Archivi giornalieri: 10 gennaio 2022

Inps ed Entrate, quando scatta la segnalazione per i ritardi nei versamenti

Inps ed Entrate, quando scatta la segnalazione per i ritardi nei versamenti

Per evitare fallimenti torna l’alert degli enti pubblici agli organi di controllo se l’impresa in difficoltà accumula troppi ritardi nei versamenti

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Obblighi più stringenti nella gestione precoce delle crisi per l’organo di controllo che torna a essere destinatario delle segnalazioni dei creditori pubblici qualificati: agenzia delle Entrate, Inps e agenzia della Riscossione. Lo ha previsto la legge di conversione del decreto legge 152/2021 (legge 233/2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021 e in vigore dal 1° gennaio 2022) che integra la disciplina introdotta dal decreto legge 118/2021. Rispetto al Codice della crisi e dell’insolvenza (slittato a fine 2023), l’allerta rimane comunque solo interna e l’iniziativa di ricorrere alla nuova procedura della composizione negoziata spetta solo all’imprenditore.

Gli avvisi

Oggetto della segnalazione saranno i ritardi nei versamenti di contributi e imposte. I professionisti che, di solito, formano l’organo di controllo dovanno valutare le informazioni e desumerne la capacità segnaletica della condizione di crisi.
Il ritardo di un modesto versamento Iva può essere dovuto a semplice dimenticanza, regolarizzabile facilmente. L’omesso versamento di importi più significativi, perdurante dopo 150 giorni indica, invece difficoltà maggiori che richiedono un’immediata investigazione.
Di fronte alla segnalazione l’organo di controllo dovrà chiedere agli amministratori (articolo 15 del Dl 118), di riferire tempestivamente sulle iniziative intraprese per la soluzione del problema, piccolo o grande che sia. All’esito dell’informativa, valuterà l’adeguatezza delle azioni proposte, anche alla luce dei dati consuntivi e prospettici che l’assetto amministrativo e contabile adottato dovrebbe rendere disponibili.

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Il ruolo dei professionisti

Se la reazione degli amministratori non gli apparirà sufficientemente solida o credibile, insisterà per il ricorso alla composizione negoziata o ad altri strumenti di soluzione della crisi, altrimenti potrà semplicemente vigilare sulla realizzazione delle iniziative proposte.
In assenza di reazione da parte degli amministratori, l’organo di controllo dovrà invece adottare le iniziative che la legge gli riconosce, che per i sindaci arrivano fino alla denuncia di gravi irregolarità (articolo 2409 del Codice civile).

Segnalazioni entro 60 giorni

Il nuovo articolo 30-sexies del decreto 152/2021 stabilisce che le segnalazioni partiranno entro 60 giorni dall’avveramente delle seguenti condizioni:
– per l’Inps, ritardi oltre 90 giorni del pagamento di contributi per somme superiori al 30% di quelli relativi all’anno precedente e a 15mila euro, ridotti a 5mila se non ci sono dipendenti;
– per l’agenzia delle Entrate, l’omesso versamento del debito Iva che emerge dalle comunicazioni periodiche (articolo 21-bis del decreto legge 78/2010) se supera i 5mila euro;
– per l’agenzia della Riscossione, l’esistenza di crediti affidati, autodichiarati o definitivamente accertati scaduti da più di 90 giorni e sopra 100mila, 200mila o 500mila euro rispettivamente per imprese individuali, società di persone, altre società.

Le informazioni nella piattaforma telematica

Tra le altre novità, il decreto legge 152/2021 prevede che nella piattaforma telematica di accesso alla composizione negoziata siano disponibili le informazioni relative a Centrale rischi di Bankitalia, amministrazione finanziaria e previdenza sociale.
I creditori qualificati avranno inoltre accesso alla documentazione caricata dall’imprenditore nella fase di ingresso alla procedura o successivamente. Sulla piattaforma sarà inoltre inserito un software gratuito per effettuare il test pratico di sostenibilità del debito e di ragionevole perseguibilità del risanamento previsti dall’articolo 3 del decreto 118.

 

Congedo parentale Covid-19: proroga al 31 marzo 2022

Congedo parentale Covid-19: proroga al 31 marzo 2022

Con il messaggio 8 gennaio 2022, n. 74, l’Istituto comunica che è stato prorogato al 31 marzo 2022 il termine per la fruizione del “Congedo parentale SARS CoV-2” per i genitori lavoratori dipendenti, per la cura dei figli conviventi minori di 14 anni affetti dal Covid-19, in quarantena da contatto o con attività didattica o educativa in presenza sospesa e, senza limiti di età e indipendentemente dalla convivenza , per la cura di figli con disabilità in situazione di gravità accertata.

Restano valide le altre istruzioni fornite con la circolare INPS 17 dicembre 2021, n. 189.

La domanda può essere presentata esclusivamente online ed è già attiva per i lavoratori dipendenti, secondo le istruzioni fornite con il messaggio 21 dicembre 2021, n. 4564.

Con successivo messaggio saranno comunicate le modalità per la presentazione delle domande per genitori lavoratrici e lavoratori autonomi iscritti all’INPS e per quelli iscritti alla Gestione Separata.

Sant’ Aldo

 

Sant’ Aldo


Nome: Sant’ Aldo
Titolo: Eremita
Nascita: VIII secolo, Sconosciuto
Morte: VIII secolo, Sconosciuto
Ricorrenza: 10 gennaio
Tipologia: Commemorazione
 
La figura di Sant’Aldo è ancora in attesa di una chiara ricostruzione: infatti oltre alla memoria del nome, ci sono giunte solo scarse notizie che lo riguardano. Probabilmente visse intorno al VIII secolo. Di sicuro si conosce il suo luogo di sepoltura, prima nella cappella di San Colombano e ora nella basilica di San Michele a Pavia.

Il suo nome non è riportato nel Calendario della Chiesa Cattolica e nemmeno nel Martirologio Romano. Lo si trova nell’agiografia redatta dai gesuiti belgi detti Bollandisti, redatta nel XVII secolo e nel Martirologio dell’Ordine benedettino.

La tradizione lo vuole carbonaio, una attività che poco si concilia con il concetto di eremita dei nostri giorni. Ma essa ben si sposa con la tradizione dei monaci irlandesi di San Colombano dove visse una vita monastica.

La presenza del suo nome nel Martirologio benedettino ne fa presupporre il suo legame con il monastero benedettino di Bobbio fondato da San Colombano nel 614.