LAVORO, CONCORSI E CARRIERA

 

Concorso INPS: domanda in scadenza il 2 novembre. Ecco cosa sapere

E’ in scadenza la domanda per il Concorso INPS 2021, come da bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per 1858 consulenti protezione sociale

E’ in scadenza il prossimo 2 novembre la domanda di ammissione al nuovo Concorso INPS 2021, per titoli ed esami, a 1858 posti di consulente protezione sociale. Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, IV serie speciale “Concorsi ed esami”, n. 78 del 1° ottobre 2021. Il concorso pubblico INPS per titoli ed esami, prevede l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 1858 figure di consulente protezione sociale, nel ruolo di personale dell’INPS, area C, posizione economica C1.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate solo ed esclusivamente in via telematica, utilizzando la seguente applicazione presente nell’apposita area predisposta sul sito dell’Istituto raggiungibile all’indirizzo: https://concorsi.inps.it

L’invio online della domanda debitamente compilata potrà essere inviata entro e non oltre le ore 16 del 2 novembre 2021; allo scadere del predetto termine, avverte l’INPS, il sistema non permetterà più l’invio del modulo elettronico. Di seguito indichiamo i requisiti indicati nel bando di concorso, le date ufficiali e le modalità di accesso all’area riservata per l’invio della domanda di candidatura.

INPS, concorso per 1858 posti: ecco i requisiti

Come tutti i concorsi INPS per poter partecipare al nuovo bando per 1858 posti di consulente protezione sociale i candidati dovranno avere, entro la data di scadenza della presentazione della domanda numerosi requisiti soggettivi.

Concorso INPS 2021: titolo di studi necessario

Laurea magistrale/specialistica (LM/LS) in una delle seguenti discipline:

  • finanza (LM-16 o 19/S),
  • ingegneria gestionale (LM-31 o 34/S),
  • relazioni internazionali (LM52 o 60/S),
  • scienze dell’economia (LM-56 o 64/S),
  • ” della politica (LM-62 o 70/S),
  • ” delle pubbliche amministrazioni (LM-63 o 71/S),
  • ” economiche per l’ambiente e la cultura (LM-76 o 83/S),
  • ” economico aziendali (LM-77 o 84/S),
  • ” per la cooperazione allo sviluppo (LM-81 o 88/S),
  • ” statistiche (LM-82),
  • metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi (LM 48/S),
  • statistica demografica e sociale (90/S),
  • ” economica finanziaria ed attuariale (91/S),
  • ” per la ricerca sperimentale (92/S),
  • scienze statistiche attuariali e finanziarie (LM-83),
  • servizio sociale e politiche sociali (LM-87),
  • programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (57/S),
  • sociologia e ricerca sociale (LM-88),
  • sociologia (89/S),
  • metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali (49/S),
  • studi europei (LM-90 o 99/S),
  • giurisprudenza (LMG-01 o 22/S),
  • teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S).

ovvero diploma di laurea (DL) secondo il “vecchio ordinamento” corrispondente ad una delle predette lauree magistrali (DM 9 luglio 2009 MIUR). Infine per i titoli conseguiti all’estero è necessario che gli stessi siano riconosciuti equipollenti a quelli sopra indicati nei modi previsti dalla legge o che siano ad essi equiparati con DPCM (art. 38 del D.lgs. n.165/2001 – art. 2 del d.P.R. n.189/2009);

Altri requisiti soggettivi

  1. cittadinanza italiana ovvero cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea ovvero appartenenza a una delle tipologie previste dall’art.38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 e s.m.i.;
  2. non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione e non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego pubblico, né essere stato interdetto dai pubblici uffici ai sensi della vigente normativa in materia;
  3. non aver riportato condanne penali, ancorché non passate in giudicato, che impediscano la costituzione o la prosecuzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
  4. posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari laddove previsti per legge;
  5. godimento dei diritti politici e civili;
  6. idoneità fisica all’impiego.

Concorso INPS: come fare domanda

Come detto in premessa il candidato deve presentare domanda esclusivamente online all’indirizzo: https://concorsi.inps.it/

Si potrà accedere alla domanda solo tramite:

  1. SPID;
  2. oppure CIE (carta d’identità elettronica);
  3. o infine CNS (carta nazionale dei servizi).

Non è più possibile usare quindi il PIN dell’INPS in quanto lo stesso è stato definitivamente accantonato dal 1° ottobre 2021.

Domanda Concorso INPS: scadenza il 2 novembre 2021

Come accennato sopra l’invio on line della domanda per la partecipazione al concorso INPS 1858 consulenti protezione sociale, debitamente compilata, deve essere effettuato entro e non oltre il termine perentorio delle ore 16.00 del 2 novembre 2021; cioè il trentunesimo giorno decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale. In questo caso il 31imo giorno è un festivo, coincide infatti con il 1° novembre, per cui la scadenza slitta al 2 novembre.

Dopo l’invio della candidatura online, il candidato deve stampare la domanda protocollata, firmarla e consegnarla nel luogo e nel giorno stabilito per lo svolgimento della prima prova
scritta, o dell’eventuale prova preselettiva, pena l’esclusione dal concorso.

Nella domanda si dovrà indicare, oltre ai vari dati personali richiesti, anche la propria PEC per le future comunicazioni. In tal senso il candidato ha l’obbligo di comunicare – a mezzo PEC all’indirizzo dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it – successive eventuali variazioni della suddetta PEC.

INPS, Concorso 2021: prove d’esame

Il Bando di Concorso INPS 2021 per 1858 posti prevede due prove scritte e una prova orale.

Prova preselettiva

Nell’eventualità in cui pervenga un numero di domande di partecipazione superiore a 25.000, l’INPS effettuerà una preselezione dei candidati; la prova preselettiva consiste in quesiti a risposta multipla, di carattere psicoattitudinale, logica, lingua inglese, competenze informatiche, cultura generale.

In ogni caso la sede, il giorno e l’ora di svolgimento delle prove scritte, ovvero dell’eventuale preselezione saranno pubblicati  sul sito internet dell’INPS all’indirizzo www.inps.it nella sezione
“Avvisi, bandi e fatturazione” sottosezione ”Concorsi” e in Gazzetta Ufficiale.

Quindi il candidato che non si presenta nel giorno, luogo ed ora stabiliti o si ritiri dalle prove scritte, qualunque ne sia la causa, è escluso dal concorso.

Prima prova scritta

La prima prova scritta consiste in una serie di quesiti a risposta multipla sulle seguenti materie:

  1. bilancio e contabilità pubblica;
  2. pianificazione, programmazione e controllo e organizzazione e gestione aziendale;
  3. diritto amministrativo e costituzionale;
  4. diritto del lavoro e legislazione sociale.

La prova è valutata in trentesimi e la superano i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Seconda prova scritta

La seconda prova scritta consiste poi in una serie di quesiti a risposta multipla nelle seguenti materie:

  1. scienza delle finanze;
  2. economia del lavoro;
  3. elementi di economia politica;
  4. diritto civile;
  5. elementi di diritto penale.

La prova è valutata in trentesimi e la superano i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Valutazione dei titoli

Successivamente si passerà alla valutazione dei titoli dei candidati che passeranno le prove scritte, con attribuzione di un punteggio massimo di 9 punti.

Prova orale

Infine l’ultima prova consisterà in una prova orale sulle materie oggetto delle prove scritte.

La sede, il giorno e l’ora di svolgimento della prova orale sono pubblicati sul sito internet dell’INPS e comunicati tramite PEC, almeno 20 giorni prima della data della prova stessa. Pertanto il candidato che non si presenta nel giorno, luogo ed ora stabiliti senza giustificato motivo è escluso dal concorso.

La valutazione finale è espressa in trentesimi e superano la prova i candidati che riportano il punteggio di almeno 21/30.

Graduatoria finale Concorso INPS 2021 per 1858 posti

La graduatoria finale del concorso sarà stilata tenendo conto del punteggio complessivo ottenuto da ciascun candidato, costituito dalla somma tra la media dei voti riportati nelle due prove scritte, il punteggio dei titoli, previa verifica della inerenza degli stessi, e il voto riportato nella prova orale fino ad un totale massimo di 90.

Concorso INPS bando

Per tutte le altre informazioni (Assunzione in servizio, Stipula del contratto individuale di lavoro, Periodo di prova ecc.) si rimanda alla lettura del Bando Concorso INPS 2021 per 1858 posti così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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Decreto Fiscale 2022, testo in Gazzetta Ufficiale: misure economiche, fiscali, tutela del lavoro

Sono interessanti le novità in arrivo nel testo del Decreto Fiscale collegato alla legge di bilancio 2022 (DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2021, n. 146 ) il cui testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre 2021. Come al solito, nel corso degli ultimi mesi dell’anno, il Governo introduce un pacchetto di provvedimenti che riguardano una pluralità di settori. In particolare nel testo del collegato Fiscale 2022, troviamo previsioni in materia di riscossione, lavoro, bonus e altre importanti misure. In tema di lavoro il CdM ha altresì introdotto un pacchetto di misure in tema di sicurezza del lavoro, al fine di ridurre la drastica impennata di morti sul lavoro che si avuta negli ultimi mesi.

Nel Dl Fiscale 2022 (Dl 146/2021) si intende dare più tempo per il versamento di quanto spettante al Fisco e si riaprono le porte della rottamazione e del saldo e stralcio. L’ok definitivo al decreto-legge Fiscale 2022 è arrivato nel pomeriggio del 15 ottobre. Ricordiamo comunque che Legge di Bilancio e Collegato Fiscale dovranno essere convertiti in Legge dello Stato entro il prossimo 31 dicembre.

Vediamo ora in sintesi quali sono le principali novità contenute in questo importante provvedimento. A fondo pagina inoltre alleghiamo il testo definitivo del Dl Fiscale 2022 così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Decreto fiscale 2022: novità in tema di riscossione e fisco

E’ da rimarcare che il testo della bozza di Decreto Fiscale 2022 è quello tipico del provvedimento-ponte, mirato a coprire gli ultimi mesi dell’anno, in vista di altre consistenti novità a partire dal prossimo. Come accennato, il provvedimento del Governo intende occuparsi soprattutto di riscossione e di lavoro. Ma non soltanto.

Il decreto collegato alla Legge di Bilancio 2022 intende riuscire a risolvere alcune questioni al centro del dibattito politico negli ultimi mesi. Ma serve, come accennato, il via libera del Consiglio dei Ministri, che comunque dovrebbe giungere a breve.

Tra le novità, più tempo per il pagamento delle cartelle esattoriali notificate al contribuente da inizio settembre; ma anche la nuova rottamazione e saldo e stralcio, con estensione dei tempi della decadenza dai piani di rateazione.

Spicca, nella lista delle misure incluse nel provvedimento del Governo, la riapertura dei termini per i contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio. E’ infatti stabilita la data del 30 novembre 2021, che dovrà essere poi approvata nel testo ufficiale, per il versamento delle rate dovute al Fisco.

Come appena accennato, dal primo settembre 2021 l’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha ricominciato l’invio delle cartelle esattoriali: per coloro che ricevono la notifica fino al 31 dicembre 2021 i tempi per far fronte ai versamenti sono pari a 150 giorni.

Nell’ambito del Decreto Fiscale 2022, vi sono anche semplificazioni sulla disciplina del patent box, ossia un regime speciale di tassazione per i redditi di impresa derivanti, ad esempio, dall’uso di software protetto da copyright.

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Decreto fiscale 2022:  novità in tema di lavoro

Il testo del Decreto Fiscale 2022, è pensato per applicare i propri effetti sul brevissimo termine, proprio al fine di aggiustare il tiro su alcune questioni assai delicate, che impongono una rapida risoluzione. Ecco perchè trova spazio anche la materia del lavoro.

Congedi covid

In particolare, sul fronte dell’occupazione, il provvedimento citato dispone il rinnovo dei congedi parentali per figli in DAD e in quarantena; e la proroga della CIG Covid, con ulteriori 9 o 13 settimane fino al 31 dicembre 2021. Infatti, come recentemente confermato dallo stesso Ministro del Lavoro Orlando, fino a fine anno i datori di lavoro che hanno terminato le settimane di ASO; Assegno Ordinario, e CIG in deroga a disposizione, possono domandarne e ottenerne altre 13 supplementari.

Ulteriori 9 settimane di CIG covid-19

Mentre, altre 9 settimane di cassa integrazione ordinaria sono assegnate anche ai datori di lavoro delle industrie tessili;  delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia; e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili.

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Indennità di malattia covid

Nell’ambito del Decreto Fiscale 2022, trova anche spazio il rifinanziamento della malattia in ipotesi di quarantena per coronavirus. E, sempre in tema di occupazione, il Decreto Fiscale 2022 intende potenziare le misure di sicurezza sul lavoro.

Reddito di Cittadinanza

L’ok al testo del provvedimento collegato alla legge di Bilancio 2022 servirà anche a dare nuove risorse al reddito di cittadinanza, vale a dire uno strumento che è stato finora cruciale per chi ha perso il lavoro a causa della pandemia. Nella bozza del decreto troverebbero spazio fino a 200 milioni di euro di nuovi stanziamenti.

Bonus e altro

Nel testo c’è anche spazio per il rifinanziamento dell’ecobonus auto e per il potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, anche al fine di varare regole più stringenti in materia di lavoro nero.

Sicurezza sul Lavoro

Come detto in premessa ampio spazio è stato dedicato alla Sicurezza del Lavoro; questo è quanto si evince dal Comunicato Stampa e dalla Bozza di Decreto Fiscale 2022.

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Il decreto interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.

L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione. Pertanto il provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro nero, più bassa la soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale

Cambiano anche le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.

Violazione norme sicurezza, al via l’inasprimento delle sanzioni

Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista – come detto – la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.

Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle fattispecie di violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.

Controlli, all’INL compiti di coordinamento

Sono estese le competenze di coordinamento all’INL – Ispettorato Nazionale del Lavoro – negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro.

Più ispettori e più tecnologie

All’estensione delle competenze attribuite all’INL si accompagneranno un aumento dell’organico – è prevista l’assunzione di 1.024 unità – e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.

Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.

Rafforzamento SINP

Viene rafforzata la banca dati dell’INAIL, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute. Gli organi di vigilanza sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’INAIL dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.

Bozza Decreto Fiscale 2022

Alleghiamo infine il testo del Decreto Fiscale 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre e il Comunicato Stampa di Palazzo Chigi rilasciato al termine del Consiglio dei Ministri numero 41 del 15 ottobre 2021.

LAVORO, CONCORSI E CARRIERAultima modifica: 2021-10-22T22:54:40+02:00da vitegabry
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