Archivi giornalieri: 25 aprile 2015

“Quel giorno d’Aprile” Francesco Guccini

 

 

Il cannone è una sagoma nera contro il cielo cobalto
ed il gallo passeggia impettito dentro il nostro cortile
se la guerra è finita perché ti si annebbia di pianto
questo giorno d’aprile.

Ma il paese è in festa e saluta i soldati tornati
mentre mandrie di nuvole pigre dormono sul campanile
ed ognuno ritorna alla vita come i fiori dei prati
come il vento di aprile.

E la Russia è una favola bianca che conosci a memoria
e che sogni ogni notte stringendo la sua lettera breve
le cicogne sospese nell’aria il suo viso bagnato di neve.
E l’Italia cantando ormai libera allaga le strade
sventolando nel cielo bandiere impazzite di luce
e tua madre prendendoti in braccio piangendo sorride
mentre attorno qualcuno una storia o una vita ricuce
e chissà se hai addosso un cappotto o se dormi in un caldo fienile
sotto il glicine tuo padre lo aspetti
con il sole d’aprile.

E’ domenica e in bici con lui hai più anni e respiri l’odore
delle sue sigarette e del fiume che morde il pontile
si dipinge d’azzurro o di fumo ogni vago timore
in un giorno di aprile
Ma nei suoi sogni continua la guerra e lui scivola ancora
sull’immensa pianura e rivela in quell’attimo breve
le cicogne sospese nell’aria, i compagni coperti di neve
E l’Italia è una donna che balla sui tetti di Roma
nell’amara dolcezza dei film dove canta la vita
ed un papa si affaccia e accarezza i bambini e la luna
mentre l’anima dorme davanti a una scatola vuota.

Suona ancora per tutti campana e non stai su nessun campanile
perché dentro di noi troppo in fretta ci allontana
quel giorno di aprile.

 

 

 

Liberazione

Due canzoni sulla liberazione per festeggiare i partigiani e la Resistenza.

 

 

Partigiani

Due bellissime, struggenti e poetiche canzoni registrare recentemente da Francesco Guccini e inserite nel suo (ahimè) ultimo album, l’Ultima Thule.

SU IN COLLINA

Pedro, Cassio ed anche me, quella mattina
sotto una neve che imbiancava tutto
dovevamo incontrare su in collina
l’altro compagno, Figl’ del Biondo, il Brutto

Il vento era ghiacciato e per la schiena
Sentivamo un gran gelo da tremare
c’era un freddo compagni su in collina
che non riuscivi neanche a respirare

Andavamo via piano, “E te cammina!”
perché veloci non potevamo andare
ma in mano tenevam la carabina
ci fossero dei Crucchi a cui sparare

Era della brigata Il Brutto su in collina
ad un incrocio forse c’era già
e insieme all’altra stampa clandestina
doveva consegnarci “l’Unità”

Ma Pedro si è fermato e stralunato
gridò “compagni mi si gela il cuore
legato a tutto quel filo spinato
guardate là che c’è il Brutto, è la che muore”

Non capimmo più niente e di volata
tutti corremmo su per la stradina
là c’era il Brutto tutto sfigurato
dai pugni e i calci di quegl’assassini

Era scalzo, né giacca né camicia
lungo un filo alla vita e tra le mani
teneva un’asse di legno e con la scritta
“questa è la fine di tutti i partigiani”

Dopo avere maledetto e avere pianto
l’abbiamo tolto dal filo spinato
sotto la neve, compagni, abbiam giurato,
che avrebbero pagato tutto quanto.

L’abbiam sepolto là sulla collina
e sulla fossa ci ho messo un bastone
Cassio ha sparato con la carabina
un saluto da tutto il battaglione

Col cuore stretto siam tornati indietro
sotto la neve andando, piano piano
piano sul ghiaccio che sembrava vetro
piano tenendo stretta l’asse in mano

Quando siamo arrivati su al comando
ci hanno chiesto: “la stampa clandestina!”
Cassio mostra il cartello in una mano
e Pedro indica un punto su in collina

Il cartello passò di mano in mano
sotto la neve che cadeva fina
in gran silenzio ogni partigiano
guardava quel bastone su in collina.

QUEL GIORNO D’APRILE

Il cannone è una sagoma nera contro il cielo cobalto
ed il gallo passeggia impettito dentro il nostro cortile
se la guerra è finita perché ti si annebbia di pianto
questo giorno d’aprile.

Ma il paese è in festa e saluta i soldati tornati
mentre mandrie di nuvole pigre dormono sul campanile
ed ognuno ritorna alla vita come i fiori dei prati
come il vento di aprile.

E la Russia è una favola bianca che conosci a memoria
e che sogni ogni notte stringendo la sua lettera breve
le cicogne sospese nell’aria il suo viso bagnato di neve.
E l’Italia cantando ormai libera allaga le strade
sventolando nel cielo bandiere impazzite di luce
e tua madre prendendoti in braccio piangendo sorride
mentre attorno qualcuno una storia o una vita ricuce
e chissà se hai addosso un cappotto o se dormi in un caldo fienile
sotto il glicine tuo padre lo aspetti
con il sole d’aprile.

E’ domenica e in bici con lui hai più anni e respiri l’odore
delle sue sigarette e del fiume che morde il pontile
si dipinge d’azzurro o di fumo ogni vago timore
in un giorno di aprile
Ma nei suoi sogni continua la guerra e lui scivola ancora
sull’immensa pianura e rivela in quell’attimo breve
le cicogne sospese nell’aria, i compagni coperti di neve
E l’Italia è una donna che balla sui tetti di Roma
nell’amara dolcezza dei film dove canta la vita
ed un papa si affaccia e accarezza i bambini e la luna
mentre l’anima dorme davanti a una scatola vuota.

Suona ancora per tutti campana e non stai su nessun campanile
perché dentro di noi troppo in fretta ci allontana
quel giorno di aprile.

rassegna.it

Newsletter del 25/04/2015

Camusso: nuovo Statuto e nuova contrattazione (24/04/2015 19:41)

  Susanna Camusso a Milano per l’incontro “Libertà, diritti, uguaglianze. I valori del lavoro” organizzato dalla Cgil Lombardia rilancia il progetto di un nuovo Statuto dei diritti e indica la necessità di una rivisitazione della contrattazione

25 aprile: la Filcams lo legge attraverso gli occhi di un partigiano (24/04/2015 18:35)

  L’esperienza e la memoria di Gastone Malaguti, combattente antifascista prima e dirigente del sindacato del terziario per molti anni poi. “Le aperture nel commercio in questi giorni di festa sono un delitto contro la Resistenza”

De Masi Gioia Tauro: Fiom, firmato l’accordo con le banche(24/04/2015 18:16)

Alcatel Lucent: 29 aprile sciopero di 8 ore (24/04/2015 17:59)

  Turi (Fiom Cgil): “Nulla di fatto al ministero del Lavoro per scongiurare i licenziamenti”

Una nuova frontiera organizzativa (24/04/2015 17:16)

  Dopo la firma del contratto nazionale di lavoro, la Filcams pensa a un progetto di formazione avanzato rivolto ai funzionari e ai delegati del settore per rafforzare la propria capacità aggregativa DI ROBERTA MANIERI

25 aprile: Filcams Cgil Imola, confermata astensione dal lavoro(24/04/2015 17:01)

De Masi: Cgil, grande soddisfazione per accordo firmato al Mise (24/04/2015 16:54)

Friuli: sindacati, fumata nera su emergenza Isee (24/04/2015 16:32)

Stagionali: Cgil Venezia, bene impegno sindaci litorale(24/04/2015 15:29)

Alenia Aermacchi Capodichino: Fiom, cambiare il piano(24/04/2015 15:28)

Perugia, accordo su Scuola Santa Croce (24/04/2015 15:26)

Precari giustizia, il 28 aprile la manifestazione a Roma (24/04/2015 15:00)

  I 2.650 tirocinanti che da cinque anni operano nei tribunali di tutta Italia rischiano di essere mandati a casa a fine mese. Il sindacato: “Sono veri e propri rapporti di lavoro subordinato, devono essere contrattualizzati”

Eur Spa: giudice concede proroga 60 giorni, nessuna certezza per lavoratori (24/04/2015 13:57)

Caprari (Mo), presentata piattaforma per integrativo (24/04/2015 13:37)

Elezioni Rsu alla Bayer di Nera Montoro: vince la Filctem Cgil(24/04/2015 13:33)

Ostelli della gioventù, 140 lavoratori senza stipendio da sette mesi (24/04/2015 13:30)

I maggio: Friuli V.G e Slovenia insieme contro la disoccupazione (24/04/2015 13:09)

Pesca, protestano anche i piccoli armatori siciliani (24/04/2015 13:07)

Sic (Livorno), Filctem Cgil vince elezioni rinnovo Rsu (24/04/2015 12:51)

Fincantieri Genova, 29/4 sciopero e corteo contro disdetta integrativo (24/04/2015 12:42)

Whirlpool: Venturi (Fiom), piano inaccettabile (24/04/2015 12:35)

25 aprile, la celebrazione in Molise (24/04/2015 12:31)

Camusso, i disoccupati restano 3 milioni (24/04/2015 11:46)

  Il segretario generale della Cgil torna sui dati degli occupati a marzo diffusi dal ministero del Lavoro. “C’è una modalità di comunicazione dei risultati che ricorda molto quello che una volta veniva chiamato ufficio stampa propaganda”

Dentsply (Bologna), indette 60 ore di sciopero (24/04/2015 11:30)

Filcams Cgil Abruzzo, liberalizzare gli orari è stato un fallimento (24/04/2015 11:21)

Whirlpool, protesta a oltranza nel Casertano (24/04/2015 11:09)

  Si intensifica la mobilitazione dei lavoratori contro la decisione dell’azienda di chiudere il sito campano che conta 830 dipendenti

Promuovitalia: c’è l’accordo, dipendenti ricollocati (24/04/2015 11:00)

  L’annuncio del ministero dello Sviluppo. I lavoratori saranno riassorbiti in Enit, Invitalia e Italia Lavoro

Filcams Cgil R.Emilia, non fate la spesa il 25 aprile (24/04/2015 10:59)

Filcams Cgil Belluno, voglia di denaro annulla i valori civili(24/04/2015 10:32)

Palermo, edili disoccupati salgono sul tetto del Comune(24/04/2015 10:27)

  I lavoratori hanno prima occupato i locali del piano terra e poi si sono arrampicati passando per una scala interna. Non intendono scendere fino a quando non arriveranno risposte concrete per consentire il loro ritorno al lavoro

Filcams Cgil Veneto, appello per chiusura negozi 25 aprile(24/04/2015 10:16)

Farmacap (Roma): Filcams, azienda non può essere sciolta(24/04/2015 09:59)

Filcams Cgil Genova, Coop Liguria chiuda il 25 aprile (24/04/2015 09:40)

Modena, 25 aprile e 1° maggio sciopero del commercio(24/04/2015 09:34)

Filcams Cgil Firenze, sindaco vuole oscurare Primo Maggio(24/04/2015 09:27)

“La Murgia è immobile?”: oggi (24/4) convegno Fillea su distretto del salotto (24/04/2015 09:1

San Marco

San Marco


San Marco

Nome: San Marco
Titolo: Evangelista
Ricorrenza: 25 aprile

S. Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome.

Nacque a Cirene ed era cugino di S. Barnaba: sua madre si chiamava Maria. Rimase ubbidiente alla legge di Mosè fino dopo la risurrezione di Gesù, quando fu da S. Pietro convertito alla fede cristiana, istruito e creato sacro ministro.

Dalla sua conversione in poi non si staccò più dal Principe degli Apostoli, da cui era amato qual tenero figliuolo, come lo chiamò in una sua lettera: « Vi saluta anche Marco, mio figlio ». S. Marco era il segretario, l’interprete di S. Pietro. Il suo Vangelo, come dicono i Ss. Padri, non è altro che la predicazione di S. Pietro fissata sulla carta. Accompagnò l’Apostolo nei suoi viaggi a Roma, ove appunto scrisse il suo Vangelo in lingua greca, la più parlata in quei tempi. Lo scopo del Vangelo secondo S. Marco è di dimostrare la potenza di Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si manifesta nell’operare molti e grandi miracoli.

Simbolo del suo Vangelo è il leone, il re degli animali, che molto bene rappresenta la potenza di Gesù Cristo.

Scrisse il suo Vangelo tra l’anno 40 e 60, dopo quello di S. Matteo, e prima di quello di S. Luca, come ci assicura la tradizione. Incomincia con un preambolo, quindi parla della divina missione di Gesù in Galilea, poi delle varie escursioni apostoliche in altre parti della Palestina, e termina col descrivere l’ultimo viaggio a Gerusalemme, l’ultima Pasqua, le sofferenze, la morte, la risurrezione e la gloria di Gesù Cristo.

Nessuno tra i fedeli poteva possedere le divine verità meglio di S. Marco, il quale continuamente le apprendeva dalle labbra del Principe degli Apostoli.

Ordinato vescovo, fu mandato da S. Pietro in Egitto a predicare il santo Vangelo. Confermando la sua predicazione con l’esempio d’una vita santa e penitente, con innumerevoli prodigi, aiutato dalla divina grazia fondò in Alessadria una fiorente comunità la quale divenne la celebre Chiesa Alessandrina, che ci diede un S. Chino, un S. Antonio, una S. Caterina e tanti altri servi del Signore.

Dopo una vita di travagli, tutta spesa a gloria di Dio e al bene delle anime, subì un martirio lungo e crudele. Fu legato ad una fune e trainato da un cavallo per luoghi sassosi e scoscesi, finchè il 25 aprile dell’anno 68 l’anima sua entrò nella gloria colla triplice aureola del vergine, dello scrittore e del martire.

Le sue reliquie furono trasportate a Venezia, e riposte nella basilica di S. Marco, ove sono oggetto di grande venerazione.

PRATICA. S. Marco ci offre il S. Vangelo: leggiamolo, e impareremo a conoscere Gesù, ad amarlo e a seguirlo.

PREGHIERA. O Dio, che hai nobilitato il beato Marco mediante la grazia della predicazione evangelica, dehl concedici di approfittare sempre del suo insegnamento e di essere difesi dalla sua predicazione