Archivi giornalieri: 22 febbraio 2022

Può andare in pensione prima dei 60 anni chi dichiara queste malattie presentando domanda all’INPS quest’anno

Può andare in pensione prima dei 60 anni chi dichiara queste malattie presentando domanda all’INPS quest’anno

Alla luce dei profondi cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha portato nella dimensione lavorativa, attualmente alcuni contribuenti mirano a lasciare presto il mondo del lavoro. Ci sono categorie di dipendenti che, in ragione del proprio stato di salute, possono richiedere delle agevolazioni sul piano previdenziale. A fronte di un montante contributivo abbastanza contenuto, è possibile difatti richiedere l’anticipo agevolato in presenza di determinate condizioni clinico-sanitarie. Chi certifica i requisiti che di seguito illustriamo, può andare in pensione prima dei 60 anni. Vediamo allora come funziona la domanda e quando conviene presentarla all’INPS.

Quali agevolazioni previdenziali spettano a chi ha capacità lavorative ridotte

Con l’avanzare dell’età è possibile che subentrino delle problematiche legate al proprio stato di salute che compromettono la quotidianità della persona coinvolta. In simili circostanze, sono diverse le soluzioni previdenziali che si offrono alla platea dei possibili beneficiari in relazione al proprio impiego. Ad esempio, in un precedente articolo abbiamo spiegato che percentuale d’invalidità consente di andare 4 anni prima in pensione INPS.

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Come molti sapranno, attualmente la pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni e un ventennio di contributi. Coloro che presentano una certa condizione invalidante, possono tuttavia richiedere delle deroghe per ricevere una riduzione sul montante contributivo. In simili circostanze, difatti, abbiamo illustrato in che modo l’INPS abbuona gratuitamente fino a 5 anni di contributi ai lavoratori. Questa soluzione abbasserebbe il tetto minimo di contributi richiesti per accedere al collocamento in quiescenza. Esistono, inoltre, altre tipologie di agevolazioni che è bene prendere in considerazione al verificarsi di simili eventualità.

Può andare in pensione prima dei 60 anni chi dichiara queste malattie presentando domanda all’INPS quest’anno

Quando un lavoratore presenta una malattia o menomazione che riduce a meno di un terzo la capacità lavorativa, egli potrebbe beneficiare della pensione anticipata agevolata. Si tratta di una formula prevista dal Decreto Amato e che si rivolge a chi possiede un’invalidità certificata pari ad almeno l’ottanta per cento. Questi, se possiede i contributi minimi previsti per la pensione di vecchiaia ordinaria, può accedere all’anticipo ad un’età anagrafica più bassa. Si tratta di 61 anni per i lavoratori uomini e ulteriori 5 anni in meno per le lavoratrici. Tale soglia anagrafica può godere di una riduzione anagrafica aggiuntiva in presenza di lavoratori non vedenti. È l’INPS che certifica la presenza dello stato di handicap.

Eventuali riconoscimenti da parte di altri Enti si valutano ai sensi della Legge 222 del 12 giugno 1984 per punteggi d’invalidità previdenziale o pensionabile. Coloro ai quali si riconosce il diritto all’anticipo, dovranno attendere una finestra mobile che può raggiungere un anno. La pensione, dunque, si riceve dal primo giorno del mese successivo alla finestra mobile. Laddove si riconoscesse lo status invalidante da data precedente la presentazione della domanda, allora l’apertura della finestra mobile si considererebbe a partire da tale data.

Approfondimento

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Cattedra di San Pietro Apostolo

 

Cattedra di San Pietro Apostolo


Cattedra di San Pietro Apostolo

autore: Guido Reni anno: XVII sec. titolo: La consegna delle chiavi luogo: Museo del Louvre
Nome: Cattedra di San Pietro Apostolo
Titolo: Consegna delle chiavi
Ricorrenza: 22 febbraio
Tipologia: Festa
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno

* Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale dell’Oriente avesse per primo vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero l’onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.

Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d’Oriente in modo speciale, celebravano l’anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia pratica, celebravano anche l’anniversario della loro consacrazione, e il popolo si univa a loro. Tale fu l’origine delle festa della cattedra di S. Pietro.

« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l’innalzamento alla dignità di primo pastore della Chiesa militante ». Nelle lezioni del Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa onora questo fondamento sopra il quale si erige l’altezza dell’edificio ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori”. Sia benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo del quale si può salire al cielo ».

Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione ». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra venerazione.

PRATICA. Ricordiamoci nelle nostre preghiere del successore di S. Pietro, il Papa, perché il Signore lo conservi, lo vivifichi, e gli dia la grazia di estendere il suo regno fino ai confini del inondo.

PREGHIERA. Dio, che istruisti la moltitudine delle nazioni con la predicazione del beato Pietro apostolo, fa’ che, come ne veneriamo la memoria, così ne risentiamo il patrocinio presso di Te.

MARTIROLOGIO ROMANO. La Cattedra di san Piétro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.