Archivi giornalieri: 20 febbraio 2024

Sistema pensionistico in Danimarca

In Danimarca, il sistema pensionistico è notevolmente efficace e ben strutturato. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Pensione di Base: I cittadini danesi possono beneficiare di un sistema pensionistico pubblico di base. Questo fornisce una sicurezza minima per la vecchiaia.
  2. Previdenza Complementare: Oltre alla pensione di base, esiste un sistema di previdenza complementare. Questo sistema è parametrato in base al reddito dei lavoratori. In altre parole, le prestazioni pensionistiche aggiuntive dipendono dal livello di guadagno.
  3. Robusto e Sostenibile: Il sistema pensionistico danese è considerato robusto e sostenibileOffre una vecchiaia dignitosa ai cittadini grazie a una combinazione di pensioni pubbliche e pensioni occupazionali obbligatorie123.

In sintesi, la Danimarca ha creato un sistema che bilancia efficacemente la sicurezza finanziaria dei pensionati con la sostenibilità a lungo termine. È un esempio positivo per molti altri paesi.

In Danimarca, oltre al sistema pensionistico, esistono altre prestazioni sociali che contribuiscono al benessere dei cittadini. Ecco alcune di esse:

  1. Assistenza Sanitaria Universale: La Danimarca offre un sistema di assistenza sanitaria universale. I cittadini hanno accesso a cure mediche di alta qualità senza dover preoccuparsi dei costi.
  2. Assegni Familiari: Le famiglie danesi ricevono assegni familiari per sostenere i figli. Questi assegni aiutano a coprire le spese quotidiane e a garantire un ambiente stabile per la crescita dei bambini.
  3. Congedo Parentale Generoso: I genitori in Danimarca godono di un congedo parentale generoso. Sia le madri che i padri possono prendersi cura dei loro figli senza preoccuparsi di perdere il lavoro o di subire una diminuzione del reddito.
  4. Assistenza all’Infanzia: Il paese offre servizi di assistenza all’infanzia di alta qualità. Questi includono asili nido, scuole materne e programmi di educazione prescolare.
  5. Sussidi di Disoccupazione: In caso di disoccupazione, i cittadini danesi possono beneficiare di sussidi di disoccupazione. Questi aiutano a coprire le spese essenziali durante la ricerca di un nuovo impiego.
  6. Assistenza agli Anziani: Gli anziani ricevono assistenza attraverso servizi domiciliari, case di riposo e altre risorse. La Danimarca si impegna a garantire una vecchiaia dignitosa per tutti.
  7. Educazione Gratuita: L’istruzione superiore in Danimarca è gratuita per i cittadini e gli studenti stranieri. Questo contribuisce a creare una società istruita e ben preparata per il futuro.

Queste prestazioni sociali riflettono l’impegno della Danimarca per il benessere dei suoi cittadini e la creazione di una società equa e inclusiva.

Pensionati: il cedolino di pensione di marzo 2024

 
 
 
 

Pensionati: il cedolino di pensione di marzo 2024

Indicazioni sul cedolino di pensione di marzo 2024: come verificare l’importo erogato e le novità.

Pubblicazione: 20 febbraio 2024

Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui l’importo può variare.

Si riportano di seguito le principali informazioni relative al rateo di pensione in pagamento a marzo 2024.

La data di pagamento

Per marzo 2024 il pagamento avverrà con valuta 1° marzo.

Nuovo sistema di scaglioni e aliquote IRPEF per il 2024.

Dal rateo di pensione di marzo 2024 l’INPS procede all’applicazione delle novità introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

Le trattenute IRPEF vengono quindi effettuate sulla base della riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito.

Sul cedolino di pensione di marzo 2024 viene riportata la seguente annotazione: «da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023».

Sono inoltre adeguati gli importi delle detrazioni personali da lavoro dipendente sulle prestazioni sulle quali sono riconosciute in alternativa alla detrazione da pensione.

Si ricorda, in proposito, che la detrazione spetta sul complesso dei trattamenti riconosciuti al medesimo soggetto.

Inoltre, insieme al rateo di pensione, viene corrisposto il conguaglio relativo al ricalcolo dell’IRPEF applicata sui ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024.

Per maggiori informazioni sui nuovi scaglioni di reddito, sulle aliquote da applicare e sugli importi delle detrazioni di imposta si rinvia al messaggio in corso di pubblicazione sul portale dell’Istituto.

Trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali, tassazione 2024.

Alla fine del 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.

Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.

Se i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 sono risultati insufficienti per il recupero totale, si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi, fino all’estinzione del debito.

Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, del decreto-legge 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge 122/2010).

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di marzo, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.

Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024.

Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Reddito alimentare: pubblicato l’Avviso per la presentazione dei progetti

Reddito alimentare: pubblicato l’Avviso per la presentazione dei progetti

5 febbraio 2024

È stato pubblicato l’Avviso 1/2023, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, per la presentazione di progetti di Reddito alimentare finalizzati alla riduzione dello spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze con azioni di solidarietà sociale.

Com’è noto, il Reddito alimentare rappresenta un aiuto per le persone in condizione di grave povertà che consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. Con tale strumento si raggiunge un duplice obiettivo: combattere lo spreco alimentare e fornire un aiuto concreto alle persone in condizione di povertà assoluta e a coloro che hanno difficoltà a fare la spesa quotidiana.

Tali progetti, che costituiscono una prima sperimentazione della misura, vedranno il coinvolgimento di soggetti pubblici o Enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a persone in condizione di grave deprivazione materiale, e degli operatori del settore alimentare che si renderanno disponibili a donare i prodotti alimentari invenduti che saranno, successivamente, consegnati ai destinatari finali della misura.

Per consentire il corretto tracciamento dei prodotti alimentari e delle fasi di presentazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti, il Ministero del Lavoro ha realizzato un sistema informativo gestionale specifico, che sarà attivo anche per la ricezione delle progettualità a partire dal 22 febbraio.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate nelle modalità indicate all’articolo 12, entro le 13:00 del 31 marzo 2024.

Per saperne di più:

Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino

Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino

Il servizio permette di consultare online i conguagli derivanti dalle dichiarazioni 730 che l’INPS riceve dall’Agenzia delle Entrate. È rivolto al contribuente che indica l’INPS come sostituto d’imposta per l’effettuazione conguagli.
 
Rivolto a:
Categorie
Pensionati
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 30 luglio 2018 Ultimo aggiornamento: 23 giugno 2023

Cos’è

È un servizio per:

  • la consultazione dei conguagli derivanti dalle dichiarazioni 730 che INPS riceve dall’Agenzia delle Entrate;
  • la variazione o l’annullamento della seconda rata di acconto IRPEF e/o Cedolare Secca.

A chi è rivolto

Al contribuente che ha presentato il modello 730 (come dichiarante) indicando l’INPS come sostituto d’imposta che effettuerà i conguagli.

Come funziona

Il servizio consente:

  • la consultazione dei dati delle risultanze contabili (730/4) pervenute all’INPS, con gli esiti delle elaborazioni effettuate;
  • la variazione o l’annullamento della seconda rata d’acconto, condizionati al possesso delle credenziali per l’accesso.

Venerdì 23 febbraio sciopero generale: possibili disagi

Venerdì 23 febbraio sciopero generale: possibili disagi

Possibili disagi a causa dello sciopero generale indetto venerdì 23 febbraio.

Pubblicazione: 19 febbraio 2024

Per l’intera giornata di venerdì 23 febbraio 2024 le organizzazioni sindacali Al Cobas, FAO Federazione Autisti Operai, LMO Lavoratori Metalmeccanici Organizzati, SGC Sindacato Generale di Classe, SI, Cobas, Slaiprolcobas e SOA Sindacato Operai Autorganizzati hanno indetto uno sciopero generale di tutti i settori lavorativi pubblici e privati.

In relazione all’eventuale partecipazione dei dipendenti INPS allo sciopero potrebbero verificarsi disagi causati dalla ridotta attività.

 

Online “INPS per tutti”, il canale WhatsApp ufficiale dell’Istituto

Online “INPS per tutti”, il canale WhatsApp ufficiale dell’Istituto

Sullo smartphone le informazioni di maggiore interesse per imprese, pensionati, lavoratori, famiglie e cittadini: ecco come iscriversi al canale.

Pubblicazione: 19 febbraio 2024

È attivo “INPS per tutti”, il canale WhatsApp ufficiale dell’Istituto dedicato a imprese, pensionati, lavoratori, famiglie e cittadini.

Il canale “INPS per tutti”, sull’app di messaggistica più diffusa in Italia, proporrà almeno cinque contenuti a settimana sulle tematiche di più stretta attualità e di maggiore interesse per gli utenti INPS.

Brevi news, video, link, visual: l’Istituto farà arrivare sugli smartphone degli utenti che si iscriveranno al canale un pacchetto completo di informazioni e approfondimenti.

Aumentano così gli strumenti di comunicazione dell’INPS, da tempo presente sulle principali piattaforme social con l’obiettivo di garantire informazioni sempre più tempestive, semplici e accessibili. In questo ambito rientra l’apertura del canale WhatsApp, che sfrutta le potenzialità dell’app di messaggistica istantanea, presente sui dispositivi di quasi otto italiani su dieci, per informare gli utenti iscritti in tempo reale.

Questo canale sarà uno spazio all’interno del quale saranno raccolti i più importanti aggiornamenti sui diversi temi legati alla previdenza sociale: pensioni, sostegni alle famiglie, bonus, indennità, cassa integrazione, contributi e molti altri.

I messaggi saranno contraddistinti da elementi grafici di colore diverso in base ai temi oggetto delle comunicazioni: verde per imprese e liberi professionisti, giallo per le informazioni a tema lavoro, arancione per i messaggi a tema pensione e previdenza, rosso per argomenti come sostegni, sussidi e indennità e blu per le comunicazioni di carattere istituzionale come eventi o osservatori.

Una volta entrati nella chat, gli utenti potranno leggere i messaggi inviati dall’Istituto, cliccare sui link e reagire ai post utilizzando emoji, ma non potranno inviare risposte o chiedere informazioni. Il canale, inoltre, garantisce la totale riservatezza degli utenti, che avranno la certezza dell’autorevolezza delle informazioni.

È possibile iscriversi al canale WhatsApp “INPS per tutti” attraverso questo link oppure inquadrando con lo smartphone il seguente QR Code e cliccando sul link risultante.

 

Santa Giacinta Marto

 

Santa Giacinta Marto


Nome: Santa Giacinta Marto
Titolo: Veggente di Fatima
Nome di battesimo: Jacinta de Jesus Marto
Nascita: 11 marzo 1910, Aljustrel, Portogallo
Morte: 20 febbraio 1920, Lisabona, Portogallo
Ricorrenza: 20 febbraio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
13 maggio 2000, Fátima, papa Giovanni Paolo II
Canonizzazione:
13 maggio 2017, Fátima, papa Francesco

Jacinta de Jesus Marto, settima figlia di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus, era una pastorella nata ad Aljustrel, in Portogallo l’11 marzo 1910, ma è diventata famosa, assieme a suo fratello Francisco e alla loro cuginetta Lucia, per essere stata testimone di alcuni eventi miracolosi: le apparizioni della Madonna.

Giacinta era una bambina come le altre e conduceva una vita semplice: le piaceva giocare e ballare quando possibile.

Ma la sua esistenza cambiò quel 13 maggio 1917 quando, in un luogo chiamato Cova da Iria, nei pressi di Fatima, assistè alla prima apparizione di quella conosciuta in seguito come Madonna di Fatima.

Nonostante la sua giovanissima età il cambiamento fu radicale, ella infatti si fece seria e modesta, e il suo spirito di sacrificio divenne parte integrante della sua giovane vita: si privava anche della merenda per aiutare i bambini di due famiglie bisognose, e la sua preoccupazione più grande era la salvezza delle anime dei peccatori, per le quali pregava ininterrottamente.

Per i successivi sei mesi da quella prima apparizione, così come aveva loro annunciato la “Signora più brillante del sole” tornarono in quel luogo ogni 13 del mese fino per raccogliere il Suo messaggio.

Nella sua semplicità capì che l’inferno era una realtà terribilmente seria e che a lei era chiesto di impegnarsi perché tante persone potessero evitare un castigo così severo. Continuava a chiedere a Lucia: «Non si esce mai di là?» «No». «E dopo tanti e tanti anni?» «No, l’inferno non finisce mai». «E se noi preghiamo molto per i peccatori, Nostro Signore li libererà di lì? Poverini! Dobbiamo fare tanti sacrifici».

Giacinta fu vittima dell’epidemia di febbre spagnola che la colpì assieme a tante altre persone e morì all’età di 9 anni il 20 febbraio 1920. Beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000, è stata proclamata santa da Papa Francesco il 13 maggio 2017, in occasione del centenario della prima apparizione. Il suo corpo attualmente è conservato nel Santuario di Fatima.

«Un giorno, quando Giacinto e Francesco avevano ormai contratto la malattia che li costringeva a letto, la Vergine Maria venne a visitarli in casa, come racconta Giacinta: “A me ha chiesto se volevo ancora convertire peccatori. Le ho detto di sì: E, quando si avvicina il momento della dipartita di Francesco, la piccola gli racco-manda: “Da parte mia porta tanti saluti a nostro Signore alla Madonna e di’ loro che sono disposta a sopportare tutto quanto vorranno per convertire i peccatori”. Giacinto potrebbe benissimo esclamare con san Paolo: “Mi rallegro di soffrire per voi, completando in me stesso quello che manca alle tribolazioni di Cristo a vantaggio del suo corpo che è la Chiesa”» (Giovanni Paolo li).

MARTIROLOGIO ROMANO. In località Aljustrel vicino a Fatima in Portogallo, Santa Giacinta Marto, che, sebbene ancora fanciulla di tenera età, sopportò con pazienza il tormento della malattia da cui era affetta e testimoniò con fervore la sua devozione alla beata Vergine Maria.