Patronati

Appello del seg. Pd Londra Roberto Stasi a sostegno dei Patronati

Vi scrivo per sollecitare un vostro intervento a modifica della proposta di riduzione dei fondi per il sistema dei Patronati previsti nella Legge di Stabilita’. 
Già molti parlamentari si sono mobilitati in un campagna a difesa di un pezzo del nostro sistema di assistenza e di solidarietà, sia in Italia che all’estero. 
Voglio farlo anch’io, ed insieme a me, l’organizzazione che dirigo, il Circolo del PD Londra. 

Lo vogliamo fare raccontandovi la nostra positiva esperienza di Patronati nel Regno Unito ed, in particolare con quello che ci è più vicino, non solo per affinità valoriali ed ideali o perché ci ospita nei suoi spazi per le nostre riunioni ( lo fa anche con associazioni italiane ed inglesi amiche), ma soprattutto per la stretta collaborazione che si è instaurata: 
il patronato INCA CGIL.

La nostra esperienza parte da Londra, dal consolato italiano più grande d’Europa, 230 mila iscritti, si stima, inoltre, altri 200 mila non registrati all’AIRE – Registro italiani all’estero – con un’emigrazione assai variegata: da quella più tradizionale e matura, ora prevalentemente pensionati emigrati nel Regno Unito nel dopoguerra, fino agli studenti, ai professionisti, ai tanti giovani in cerca di lavoro e stabilità. 

Ed infine a quella, meno conosciuta ma crescente, dei nuovi italiani, stranieri immigrati in Italia nei decenni scorsi, naturalizzati, che adesso come cittadini italiani ripartono per altre destinazioni a causa della crisi economica del nostro Paese. 
Ecco tutte queste realtà, uno spaccato eterogeneo d’Italia all’estero, è il pubblico effettivo e potenziale, sempre crescente, dei Patronati all’estero. 

Con l’Inca Cgil di Londra abbiamo avviato da qualche mese un progetto di assistenza e di sostegno per i tanti che arrivano nel Regno Unito, volto ad aiutare, chi ci contatta, nell’alleviare le difficoltà ad inserirsi in una nuova realtà, evitando la solitudine, che vuol dire anche problemi, truffe e disagi vari.

Ecco, l’idea è stata quella di creare una rete di volontari che si attivi su sollecitazione del Patronato per poter aiutare, informare i tanti e nuovi italiani che arrivano nel Regno Unito, dalla ricerca di un dottore, all’apertura di un conto bancario, da un consulto legale gratuito alla redazione di un CV in inglese, fino alla sola socializzazione. 

Tutto questo è stato fatto con la regia e le risorse del Patronato, che, se da una parte continua a fornire servizi più tradizionali ad un pubblico più anziano, ha sentito, da qualche tempo, la necessità di innovarsi, di incrementare la propria presenza ed i propri servizi, assumendo anche in loco personale giovane e preparato, supplendo, integrando e coadiuvando le attività consolari. 

La mia positiva esperienza e le mie parole a difesa di questa realtà, ancora importante nella nostra comunità all’estero, sta nella qualità e gratuità (che dovranno essere preservate) dei servizi di assistenza, informazione ed aiuto che questi presidi di solidarietà svolgono quotidianamente. 

Ecco da questo vorrei partire: potrebbe sembrare una richiesta anacronistica, un giovane italiano all’estero che ha bisogno e difende i patronati, ma la realtà quotidiana mi chiede di farlo, la quotidianità dei problemi e delle esperienze ci chiedono di farlo, perché la solidarietà è senza tempo e senza età.
Sono sicuro del vostro impegno e vi saluto con affetto.
Buon lavoro!

Roberto Stasi
Seg. PD Londra

Patronatiultima modifica: 2014-11-05T18:43:30+01:00da vitegabry
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