La guerra non è mai santa

 

 Da Tirana appello di quattrocento leader religiosi ·

09 settembre 2015

 
  

«La guerra non è mai santa, l’eliminazione e l’oppressione dell’altro in nome di Dio è sempre blasfema. L’eliminazione e l’oppressione dell’altro e della sua storia, usando il nome di Dio, è un orrore». 

È questo il fermo convincimento degli oltre quattrocento leader delle grandi religioni mondiali, riunitisi dal 6 all’8 settembre a Tirana su invito della comunità di Sant’Egidio, in occasione dell’incontro internazionale sul tema «La pace è sempre possibile. Religioni e culture in dialogo», organizzato in collaborazione con la Conferenza episcopale locale e la Chiesa ortodossa albanese.

In un momento in cui la comunità internazionale stenta a trovare soluzioni ai conflitti, i congressisti hanno rivolto ai governanti un richiamo all’importanza del dialogo: «La guerra — si legge nell’appello — non si vince con la guerra: è un abbaglio. La guerra sempre sfugge di mano. Non illudetevi. La guerra rende disumani interi popoli. Ripartiamo dal dialogo, che è una grande arte e una medicina insostituibile per la riconciliazione tra i popoli».

Si è affrontato anche l’argomento rifugiati, per i quali oltre all’accoglienza è necessario e urgente lavorare per la pace, poiché solo la fine dei conflitti potrà arrestare il grande esodo. Ne è convinto Andrea Riccardi, che nella cerimonia finale ha sottolineato come i credenti debbano essere in prima fila nel ridare al mondo una speranza per il futuro. Infine il fondatore della comunità di Sant’Egidio ha auspicato che «dalle religioni rinasca un movimento di cuori e di pace che non si rassegni alla guerra e al dolore».

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La guerra non è mai santaultima modifica: 2015-09-09T18:22:29+02:00da vitegabry
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