Archivi giornalieri: 8 aprile 2015
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ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE08/04/2015
GIURISPRUDENZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALESENTENZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE CALTANISSETTA – Sentenza 14 gennaio 2015, n. 174FISCALETributi – Accertamento – Studi di settore – Dichiarazione integrativa per errata indicazione del codice attività – Sussiste – Ricalcolo studi di settore – Entità dello scostamento – Non grave – Illegittimità dell’accertamento CORTE DI CASSAZIONESENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 aprile 2015, n. 6742FISCALETributi – Agevolazioni fiscali – Prima casa – Revoca del beneficio – Notifica dell’avviso di liquidazione – Termine di prescrizione CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 marzo 2015, n. 4239LAVOROPubblico impiego privatizzato – Principi di correttezza e buona fede – Violazione – Riferibilità a lesione di diritti soggettivi già esistenti CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 marzo 2015, n. 4243LAVOROLavoro – Licenziamento per giusta causa – Dipendente di una casa di cura – Modifica di una cartella sanitaria senza il rispetto delle ordinarie procedure di rettifica CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 marzo 2015, n. 4462LAVOROPrevidenza – Determinazione dei premi Inail – Decreti ministeriali emanati ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 1124 del 1965 – Applicabilità ai villaggi turistici della tariffa 0213 – Discrimine rispetto ai premi dovuti dagli alberghi CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 marzo 2015, n. 4627FISCALEFallimento ed altre procedure concorsuali – Liquidazione coatta amministrativa – Compagnia di assicurazione in l.c.a. – Rivendica delle somme depositate presso la compagnia – Presupposti – Effettiva separazione patrimoniale – Omissione – Conseguenze – Applicazione dell’art. 1782 cod.civ. – Credito alla restituzione CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 aprile 2015, n. 6905FISCALEFallimento ed altre procedure concorsuali – Ammministrazione straordinaria – Rimesse sul conto corrente – Natura solutoria – Banca – Scientia decoctionis – Non sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 aprile 2015, n. 6921LAVORO, FISCALEProfessionisti – Risarcimento del danno – Prescrizione – Decorrenza – Dalla fine del mandato – Sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 marzo 2015, n. 4908LAVORO, FISCALELavoro autonomo – Contratto d’opera – Difformità e vizi dell’opera – Denuncia – Decadenza del committente dalla garanzia per i vizi – Riconoscimento dei vizi da parte del prestatore d’opera – Applicabilità della disciplina in materia di appalto sulla garanzia per i vizi – Sussistenza – Conseguenze CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2015, n. 5076LAVOROPrevidenza – Omissioni contributive – Somme aggiuntive – Sanzioni civili – Atti interruttivi della prescrizione del credito contributivo CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 febbraio 2015, n. 3442FISCALETributi – Contenzioso – Giurisdizione competente – Autotutela in materia tributaria – Rifiuto espresso o tacito – Impugnazione – Sindacato giurisdizionale – Contenuto – Fondamento TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALESENTENZATRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE CAMPANIA – Sentenza 12 marzo 2015, n. 1517FISCALEIscrizione a ruolo – Agente della riscossione – Contribuente – Cartelle di pagamento – Istanza di accesso al proprio ruolo esattoriale – Diritto all’ostensione – Sussiste LEGISLAZIONEAGENZIA DELLE ENTRATEAGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 07 aprile 2015LAVORO, FISCALEApprovazione delle specifiche tecniche per la trasmissione alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano dei dati relativi alla dichiarazione Irap 2015 DECRETO MINISTERIALEMINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 26 marzo 2015LAVORO, FISCALEDeterminazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per l’anno 2015, alle banche per gli oneri connessi alle operazioni agevolate di credito agrario di esercizio MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 26 marzo 2015LAVORO, FISCALEDeterminazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per l’anno 2015, alle banche per gli oneri connessi alle operazioni agevolate di credito agrario di miglioramento DECRETO PRESIDENTE CORTE COSTITUZIONALEMINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 26 marzo 2015LAVORO, FISCALEDeterminazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per l’anno 2015, alle banche per le operazioni di finanziamento previste dalla legge 25 maggio 1978, n. 234 (credito navale) PRASSIINPSCIRCOLAREINPS – Circolare 07 aprile 2015, n. 70LAVOROContratti di solidarietà stipulati successivamente al 14.6.1995. Riduzione contributiva ai sensi dell’art. 6, comma 4, della legge 28.11.1996, n. 608 MESSAGGIOINPS – Messaggio 07 aprile 2015, n. 2409LAVOROLavoratori marittimi. Pensione di vecchiaia anticipata di cui all’art. 31 della legge 26/07/1984 n. 413. Accertamento del requisito di 520 settimane di effettiva navigazione al servizio di macchina o di stazione radiotelegrafica MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICOCOMUNICATOMINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 07 aprile 2015LAVORO, FISCALEApprovazione delle disposizioni inerenti le modalità di effettuazione delle ispezioni straordinarie nei confronti degli enti cooperativi e la relativa modulistica. |
ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE08/04/2015
GIURISPRUDENZACORTE DI CASSAZIONESENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2015, n. 5076COOPERATIVE, EDILIZIAPrevidenza – Omissioni contributive – Somme aggiuntive – Sanzioni civili – Atti interruttivi della prescrizione del credito contributivo PRASSIINPSCIRCOLAREINPS – Circolare 07 aprile 2015, n. 70COOPERATIVE, EDILIZIAContratti di solidarietà stipulati successivamente al 14.6.1995. Riduzione contributiva ai sensi dell’art. 6, comma 4, della legge 28.11.1996, n. 608 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICOCOMUNICATOMINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 07 aprile 2015COOPERATIVEApprovazione delle disposizioni inerenti le modalità di effettuazione delle ispezioni straordinarie nei confronti degli enti cooperativi e la relativa modulistica. |
Novità e approfondimenti
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Assunzioni agevolate
Assunzioni agevolate 2015: mancano 3 miliardi
I calcoli dei Consulenti del Lavoro sulle assunzioni agevolate 2015 a tempo indeterminato: saranno 1milione 150mila, servono 3 miliardi in più di quelli previsti dalla Legge di Stabilità.
Per finanziare le assunzioni agevolate 2015 di dipendenti a tempo indeterminatopreviste dalla Legge di Stabilità ci vogliono circa 3 miliardi di euro: i calcoli sono dellaFondazione Studi Consulenti del Lavoro e considerano una potenziale platea di beneficiari pari a 1 milione 150mila lavoratori. In pratica, si stima che le assunzioni agevolate 2015 a tempo indeterminato saranno 1 milione 150mila e comporteranno un costo complessivo di 4 miliardi 745 milioni.
=>Incentivi assunzione e creazione d’impresa: guida aggiornata
Assunzioni agevolate: i conti 2015
L’agevolazione media per ogni contratto sarà pari a 4mila130 euro. È quasi la metà rispetto al tetto massimo previsto, pari a 8mila 60 euro, perché si ritiene che molte retribuzioni saranno al di sotto del limite (contando anche i contratti part-time) e anche perché man mano che passano i mesi scende l’incentivo.
=> Sgravi assunzioni agevolate 2015, come calcolare il tetto mensile
Dunque, utilizzando questi parametri la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ritiene che il costo totale dei contratti incentivati 2015 sarà pari a oltre 4 miliardi, mentre al momento la Legge di Stabilità a copertura della misura ne ha stanziati solo 1,8. All’appello, mancano quasi 3 miliardi, per la precisione 2 miliardi 945 milioni.
I calcoli valgono solo per questo 2015, ma si sottolinea che la questine delle coperture si riproporrà per i prossimi anni, perché lo sgravio pur riguardando solo le assunzioni 2015 dura poi fino a fine 2017. Fra l’altro, non si esclude che la misura venga rinnovata, le prime risposte in questo senso potrebbero arrivare con la presentazione del DEF entro il 10 aprile.
Assunzioni agevolate: stime
Si tratta, fra l’altro, di stime prudenziali, basate come sottolinea lo stesso Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sulle assunzioni totali atempo indeterminato 2014, che sono state 1 milione 600mila. In pratica, se si riproponesse questo stessa cifra (quindi, non prevedendo alcun crescita sostenuta, ad esempio, dalla possibilità di agevolazioni oltre che dalle nuove norme in materia dicontratti a tempo indeterminato previste dai decreti attuativi del Jobs Act), sarebbero circa 500mila i nuovi contratti non agevolati.
=> Come ottenere l’esenzione contributiva assunzioni tempo indeterminato
Assunzioni agevolate: normativa
Ricordiamo brevemente che l’incentivo sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 spetta in base al comma 118 della Legge di Stabilità (legge 190/2014), e prevede un esonero contributivo per un periodo massimo di 36 mesi, fino al dicembre 2017, nel limite massimo di 8mila 060 euro all’anno. Nei primi due mesi dell’anno ci sono state circa 275mila nuove assunzioni a tempo indeterminato, nell’80% dei casistabilizzazioni di precedenti contratti a termine o a progetto o rapporti di lavoro autonomo. Tendenzialmente, i Consulenti del Lavoro ritengono che nell’intero 2015 l’87% delle assunzioni sarà rappresentato da stabilizzazioni, mentre il 13% riguarderà lavoratori disoccupati.
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rassegna.it
Newsletter del 08/04/2015
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Professionisti: ricongiunzione contributi INPS 2015
Professionisti: ricongiunzione contributi INPS 2015
Liberi Professionisti e ricongiunzione periodi assicurativi ai fini previdenziali: piani di ammortamento con tabelle aggiornate.
Con la Circolare n. 68/2015 l’INPS fornisce indicazioni in merito alla ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini previdenziali per i liberi professionisti, relativamente alle domande presentate nel corso del 2015.
=> Ricongiunzione contributi INPS online dal 16 marzo
Più in particolare l’Istituto rende noto di aver aggiornato le tabelle necessarie per lapredisposizione dei piani di ammortamento degli oneri relativi alle domande di ricongiunzione presentate nel corrente anno 2015 in base al tasso di variazione medio annuo dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’ISTAT per il 2014, pari allo 0,2%.
=> Ricongiunzione contributi pensioni: la mini guida
Le tabelle aggiornate (tabella I/2015 – Ammontare della rata mensile costante posticipata per ammortizzare al tasso annuo composto dello 0,2% il capitale unitario da 2 a 120 mensilità e tabella II/2015 – Coefficienti per la determinazione del debito residuo in caso di sospensione del versamento delle rate mensili prima della estinzione del debito al tasso annuo del 0,2% – sono allegate alla Circolare n. 64/2014, insieme alle istruzioni per il loro corretto uso.
(Fonte: Circolare INPS n. 64/2015).
Amianto
Amianto, le proposte dei sindacati in Campania
Sorveglianza sanitaria degli ex esposti, bonifica degli edifici pubblici contaminati, siti web di informazioni ai cittadini, incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con impianti fotovoltaici. È un vasto programma quello messo a punto da Cgil, Cisl e Uil della Campania con la piattaforma unitaria sull’amianto. Un tema che interessa molto la Campania, che ha pagato un prezzo altissimo in termini di malati e di vittime: nel decennio 1993-2013 i casi di mesotelioma maligno sono stati 1.237 (per il 75,4 per cento hanno colpito la popolazione maschile), di cui soltanto 257 derivanti da esposizione professionale certa.
“La nostra piattaforma – spiega Teresa Potenza, segretaria Cgil Campania – risponde a tre emergenze: la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, la tutela ambientale e la tutela assicurativa e previdenziale. È nostra intenzione aprire un tavolo di confronto con la Regione per affrontare in maniera organica le tante problematiche ancora aperte, recuperando i ritardi e le inefficienze”. L’esigenza profonda dei sindacati campani è quella di avere “una governance con un confronto continuo e trasparente per avere certezze sugli investimenti, sul loro utilizzo e sulla qualità degli interventi”. Tra le numerose misure, Potenza sottolinea l’urgenza di “un piano di bonifiche del territorio, in una regione dove l’amianto è stato utilizzato in siti produttivi importanti, come la Eternit, l’Italsider e la Cementir di Bagnoli, o come la ex Isochimica di Avellino (ndr. dove negli anni ottanta venivano scoibentate le carrozze ferroviarie), nonché in una quantità indefinita di siti pubblici e privati per i quali ancora non esiste una mappatura aggiornata e dettagliata”.
Al primo punto della piattaforma vi è la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini. Cgil, Cisl e Uil della Campania evidenziano la necessità di aggiornare il censimento e piano di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti (perché “non tiene conto delle evoluzioni scientifiche avvenute nel tempo e dei progressi legati all’efficacia dei controlli”); di estendere la sorveglianza epidemiologica ai lavoratori interessati a bonifiche, inertizzazioni e smaltimenti; di stipulare un protocollo di sorveglianza sanitaria per gli addetti delle attività di rimozione e manipolazione, coinvolgendo i datori di lavoro.
Altro punto fondamentale della piattaforma è l’istituzione di un Fondo regionale per il risanamento e la bonifica degli edifici pubblici contaminati, a partire dalle scuole e dal patrimonio edilizio di proprietà pubblica. Sempre in tema di salute di lavoratori e cittadini, i sindacati campani chiedono un maggior impegno sul versante delle informazioni: la creazione (e gestione) di un portale web sull`amianto; il potenziamento della rete informativa relativa alle strutture di anatomia e istologia patologica nell’ambito del Registro regionale mesoteliomi, che coinvolga anche i medici di famiglia, che sono i primi a prendere in carico le patologie polmonari.
Il secondo pilastro della piattaforma sindacale è la tutela ambientale. “La prevenzione – si legge nel testo – si attua non solo con la sorveglianza sanitaria, ma anche con il controllo ambientale che la legge e il piano nazionale amianto demandano all’Agenzia regionale per la protezione ambientale”. Molto va fatto, anzitutto, sul piano dell’informazione: la Regione Campania dovrebbe rendere disponibile (su uno specifico portale web) la mappatura completa e aggiornata sia della presenza di amianto sul territorio (distinta per siti pubblici e privati e per tipologia di amianto) sia del numero di siti abbandonati contenenti amianto o rifiuti pericolosi. Sempre su questo versante, la Regione dovrebbe anche attivare uno sportello informativo per i cittadini (presso l’Agenzia regionale) al fine di fornire loro “corrette informazioni per limitare quanto più possibile il verificarsi di condizioni di rischio in relazione alla presenza di materiale contenente amianto”.
Molto va fatto sul versante delle bonifiche e degli impianti di smaltimento: non solo le realizzazioni vanno accelerate (anche allo scopo di “creare nuovi posti di lavoro” e “per rilanciare in parte l’economia del settore edile”), ma la Regione deve convocare un tavolo, con sindacati, Inail e Agenzia campana, per coordinare l’attività dei Comuni in relazione a queste attività.
rassegna.it
Morti sul lavoro
Febbraio, mese tragico per le morti sul lavoro in Italia
La media è a dir poco drammatica e parla di quasi due vittime sul lavoro per ogni giorno del mese di febbraio. Per un totale di 49 infortuni mortali. E sale a 121 il numero di persone che hanno perso la vita nel corso della loro attività lavorativa nel primo bimestre del 2015; con 80 decessi registrati in occasione di lavoro (erano 81 nel 2014) e 41 in itinere. Complessivamente, rispetto al primo bimestre del 2014 si rilevano due vittime in più: 121 a febbraio 2015 contro le 119 dello scorso anno.
E’ questa la prima proiezione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre a seguito dell’ultima indagine condotta sul fenomeno delle morti bianche (sulla base di dati Inail).
“Continua a non cambiare nulla, dunque, nelle analisi del nostro Osservatorio. Anzi, la situazione peggiora. E il Governo non accenna ad intervenire con nuovi strumenti su questa piaga sociale che è una vergogna per un paese che si dice civilizzato” – commenta il Presidente Mauro Rossato.
Un pericoloso immobilismo del Governo sovrastato, purtroppo, dal dinamismo dei grafici delle morti bianche. E ad emergere con i risultati maggiormente sconfortanti in termini di numero di vittime registrate in occasione di lavoro (escludendo quelle in itinere) sono: la Lombardia (11 infortuni mortali), il Veneto (10) e il Lazio (9). Seguono: Puglia e Campania (7), Sicilia (6), Piemonte ed Emilia Romagna (5), Umbria e Toscana (4), Abruzzo, Liguria, Marche (3), Trentino, Friuli e Calabria (1).
Mentre il rischio di mortalità più elevato rispetto alla popolazione lavorativa viene rilevato in Umbria (11,2 contro una media nazionale di 3,6), seguito da Abruzzo e Puglia (6,1). Il 12,5 per cento degli incidenti mortali si è verificato nel settore delle attività manifatturiere, l’11,3 per cento in quello delle costruzioni, il 10 per cento nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli e il 7,5 per cento nei trasporti e magazzinaggi. La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 45 e i 54 anni con 31 vittime su 80. Le donne che hanno perso la vita nei primi due mesi dell’anno in occasione di lavoro sono state 5. Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 9 pari all’11,3 per cento del totale.
NASpI
NASpI per gli stagionali: assegno più lontano
I periodi di cassa integrazione a zero ore, o quelli non retribuiti da parte del datore di lavoro (esempio: malattia senza integrazione), non vanno conteggiati nelle 30 giornate di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi di disoccupazione necessari per il diritto alla NASpI per gli stagionali: la precisazione è del Ministero del Lavoro, in vista della circolare applicativa dell’INPS sui criteri con cui, dal prossimo 1 maggio 2015, verrà applicata la nuova NASpI. Si tratta della nuova assicurazione sociale per l’impiego che in base alla Riforma Ammortizzatori Sociali del Jobs Act sostituisce ASpI e mini-ASpI.
In altre parole, gli eventuali periodi senza integrazioni da parte del datore di lavoro o di cassa integrazione a zero ore, determinano un ampliamento, pari alla loro durata, dei quattro anni all’interno dei quali bisogna avere almeno 13 settimane di contribuzione. Il riferimento normativo è il decreto legislativo 22/2015, la Riforma Ammortizzatori sociali, che prevede il diritto alla NASpI per i disoccupati che abbiano, nei quattro anni precedenti la disoccupazione, almeno 13 settimane di contribuzione e possano far valere almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti lo stato di disoccupazione.
Tutti questi aspetti, precisa il Ministero, saranno dettagliati nella circolare applicativa INPS, attesa in vista della scadenza del primo maggio. Nel frattempo, da registrare le proteste dei lavoratori stagionali, che con la mini-ASpI hanno sei mesi di indennità a fronte di almeno sei mesi di lavoro, mentre con la NASpI avranno un trattamento per soli tre mesi. Il punto è l’articolo 5 della legge, in base al quale la NASpI spetta per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione degli ultimi quattro anni. Esclude, però, dal calcolo le settimane su cui il lavoratore ha già percepito ammortizzatori sociali. Restano penalizzati gli stagionali che nel 2014 hanno percepito sei mesi di indennità a fronte di sei mesi lavorati, e che nel 2015 matureranno “solo” tre mesi, sempre lavorando per i sei mesi ad esempio della stagione estiva. Un settore su cui questo meccanismo pesa particolarmente è il turismo, nel quale è frequente il lavoro stagionale.
da Pmi.it