Tagli ai patronati: La mobilitazione di Acli, Inas, Inca e Ital in Liguria
Si è tenuta questa mattina, presso la sede dell’Acli genovese, una conferenza stampa indetta dai Patronati ACLI, INAS, INCA, ITAL per illustrare le ragioni dello stato di agitazione che coinvolge tutti i Patronati della Liguria.
I tagli alle risorse dei Patronati, inseriti nella Legge di Stabilità, sono un attacco diretto ai cittadini e alla rete di solidarietà che si rivolge gratuitamente a disoccupati, pensionati, lavoratori anche stranieri e italiani all’estero.
Se questo provvedimento venisse confermato, i Patronati d’Italia non avrebbero più la possibilità di garantire i servizi gratuiti offerti fino a questo momento ai cittadini.
Il taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo, non costituiscono un reale risparmio rispetto a quanto annunciato dal Governo ma uno spostamento di risorse.
Oggi lo 0,226% dei contributi previdenziali versati da circa 21 milioni di lavoratori assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati. E’ evidente a tutti che, con questa proposta, il Governo vuole fare cassa con i contributi previdenziali mettendo le mani sui soldi dei lavoratori.
Per queste ragioni, sul territorio ligure prenderà vita una mobilitazione capillare e duratura che partirà con le richieste di incontro con i Parlamentari liguri, con i vertici territoriali di INPS, INAIL e con le Questure.
Inoltre è prevista per sabato 15 novembre una “giornata della tutela in piazza” che si svolgerà a Genova in Piazza De Ferrari dalle 9,00 alle 18,00.
In Liguria, il Sistema Patronati è presente in modo capillare sul tutto il territorio ligure. Nonostante la telematizzazione dei servizi da parte degli Enti Pubblici, dalle strutture di patronato, passano più dell’80% dei cittadini.
L’elevata percentuale è dovuta non solo dalla bassa alfabetizzazione informatica dell’utenza, ma soprattutto dalla complessità delle normative.
In particolare i Patronati del gruppo CE.PA, di cui fanno parte ACLI, INCA, INAS e ITAL sono presenti con 104 uffici e 157 operatori che si avvalgono anche della consulenza di medici e legali convenzionati con il servizio.
Per maggiore chiarezza, è necessario partire dai numeri che esprimono missione e obiettivi dei Patronati del CE.PA . Nel 2013, in Liguria, i patronati della rete hanno avuto circa 500.000 contatti e aperto 244.465 pratiche. In particolare 32.523 domande di invalidità, 45.301 domande di disoccupazione, 9.959 domande di maternità/paternità e 13.513 domande di richiesta prestazioni previdenziali (pensioni di anzianità, vecchiaia, reversibilità e supplementari), 13.951domande di rinnovo e rilascio titoli di soggiorno e di ricongiungimenti per i cittadini stranieri.
Si stima che, ogni anno, grazie al lavoro svolto dai Patronati, la Pubblica Amministrazione abbia risparmiato circa 227 milioni di euro. A chi potrà rivolgersi il cittadino per ottenere gli stessi livelli di assistenza e i servizi offerti dai Patronati?
Per noi è una scelta che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei Patronati, sistema che rimane l’unico welfare gratuito soprattutto per le persone che non possono permettersi il lusso di accedere a servizi a pagamento.
I Patronati sono l’unico presidio presente sul territorio dove il cittadino trova come interlocutore una persona e non un Call-Center. I cittadini stanno correndo il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali a cui hanno diritto.