Archivi giornalieri: 25 settembre 2013

UE

Ue: Corte, senza visto turchi non possono usufruire servizi

 

I cittadini turchi non hanno il diritto di entrare nell’Ue, per fruirvi di servizi, senza visto. Lo stabilisce una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione.
Nel 1963, la Turchia e la Comunità economica europea nonché i suoi Stati membri hanno concluso un Accordo di associazione, per promuovere il rafforzamento delle relazioni commerciali ed economiche, migliorare il tenore di vita del popolo turco, e facilitare una successiva adesione del Paese. In particolare le parti contraenti si ispirano alle disposizioni del Trattato Cee sulla libera prestazione dei servizi tra gli Stati membri per eliminare le restrizioni tra loro. E il Protocollo addizionale dell’accordo, contiene una clausola di “standstill”, che vieta di introdurre restrizioni alla libera prestazione dei servizi.

Sulla base di questo, una donna turca a cui le autorità tedesche hanno negato un visto per far visita al patrigno residente in Germania, invoca la “standstill” dinanzi ai giudici tedeschi. A suo avviso, c’è il divieto dell’introduzione di nuove restrizioni, come un obbligo di visto, non soltanto nei confronti di coloro che cercano di effettuare una prestazione di servizi (“attiva”), ma anche per chi cerca di fruirne.

La Corte amministrativa d’appello di Berlino Brandeburgo si è rivolta alla Corte di giustizia Ue affinché’ precisasse la portata della “standstill”. Con la sua sentenza Lussemburgo evidenzia come il Protocollo addizionale dell’Accordo di associazione Cee-Turchia “non osta all’introduzione, dopo la sua entrata in vigore, di un obbligo di visto per la fruizione di servizi”.

Germania

Germania: Cgil, sia europeista e solidale

 

“Il percorso verso la costruzione della dimensione sociale e politica dell’Ue ha bisogno di una Germania europeista e solidale, pronta a dare il proprio contributo per risolvere il drammatico problema che ha oggi di fronte a sé l’Europa: la disoccupazione giovanile”. E’ quanto afferma il responsabile del segretariato Europa della Cgil, Fausto Durante, alla luce dei risultati elettorali in Germania.

Per il dirigente sindacale “quale che sia la composizione della futura coalizione, il governo di Berlino e la cancelliera Merkel non potranno esimersi dall’affrontare il tema cruciale del ruolo della Germania nel processo di costruzione dell’Ue. Un ruolo che sino a questo momento è stato quello di rigido custode dell’ortodossia rigorista, con tutte le conseguenze che tale atteggiamento ha avuto nelle scelte della Commissione europea e delle altre autorità comunitarie”. Ora “tutta la Confederazione europea dei sindacati è impegnata nella definizione di un piano di investimenti di livello europeo, all’insegna della reindustrializzazione dell’Europa in un quadro di crescita sostenibile e di creazione di nuova e stabile occupazione. Ci auguriamo – conclude – che il nuovo governo tedesco partecipi a questa sfida, decisiva per il comune futuro dell’Europa”.