Fondi Pensioni

Fondi pensione aprono a rischio, investimenti liberi. Nuovo decreto entro luglio o parte procedura infrazione Ue

Liberi di investire fino a diventare soggetti attivi sul modello dei grandi fondi pensione Usa, che, come nel caso del fondo Veba dei metalmeccanici, riescono a mettere sotto scacco un colosso come Fiat-Chrysler.

E’ la nuova vita dei fondi pensione italiani, caratterizzati oggi da rendimenti fino ad oltre il 35% su base annua per i fondi aperti e fino al 14% per i fondi negoziali. Entrambe le categorie presto potranno allargare i propri investimenti al “private equity”, ai fondi immobiliari e di debito, alle infrastrutture e alle energie rinnovabili, grazie a un nuovo decreto ministeriale previsto entro luglio, che elimina le attuali restrizioni. E in assenza delle nuove regole sui fondi il danno non si limita al mantenimento dello status quo, in quanto l’Italia rischia una procedura di infrazione da parte dell’Ue, l’ennesima.

”E’ in arrivo tra giugno e luglio il nuovo decreto 703 che, rispetto a quello in vigore dal 1998, compie un salto di qualità, passando da un ordinamento di tipo carcerario, che vieta una serie di investimenti ai fondi pensione, ad un ordinamento liberale, che consente di investire in tutto ciò che non viene proibito”, spiega il presidente di Assoprevidenza. 

In pratica saranno possibili investimenti in derivati, fondi alternativi o speculativi (hedge funds), fondi immobiliari e fondi armonizzati, aprendo la strada a ”nuove possibilità di investimento per far crescere il patrimonio dei fondi”. Ma il nuovo decreto è anche una necessità per l’intero paese, dato che  ”il prossimo 22 luglio entrerà in vigore la normativa europea sulla libera circolazione dei fondi alternativi, che attualmente vengono vietati ai fondi pensione dal Dm 703”. Quindi, in assenza del nuovo decreto sui fondi pensione, ”l’Italia rischia una procedura di infrazione”, mentre il segretario confederale della Uil Domenico Proietti in una nota ha chiesto al governo ”un nuovo impegno volto a favorire l’ulteriore sviluppo della nostra previdenza complementare, rilanciando le adesioni ai Fondi e diffondendo la cultura previdenziale nel Paese”.

ansa

Fondi Pensioniultima modifica: 2013-05-22T16:46:01+02:00da vitegabry
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