Archivi giornalieri: 15 aprile 2015

Sa die sa Sardigna dimenticata

Sa die sa Sardigna dimenticata

Sa die sa Sardigna dimenticata

CAGLIARI – A pochi giorni dalla ricorrenza del 28 aprile, in extremis si cerca di “recuperare” Sa Die de sa Sardigna,  prevedendo diverse iniziative nei quattro capoluoghi storici con un nutrito programma di eventi culturali.

In realtà Pigliaru e la sua Giunta certificano l’interramento della Giornata del popolo sardo. Non solo e non tanto per l’esiguità dei finanziamenti previsti, o per l’improvvisazione e i ritardi, quanto perché si è smarrito il senso originario e autentico di Sa Die.

Istituita dal Consiglio regionale il 14 ottobre 1993, come vera e propria Festa nazionale del popolo sardo, per ricordare la cacciata dei Piemontesi da Cagliari, nei primi anni di vita è stata caratterizzata da centinaia di iniziative, partecipate diffuse e ubiquitarie, in tutta l’Isola. Soprattutto nelle scuole. Con decine e decine di docenti, storici, giornalisti, esperti organizzati nel “Comitato pro sa Die” presieduto dal professor Giovanni Lilliu e nato dall’incontro di numerose Associazioni culturali, con la Fondazione Sardinia in prima fila.

Per anni, questa legione di studiosi è stata impegnata a “visitare” le scuole sarde, di ogni ordine e grado, per parlare e discutere con gli studenti di cultura, storia e lingua sarda: rigorosamente escluse dalla Scuola ufficiale. Probabilmente quest’opera iniziale di studio, ricerca, confronto, sensibilizzazione “ha spaventato soprattutto la politica”, come opportunamente ha scritto Vito Biolchini. Così la “Festa” da occasione di studio e di risveglio identitario si riduce nel tempo a rito formale e liturgia vuota. Con l’Amministrazione Soru viene annacquata e svuotata  dei significati storici e simbolici più “eversivi”. La Giunta di Cappellacci la stravolge del tutto: viene addirittura dedicata alla Brigata Sassari! E oggi Pigliaru, la seppellisce definitivamente, sic et simpliciter. 

E’ stato anche sostenuto che l’esaurimento della forza propulsiva di Sa Die sia da ricondurre alla “debolezza” dell’Evento del 28 aprile. Non sono d’accordo. Non si è trattato di “robetta”: magari di una semplice congiura ordita da un manipolo di borghesi giacobini, illuminati e illuministi, per cacciare qualche centinaio di piemontesi: come pure è stato scritto. A questa tesi, del resto ha risposto, con dovizia di dati, documenti e argomentazioni Girolamo Sotgiu. Non sospettabile di simpatie “nazionalitarie” il prestigioso storico sardo, gran conoscitore e studioso della Sardegna sabauda, polemizza garbatamente ma decisamente proprio con l’interpretazione data da storici filo sabaudi, come il Manno o l’Angius al 28 aprile, considerato alla stregua, appunto, di una congiura. “Simile interpretazione offusca – scrive Sotgiu – le componenti politiche e sociali e, bisogna aggiungere senza temere di usare questa parola «nazionali». 

“Insistere sulla congiura – cito sempre lo storico sardo – potrebbe alimentare l’opinione sbagliata che l’insurrezione sia stato il risultato di un intrigo ordito da un gruppo di ambiziosi, i quali stimolati dagli errori del governo e dalle sollecitazioni che venivano dalla Francia, cercò di trascinare il popolo su un terreno che non era suo naturale”, 

A parere di Sotgiu questo modo di concepire una vicenda complessa e ricca di suggestioni, non consente di cogliere il reale sviluppo dello scontro sociale e politico
né di comprendere la carica rivoluzionaria che animava larghi strati della popolazione
di Cagliari e dell’Isola nel momento in cui insorge contro coloro che avevano dominato da oltre 70 anni. Non fu quindi congiura o improvviso ribellismo: ad annotarlo è anche Tommaso Napoli, padre scolopio, vivace e popolaresco scrittore ma anche attento e attendibile  testimone, che visse quelli avvenimenti in prima persona. Secondo il Napoli “l’avversione della «Nazione Sarda» – la chiama proprio così – contro i Piemontesi, cominciò da più di mezzo secolo, allorché cominciarono a riservare a sé tutti gli impieghi lucrosi, a violare i privilegi antichissimi concessi ai Sardi dai re d’Aragona, a promuovere alle migliori mitre soggetti di loro nazione 

lasciando ai nazionali solo i vescovadi di Ales, Bosa e Castelsardo, ossia Ampurias. L’arroganza e lo sprezzo – continua – con cui i Piemontesi trattavano i Sardi chiamandoli pezzenti, lordi, vigliacchi e altri simili irritanti epiteti e soprattutto l’usuale intercalare di Sardi molenti, vale a dire asinacci, inaspriva giornalmente gli animi  e a poco a poco li alienava da questa nazione”.

Questo a livello storico: c’è poi il significato simbolico dell’evento: i Sardi dopo secoli di rassegnazione, di abitudine a curvare la schiena, di acquiescenza, di obbedienza, di asservimento e di inerzia, per troppo tempo usi a piegare il capo, subendo ogni genere di soprusi, umiliazioni, sfruttamento e sberleffi, con un moto di orgoglio nazionale e un colpo di reni, di dignità e di fierezza, si ribellano e alzano il capo, raddrizzano la schiena e dicono: basta! In nome dell’autonomia e dunque, per “essi meris in domu nostra”. E cacciano Piemontesi (con Nizzardi e Savoiardi), non per motivi etnici, ma perché rappresentano l’arroganza, la prepotenza e il potere. Sono infatti militari, funzionari, impiegati. Cagliari all’alba dell’800 contava 20.000 abitanti, la burocrazia e il potere piemontese 514 esponenti: più di uno per ogni 40 cagliaritani!

Al di là comunque di tutto questo e dello specifico avvenimento, quello che è importante oggi nella Festa di Sa Die de sa Sardigna è proprio il suo il valore simbolico di autocoscienza storica e di forza unificante. Sia ben chiaro: nessun ripiegamento nostalgico o risentito  verso il passato: ma il passato sepolto, nascosto, rimosso, si tratta prima di tutto di dissotterrarlo e conoscerlo, perché diventi fatto nuovo che interroga l’esperienza del tempo attuale, per affrontare il presente nella sua drammatica attualità, per definire un orizzonte di senso, per situarci e per abitare, aperti al suo respiro il mondo, lottando contro il tempo della dimenticanza; quel mondo grande e terribile di cui parlava Gramsci.

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  • 15Apr

    Emesso il mandato Home Care Premium marzo 2015, relativo alle prestazioni prevalenti

    Data pubblicazione: 15/04/2015

    Si comunica che l’accredito in favore dei beneficiari avverrà dal 20/04/2015 e giorni seguenti, a seconda del circuito bancario/postale di appartenenza.
     
    Per eventuali chiarimenti si può contattare il numero verde, servizio attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00 (ora Italiana).

     

     

    Il Contact Center è raggiungibile componendo il numero 803164, gratuito da rete fissa, e il numero 06164164 da telefono cellulare. In questo caso, il servizio è a pagamento  in base al piano tariffario applicato dai diversi gestori telefonici.

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  • 15Apr

    Banca dati delle prestazioni sociali agevolate

    Data pubblicazione: 15/04/2015

    Parte oggi la Banca dati delle prestazioni sociali agevolate, la prima sezione del Casellario dell’Assistenza.

     

    Il servizio, disponibile on line, consente alle Regioni, Province autonome, Comuni e altri Enti, erogatori di prestazioni sociali agevolate, di trasmettere le informazioni utili per ampliare la Banca Dati.

     

    Si tratta di un grande contenitore nel quale confluiranno tutti i dati, sulle prestazioni sociali agevolate, condizionate all’ISEE, e sui beneficiari delle stesse.

     

    Alla banca dati avranno accesso anche l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza per controlli di natura fiscale.

     

    Con tali informazioni sarà possibile monitorare la spesa sociale a livello locale e nazionale ed effettuare controlli sulla legittimità delle prestazioni erogate.

     

    Accedi al servizio

     

    Vai alla pagina informativa

     

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  • 15Apr

    Come accedere al servizio 730 precompilato con il PIN dell’Inps

    Data pubblicazione: 15/04/2015

    Dal 15 aprile, i pensionati e i lavoratori in possesso di un PIN “dispositivo” dell’Inps, possono accedere anche al servizio 730 precompilato dell’Agenzia delle Entrate.

     

    Il servizio di autenticazione offerto dall’Inps reindirizza l’utente con un messaggio di segnalazione al servizio presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

     

    Per accedere è necessario utilizzare il PIN dispositivo; qualora il PIN inserito dall’utente in fase di autenticazione non fosse di tipo dispositivo, la procedura di autenticazione lo segnala, indicando come convertirlo. Per ulteriori informazioni sul PIN consulta la guida Come fare per Ottenere e gestire il PIN.

     

    Accedi al servizio 730 precompilato con il PIN Inps

     

    Agenzia delle Entrate e Inps, inoltre, informano sul modo migliore per affrontare le prossime scadenze fiscali.

    Abilitarsi a Fisconline e ottenere la password e il PIN per utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia, incluso il 730 precompilato, è semplice e gratuito. La richiesta può essere effettuata online, per telefono o in un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate, in modo da garantire a tutti i cittadini la possibilità di scelta sulla base delle proprie esigenze.

     

    Per quanto riguarda la Certificazione Unica dei redditi, i pensionati e gli assistiti Inps possono riceverla facilmente e gratuitamente sia online, sul sito dell’Inps, se dispongono del codice PIN rilasciato dall’ente previdenziale, sia presso i patronati. Presso Caf e altri intermediari specializzati la procedura è altrettanto semplice, ma in alcuni casi a pagamento.

     

    Codice PIN dell’Agenzia delle Entrate: ecco come ottenerlo gratuitamente

     

    I contribuenti che vogliono accedere a tutti i servizi online dell’Agenzia, compresa la dichiarazione precompilata, possono richiedere gratuitamente il PIN e la password personali sia online, tramite il sito internet dell’Agenzia, sia recandosi presso un ufficio delle Entrate, anche tramite soggetto delegato, oppure per telefono. Se la richiesta è effettuata dal diretto interessato presso un ufficio dell’Agenzia, viene rilasciata la prima parte del codice PIN e la password di primo accesso; la seconda parte del PIN potrà essere subito prelevata dal contribuente direttamente via internet. A garanzia degli utenti, in caso di richiesta online, per telefono, o tramite soggetto delegato, la procedura prevede che la prima parte del PIN sia rilasciata immediatamente, mentre la seconda parte, con la password di primo accesso, sia inviata per posta presso il domicilio del contribuente registrato in Anagrafe tributaria.

     

    Certificazione unica senza costi, online

     

    Per i pensionati, oltre che per i lavoratori che hanno ottenuto nel 2014 una prestazione di sostegno al reddito da Inps (cassintegrati, disoccupati, etc.), il modello di Certificazione Unica, necessario per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è disponibile online sul sito istituzionale dell’Inps, alla voce “Servizi al cittadino”.

     

    Per questo servizio è necessario avere il PIN e lo si può richiedere anche dalla sezione Il PIN online di questo sito.

     

    Per chi non è dotato di PIN, la Certificazione Unica 2015 può essere richiesta a costo zero presso i patronati. E’ possibile ottenere lo stesso certificato anche presso i Caf e gli altri intermediari autorizzati, ma alcuni di questi fanno pagare il servizio. In seguito ad un incontro fra il presidente dell’Inps e la Consulta Nazionale dei Caf si è stabilito che tutti i Caf che appartengono alla Consulta Nazionale offriranno la possibilità di ottenere la Certificazione Unica a titolo gratuito.

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  • 14Apr

    Tfr in busta paga da finanziare

    Data pubblicazione: 14/04/2015

    Da oggi gli Intermediari (banche e istituti di credito), aderenti all’Accordo quadro tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e ABI, per il finanziamento dei datori di lavoro privati,  che devono erogare il Tfr in busta paga, hanno a disposizione il servizio online “TFR in busta paga – Quota integrativa della retribuzione (QuIR)”.
    Al servizio si accede dal menu Servizi online>Per tipologia di utente>Istituti di credito, con PIN o con certificato digitale, a seconda che l’intermediario finanziario abbia optato per un accesso al servizio Inps con web application o web service.
    Per ulteriori dettagli sulle funzionalità disponibili e per accedere al servizio vai alla Scheda Informativa

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  • 10Apr

    Operazione salvaguardia: dati aggiornati

    Data pubblicazione: 10/04/2015

    Pubblichiamo i dati relativi alle operazioni di salvaguardia, aggiornati al 03/04/2015

     

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  • 10Apr

    Osservatorio sul precariato: ogni mese sul sito Inps i dati sui nuovi rapporti di lavoro

    Data pubblicazione: 10/04/2015

    In gennaio e febbraio aumentano i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+20,7%), aumenta la quota di lavoro stabile sul totale (dal 37,1% al 41,6%). Stabili le retribuzioni nei nuovi contratti a tempo indeterminato.
    Nei primi due mesi del 2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati in Italia, rilevati da Inps, sono stati 307.582, il 20,7% in più rispetto all’analogo bimestre del 2014. Se si considerano anche le conversioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e gli apprendisti “trasformati” in tempo indeterminato sono 403.386 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati nel primo bimestre dell’anno (in questo caso la variazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è di +12,3%).

    Pertanto la quota di nuovi rapporti di lavoro stabili è passata dal 37,1% del primo bimestre 2014, al 41,6% dei primi due mesi del 2015.
    Sono questi alcuni dei dati contenuti nella nuova area di informazione che, a breve, sarà pubblicata sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) dal titolo “Osservatorio sul precariato”.
    Ogni 10 del mese, a partire da oggi 10 aprile, verranno pubblicati sul sito gli aggiornamenti tabellari dei nuovi rapporti di lavoro e delle retribuzioni medie (che nel periodo indicato sono rimaste pressoché stabili rispetto al 2014).

    Si allegano le tre tabelle che saranno disponibili sul sito Inps.
    Leggi le Tabelle

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  • 10Apr

    Interessi passivi mutui gestione dipendenti pubblici: certificazioni anno 2014

    Data pubblicazione: 10/04/2015

    Le certificazioni degli interessi passivi dei mutui erogati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dei dipendenti pubblici, sono disponibili sul sito dell’Istituto per la consultazione e la stampa. 
    Gli utenti interessati possono accedere con codice fiscale e Pin nell’area riservata dei servizi on line, seguendo il percorso: Servizi On line -> Servizi per il cittadino -> Area Tematica – Credito Mutui Ipotecari Edilizi -> Consultazioni -> Consultazione Certificazione Interessi Passivi.
    La funzione di visualizzazione e stampa delle certificazioni è disponibile anche agli operatori delle Sedi provinciali e territoriali nell’applicativo informatico  Mutui Ipotecari Edilizi, menù Incassi, alla voce “Generazione Certificazione Interessi”.

     

     

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  • 02Apr

    Come ottenere subito Pin d’accesso ai servizi online delle Entrate e Certificazione unica dell’Inps senza alcun costo

    Data pubblicazione: 02/04/2015

    Agenzia delle Entrate e Inps informano sul modo migliore per affrontare le prossime scadenze fiscali.
    Abilitarsi a Fisconline e ottenere la password e il Pin per utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia, incluso il 730 precompilato, è semplice e gratuito. La richiesta può essere effettuata online, per telefono o in un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate, in modo da garantire a tutti i cittadini la possibilità di scelta sulla base delle proprie esigenze. Per quanto riguarda la Certificazione Unica dei redditi, i pensionati e gli assistiti Inps possono riceverla facilmente e gratuitamente sia online, sul sito dell’Inps, se dispongono del codice Pin rilasciato dall’ente previdenziale, sia presso i patronati. Presso Caf e altri intermediari specializzati la procedura è altrettanto semplice, ma in alcuni casi a pagamento. 

    Codice Pin dell’Agenzia delle Entrate: ecco come ottenerlo gratuitamente 

    I contribuenti che vogliono accedere a tutti i servizi online dell’Agenzia, compresa la dichiarazione precompilata, possono richiedere gratuitamente il Pin e la password personali sia online, tramite il sito internet dell’Agenzia, sia recandosi presso un ufficio delle Entrate, anche tramite soggetto delegato, oppure per telefono. Se la richiesta è effettuata dal diretto interessato presso un ufficio dell’Agenzia, viene rilasciata la prima parte del codice pin e la password di primo accesso; la seconda parte del pin potrà essere subito prelevata dal contribuente direttamente via internet. A garanzia degli utenti, in caso di richiesta online, per telefono, o tramite soggetto delegato, la procedura prevede che la prima parte del pin sia rilasciata immediatamente, mentre la seconda parte, con la password di primo accesso, sia inviata per posta presso il domicilio del contribuente registrato in Anagrafe tributaria.

    Certificazione unica senza costi, online

    Per i pensionati, oltre che per i lavoratori che hanno ottenuto nel 2014 una prestazione di sostegno al reddito da Inps (cassintegrati, disoccupati, etc.) il modello di Certificazione Unica, necessario per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è disponibile online sul sito istituzionale dell’Inps, alla voce “Servizi al cittadino”. Per questo servizio è necessario avere il PIN. Per chi non è dotato di PIN, la Certificazione Unica 2015 può essere richiesta a costo zero presso i patronati. E’ possibile ottenere lo stesso certificato anche presso i Caf  e gli altri intermediari autorizzati, ma alcuni di questi fanno pagare il servizio. In seguito ad un incontro fra il presidente dell’Inps e la Consulta Nazionale dei Caf si è stabilito che tutti i Caf che appartengono alla Consulta Nazionale offriranno la possibilità di ottenere la Certificazione Unica a titolo gratuito.

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  • 01Apr

    Borse di studio: pubblicate le graduatorie per corsi universitari di laurea e post lauream

    Data pubblicazione: 01/04/2015

    Pubblicate le graduatorie per il conferimento di n. 5.250 borse di studio per corsi universitari di laurea e di specializzazione post lauream per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito) e alla Gestione magistrale, anche per effetto del D.M.45/07.

     

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  • 01Apr

    Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita

    Data pubblicazione: 01/04/2015

    A decorrere dal 1° gennaio  2016, in attuazione di quanto disposto dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 16 dicembre 2014, i requisiti di  accesso ai trattamenti pensionistici sono ulteriormente incrementati di 4 mesi e i valori di età anagrafica e di anzianità di 0,3 unità.
    Nella circolare 63, emanata dalla Direzione Centrale Pensioni, sono riportati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, alla pensione anticipata e alla pensione di anzianità con il sistema delle cosiddette quote, adeguati agli incrementi alla speranza di vita previsti dal decreto ministeriale.
    Vai alla Circolare 63 del 20 marzo 2015

     

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Def – sanità –

Def: Cgil, i tagli alla sanità ci sono eccome

“Nel Def il governo conferma i tagli decisi d’intesa con le Regioni dopo la legge di stabilità: viene ridotto di 5 miliardi il Fondo sanitario previsto dal Patto per la Salute, e non solo per il 2015/2016, ma anche per gli anni seguenti. I tagli al settore ci sono eccome, e avranno ricadute pesanti per i cittadini e i lavoratori del comparto”. Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, commenta gli interventi previsti dal Documento di Economia e Finanza varato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso.

“La conferma – spiega Lamonica – arriva dalle previsioni sulla spesa sanitaria, per la quale non solo si stima una crescita inferiore a quella del Pil, ma si prefigura un calo dal 6,8% del 2015 al 6,5% dell’anno 2019”. Per la dirigente sindacale “invece di combattere sprechi e inefficienze si continuano a colpire i servizi e il personale, riducendo le risorse in un settore delicatissimo e decisivo per garantire il diritto alla salute e alle cure dei cittadini. Un settore in cui bisognerebbe investire, anche per produrre buona occupazione e crescita”.

“Per questo – conclude Lamonica – continua la campagna di mobilitazione promossa dalla Cgil ”Salviamo la Salute”, per ribadire che welfare e sanità non sono costi da tagliare, ma scelte strategiche per la ripresa economica e sociale del Paese”.

Associazione Bruno Trentin

“Vita da professionisti”: i risultati della ricerca Cgil

Si sentono e si identificano come professionisti, lavoratori autonomi nel 70% dei casi, interessati ad avere una maggiore continuità occupazionale, con più diritti e tutele, e compensi più elevati. Hanno poche o nessuna possibilità di contrattare condizioni e reddito, quest’ultimo per altro nel 45% dei casi sotto i 15 mila euro, e al sindacato, nel quale credono, chiedono un’azione contrattuale inclusiva e di poter contare. È in sintesi il quadro che emerge in “Vita da professionisti”, una ricerca rivolta ai professionisti non dipendenti, di qualsiasi settore, che operano come autonomi o con qualsiasi forma contrattuale a termine, discontinua o precaria, realizzata  all’Associazione Bruno Trentin con il contributo e il supporto della Consulta delle Professioni della Cgil e della Filcams Cgil.

La ricerca – che è stata presentata ieri pomeriggio nella sede nazionale della Cgil, con il coordinamento giornalistico di Dario Di Vico, e con gli interventi di Alessandro Laterza, vicepresidente di Confindustria  e Filippo Taddei, responsabile economico del Pd – è stata condotta su un campione rappresentativo dell’universo dei circa 3,4 milioni di professionisti in Italia, ‘pesato’ rispetto ai dati Isfol, frutto di 2.210 questionari raccolti (per 1.620 validi) così suddivisi: il genere è stato composto per il 58,4% da uomini e il 41,6% da donne; l’età contesa tra pochi giovani e classi centrali, per il segmento tra i 30 e i 45 anni, pari al 42,9% del campione; con titolo di studio costituito per il 46% da diplomati e il 53% da laureati o più; distribuiti su tutto il territorio nazionale, con concentrazione nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli; infine diviso tra professioni regolamentate (35%) e non regolamentate (65%). 

Nella ricerca sono considerati tutti gli aspetti dei problemi concreti che si trovano ad affrontare i lavoratori autonomi nei diversi settori e in generale di coloro che svolgono attività professionali: dalla natura dei loro rapporti contrattuali (i vari regimi delle partite Iva), al rapporto con i committenti: Per quanto riguarda l’autodefinizione e la percezione di se stessi, il 68,5% degli intervistati si sente ‘un professionista/lavoratore autonomo con scarse tutele’ (il 13,6% ”un professionista/lavoratore non regolarizzato” e il 17,9% ”un professionista/lavoratore autonomo”). Tra le mire spicca l’avere una maggiore continuità occupazione con più tutele per il 51%, un compenso più elevato per il 34% e un lavoro stabile con contratto a tempo indeterminato per il 15,1%.

La ricerca Cgil osserva quindi come “la maggior parte non si percepisce in una condizione di falsa autonomia ma come un professionista indipendente che opera sul mercato, col bisogno di continuità occupazionale, più diritti e tutele, compensi più elevati”. Si traccia poi un profilo di chi si sente un ”dipendente non regolarizzato”, ovvero: mono committente con reddito basso, in professioni non ordinistiche e con contratti soprattutto parasubordinati (più delle partite Iva); per quanto riguarda le professioni, sono sopratutto nei settori dell’informazione ed editoria e nell’archivistico e bibliotecario. Si parla dunque molto anche del concetto di “autonomia” nel lavoro, dell’esposizione continua alla disoccupazione, della determinazione dei livelli di reddito che si possono raggiungere e dell’annosa questione dei contributi aggiuntivi.

Molto interessanti i dati sulla contrattazione: il 68% degli intervistati si dice avere ‘poche o nessuna possibilità di contrattazione’, ritrovandosi così in una condizione di debolezza. Il 13,5% ha un contratto collettivo di riferimento, l’11% è iscritto ad un sindacato mentre il 42% è iscritto ad un’associazione professionale. Al sindacato chiedono principalmente impegni sulle retribuzioni e sulle tutele in caso di disoccupazione: per il 79,6% sarebbe utile istituire un equo compenso, il 77,4% vorrebbe maggiori diritti e tutele nel contratto nazionale di lavoro, il 74,2% li vorrebbe in quello aziendale. Dati che, sottolinea la ricerca, “riconoscono al sindacato un ruolo fondamentale”. E sono soprattutto i professionisti non iscritti agli ordini a volere queste azioni. Azioni che il sindacato dovrebbe sostenere coinvolgendo maggiormente i professionisti, come emerge la ricerca, e includerli nella negoziazione sindacale per rivendicare in primis la riforma del sistema previdenziale per garantire equità di contribuzioni e pensioni adeguate.

15/04/2015 13.03

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE15/04/2015

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1848EDILIZIA

Diniego del rinnovo del permesso di soggiorno

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 febbraio 2015, n. 2679COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Mancata fruizione delle pause al videoterminale – Risarcimento – Diritto a godere di ferie non godute – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 febbraio 2015, n. 2912COOPERATIVE, EDILIZIA

Tributi – IRPEF – Redditi di lavoro dipendente – Cittadini italiani residenti all’estero – Attività prestata in Svizzera – Assoggettabilità ad IRPEF

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 marzo 2015, n. 5880COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Trasferimento – Impossibilità di impiego della lavoratrice in altre mansioni – Mancanza di prove

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 14 aprile 2015, n. C-527/13COOPERATIVE, EDILIZIA

“Rinvio pregiudiziale – Lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile – Parità di trattamento in materia di previdenza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4 – Direttiva 97/81/CE – Accordo quadro UNICE, CEEP e CES sul lavoro a tempo parziale – Calcolo delle prestazioni – Sistema di integrazione delle lacune contributive – Lavoratori a tempo parziale e lavoratori a tempo pieno”

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE DI ROMA – Sentenza 20 marzo 2015COOPERATIVE, EDILIZIA

Inps – Rinegoziazione, in sede di contrattazione decentrata di secondo livello, dell’articolazione dell’orario di lavoro del personale – Condotta antisindacale – Accertamento

TRIBUNALE ORDINARIO MILANO – Sentenza 19 marzo 2015, n. 829COOPERATIVE, EDILIZIA

Rapporto di lavoro – Contratto a termine e di formazione e lavoro – Proroga – Causale generica

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

SENTENZA

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE LAZIO – Sentenza 11 febbraio 2015, n. 2454COOPERATIVE, EDILIZIA

Disabili – Concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali – ISEE – Nuove modalità di calcolo – Svantaggi

PRASSI

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 14 aprile 2015, n. 76COOPERATIVE, EDILIZIA

Convenzione INPS – CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL, UIL per l’attività di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria. Istruzioni operative

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 13 aprile 2015, n. 2526COOPERATIVE, EDILIZIA

Equiparazione del contratto di solidarietà difensivo ex lege n. 863 del 1984 alla Cassa Integrazione straordinaria al fine dell’erogazione dell’indennità di mobilità e del trattamento speciale di disoccupazione dell’edilizia di cui alla legge n. 451 del 1994

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE15/04/2015

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE

SENTENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE CATANZARO – Sentenza 12 marzo 2015, n. 377FISCALE

Tributi – Registro – Acquisto mediante usucapione – Agevolazioni prima casa – Sussiste – Dichiarazione d’intenti e di possesso dei requisiti nell’atto introduttivo del giudizio per usucapione ovvero nel corso del giudizio stesso – Necessità – Mancanza – Esclusione benefici prima casa

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE TORINO – Sentenza 20 marzo 2015, n. 340FISCALE

Tributi – Riscossione coattiva – Procedura esecutiva immobiliare e fermo amministrativo – Iscrizione ipotecaria – Obbligo dell’amministrazione di attivare il contraddittorio endoprocedimentale – Preventiva comunicazione di avvio del procedimento – Mancanza – Iscrizione di ipoteca nulla

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE TORINO – Sentenza 20 marzo 2015, n. 341FISCALE

Tributi – Imposte sui redditi – Redditi di partecipazione – Maggior reddito accertato nei confronti della società – Adesione all’accertamento da parte della società – Definitività del reddito da partecipazione nei confronti dei soci estranei alla definizione – Non sussiste

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 10 aprile 2015, n. 1848LAVORO

Diniego del rinnovo del permesso di soggiorno

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 febbraio 2015, n. 2679LAVORO

Lavoro – Mancata fruizione delle pause al videoterminale – Risarcimento – Diritto a godere di ferie non godute – Accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 febbraio 2015, n. 2912LAVORO, FISCALE

Tributi – IRPEF – Redditi di lavoro dipendente – Cittadini italiani residenti all’estero – Attività prestata in Svizzera – Assoggettabilità ad IRPEF

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2015, n. 5047FISCALE

Tributi – TARSU – Locali destinati ad attività economica – Rifiuti speciali – Smaltimeno affidato ad azienda specializzata – Esonero dal pagamento della tassa – Assimilazione ai rifiuti urbani – Verifica attivazione del servizio di raccolta differenziata – Necessità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 marzo 2015, n. 5880LAVORO

Lavoro – Trasferimento – Impossibilità di impiego della lavoratrice in altre mansioni – Mancanza di prove

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 14 aprile 2015, n. C-527/13LAVORO

“Rinvio pregiudiziale – Lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile – Parità di trattamento in materia di previdenza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4 – Direttiva 97/81/CE – Accordo quadro UNICE, CEEP e CES sul lavoro a tempo parziale – Calcolo delle prestazioni – Sistema di integrazione delle lacune contributive – Lavoratori a tempo parziale e lavoratori a tempo pieno”

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE DI ROMA – Sentenza 20 marzo 2015LAVORO

Inps – Rinegoziazione, in sede di contrattazione decentrata di secondo livello, dell’articolazione dell’orario di lavoro del personale – Condotta antisindacale – Accertamento

TRIBUNALE ORDINARIO MILANO – Sentenza 19 marzo 2015, n. 829LAVORO

Rapporto di lavoro – Contratto a termine e di formazione e lavoro – Proroga – Causale generica

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

SENTENZA

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE LAZIO – Sentenza 11 febbraio 2015, n. 2454LAVORO

Disabili – Concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali – ISEE – Nuove modalità di calcolo – Svantaggi

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

CIRCOLARE

AGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare 14 aprile 2015, n. 16/EFISCALE

Chiarimenti in materia di imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi degli articoli 15 e 15-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 14 aprile 2015, n. 76LAVORO

Convenzione INPS – CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL, UIL per l’attività di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria. Istruzioni operative

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 13 aprile 2015, n. 2526LAVORO

Equiparazione del contratto di solidarietà difensivo ex lege n. 863 del 1984 alla Cassa Integrazione straordinaria al fine dell’erogazione dell’indennità di mobilità e del trattamento speciale di disoccupazione dell’edilizia di cui alla legge n. 451 del 1994

Esodati

Esodati: le salvaguardie 2015

 

La situazione delle salvaguardie e delle erogazioni delle pensioni per i lavoratori esodati fotografata dall’INPS e il sondaggio avviato dalla Commissione Lavoro del Senato.

 – 15 aprile 2015
Pmi TVPensioni: riforme in discussione
 

 

Pensioni INPS

L’INPS ha aggiornato e comunicato i dati relativi alla cosiddetta “Operazione salvaguardia”, ovvero sulle pensioni erogate a i lavoratori esodati, rimasti senza pensione né stipendio dopo la Riforma delle Pensioni Fornero-Monti, ai quali si applicano le norme pre-riforma. Al 3 aprile 2015 si contavano 110.545 pensioni certificate (erano 97.996 a gennaio 2015), su un totale di 170.230 posizioni individuate dalle 6 salvaguardie, con 69.693 trattamenti liquidati (erano 64.077 a gennaio 2015).

=> Vai allo Speciale Esodati

 

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Prima salvaguardia

La prima salvaguardia dalla Riforma delle Pensioni Fornero, quella prevista dall’articolo 24, commi 14 e 15 della legge 214/2011, prevede la tutela di 65mila posizioni. Ad oggi risultano certificate 64.374 pensioni, stesso dato di gennaio, delle quali 46.770 liquidate (erano 44.114 a gennaio).

Prima salvaguardia

Seconda salvaguardia

La seconda salvaguardia, regolata dal Dl 95/2012, mostra ancora i numeri più bassi: le pensioni certificate e liquidate sono ferme da gennaio a 17.352 e 10.104 rispettivamente, su un totale di 35 mila posti disponibili.

=>Scopri le novità 2015 sulle Pensioni

Seconda salvaguardia

Terza salvaguardia

La terza salvaguardia, prevista dall’articolo 1, commi 231 e seguenti della legge 228/2012, comprende 16.130 esodati di cui 7.344 certificati (gli stessi di gennaio) e 6.211 pensioni liquidate (contro le 5.981 di gennaio).

Terza salvaguardia

Quarta salvaguardia

La quarta salvaguardia fa riferimento alla legge 124/2013, articoli 11 e 11-bis, con la quale sono stati salvati dalla Riforma delle Pensioni Fornero 5 mila lavoratori esodati (contingente rideterminato dall’art. 1 della legge n. 147 del 2014): sono stati certificati 5.870 trattamenti, più di quelli disponibili e sono state liquidate 2.573 pensioni.

Quarta salvaguardia

Quinta salvaguardia

Per quanto riguarda la quinta salvaguardia (legge 147/2013) i posti disponibili sono 17mila posti disponibili, le certificazioni sono state 3.412 (3.294 a gennaio) e sono state messe in pagamento 3.218 pensioni.

Quinta salvaguardia

Sesta salvaguardia

Con riferimento alla sesta salvaguardia (legge 147/2014), su 32.100 posti disponibili, sono stati certificati 12.192 trattamenti e sono state liquidate 817 pensioni. Si tratta delle salvaguardie per le quali la scadenza per l’invio della richiesta di accesso era stato fissato al 5 gennaio 2015.

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Sondaggio esodati

Intanto il Senato della Repubblica ha attivato un sondaggio per gli esodati non ancora riconosciuti raggiungibile all’indirizzo internet “indagineesodati.senato.it”. L’obiettivo dell’indagine è di fornire alla Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato nuovi elementi per risolvere definitivamente la questione esodati. (Fonte: INPS).

 

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San Damiano de Veuster

San Damiano de Veuster


San Damiano de Veuster

Nome: San Damiano de Veuster
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 15 aprile

«La politica e il mondo giornalistico possono vantare eroi, ma pochi possono essere paragonati a padre Damiano di Molokai. Vale la pena dare un’occhiata alle fonti di tale eroismo» (Gandhi)

Padre Damiano stesso rivela in una lettera i motivi della sua scelta: «Arno molto questi poveri indigeni per la loro semplicità e faccio per loro tutto ciò che posso. Essi mi amano come fanno i bambini con i propri genitori, e attraverso questo reciproco affetto spero di poterli condurre a Dio. Se amano il prete, infatti, ameranno più facilmente Cristo nostro Signore».

Joseph de Veuster (Damiano era il suo nome cr religione) nacque nel Belgio fiammingo nel 1840. A 19 anni chiese l’ammissione presso i padri dei Sacri Cuori. Dopo alcuni anni di preparazione, venne inviato missionario nelle Hawaii dove gli venne affidato un esteso territorio con soli 2000 abitanti. Il giovane prete non si perse d’animo. Imparò la lingua degli indigeni, condivise il loro povero cibo, dormiva come loro su un pagliericcio. Nel 1873 compì un’ulteriore discesa nell’abisso della carità, imbarcandosi per Molokai per assistere gli ammalati di lebbra. Negli anni trascorsi sul’isola Damiano restituì ai lebbrosi il senso della loro dignità, li aiutò a organizzarsi, a costruirsi una capanna, a coltivare piccoli appezza menti di terreno. Finì per sentirsi talmente in comunione con loro da iniziare la sua omelia con le parole: «Noi altri lebbrosi». Ed effettivamente la terribile malattia si annunciò sul suo corpo prima sommessamente, poi con segni sempre più evidenti. Morì il 15 aprile 1889. Ai funerali partecipò una folla straordinaria di lebbrosi inconsolabili.

rassegna.it

Newsletter del 15/04/2015

Professioni, tutele universali da costruire (14/04/2015 19:06)

Camusso: “Bisogna riscrivere lo Statuto dei lavoratori. La contrattazione deve essere un punto di riferimento per tutti, per superare le diseguaglianze fra lavoratori dipendenti e autonomi”. La discussione con le associazioni del settore

Corpo Forestale: Flai Cgil, no ad accorpamento (14/04/2015 18:52)

Rinnovo Rsu Whirlpool-Indesit di Albacina, Fiom diventa prima sindacato (14/04/2015 18:49)

Enti locali, 15/4 assemblea nazionale con 500 segretari comunali e provinciali (14/04/2015 18:22)

Cgil Cisl Uil e Unscp: “No alla soppressione, riforma condivisa per garantire legalità”. L’assemblea è convocata per le ore 10 presso la Sala consiliare di palazzo Valentini (Via IV Novembre, 119/A), sede della Città metropolitana di Roma capitale

Palermo, 15/4 sciopero lavoratori ex Pip (14/04/2015 18:11)

Assemblee negli uffici giudiziari di Trani: “Mai più 9 aprile”(14/04/2015 18:10)

Dopo la strage di Milano. “La Giustizia ti difende, difendi la Giustizia”. Il 16 aprile mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa Uil per la sicurezza sul lavoro, assemblee per cambiare le regole

Sanità: Gruppo Garofalo, sciopero a oltranza contro 160 licenziamenti (14/04/2015 17:36)

Hera: Cgil E.Romagna e Bologna, sindaci rivedano decisione di scendere sotto 51% (14/04/2015 17:18)

Edilizia, i lati oscuri della crisi in Abruzzo (14/04/2015 16:55)

Dal 2008 a oggi 12 mila addetti persi. Aumentano le partite Iva, il lavoro “grigio” e il personale occupato a tempo determinato e per brevi periodi: massimo 4 mesi. I ritardi della ricostruzione DI G. DI CESARE E S. AMICUCCI

Franco Tosi (Mi), 17/4 incontro su prospettive occupazionali(14/04/2015 16:39)

Roma, protocollo d’intesa tra sindacati e III Municipio (14/04/2015 16:35)

Terziario, con attivo delegati parte consultazione su contratto(14/04/2015 16:31)

Firenze, 15/4 incontro su Cgil e migranti (14/04/2015 16:16)

Carpi, intesa su vertenza servizi demografici (14/04/2015 16:09)

Dura la vita da professionisti (14/04/2015 16:03)

Lo studio sul lavoro autonomo dell’Associazione Trentin. Solo il 13% del campione si considera un dipendente mascherato. Per tutti gli altri il lavoro autonomo è una scelta duratura. Ma piena di ostacoli e difficoltà DI P. DI NICOLA

Bologna, nessun accordo per esuberi accompagnamento disabili (14/04/2015 16:03)

Sindacati, no a cessione azioni Hera (14/04/2015 15:57)

Autonomi, due su tre non arrivano a fine mese (14/04/2015 15:11)

La ricerca su professionisti e lavoratori autonomi promossa dalla Consulta delle professioni della Cgil in collaborazione con ll’Associazione Bruno Trentin e con la Filcams. La metà non guadagna più di 15 mila euro annui. Aumenta la domanda di sindacato

Toscana, il lavoro che resiste (14/04/2015 15:10)

Con la contrattazione, ha detto il segretario regionale Gramolati a RadioArticolo1, “siamo riusciti a salvare 260.000 posti di lavoro”. “L’accordo per Piombino dimostra che l’intervento pubblico è strategico, così come indicato nel Piano del lavoro Cgil”

Pensioni: sindacati, bene Boeri su pagamento al primo del mese (14/04/2015 13:42)

Spi Cgil Bologna: 16 aprile, la Resistenza delle donne (14/04/2015 13:10)

Ente Fiera di Foggia, sindacati chiedono tavolo in Prefettura(14/04/2015 12:58)

Lavoratori senza stipendi da 4 mesi, urge piano industriale di rilancio dell’istituzione

Perugia, 17/4 sindacati presentano piano regionale amianto(14/04/2015 12:40)

Guess (Bo): 22/4 otto ore di sciopero (14/04/2015 12:35)

Def, le tre proposte della Cgil (14/04/2015 12:34)

Un’imposta sulle grandi ricchezze finanziarie per un piano straordinario per l’occupazione. Aumentare le imposte sulle successioni. Utilizzare i fondi pensione dei lavoratori anche per lo sviluppo del Paese

Toscana, 15/4 assemblee permanenti contro la “buona scuola”(14/04/2015 12:32)

Viadotto crollato: a pagare sono cittadini e lavoratori (14/04/2015 11:40)

Dissesto, risorse bloccate e disoccupazione galoppante. Protesta dei sindacati in tutta l’isola. Tarantino (Fillea Cgil): “Sconcertante rimpallo di responsabilità, mentre a pagare il prezzo più alto sono i cittadini e le migliaia di edili disoccupati”

Un calcio agli incidenti sul lavoro (14/04/2015 10:14)

Feneal, Filca e Fillea organizzano una conferenza stampa presso la Figc a Roma e un volantinaggio a Torino per i quarti di Champions: “Basta stragi nei cantieri dei Mondiali Qatar 2022.” Operai come schiavi, ad oggi sono già morti in 1.200

Def: oggi alle 12, conferenza stampa della Cgil (14/04/2015 09:47)

Un new deal per la sicurezza (14/04/2015 08:57)

Manca nel nostro paese un disegno politico-istituzionale in grado di rispondere alle sfide poste dalla grande crisi economico-finanziaria. La deontologia degli operatori al servizio della coesione nazionale DI DANIELE TISSONE

Pensione anticipata

 

Pensione anticipata: niente penalizzazione fino al 2017

Beneficiari della pensione anticipata piena in attuazione Legge di Stabilità: come si applica la norma, l’allargamento della platea, circolare INPS.

 – 14 aprile 2015
Pmi TVApprovato il DEF 2015: il Piano delle riforme
 

 

pensioni (1)

Ecco tutte le procedure INPS per coloro che vanno in pensione anticipata dal primo gennaio 2015 e maturano il requisiti di anzianità contributiva entro la fine del 2017: sono descritte nella circolare INPS 74/2015, che di fatto comprende tutte le novità in materia previdenziale previste dalla Legge di Stabilità. Una prima parte è dedicata al tetto massimo delle pensioni di coloro che calcolano la quota amturata dal 2012 con il contributivo (non si può più superare l’80% dell’ultima retribuzione, ovvero il limite previsto dal regime retributivo), mentre la seconda parte riguarda la pensione anticipata.

=> INPS: come ottenere la pensione anticipata piena

 

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Pensione anticipata senza decurtazioni

È il comma 113 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità a stabilire che dal 1° gennaio 2015 non si applicano più le riduzioni sull’assegno di pensione anticipata previste dalla Riforma Fornero, quindi l’1 o il 2% a seconda dell’età anagrafica. È stata quindi eliminato il taglio sulla pensione anticipataper chi si ritira prima dei 62 anni, che era pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo rispetto all’età di 62 anni e a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. C’era già una deroga a questa disposizione, limitata ai cosiddetti lavoratori precoci, ovvero coloro che maturano i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2017 con contributi da prestazione effettiva di lavoro. Ora, invece, l’accesso alla pensione anticipata senza decurtazioni è esteso a tutti coloro che maturano i requisiti entro fine 2017, quale che sia la natura dei contributi versati.

Decorrenza della pensione

La pensione anticipata piena viene riconosciuta ai trattamenti con decorrenza dal 1° gennaio 2015 di coloro che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, anche se la decorrenza della pensione si collochi successivamente a tale ultima data. Coloro che invece sono in pensione anticipata condecorrenza anteriore al 1° gennaio 2015, continuano ad applicare le vecchie regole, con la decurtazione da Riforma Fornero, ad eccezione dei lavoratori precoci. Si tratta di un punto oggetto di dibattito, nel senso che ci sono richieste di eliminare la penalizzazione anche per i lavoratori che si sono ritirati dal 2012 al 2015, su cui è recentemente intervenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiegando che per l’allargamento della platea è necessario un intervento legislativo parlamentare, con relativo finanziamento della misura.

=> Pensione anticipata: ecco gli assegni penalizzati

Di fatto, però, coloro che fino al 2015 sono rimasti al lavoro, per non subire la penalizzazione sull’importo dell’assegno prevista dalla Riforma Fornero, pur avendo maturato il requisito contributivo (ma non quello di età), dal primo gennaio 2015 possono accedere alla pensione anticipata piena. Lo sottololinea la circolare INPS, in applicazione del principio della cristallizzazione del diritto a pensione.

Requisito contributivo

Ricordiamo che per andare in pensione anticipata il requisito contributivo è pari a 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini, e saliranno di quattro mesi a partire dal 2016 per effetto dell’adeguamento alle aspettative di vita.

=> I nuovi requisiti per la pensione dal 2016

(Fonte: circolare INPS 74/2015).

 

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