Archivi giornalieri: 14 febbraio 2024

Pensione “Opzione donna” (legge di bilancio 2023)

Pensione “Opzione donna” (legge di bilancio 2023)

Il servizio permette di presentare domanda di pensione anticipata per le lavoratrici dipendenti e autonome che abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età di almeno 60 anni.
 
Rivolto a:
Categorie
Dipendenti privati- Dipendenti pubblici- Lavoratori autonomi e liberi professionisti senza cassa- Patronati
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 24 aprile 2023 Ultimo aggiornamento: 3 agosto 2023

Cos’è

La pensione anticipata Opzione donna, prevista dalla legge di Bilancio 2023, è un trattamento pensionistico erogato a domanda alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato i requisiti anagrafici e contributivi richiesti e che, alla data della domanda, si trovano in una delle condizioni indicate dalla legge (caregivers, invalidi 74%, dipendenti o licenziate da aziende con tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale).

Come funziona

DECORRENZA E DURATA

È possibile conseguire la pensione Opzione donna decorsi:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

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Domanda

REQUISITI

Possono accedere alla pensione anticipata Opzione donna le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni.

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

Pensioni per iscritte/i al Fondo casalinghe

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione di inabilità e di vecchiaia per le persone di entrambi i sessi iscritte al Fondo casalinghe che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari.
 
Rivolto a:
Categorie
Casalinghe e casalinghi
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2021

Cos’è

L’INPS eroga in favore degli iscritti al Fondo casalinghe la pensione di inabilità e la pensione di vecchiaia.

A chi è rivolto

Le prestazioni sono rivolte alle persone di entrambi i sessi iscritte al Fondo casalinghe che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari.

Come funziona

Quanto spetta

L’importo è determinato secondo il sistema di calcolo contributivo.

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Domanda

Requisiti

La pensione di inabilità viene concessa con almeno 5 anni di contributi, a condizione che sia intervenuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa.

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

Pensione di anzianità in regime di totalizzazione

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione di anzianità unica per tutti i lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali con almeno 40 anni di contributi.
 
Rivolto a:
Categorie
Amministrazioni, Enti e Aziende
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2021

Cos’è

La totalizzazione consente l’acquisizione del diritto a un’unica pensione di anzianità per i lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali.

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A chi è rivolto

La pensione spetta a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali.

Come funziona

Decorrenza 

La pensione di anzianità in regime di totalizzazione è riconosciuta con una decorrenza differita di 18 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi.

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Domanda

Requisiti

Il diritto alla pensione di anzianità in regime di totalizzazione si perfeziona con un’anzianità contributiva di almeno 40 anni di contributi (2.080 contributi settimanali) e con la sussistenza degli ulteriori requisiti, diversi da quelli di età e anzianità contributiva, eventualmente previsti dai singoli ordinamenti per l’accesso alla pensione di vecchiaia (cessazione del rapporto di lavoro, cancellazione dall’albo professionale, ecc.).

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Pensione di inabilità

 
 

Pensione di inabilità

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione per i lavoratori dipendenti, autonomi o iscritti alla Gestione Separata ai quali è stata accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
 
Rivolto a:
Categorie
Patronati- Dipendenti privati- Dipendenti pubblici- Lavoratori iscritti alla Gestione Separata
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2023

Cos’è

La pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei lavoratori per i quali viene accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

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A chi è rivolto

Hanno diritto alla pensione di inabilità i lavoratori:

  • dipendenti;
  • autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
  • iscritti alla Gestione Separata.

Come funziona

Decorrenza e durata

La pensione di inabilità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti, sia sanitari sia amministrativi, richiesti.

La pensione di inabilità può essere soggetta a revisione.

Quanto spetta

L’importo viene determinato con il sistema di calcolo misto (una quota calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo) o contributivo, se il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995.

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Domanda

Requisiti

La pensione di inabilità viene concessa in presenza di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale, valutati dalla Commissione Medica Legale dell’INPS e di almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione) di cui 156 (tre anni di contribuzione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

È, inoltre, richiesta:

  • la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
  • la cancellazione dagli elenchi anagrafici degli operai agricoli e dagli elenchi di categoria dei lavoratori autonomi;
  • la cancellazione dagli albi professionali;
  • la rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

Come fare domanda

Alla domanda va allegata la certificazione medica (modulo SS3 compilato e inviato dal medico curante).

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Pensione di privilegio

Pensione di privilegio

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione per tutti i dipendenti pubblici, a eccezione del personale di comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico, in seguito a infermità o lesioni contratte per causa di servizio.
 
Specifico per
Lavoratori appartenenti al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico e loro intermediari.

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2021

Cos’è

La pensione di privilegio è una prestazione pensionistica riconosciuta in seguito a infermità o lesioni contratte per causa di servizio.

Non è richiesto alcun requisito di anzianità contributiva.

A chi è rivolto

Dal 6 dicembre 2011, con l’articolo 6, decreto-legge 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 214/2011 (“riforma Monti-Fornero”), sono stati abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata per tutti i dipendenti pubblici, a eccezione del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico.

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Come funziona

Per il personale militare o per quello cui si applicano le disposizioni stabilite per i militari, il diritto alla pensione di privilegio si consegue secondo quanto previsto dall’articolo 67, decreto del Presidente della Repubblica 1092/1973.

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Domanda

Requisiti

Per ottenere la pensione di privilegio sono necessari due accertamenti:

  • l’accertamento clinico, a opera della CMO;
  • l’accertamento del nesso di causalità di competenza del comitato di verifica per le cause di servizio.

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Pensione ai superstiti in totalizzazione

Il servizio permette di presentare domanda per un’unica pensione indiretta, in caso di contribuzioni in più gestioni, o la liquidazione della pensione diretta, che è reversibile, da parte dei familiari superstiti del pensionato.
 
Specifico per
Superstiti di un assicurato in possesso di contribuzione presso diverse gestioni dell’INPS e presso le casse professionali o superstiti di titolare di pensione diretta in regime di totalizzazione.

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2021

Cos’è

La facoltà di totalizzazione può essere esercitata per conseguire un’unica pensione indiretta, da parte dei superstiti di un assicurato deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione e in possesso di contribuzione presso diverse gestioni dell’INPS e presso le casse professionali.

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A chi è rivolto

La pensione indiretta in totalizzazione spetta ai superstiti di un assicurato con contribuzione presso due o più delle seguenti gestioni:

  • assicurazione generale dei lavoratori dipendenti e autonomi;
  • gestione separata;
  • gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria;
  • fondo clero;
  • casse professionali.

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Come funziona

Decorrenza e durata

La pensione ai superstiti in regime di totalizzazione decorre dal primo giorno del mese successivo al decesso dell’assicurato.

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Domanda

Requisiti

Il diritto alla pensione indiretta si consegue in base ai requisiti di assicurazione e di contribuzione, nonché agli ulteriori requisiti richiesti nella forma pensionistica nella quale il dante causa era iscritto al momento della morte.

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità

Pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione indiretta e di reversibilità erogata a favore dei familiari superstiti in seguito alla morte del pensionato o assicurato ed è pari ad una quota percentuale della pensione già liquidata.
 
Rivolto a:
Categorie
Familiari superstiti- Patronati
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 1 aprile 2020 Ultimo aggiornamento: 3 agosto 2023

Cos’è

La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.

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A chi è rivolto

Hanno diritto al trattamento pensionistico in quanto superstiti:

  • il coniuge o l’unito civilmente. Il coniuge che passa a nuove nozze perde il diritto alla pensione ai superstiti. Lo stesso ha diritto a un assegno per una volta pari a due annualità (art. 3 del decreto legislativo lgt. 18 gennaio 1945, n. 39) della quota di pensione in pagamento, compresa la tredicesima mensilità, nella misura spettante alla data del nuovo matrimonio (c.d. doppia annualità);
  • il coniuge separato;
  • il coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

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Come funziona

QUANTO SPETTA

La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto.

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Domanda

COME FARE DOMANDA

La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare domanda tramite:

 Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;

 enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

 

Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Pensione anticipata

Pensione anticipata

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione anticipata per iscritti all’AGO, a forme sostitutive o esclusive dell’AGO, alla Gestione Separata, che abbiano maturato requisiti contributivi utili.
 
Rivolto a:
Categorie
Patronati- Lavoratori dipendenti
Cassa di appartenenza
Età

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 8 agosto 2023

Cos’è

La pensione anticipata è il trattamento pensionistico che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l’assegno pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia.

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A chi è rivolto

La pensione anticipata è prevista per gli iscritti:

  • all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che include il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e le Gestioni speciali per i lavoratori autonomi;
  • alla Gestione Separata INPS;
  • alle forme sostitutive dell’AGO, come ad esempio il Fondo Volo (per i dipendenti da aziende di navigazione aerea) e la Gestione sport e spettacolo (per i lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti);
  • alle forme esclusive dell’AGO, come ad esempio le Gestioni dei dipendenti pubblici (dipendenti dello Stato, degli enti locali, del settore sanità, ufficiali giudiziari e gli insegnanti d’asilo dipendenti dei comuni, delle scuole elementari parificate).

Come funziona

DECORRENZA

I lavoratori dipendenti privati o autonomi percepiscono la pensione anticipata dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, mentre i lavoratori dipendenti pubblici iscritti alle Gestioni esclusive dell’AGO dal giorno successivo alla cessazione dal servizio; in entrambi i casi fermo restando il perfezionamento dei requisiti e delle condizioni richieste.

Per coloro che hanno maturato il requisito contributivo dal 30 gennaio 2019 in poi (ossia dalla data di entrata in vigore del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4) il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico si consegue, altresì, trascorsi tre mesi dalla maturazione del predetto requisito, cosiddetta “finestra”.

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Domanda

REQUISITI

I requisiti sono differenziati a seconda che il soggetto richiedente la pensione anticipata sia un soggetto con anzianità contributiva al 31.12.1995 o sia un soggetto con primo accredito contributivo dal 1.1.1996.

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Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.

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Fratelli d’Italia è un Inno massonico e non della repubblica italiana…

Fratelli d’Italia è un Inno massonico e non della repubblica italiana.
 
di Francesco Casula
 
La locuzione “Fratelli d’Italia” è una gravissima e inaccettabile manomissione e falsificazione storica. Più correttamente occorre chiamare l’Inno “Fratelli massoni d’Italia”. Il giovane Goffredo Mameli, massone, con quell’inno voleva rivolgersi ai suoi “fratelli muratori” e non agli italiani. Siamo nell’autunno del 1847, quando Mameli genovese ma di origine sarda (il padre Giorgio, cagliaritano, è comandante di una squadra della flotta del Regno di Sardegna) allora ventenne studente e patriota scrive l’Inno che sarà poi musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, anch’esso massone. Siamo alla vigilia della Prima guerra di indipendenza e il giovane ingenuamente e in modo sprovveduto e spericolato, si lancia in una serie di affermazioni, storicamente false. Possiamo capire il suo afflato bellicista e retorico ma non la manomissione della storia. Che c’entrano infatti con l’Unità d’Italia gli Scipioni o i combattenti della Lega lombarda, i Vespri siciliani, Francesco Ferrucci, morto nel 1530 nella difesa di Firenze, o Balilla, ragazzino che nel 1746 avvia una rivolta a Genova contro gli austriaci? Si tratta di sciocchezze sesquipedali. Machines e tontesas. Ha scritto a questo proposito Alberto Mario Banti grande studioso del Risorgimento su “Il Manifesto” del 26 febbraio 2011 :”Francamente non lo sapevo. Cioè non sapevo che tutte queste persone, che ritenevo avessero combattuto per tutt’altri motivi, in realtà avessero combattuto già per la costruzione della nazione italiana. Pensavo che questa fosse la versione distorta della storia nazionale offerta dai leader e dagli intellettuali nazionalisti dell’Ottocento. E che un secolo di ricerca storica avesse mostrato l’infondatezza di tale pretesa. Ma c’è dell’altro. Abbiamo scoperto che tutti questi «italiani» erano buoni, sfruttati e oppressi da stranieri violenti, selvaggi e stupratori, stranieri che di volta in volta erano tedeschi, francesi, austriaci o spagnoli”. Ma tant’è: questo sciocchezzaio viene ancora riproposto oggi. Di più: l’Inno massonico dopo essere stato “in sonno” per 71 anni nel 2017 è diventato l’Inno ufficiale della repubblica italiana, suscitando il plauso entusiasta della massoneria che attraverso il gran maestro Stefano Bisi ha scritto: “Ora ci sentiamo ancor di più Fratelli d’Italia e canteremo l’inno orgogliosamente, come abbiamo sempre fatto, durante le nostre tornate rituali e le manifestazioni pubbliche”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, infatti plaude con soddisfazione alla notizia che dopo 71 anni di provvisorietà finalmente il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli, sia adesso a tutti gli effetti l’inno ufficiale della Repubblica Italiana. “Per noi, “Fratelli d’Italia”, al di là delle questioni burocratiche, e’ stato sempre l’inno che abbiamo portato impresso nel cuore e nella mente, perché in esso c’è la storia d’Italia e del Risorgimento che sfociò nell’Unità. Scritto dal massone Goffredo Mameli e musicato dal fratello Michele Novaro, esso fa vibrare da sempre l’animo dei liberi muratori e dei cittadini italiani” Amen!

Assistente virtuale intelligente: disponibile h24 sull’AUU

Assistente virtuale intelligente: disponibile h24 sull’AUU

L’Istituto ha reso disponibile per gli utenti un nuovo supporto digitale h24 per la ricerca di informazioni sull’Assegno Unico e Universale (AUU).

Pubblicazione: 14 febbraio 2024

Nell’ambito del PNRR, l’Istituto comunica di aver pubblicato un nuovo servizio digitale in grado di fornire informazioni sull’Assegno Unico e Universale (AUU)

Il cittadino che intende utilizzare l’Assistente digitale può, senza limiti di orario, accedere dal portale INPS alla scheda servizio Assegno Unico e Universale, e accettare l’invito ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale di tipo generativo per ottenere risposte alle domande relative alla prestazione, senza necessità di autenticarsi

Il colloquio e i relativi dati sono protetti secondo gli standard di sicurezza più elevati, assicurando la riservatezza delle informazioni fornite dagli utenti. 

L’interazione tra l’Assistente digitale e i cittadini aiuta ad allenare il sistema perché renda risposte di qualità sempre maggiore. 

Tutti i dettagli sono nel messaggio 12 febbraio 2024, n. 640.

Easy INPS: rilascio nuova funzionalità per le Note di Rettifica

Easy INPS: rilascio nuova funzionalità per le Note di Rettifica

L’Istituto annuncia l’implementazione di una nuova funzionalità di Easy INPS, il servizio per risolvere le anomalie dedicato a intermediari e datori di lavoro.

Pubblicazione: 14 febbraio 2024

L’Istituto, nell’ambito del Piano strategico digitale e del progetto “Co-partecipazione degli intermediari nella generazione di valore pubblico”, si propone di individuare strumenti innovativi a supporto della collaborazione tra i propri funzionari e gli intermediari istituzionali.

Il progetto “Easy INPS – Servizio rivolto ad intermediari e datori di lavoro per la risoluzione delle anomalie” si concentra, in questa prima fase, sulle Note di Rettifica.

Con il messaggio 13 febbraio 2024, n. 666, l’INPS comunica l’implementazione della funzione di consultazione delle Note di Rettifica, ovvero l’aggiunta della nuova colonna denominata “Causa”. La nuova funzione permette di identificare immediatamente le categorie di cause, elencate nel messaggio, che hanno determinato l’emissione della Nota di Rettifica.