Novità e approfondimenti
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Archivi giornalieri: 14 aprile 2015
Lavoro e fisco
GIURISPRUDENZACONSIGLIO DI STATOSENTENZACONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1828LAVOROStranieri – Annullamento del permesso di soggiorno per lavoro autonomo – Successivo diniego della proroga del medesimo permesso di soggiorno CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1843LAVORODisciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1847LAVORODiniego rinnovo permesso di soggiorno CORTE DI CASSAZIONESENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 aprile 2015, n. 14988LAVOROOmissione contributiva – Limiti al proscioglimento con decreto penale CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 aprile 2015, n. 6997FISCALEFallimento ed altre procedure concorsuali – Fallimento – Ipoteca ex art. 77 DPR n. 602/1973 – Natura – Figura autonoma – Revocabilità – Esclusione CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 aprile 2015, n. 7405LAVOROLavoro – Risarcimento dei danni – Dipendente – Rapine – Svolgimento della sua attività – Mancata predisposizione di sistemi di videosorveglianza CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2015, n. 3195FISCALETributi – Accertamento – Notifica – Avviso di accertamento – Pluralità di avvisi di accertamento – Unico plico – Ammissibilità – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 febbraio 2015, n. 3755FISCALETributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Notificazione – Perfezionamento – Scissione degli effetti – Perfezionamento per il notificante – Consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario – Prova – Modalità TRIBUNALEORDINANZATRIBUNALE ORDINARIO MILANO – Ordinanza 04 marzo 2015LAVOROInsegnamento – Accesso alle graduatorie – Requisito cittadinanza italiana o comunitaria – Esclusione generalizzata cittadini stranieri – Carattere discriminatorio – Sussiste TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALESENTENZATRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE EMILIA ROMAGNA – Sentenza 30 marzo 2015, n. 337LAVORO, FISCALEProfessionisti – Ragionieri – Violazione degli obblighi di riservatezza – Revoca dell’abilitazione al servizio telematico Entratel – Legittimità TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE LAZIO – Sentenza 01 aprile 2015, n. 4943LAVORO, FISCALEMedici chirurghi e odontoiatri – Ordine professionale – Codice deontologico – Pubblicità – Divieto di pubblicità promozionale e comparativa – Illegittimità – Sussiste LEGISLAZIONEAGENZIA DELLE ENTRATEPROVVEDIMENTOAGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 13 aprile 2015, n. 50383/2015LAVORO, FISCALEModificazioni del modello di dichiarazione “Unico 2015-PF” e delle relative istruzioni, approvato con provvedimento del 30 gennaio 2015 DECRETO MINISTERIALEMINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 14 gennaio 2015LAVOROMisura della riduzione percentuale dell’importo dei premi e contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – Approvazione determinazione del Presidente dell’Inail n. 327 del 3 novembre 2014 PRASSIAGENZIA DELLE ENTRATECIRCOLAREAGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare 13 aprile 2015, n. 15/EFISCALEOperazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni: cd. scissione dei pagamenti. Articolo 1, commi 629, lettere b) e c), 630, 632 e 633 della legge 23 dicembre 2014, n. 190. RISOLUZIONEAGENZIA DELLE ENTRATE – Risoluzione 13 aprile 2015, n. 38/EFISCALEDichiarazioni d’intento – Modalità di presentazione in dogana GARANTE PRIVACYCOMUNICATOGARANTE PROTEZIONE DATI PERSONALI – Comunicato 02 aprile 2015LAVORO, FISCALEFatturazione elettronica PA – Comunicazione ai fornitori del Garante per la protezione dei dati personali INPSMESSAGGIOINPS – Messaggio 13 aprile 2015, n. 2535LAVOROAssegno straordinario di sostegno al reddito dei Fondi di solidarietà di settore e prestazione di esodo per i lavoratori prossimi a pensione (art. 3 e art. 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012). Incrementi per aspettativa di vita MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALICOMUNICATOMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 09 aprile 2015LAVOROLa Camera approva la delega al Governo sulla riforma NOTAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Nota 03 aprile 2015, n. 7435LAVOROPON “iniziativa Occupazione Giovani” – Misura “Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica” – Soggetti ospitanti – Chiarimenti |
rassegna.it
Newsletter del 14/04/2015
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ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE14/04/2015
GIURISPRUDENZACONSIGLIO DI STATOSENTENZACONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1828EDILIZIAStranieri – Annullamento del permesso di soggiorno per lavoro autonomo – Successivo diniego della proroga del medesimo permesso di soggiorno CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1847EDILIZIADiniego rinnovo permesso di soggiorno CORTE DI CASSAZIONESENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 aprile 2015, n. 14988COOPERATIVE, EDILIZIAOmissione contributiva – Limiti al proscioglimento con decreto penale CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 aprile 2015, n. 7405COOPERATIVE, EDILIZIALavoro – Risarcimento dei danni – Dipendente – Rapine – Svolgimento della sua attività – Mancata predisposizione di sistemi di videosorveglianza LEGISLAZIONEDECRETO MINISTERIALEMINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 14 gennaio 2015COOPERATIVE, EDILIZIAMisura della riduzione percentuale dell’importo dei premi e contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – Approvazione determinazione del Presidente dell’Inail n. 327 del 3 novembre 2014 PRASSIMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALINOTAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Nota 03 aprile 2015, n. 7435COOPERATIVE, EDILIZIAPON “iniziativa Occupazione Giovani” – Misura “Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica” – Soggetti ospitanti – Chiarimenti |
Def
Def: Cgil, va nel verso sbagliato, 3 proposte per verso giusto
“Il Def va nel verso sbagliato”: sintetizzando in questo titolo il giudizio del sindacato di Corso d’Italia sul Documento di economia e finanza, la Cgil presenta un documento in cui sono contenute tre proposte per ‘il verso giusto'”. Tre proposte “che si muovono nella logica di determinare risorse per investimenti e occupazione”, spiega il segretario generale Susanna Camusso.
La prima proposta punta all’introduzione di un’imposta sulle grandi ricchezze finanziarie per recuperare le risorse utili a realizzare un Piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile. Si tasserebbe – secondo il documento della Cgil – solo il 5% delle famiglie italiane finanziariamente più ricche, con aliquota progressiva per la parte eccedente i 350mila euro. Il gettito potenziale è di 10 miliardi di euro l’anno, con cui si potrebbero creare oltre 740 mila nuovi posti di lavoro (pubblici e privati) aggiuntivi, in tre anni.
La seconda proposta indica l’aumento della tassazione sulle successioni “almeno al livello europeo”, per sostenere investimenti pubblici e nuova occupazione, nonché – prosegue la Cgil – evitare ulteriori tagli al welfare e, in particolare, alla sanità pubblica. Il gettito potenziale sarebbe di circa quattro miliardi di euro l’anno.
L’ultima punta ad utilizzare i fondi pensione dei lavoratori anche per lo sviluppo del Paese, con “l’effettivo coinvolgimento” delle parti sociali e l’individuazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti di strumenti finanziari specifici affinché i fondi rappresentino anche uno strumento per rilanciare politiche di creazione di occupazione e di sostegno allo sviluppo infrastrutturale, sociale e produttivo del Paese, tutelando meglio – si legge ancora nel documento il risparmio previdenziale e garantendo la redditività dei patrimoni gestiti in orizzonti temporali di lungo periodo. Da quest’ultima proposta, aggiunge Camusso, potrebbero rendersi disponibili “tra i 20 e i 30 miliardi”, insieme agli altri 14 miliardi queste cifre “potrebbero determinare ben altri livelli di crescita”.
Bonus mamme
Parte bonus mamme
Il decreto attuativo del bonus per le neomamme è arrivato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, previsto dalla Legge di Stabilità, era atteso da fine gennaio. Nel decreto si stabilisce come l’Inps abbia 15 giorni di tempo per mettere a punto i modelli attraverso cui inviare domanda per ricevere l’assegno. Si prevede anche che l’Inps assicuri “le modalità più idonee per facilitare l’accesso alla misura da parte dei nuclei familiari, anche mediante le proprie sedi territoriali, il contact center e procedure telematiche assistite”.
Quanto ai tempi entro cui presentare la domanda, nel dpcm viene riportato come possa essere avanzata “dal giorno della nascita o dell’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione del figlio”. Inoltre viene specificato che “ai fini della decorrenza dell’assegno dal giorno della nascita o dell’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione, la
domanda deve essere presentata non oltre il termine di 90 giorni dal verificarsi dell’evento ovvero entro i 90 giorni successivi all’entrata in vigore del presente decreto”. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre i tempi previsti, “l’assegno decorre – si chiarisce – dal mese di presentazione della domanda”.
L’incentivo alla natalità, viene ricordato nel decreto, passa attraverso un assegno pari ad 960 euro per figlio, ovvero 80 euro mensili, per le famiglie con un Isee non superiore ai 25 mila euro. Per i nuclei sotto 7.000 euro il bonus raddoppia. L’assegno è concesso fino al terzo anno di età o d’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Nel decreto viene anche riportato l’arco temporale di validità del bonus, che opera per “per ogni figlio nato o adottato tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017”.
Contratto turismo
Turismo in piazza per il contratto
Il contratto nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici del turismo è scaduto da oltre due anni e il tavolo negoziale si è frammentato. Il 15 aprile si terranno manifestazioni a Milano, Roma, e Taormina anche per cambiare la disoccupazione per gli stagionali.
Allo sciopero dei dipendenti del turismo “Vogliamo il Contratto”, parteciperanno anche le lavoratrici ed i lavoratori dei fast food, aderendo alla protesta mondiale #FightFor15. Anche quest’anno, infatti, spiega una nota stampa della Filcams, contemporaneamente in diversi paesi del mondo, i dipendenti dei fast food incroceranno le braccia contro le pessime condizioni di lavoro e i salari. Presidi, iniziative, manifestazioni, #FightFor15 è lo slogan scelto per denunciare i salari poveri, e avviare una battaglia per arrivare a 15 dollari l’ora, negli Stati Uniti, ma anche in altri Paesi, perché le attuali condizioni non permettono un reale sostentamento economico.
La Filcams Cgil già da due anni ha avviato una campagna di comunicazione e informazione rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori dei fast food con il blog www.fastgeneration.itspazio dedicato per la condivisione delle esperienze e delle diverse realtà.
“La situazione è molto complessa – ha sottolineato M.Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams, intervistata da RadioArticolo1 –, perché il contratto nazionale di settore è scaduto da oltre due anni e il tavolo negoziale si è frammentato. Ognuna delle tante associazioni datoriali prova a rivendicare una propria linea, e l’unico punto in comune che hanno i datori di lavoro è quello di chiudere il ccnl riducendo condizioni e diritti dei lavoratori”.
“La crisi non è l’unica causa del mancato rinnovo – ha aggiunto Gabrielli –; c’è un problema più generale, dovuto alla scarsa attenzione, soprattutto in termini d’investimenti, a un settore economico di punta per il Paese, che dà occupazione, spesso di qualità, anche a tanti giovani, impegnati in alberghi, bar, ristoranti, mense, agenzie di viaggio”.
“Milano, Roma, e Taormina – ha continuato la segretaria della Filcams – sono le città che ospiteranno le manifestazioni nazionali che accompagneranno lo sciopero di domani. In tutti e tre i casi sono scelte non casuali, in quanto abbiamo connotato volutamente le iniziative legate all’agitazione con i temi caldi del turismo. Utilizziamo la vetrina di Milano, perché molte persone che operano nel turismo lavoreranno per Expo 2015. Roma sarà la sede del Giubileo straordinario, e quindi anche per la capitale vogliamo legare l’evento alla condizione in cui lavorano tante persone del settore. Taormina è stata scelta a rappresentare il Sud del Paese, ed è uno dei simboli della modalità con cui si lavora prevalentemente nel turismo, la stagionalità”.
Caf
Caf, pronti a 730 compilato, ma mancano assicurazioni
“Noi siamo pronti, dopo un lavoro faticoso di controlli e prove che è stato fatto. Ad oggi, però, si contano sulle dita di una mano i Caf che hanno sottoscritto la polizza assicurativa da 3 milioni di euro fissata dalla legge per far fronte alla responsabilità diretta in caso di errori nella compilazione del 730. Ad oggi, infatti, non risultano pervenute proposte da parte delle assicurazioni”. Così il coordinatore della consulta dei Caf, Valerio Canepari, con Labitalia, sulla partenza dell’operazione 730 precompilato prevista il 15 aprile.
Di certo, spiega Canepari, “quello che andrà verificato è se il sistema dell’Agenzia delle Entrate reggerà il collegamento importante che ci sarà, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, da parte di utenti e Caf: su questo non abbiamo potuto fare delle prove”.
“Come Caf -spiega Canepari- ci siamo già molto organizzati. La stragrande maggioranza dei Caf ha già cominciato a fare assistenza con il vecchio sistema in modo da, quando avremo accesso al nuovo sistema, poter confrontare i dati e caricarli”. Per Canepari, col nuovo sistema, al momento, non si sta assistendo a nessuna ”fuga” dai Caf.
“Le prenotazioni ai Caf -sottolinea- stanno andando bene, non stiamo registrando dei cali rispetto all’anno scorso. Nell’opinione pubblica non stiamo registrando grandi problemi, al massimo ci chiedono se dovranno richiedere loro o noi il Pin all’Agenzia delle Entrate, e altri quesiti simili”.
Intanto, i Caf hanno già avviato le procedure di verifica con il nuovo sistema. “Abbiamo fatto, con Sogei -rimarca- le prove di scarico dei dati e di caricamento sul nostro sistema, e sono anche state recepite le nostre segnalazioni sulle cose che non andavano bene”.
Quel che è certo, ribadisce Canepari, è che “è stato fatto un grande lavoro anche da parte nostra, faticoso e impegnativo. Noi speriamo che tutto vada bene e la procedura funzioni bene, ma per i cittadini, per quest’anno, cambierà poco”. “Innanzitutto, sette dichiarazioni su 10 dovranno essere integrate da spese mediche e farmaceutiche. Questo quindi sarà un anno sperimentale, i veri cambiamenti per i cittadini si vedranno tra 3-4 anni”.
AdnKronos
Morti sul lavoro
Qatar 2022: sindacati, domani presidi per dire NO a morti sul lavoro
Per denunciare questa insostenibile situazione i sindacati edili di Cgil Cisl e Uil hanno organizzato domani, a Roma, alle 11, un presidio con conferenza stampa presso la sede della Figc, in via Gregorio Allegri 14.
“Nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti e infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, e sono ridotti in condizioni di schiavitù, lavorando con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra”.
Per denunciare questa insostenibile situazione i sindacati edili di Cgil Cisl e Uil hanno organizzato domani, a Roma, alle 11, un presidio con conferenza stampa presso la sede della Figc, in via Gregorio Allegri 14.
In serata invece, presso lo Juventus Stadium di Torino, ci sarà un volantinaggio in occasione dell”incontro di Champions League tra la Juventus e il Monaco.
Da tempo Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, insieme alla Bwi e alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell’edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar. “Vista la legislazione del Qatar -spiega a Labitalia Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil- noi puntiamo a sollecitare un intervento da parte di sponsor e committenti per ristabilire diritti umani e condizioni di lavoro. Per questo abbiamo chiesto alla Figc di prendere una posizione, di sottolineare la gravità del problema”.
“Nei cantieri dei Mondiali -spiegano Schiavella e i segretari generali di Feneal e Filca, Vito Panzarella e Domenico Pesenti- continua a scorrere sangue innocente nel più assordante silenzio, e fino al 2022 il totale delle vittime potrebbe superare quota 4mila. Le nostre lettere inviate mesi fa alla Figc e all’Aic non hanno avuto risposta, e nei giorni scorsi ne abbiamo inviata un’altra al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai ministri Franceschini e Gentiloni”.
“L’Italia non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport come i Mondiali in una delle più grandi stragi di innocenti della storia”, avverte.
Giustizia
Giustizia: Cgil, 28 aprile manifestazione a Roma tirocinanti
Proteste a livello territoriale il 17 aprile a Milano, Bologna, Reggio Calabria, Napoli e Cagliari e una manifestazione nazionale a Roma il 28 aprile. Sono le iniziative indette da Cgil e Fp Cgil in favore di 2.650 tirocinanti della giustizia che dal prossimo mese rischiano di trovarsi senza lavoro e senza reddito. Sono infatti, spiega il sindacato, in esaurimento i fondi stanziati per questi lavoratori, in maggioranza ex cassintegrati, personale in mobilità, disoccupati e inoccupati che per cinque anni hanno fatto da “tappabuchi” per la cronica carenza di organico nel settore giustizia.
I tirocini sono frutto di convenzioni stipulate dalle amministrazioni giudiziarie con Province e Regioni con
l’obiettivo di garantire prosecuzione delle attività negli uffici, dove – sottolinea la Cgil – vi sono 9mila posti scoperti, con punte del 30% in alcuni grandi realtà. I tirocinanti hanno affiancato il personale interno, sono stati inseriti nei turni e nelle ferie, o sono collocati negli sportelli aperti al pubblico: “Abbiamo elementi per dire che svolgono funzioni che servono al sistema giustizia, sono inseriti nell’organizzazione del lavoro”, ha detto in una conferenza stampa il segretario della Fp Salvatore Chiaramonte.
“Lo Stato – ha sottolineato il segretario confederale Cgil Gianna Fracassi – ha investito negli ultimi cinque anni risorse per formarli, presumibilmente in vista di un inserimento stabile, ma non dà loro nessuna prospettiva dal primo maggio. Da parte del governo non c’è nessuna assunzione di responsabilità, anzi denunciamo una certa indifferenza rispetto alla loro sorte, vengono messi in secondo piano rispetto ai lavoratori interni al ministero e a quello delle Province”. A questo proposito il segretario Susanna Camusso ha sottolineato che “si è scelto di contrapporre tanti soggetti”, “una guerra tra poveri esercitata in nome della mancanza di risorse, ma le risorse rispetto alle quali fare delle scelte ci sono”. La Cgil e la Fp Cgil chiedono che “si ragioni su una collocazione contrattuale, che venga riconosciuto ai tirocinanti lo status di lavoratori a tutti gli effetti”, il costo del tirocinio è stato di circa “240 euro a persona al mese, e noi – ha spiegato Fracassi – abbiamo chiesto che venga utilizzato il Fug, il fondo unico per la giustizia, per risolvere il problema nell’immediato. Non rispondano che non è possibile perché in passato deroghe sull’utilizzo vi sono state”.
(ANSA)
Ddl rischio
Terzo settore: Cgil, da Ddl rischio deriva commerciale in servizi alla persona
“Il disegno di legge, dopo le modifiche approvate alla Camera, definisce in modo più chiaro l’ambito della riforma del terzo settore, quindi dove interverranno i successivi decreti delegati del governo, e preserva il ruolo peculiare del volontariato e il suo carattere gratuito. Purtroppo, però, conferma norme che snaturano l’impresa sociale, accentuandone il carattere commerciale”. Così Vera Lamonica, il segretario confederale della Cgil, commenta il via libera di Montecitorio al ddl delega per la riforma del terzo settore.
Con questo provvedimento, aggiunge la sindacalista, “si allarga anziché restringere la possibilità di agire per imprese profit, con il serio rischio che irrompano logiche di mercato nei servizi del welfare, già duramente colpito dai tagli alla spesa per la protezione sociale”. Per la dirigente sindacale vi è poi “un’altra grave mancanza, da colmare in quanto mina un tratto distintivo dell”impresa sociale: devono essere riconosciuti ruolo e diritti dei lavoratori con strumenti adeguati quali informazione, consultazione, contrattazione e clausole sociali”.
Per questi motivi, conclude Lamonica, “nel corso della discussione parlamentare al Senato continueremo ad insistere sulle proposte di modifica presentate da Cgil, Cisl e Uil”.
AdnKronos