 mila richieste di assegni”. 

Tridico a la proposta di anticipare a 64 anni le pensioni: intanto c’è l’accordo con Bankitalia per gli assegni unici

E attenzione, per contrastare il calo demografico del paese Tridico ha detto di considerare la misura come “un punto di partenza, non di arrivo”.

E per i pagamenti? Lì vige un accordo con la Banca d’Italia, che garantisce “il pagamento tra il 15 e il 22 di marzo a quanti avranno fatto domanda entro il 28 di febbraio”. Ma il tema caldo è quello delle pensioni, poco da fare: “Nel triennio con Quota 100 si saranno pensionate circa 400 mila persone”. E Con Quota 102 la previsione del presidente Inps è che “usciranno poche migliaia di persone”. 

Il compromesso di anticipare a 64 anni sulle pensioni: Tridico ci crede e parla del retributivo a 67

È per questo che l’ente sta tornando a proporre l’uscita a 64 anni con i contributi versati, una sorta “di compromesso”. Ma che significa nel concreto? Tridico spiega che “si può anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell’assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva”. Ma c’è anche una proposta in chiosa: è quella con cui Tridico propone di rendere gratuito il riscatto della laurea, un suo vecchio rovello a dire il vero sul mood dell’incentivo a trovare lavoro e salire sulla giostra contributiva.

Parlamento

 

Organismi bicamerali della XIV Legislatura

(dal 30 maggio 2001 al 27 aprile 2006)

Nella XIV legislatura la Commissione consultiva sui fondi per la ricostruzione del Belice (ai sensi dell’articolo 12 della legge 29 aprile 1976, n. 178 e successive modificazioni), la Commissione consultiva in materia di riforma fiscale (ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 662) e la Commissione consultiva sulla riforma del bilancio statale (ai sensi della legge 3 aprile 1997, n. 94) non sono state costituite.

Organismi bicamerali della XVIII Legislatura

Organismi bicamerali della XVIII Legislatura

(dal 23 marzo 2018)

Commissioni e comitati previsti dalla Costituzione e leggi costituzionali

Quota 102, in pensione con 64 anni d’età e 38 anni di contributi

Quota 102, in pensione con 64 anni d’età e 38 anni di contributi

Quota 102

Via libera a quota 102 per andare in pensione anticipata dal 2022. Questa la misura che il governo Draghi ha deciso di introdurre in sostituzione di Quota 100 che termina il 31 dicembre 2021. L’accesso alla pensione con Quota 102 richiede il soddisfacimento di due requisiti: aver compiuto i 64 anni di età e aver maturato 38 anni di contributi entro la fine del 2022. Come quota 100, anche 102 ha una durata limitata anzi rispetto all’anticipo pensionistico che scade a fine anno, quota 102 durerà ancora meno, appena 12 mesi.

La relazione tecnica della legge di Bilancio stima, quale effetto di quota 102, 16.800 pensioni in più alla fine del 2022, con un maggior costo per le finanze pubbliche che dovrebbe superare i 175 milioni; nel 2023 i nuovi pensionamenti dovrebbero superare le 23mila unità con un costo di 679 milioni di euro. A conti fatti chi potrà andare in pensione con quota 102 sono coloro nati nel 1956,1957 e 1958. A conti fatti, come scrive Il Sole 24 Ore, considerata la presenza delle finestre, trimestrale e semestrale, anche per quota 102, le prime uscite con quest’ultima avverranno dal 1° maggio 2022 per il settore privato e dal 1° agosto per i pubblici dipendenti. Coloro che rientrano nei nuovi requisiti sono i nati entro il 31 dicembre 1958 che perfezioneranno i 38 anni di contribuzione nel corso dell’anno prossimo.

Per accedere alla pensione con quota 102 si potrà anche far valere il cumulo dei contributi utilizzando le contribuzioni accreditate nell’assicurazione generale obbligatoria, nelle forme esclusive (come quella dei pubblici dipendenti) e sostitutive (gestite dall’Inps) nonché nella gestione separata Inps ma non potranno essere utilizzate le contribuzioni accreditate presso le Casse dei liberi professionisti.

 

Quota 102, parla il presidente dell’Inps

«Nel triennio – spiega al “Messaggero” il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico – con Quota 100 si saranno pensionate circa 400 mila persone. Un numero di gran lunga inferiore alle stime iniziali. Con Quota 102 usciranno poche migliaia di persone». II governo intanto ha aperto un tavolo con i sindacati. La proposta sembrerebbe quella di uno scambio tra flessibilità e ricalcolo contributivo dell’assegno: «È un binomio che ripeto già da qualche anno. La flessibilità è possibile all’interno del modello contributivo. Io propongo un compromesso: si può anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell’assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva. Credo che sia una soluzione accettabile anche per i sindacati. Ma credo anche che dovremmo imparare a maneggiare con cura l’informazione sulla sostenibilità dei sistemi previdenziali». «La sostenibilità del nostro sistema – continua il presidente – è fortemente connessa al fatto che ci sono troppe poche persone che lavorano, soprattutto giovani. Da decenni siamo inchiodati a un numero: 23 milioni di lavoratori»

Assegno unico familiare, boom di richieste

La considera «un’operazione straordinaria» quella che ha portato all’attivazione dell’assegno unico per le famiglie, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Gli assegni richiesti sono stati «nelle prime 48 ore 110 mila». Per Tridico la misura è «un punto di partenza, non di arrivo» per contrastare il calo demografico del Paese. Con Banca d’Italia, spiega il numero uno dell’Inps, è stato siglato un accordo che garantisce «il pagamento tra il 15 e il 22 di marzo a quanti avranno fatto domanda entro il 28 di febbraio».

 

Reddito di cittadinanza e riforma Pensioni nella Manovra 2022. Il quadro

Reddito di cittadinanza e riforma Pensioni nella Manovra 2022. Il quadro

La legge di Bilancio 2022 interviene su numerosi ambiti e indica l’orientamento del Governo in tema di Pensioni e Reddito di Cittadinanza.

Il 3o dicembre la legge di Bilancio 2022 ha ricevuto il via libera definitivo della Camera con 355 sì e 45 contrari, ed è dunque diventata legge. Nel testo trova spazio – come è tipico di questo genere di provvedimenti – una pluralità di misure e iniziative per il prossimo anno: dal rifinanziamento dei bonus energetici per l’edilizia al taglio dell’Irpef; dagli incentivi casa giovani agli aiuti alla disabilità.

Per poco non si è sfiorato il temuto esercizio provvisorio, in considerazione del voto finale in extremis. La manovra è un provvedimento pronto a distribuire a imprese e famiglie una cifra pari a circa 32 miliardi di euro, con specifiche grandi misure – tra cui la citata riforma dell’Irpef – insieme ad una serie articolata di mini-aiuti e bonus.

Qui di seguito vogliamo focalizzarci su due argomenti clou della manovra e delle discussioni politiche degli ultimi mesi, ossia riforma pensioni e reddito di cittadinanza. Che cosa prevede la legge di Bilancio su questi due ampi e cruciali capitoli per il presente e per il futuro di milioni di persone? Scopriamolo più avanti.

Legge di Bilancio 2022: la riforma delle pensioni. Il punto

Del testo della manovra, fondamentali sono i capitoli: fiscale, famiglie e lavoro, pensioni. Ma il Governo non ha dimenticato altri settori chiave per il futuro e lo sviluppo del paese, quali l’ambiente e la sostenibilità, e l’istruzione. Sul fronte previdenziale, un testo così importante per gli obiettivi 2022 come la legge di Bilancio, non poteva non affrontare il nodo pensioni, che pur resta aperto.

In effetti, per il momento un accordo di ampio respiro, sulle pensioni e sulla riforma da dare al settore, non è ancora stato trovato dalle forze politiche. Vero è che tra poche ore scadrà Quota 100, mentre all’orizzonte non vi è alcuna vera certezza riguardo al regime che – in chiave di lungo termine – prenderà il posto di quella che pare un’esperienza destinata a concludersi. Ossia niente più che un esperimento in campo pensionistico.

E non deve stupire che proprio nei giorni scorsi lo scontro con i sindacati si sia acceso: questi ultimi hanno infatti contestato l’assenza di risposte precise e dunque la mancanza di un orizzonte chiaro per la riforma strutturale del sistema previdenziale. Si tratta tuttavia di uno step non più rinviabile, che interessa più generazioni di lavoratori.

Superamento di Quota 100

Attenendoci alle informazioni al momento in nostro possesso, le novità sulla riforma pensioni di cui alla legge di Bilancio 2022 – e commentate dal ministro del Lavoro Orlando – sono piuttosto chiare, quanto meno circa le prospettive a breve termine:

  • cancellazione di Quota 100 a fine anno e introduzione per il 2022 del pensionamento con Quota 102;
  • progressivo ritorno alla riforma Fornero (pensione a 67 anni di età anagrafica).

Come confermato dallo stesso Premier in una recentissima conferenza stampa, la volontà del Governo è quella di tornare in pieno al contributivo. Quota 102 è un regime temporaneo per andare un po’ prima in pensione, mentre non vi sono dubbi circa il rafforzamento e la conferma per il 2022 di opzione donna e Ape sociale, con un ampliamento dei soggetti che possono servirsene (allargamento attività gravose).

Leggi anche: Pensioni anticipate nel 2022: Quota 102, opzione donna e Ape sociale

Legge di Bilancio 2022: Quota 102 e requisito anagrafico

A conferma di quanto appena ricordato su Quota 102, l’art. 23 del testo della legge di Bilancio indica che: “I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alle predette date, ferme restando le disposizioni del presente articolo“.

Ecco dunque il meccanismo di Quota 102 e il perché di questo nome. La pensione anticipata non scatterà più con 62 anni di età e 38 di contributi (Quota 100); ma con gli stessi anni di contributi e 2 anni in più di età anagrafica.

Attenzione però perché il requisito dei 62 anni non scompare del tutto dall’assetto delle regole in tema di pensioni. Infatti, il Governo ha inteso prevedere un fondo con i seguenti stanziamenti:

  • 200 milioni di euro per l’anno 2022;
  • duecento milioni di euro per l’anno 2023;
  • 200 milioni di euro per l’anno 2024.

Si tratta di un’iniziativa mirata a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, da parte dei lavoratori subordinati di PMI in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.

Legge di Bilancio: reddito di cittadinanza anche nel 2022 grazie ai nuovi finanziamenti

Ovviamente, all’interno della legge di Bilancio, non può mancare una parte espressamente dedicata alle scelte del Governo in merito al futuro del reddito di cittadinanza. Come è ben noto, si tratta di una misura mai bipartisan e sempre nel mirino di critiche e osservazioni, tuttavia vero è che – nella delicata fase della pandemia – ha costituito un supporto economico per non pochi cittadini.

Alla luce di quanto indicato in manovra, abbiamo il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, inteso come misura concreta di welfare e di lotta alla disoccupazione. Insomma, nessuna cancellazione in vista per il RdC – nonostante i rumors degli ultimi tempi – ma anzi una spesa aggiuntiva pari a un miliardo di euro per il prossimo anno, a sostenere il meccanismo di erogazione del sussidio.

Concludendo, a confermare la nuove risorse sono stati il Presidente del Consiglio e il ministro del Lavoro i quali hanno parlato di rifinanziamento e razionalizzazione. Ciò per il tramite di un meccanismo che sollecita la ricerca del lavoro; intensifica i controlli e prevede sgravi contributivi per le imprese.

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Smart working, proroga delle modalità semplificate fino al 31 marzo 2022

Smart working, proroga delle modalità semplificate fino al 31 marzo 2022

È possibile avviare il lavoro agile in maniera semplificata fino al 31 marzo 2022, ossia fino alla fine dello stato di emergenza.

Smart working, modalità semplificate fino al 31 marzo 2022. Come noto, dall’inizio della pandemia da Coronavirus, il Governo ha concesso alle aziende – ove possibile – di poter avviare il Lavoro Agile, ossia la modalità di lavoro a distanza, in maniera semplificata. Dal 1° marzo 2020, si sono susseguite diverse proroghe che permettono ai datori di lavoro – su tutto il territorio nazionale – di derogare alla procedura ordinaria di instaurazione del lavoro agile (Legge n. 81 2017).

Considerato il nuovo aggravamento della curva dei contagi da Covid-19, il Governo ha indetto una nuova proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022. Proroga, questa, rinvenibile nel cd. “Decreto Festività” (D.L. n. 221/2021). Lo spostamento della scadenza porta con sé, chiaramente, anche la proroga della normativa emergenziale sulla modalità di lavoro da casa.

L’occasione è dunque propizia per riepilogare le norme sui lavoratori agili previste per l’emergenza COVID e i nuovi chiarimenti governativi apparsi in una serie di FAQ sul sito del Ministero del Lavoro il 29 dicembre 2021.

Smart working, modalità semplificate fino al 31 marzo 2022

Fino al 31 marzo 2022 vi è:

  • la possibilità, per i datori di lavoro, di applicare la modalità di lavoro agile ad ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati in materia dalla normativa vigente, anche in assenza degli accordi individuali con il lavoratore. Gli obblighi di informativa per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile di cui all’art. 22 della medesima L. n. 81/2017 sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet INAIL;
  • l’obbligo, per i datori di lavoro, di comunicare, in via telematica, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La comunicazione, alla quale non dovrà essere allegato alcun accordo con il lavoratore, dovrà essere effettuata, con modulistica resa disponibile dal MLPS.

Leggi anche: Diritto alla disconnessione: novità sulla tutela del lavoratore agile

È possibile, inoltre, comunicare in forma “massiva semplificata” eventuali successive variazioni, purché sia stata precedentemente utilizzata tale modalità di comunicazione. La predetta comunicazione è consentita anche se sia stata utilizzata la procedura ordinaria pre-pandemia.

Per accedere all’applicazione “SMARTWORKING” è necessario collegarsi al portale Servizi Lavoro al seguente link: https://servizi.lavoro.gov.it. L’accesso è consentito unicamente con le credenziali SPID (di tipo personale, non aziendali) o CIE (carta d’identità elettronica).

Smart working, come fare le comunicazioni

Fino al 31 marzo 2021 è possibile utilizzare la procedura semplificata già in uso (per la quale non è necessario allegare alcun accordo con il lavoratore), con modulistica resa disponibile dal MLPS.

Resta inalterato l’applicativo informatico da utilizzare per l’invio della comunicazione.

Leggi anche: smart working, cos’è e come funziona

Smart working per genitori e lavoratori fragili

Nel “Decreto Sostegni-bis” (D.L. n. 73/2021) erano state rinnovate fino al 31.12.2021 anche le specifiche agevolazioni che prevedono la possibilità di avviare lo smart working per i lavoratori dipendenti con figli minori di 16 anni, (non più 14) che siano costretti a casa per:

  •  sospensione delle attività didattiche;
  • per quarantena imposta dalle autorità sanitarie locali per contagi avvenuti in qualsiasi contesto;
  • per infezione da Covid-19 che colpisca il minore stesso.

Riguardo invece i lavoratori fragili, la legge di conversione del D.L. n. 111/2021 ha prorogato nuovamente, fino al 31 dicembre 2021 il diritto per i lavoratori fragili di:

  • svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile;
  • essere adibiti a mansioni diverse nella stessa categoria o ad attività formative;
  • ottenere il riconoscimento della tutela per i lavoratori in possesso della specifica certificazione sanitaria che non possano svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile.
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Festività di gennaio 2022 in busta paga: quanto spetta

Festività di gennaio 2022 in busta paga: quanto spetta

Guida completa sulle festività di gennaio 2022 in busta paga: come si fa il calcolo della retribuzione e quali maggiorazioni spettano

Come vengono calcolate le festività di gennaio 2022 in busta paga? I lavoratori dipendenti ricevono in questi giorni il cedolino elaborato relativo al primo mese dell’anno; ecco perchè è utile sapere come funziona il calcolo dei giorni festivi, sia che si sia fruito del riposo e sia che si tratti di lavoro festivo.

Nel mese di gennaio le festività previste dalla legge sono due:

  • 1° gennaio cadente di sabato;
  • 6 gennaio cadente di giovedì.

Si tratta quindi di una festività infrasettimanali e una di festività di sabato. Per la festività del sabato bisogna quindi distinguere fra chi ha la settimana corta (5 giorni sue 7) o chi lavora anche il sabato. Altre festività di gennaio possono essere introdotte dai contratti collettivi, ad esempio il Santo Patrono. Nelle giornate festive il dipendente non è obbligato a prestare alcuna attività, ma viene comunque retribuito come se avesse lavorato. Eventuali clausole contrattuali che prevedono l’obbligo di rendere la prestazione sono nulle.

Festività di gennaio in busta paga: computo per il 2022

Per il 2022 le festività nel cedolino paga di gennaio devono essere trattate diversamente:

  • Il 1° gennaio 2022 è considerato un normale giorno festivo;
  • Il 6 gennaio 2022 anch’esso è considerato un normale giorno festivo.

Non solo, la retribuzione da corrispondere varia a seconda che il lavoratore sia pagato:

  • In misura fissa, significa che indipendentemente da quante ore lavorative ha ogni mese la retribuzione non cambia fatta eccezione per assenze non retribuite, scioperi ovvero lavoro straordinario;
  • Ad ore, dove la retribuzione varia di mese in mese a seconda delle ore lavorabili e/o retribuite.

Può accadere inoltre che azienda e dipendente si siano accordati per rendere comunque l’attività lavorativa. In questo caso spetta:

  • La maggiorazione per lo straordinario festivo, se non sono previsti riposi compensativi;
  • La sola maggiorazione per lavoro festivo, se è previsto il riposo compensativo in altra giornata.

La decisione su quale dei due trattamenti scegliere spetta all’azienda, tenendo comunque presente che le maggiorazioni sono stabilite dal contratto collettivo applicato.

Vediamo nel dettaglio ogni singola festività di gennaio e come dev’essere trattata in busta paga.

Leggi anche: Lavoro festivo: vediamo come funziona e se è obbligatorio

Festività 1° gennaio

Per la festività del 1° gennaio è bene distinguere se la stessa è stata o meno lavorata.

Festività 1° gennaio non lavorata

I dipendenti retribuiti in misura fissa mensile hanno diritto alla paga normale, senza alcuna differenza dovuta al fatto che il 1° gennaio non si è lavorato. Prendiamo il caso di un impiegato con retribuzione lorda pari a 2.050 euro mensili. Nel mese di gennaio 2022 si assenta il primo giorno dell’anno in quanto festivo. La busta paga del mese sarà comunque pari a 2.050 euro lordi, al pari di quella dei mesi precedenti.

Discorso diverso per chi è retribuito ad ore. A meno che il CCNL non preveda diversamente, per la festività non lavorata del 1° gennaio spetta la normale retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale a tempo pieno. Ipotizziamo un dipendente con retribuzione oraria lorda pari a 12,50 euro. Il tempo pieno è fissato a 40 ore settimanali. La retribuzione spettante per il 1° gennaio sarà:

  • [12,50 * (40/6)] = 12,50 * 6,67 equivalenti ad euro 83,38.

Secondo la Cassazione (sentenza n. 10132/1993) in caso di settimana corta (orario di lavoro a tempo pieno dal lunedì al venerdì) il compenso dev’essere ragguagliato ad 1/5 dell’orario settimanale, anziché ad 1/6. Riprendendo l’esempio precedente la retribuzione per il 1° gennaio ammonterebbe a:

  • [12,50 * (40/5)] = 12,50 * 8 equivalenti ad euro 100.

In assenza di ulteriori chiarimenti legislativi e qualora il contratto collettivo nulla preveda in merito, in via prudenziale si consiglia di accogliere la tesi della Cassazione.

Leggi anche: Lavoro festivo e riposo compensativo: come funziona

Festività 1° gennaio lavorata

Al dipendente che abbia lavorato il 1° gennaio spetta a seconda dei casi:

  • La retribuzione per le ore lavorate oltre alla sola maggiorazione prevista dal contratto collettivo per il lavoro festivo se al dipendente è riconosciuto il riposo compensativo in altra giornata (il CCNL Metalmeccanica – Industria riconosce in caso di lavoro festivo con riposo compensativo una maggiorazione del 10%);
  • La retribuzione prevista dal CCNL applicato per il lavoro straordinario festivo qualora l’azienda non riconosca il riposo compensativo in altra giornata (secondo il CCNL Metalmeccanica – Industria per il lavoro straordinario festivo oltre le 8 ore spetta la normale retribuzione maggiorata del 55%).

Festività di gennaio in busta paga: Epifania

Anche per il trattamento in busta paga della giornata del 6 gennaio è bene distinguere tra festività goduta o lavorata.

Festività Epifania non lavorata

Considerato che il 6 gennaio cade di giovedì, quindi durante la settimana lavorativa, spetta la retribuzione a titolo di festività infrasettimanale o festività goduta.

Anche in questo caso è bene distinguere tra lavoratori retribuiti in misura fissa mensile ovvero con paga oraria. Ai primi spetta, oltre al normale stipendio mensile, un’ulteriore quota giornaliera di retribuzione. Riprendiamo l’esempio del dipendente con retribuzione lorda mensile di euro 2.050,00. Per la festività non goduta del 6 gennaio spetta 1/26 della normale retribuzione pari a:

  • 2.050,00 / 26 (divisore giornaliero) = 78,84 euro lordi.

Ai lavoratori pagati ad ore spetta la normale retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale (o 1/5 secondo la Cassazione), calcolata con le stesse modalità viste per la festività non lavorata del 1° gennaio.

Festività Epifania lavorata

Ai dipendenti che hanno prestato attività lavorativa nella giornata del 6 gennaio cui è stato riconosciuto il riposo compensativo in altra giornata (ad esempio il 9 gennaio) spetta oltre a quanto dovuto a titolo di festività infrasettimanale:

  • La normale paga mensile per i lavoratori retribuiti in misura fissa;
  • Per i pagati ad ore la normale retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale (o 1/5 secondo la Cassazione).

In aggiunta, viene erogata la maggiorazione per lavoro festivo stabilita dal CCNL.

In assenza di riposo compensativo, in busta paga dovrà essere liquidata (oltre alle somme a titolo di festività infrasettimanale):

  • La normale paga mensile per i lavoratori retribuiti in misura fissa cui si aggiunge il compenso per lavoro straordinario festivo come da CCNL;
  • Per i pagati ad ore la retribuzione prevista dal CCNL per il lavoro straordinario festivo.

Assenza dal lavoro

In caso di assenze dal lavoro ai dipendenti spetta comunque il compenso per le festività. Ci si riferisce agli eventi di:

  • Malattia, infortunio, maternità obbligatoria e facoltativa, congedo matrimoniale, ferie e permessi, assenze giustificate;
  • Sospensione dal lavoro per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore;
  • Sospensione dal lavoro per riposo compensativo.

Per le assenze coperte da un trattamento economico a carico di INPS o INAIL, il datore 

Assegno Unico figli minori, da marzo anche per dipendenti. 135mila famiglie abruzzesi coinvolte

Assegno Unico figli minori, da marzo anche per dipendenti. 135mila famiglie abruzzesi coinvolte

 

PESCARA – Con la legge di bilancio 2022 è stato definitivamente istituito l’assegno unico per i figli minori che, con la mensilità di marzo, entrerà in vigore anche per i lavoratori dipendenti. La misura, introdotta lo scorso luglio in via transitoria per autonomi e disoccupati, con l’estensione anche alle famiglie di lavoratrici e lavoratori dipendenti, diventa adesso definitiva. A renderlo noto la CGIL con il Patronato INCA CGIL Abruzzo Molise. “Una novità non di poco conto per tante famiglie abruzzesi e molisane: in Abruzzo si stima saranno 34mila a Pescara, 39mila a Chieti, 30mila a L’Aquila e 32mila Teramo ed in Molise 20mila a Campobasso e 8mila ad Isernia”, spiega il sindacato. Da marzo, infatti, l’assegno unico andrà a sostituire detrazioni ed assegni familiari che non verranno più erogati in busta paga mensilmente. Così come non saranno più percepiti singolarmente l’assegno per i nuclei familiari con almeno 3 figli minori, il premio alla nascita ed il bonus bebè. Sarà l’INPS a liquidare direttamente tramite bonifico, gli importi dovuti a ciascun nucleo familiare.

Per ogni figlio minore saranno riconosciuti da 50 a 175 euro mensili, con maggiorazioni in caso disabilità, famiglie con più di due figli, madri con meno di 21 anni o genitori entrambi lavoratori dipendenti. Verranno inoltre riconosciuti degli importi, seppure in misura ridotta, per i figli da 19 a 21 anni. Per stabilire l’importo a cui si avrà diritto, prima di inviare la domanda di Assegno Unico, sarà necessario compilare la dichiarazione ISEE con i redditi relativi all’anno 2020. Sia per la compilazione dell’ISEE che per la domanda di Assegno Unico, la CGIL Abruzzo Molise metterà a disposizione gli uffici del CAF e del Patronato INCA. La domanda andrà inviata entro il 28 febbraio. Qualora non si facesse in tempo, si può recuperare fino al 30 giugno, data ultima entro la quale l’INPS riconoscerà anche gli importi arretrati a partire da marzo. Se invece si decidesse di non presentare l’ISEE, si potrà comunque richiedere l’assegno: l’INPS, in quel caso, riconoscerà l’importo mensile più basso pari a 50 € per figlio.

“Sebbene debbano ancora essere sciolti alcuni nodi legati all’interpretazione della normativa ed ai tempi dei pagamenti (questioni che l’INPS ed il Ministero hanno garantito chiariranno a breve con specifiche circolari) – dichiarano in nota congiunta il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri e il Coordinatore Regionale del Patronato INCA, Mirco D’Ignazio – è comunque utile attivarsi da subito per l’ISEE e la domanda di Assegno Unico: il poco tempo disponibile e l’elevato numero di domande previste, infatti, rischiano di generare disguidi nei prossimi mesi. La nuova misura dell’Assegno Unico, che unificherà misure diverse e a volte confusionarie che si sono sommate nel tempo, potrà rappresentare un importante momento di semplificazione. È assolutamente necessario però che l’INPS, anche nei territori abruzzesi e molisani, garantisca celerità nei pagamenti e linearità nelle risposte, superando le difficoltà che, durante la pandemia, troppo spesso si sono vissute con i bonus e le indennità di cassa integrazione. La CGIL sarà da subito in campo per assistere lavoratrici e lavoratori anche su questa misura, e per garantire il rispetto dei loro diritti”.