Pensioni

 

Avvocato Dequo

 
22 Gen 2022
PENSIONI

Pensione minima INPS: rivalutazione importi e calcolo assegno mensile

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione minima INPS, l’importo che si può ricevere, i limiti di età e gli anni di contributi previsti dalla Legge per averne diritto.

Il termine pensione minima, che è stata introdotta nel nostro Paese con la legge 638/1983, indica la pensione che si ha il diritto di ricevere al fine di poter condurre una vita dignitosa.

Ci sono, infatti, diverse situazioni reddituali che non consentono alle famiglie di arrivare a fine mese e per le quali è previsto un aumento della pensione al fine di raggiungere la quota minima fissata per legge.

A quanto ammonta l’importo della pensione minima INPS? Quali sono i requisiti per accedervi? A chi spetta, che età si deve raggiungere e quanti anni di contributi? Quali sono i redditi da escludere per il calcolo dell’integrazione minima?

In questa guida troverai le risposte tutte queste domande e informazioni sulle novità introdotte per quanto riguarda la pensione minima INPS 2022.

Cos’è e come funziona

I titolari di una pensione molto bassa, ovvero coloro i quali hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e a sostenere tutte le spese previste, possono usufruire del trattamento previdenziale che viene erogato dall’INPS.

La pensione minima è, nella pratica, un assegno sociale che si rivolge ai pensionati i quali ricevono, al momento, importi mensili inferiori rispetto ai limiti che sono stati fissati dalla legge.

L’importo relativo al trattamento minimo INPS varia di anno in anno, poiché è direttamente collegato alla variazione dell’indice ISTAT che mette in relazione la soglia minima e il costo della vita.

Tutti coloro che si ritrovano in pensione, ma hanno a propria disposizione una cifra inferiore al limite attuale riceveranno dall’INPS un assegnato integrativo in modo tale da raggiungere la soglia minima prevista dalla pensione minima INPS. Il calcolo dell’importo dipende dal proprio reddito e dallo stato personale – varia infatti in relazione all’essere single o coniugati.

pensione minima

Aumento pensione minima INPS

Per il 2022 sono previsti degli aumenti sugli importi della pensione minima, in relazione all’adeguamento ISTAT e all’inflazione registrata nel 2021, che saranno applicati con il metodo a scaglioni.

In particolare sarà prevista una rivalutazione pari all’1,7% per gli assegni più bassi, portando il trattamento minimo a un importo mensile di 523,83 euro (lo scorso anno era pari a 515,58 euro). I pensionati che hanno diritto alle maggiorazioni sociali potranno poi ricevere fino a un massimo di 660,27 euro al mese.

Leggi anche: “Chi va in pensione nel 2022?“.

Importo pensione minima INPS 2022

La pensione minima, che come abbiamo anticipato è disciplinata dalla L. n. 638/1983, garantisce ai pensionati il diritto di ricevere un assegno mensile sufficientemente adeguato a condurre una vita dignitosa.

Se, dunque, nonostante il versamento dei contributi, la pensione si trova al di sotto di una determinata soglia, il pensionato otterrà un assegno integrativo della pensione.

La pensione minima INPS 2022 ammonta a 523,83 euro, distribuiti su 13 mensilità. Il trattamento minimo annuo per il 2022 ammonterà, dunque, a 6.809,79 euro (ovvero 523,83 euro x 13 mensilità).

Non tutte le pensioni potranno essere integrate al minimo. Vi rientrano:

Non sono invece incluse le pensioni interamente calcolate con il sistema contributivo, fatta eccezione per Opzione donna.

Pensione minima: a chi spetta

Per capire a quanto ammonta l’integrazione prevista per la pensione minima, bisogna considerare due casi distinti:

  • quello dei pensionati single;
  • quello dei pensionati sposati.

Un pensionato single può avere diritto all’integrazione totale della pensione fino a 523,83 euro se non supera il reddito annuale di 6.809,79 euro. Per quanto riguarda il reddito di un pensionato sposato, si ha diritto all’integrazione totale se non si superano i 26.810.16 euro all’anno.

Ci sono dei casi nei quali si riceve, invece, soltanto un’integrazione parziale: vediamo come funziona per i pensionati single e per quelli coniugati.

Pensione minima: requisiti per i single

I pensionati single con un reddito compreso tra i 6.809,79 e i 13.619,58 euro hanno diritto a un’integrazione parziale. Chi supera i 13.619,58 euro l’anno non ha diritto all’assegno sociale. Come funziona il calcolo dell’integrazione parziale?

Supponiamo che un pensionato riceva una pensione di 300 euro ogni mese, ma abbia poi altri redditi per un valore di 10.700 euro annui. In totale disporrà di un reddito annuo di 11.000 euro. L’integrazione si calcola sottraendo dalla soglia massima fissata dall’INPS il reddito percepito, e dividendo il risultato per tredici mensilità.

In questo caso si avrà: 13.619,58 – 11.000 = 2.619,58 euro. Dividendo tale cifra per 13 mensilità si avrà la somma di 201,50 euro, che sono quelli da aggiungere ai 300 euro di pensione mensile.

Pensione minima: requisiti per i coniugati

I pensionati coniugati con un reddito compreso tra i 20.429,37 e i 27.239,16 euro hanno diritto a un’integrazione parziale. Chi supera i 27.239,16 euro l’anno non ha diritto all’assegno sociale.

Il reddito considerato è quello soggetto a tassazione IRPEF, quindi non comprende pensioni di invalidità, case di proprietà, rendita INAIL, TFR.

In questo caso l’integrazione scatta solo se si supera un doppio sbarramento, ovvero nel caso in cui sia il limite reddituale personale sia quello coniugale non superino i valori massimi fissati per legge.

Si avrà pertanto che:

  • il proprio reddito personale dovrà essere compreso tra i 6.809,79 e i 13.619,58 euro
  • il reddito coniugale dovrà essere compreso tra i 20.429,37 e i 27.239,16 euro.
pensione minima

Esempio calcolo integrazione pensione minima INPS

Facciamo un esempio:

  • il proprio reddito personale è di 11.000 euro, quindi si deve eseguire la sottrazione seguente: 13.619,58 – 11.000 = 2.619,16 euro;
  • il reddito coniugale è di 25.000 euro, quindi si deve eseguire la sottrazione seguente: 27.239,16 – 25.000 euro = 2.239,16 euro.

Chi ha diritto alla pensione minima INPS?

L’assegno integrativo per ricevere la pensione minima è valido soltanto per gli assicurati prima del 31 dicembre del 1995. Coloro che si sono iscritti all’INPS dopo tale data, in pratica, non possono più accedere all’integrazione al minimo nel momento in cui vanno in pensione.

I giovani pensionati hanno però la possibilità di fare richiesta, se rientrano in determinati requisiti legati all’ISEE, della cosiddetta pensione di cittadinanza.

Quanti anni di contributi?

La pensione minima INPS non è legata al numero di anni di contributi versati né al lavoro che si faceva prima di andare in pensione: a prescindere che i contributi versati siano pari a 10, 15 o 20 anni, l’integrazione al minimo si riceve se si è titolari di pensione, ma non si raggiungono i valori minimi che sono stati fissati dalla legge.

Chi non ha versato contributi e non può ricevere né la pensione né l’integrazione, ha diritto all’assegno sociale, così come tutti i cittadini stranieri che sono legalmente residenti in Italia da almeno 10 anni.

Leggi anche: “10 anni di contributi, ho diritto alla pensione?

Redditi da escludere

Quali sono i redditi da escludere nel calcolo del reddito previsto per richiedere la pensione minima? Si tratta:

  • dei redditi esenti da IRPEF, come per esempio le pensioni di guerra, le rendite INAIL, le pensioni di invalidità civile;
  • dei redditi della casa in cui si vive;
  • delle pensioni da integrare al minimo;
  • degli arretrati soggetti a tassazione separata.

Pensioni minima INPS – Domande frequenti

Qual è il trattamento minimo di pensione?

La pensione minima INPS viene stabilita di anno in anno: scopri a quanto ammonta nel 2022.

A chi spetta la pensione minima INPS?

La pensione minima è un importo che viene riconosciuto ai pensionati che hanno un reddito da pensione inferiore a un importo minimo stabilito dalla legge.

Chi non può fare domanda all’INPS per la pensione minima?

Tutti coloro che hanno un reddito individuale o un reddito coniugale superiore ad alcuni importi: scopri quali sono.

Articoli correlati

 

PENSIONI

Quattordicesima pensionati 2022: a chi spetta e quando arriva

Scritto da Redazione deQuo

 

PENSIONI

Chi ha diritto alla quattordicesima mensilità e come si calcola

Scritto da Redazione deQuo

Pensioniultima modifica: 2022-11-22T10:38:50+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo