Archivi giornalieri: 10 febbraio 2022

Concorso VFP1 esercito con 6000 posti under 25 in palio: requisiti, domande, prove

Concorso VFP1 esercito con 6000 posti under 25 in palio: requisiti, domande, prove

Il concorso esercito 2022 è cosa certa, dopo l’uscita del bando di reclutamento di 6mila volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1).

Concorsi Pubblici

Questi sono mesi molto importanti per quanto attiene ai concorsi pubblici. Come abbiamo già avuto modo di notare sulle nostre pagine, sono infatti diverse le selezioni previste onde garantire l’introduzione di nuove risorse presso le strutture della PA, e ciò anche in prospettiva attuazione del PNRR.

Da notare però anche un distinto concorso pubblico, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 11 dello scorso 7 febbraio. Ci riferiamo al bando per il reclutamento di 6000 VFP1 nell’Esercito Italiano. Di seguito intendiamo fare il punto proprio su questa selezione volontari ferma prefissata di un anno, che certamente spicca per numero di posti disponibili e dunque sul piano delle opportunità di carriera nelle forze armate. Ecco i dettagli.

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Concorso VFP1 esercito 2022: i requisiti generali del candidato

Tutti coloro che sono interessati a partecipare al concorso per 6000 VFP1 dell’Esercito, debbono ricordare che vi sono alcuni requisiti generali da possedere. Ecco in elenco quelli più significativi:

  • cittadinanza italiana;
  • pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • maggiore età e non aver oltrepassato il giorno del compimento dei 25 anni;
  • aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di primo grado;
  • aver tenuto condotta incensurabile;
  • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
  • idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle forze armate in qualità di volontario in ferma prefissata di un anno, conformemente alla normativa applicata;
  • esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico.

Si tratta chiaramente di requisiti noti e assai comuni, in quanto già visti in tantissime altre selezioni.

Concorso esercito 2022: come funziona la ripartizione posti

Essendo in gioco migliaia e migliaia di posti, coloro che hanno redatto il bando hanno deciso di ripartirli razionalmente in 3 blocchi di incorporamento, pari a 2000 posti ognuno. Il calendario per la presentazione delle domande è stato dunque organizzato nei termini seguenti:

  • Primo blocco: domande dal 9 febbraio 2022 al 10 marzo 2022, per i nati dal 10 marzo 1997 al 10 marzo 2004, estremi inclusi;
  • Secondo blocco: domande dal 2 maggio 2022 al 31 maggio 2022, per i nati dal 31 maggio 1997 al 31 maggio 2004, estremi inclusi;
  • Terzo blocco: domande dal primo agosto 2022 al 30 agosto 2022, per i nati dal 30 agosto 1997 al 30 agosto 2004, estremi inclusi.

La percentuale di riservatari: ecco chi sono

Da notare altresì che il 10% dei posti messi a concorso è assegnato alle categorie previste dall’art. 702 del d. lgs. n. 66 del 2010 (Codice dell’ordinamento militare). Riportiamo di seguito quali sono i riservatari previsti dal citato articolo:

  • diplomati presso le scuole militari;
  • assistiti dell’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari di carriera dell’esercito;
  • persone assistite dell’Istituto Andrea Doria, per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina militare;
  • assistiti dell’Opera nazionale figli degli aviatori;
  • soggetti assistiti dell’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei carabinieri;
  • figli di militari deceduti in servizio.

Attenzione però: nella specifica ipotesi nella quale non risultassero candidati idonei appartenenti alle citate categorie di riservatari, i relativi posti saranno ripartiti tra gli altri concorrenti idonei, sulla scorta dell’ordine di graduatoria.

Concorso VFP1 6000 posti: come fare domanda

In conformità ai nuovi standard che mirano ad una PA sempre più digitalizzata e sburocratizzata, non stupisce che la domanda di partecipazione potrà essere inviata, nelle finestre temporali sopra indicate, solo per via telematica, per il tramite del portale dei concorsi online del Ministero della difesa (concorsi.difesa.it).

L’accesso al portale sarà possibile grazie alle credenziali SPID, CIE o CNS. In ogni caso, per tutti i dettagli circa la fase di presentazione delle domande, appare opportuno rinviare direttamente al testo del bando di concorso esercito 2022 (art. 4).

Come funziona il reclutamento? I vari step

Per il tramite del bando di concorso, siamo in grado di delineare l’articolato iter di reclutamento delle figure da selezionare. Ecco le fasi in sintesi:

  • invio domande;
  • compimento degli accertamenti di competenza da parte delle strutture preposte e successivo inoltro delle domande alla commissione valutatrice;
  • valutazione dei titoli di merito e formazione delle graduatorie sulla scorta della tipologia di incarico scelto;
  • convocazione dei candidati per la verifica del possesso dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale;
  • redazione, da parte della commissione valutatrice, di 7 differenti graduatorie di merito, una per ognuna delle tipologie di posti a concorso;
  • approvazione delle graduatorie;
  • assegnazione ai vari reggimenti addestrativi della forza armata da parte dello Stato maggiore dell’esercito e incorporazione dei candidati utilmente collocati nelle graduatorie;
  • decretazione dell’ammissione dei candidati incorporati alla ferma prefissata di dodici mesi nelle forze dell’Esercito.

Come si può notare, la procedura appare razionalmente organizzata, in modo da garantire il pieno rispetto delle tempistiche previste per il completamento dell’iter.

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In che cosa consistono le prove?

Come appena accennato, i candidati inclusi nelle graduatorie stilate dopo la valutazione dei titoli, saranno chiamati presso i centri di selezione o enti o centri sportivi indicati dalla Forza armata. In particolare, le prove di efficienza fisica implicheranno l’esecuzione obbligatoria di trazioni alla sbarra; piegamenti sulle braccia; sollevamento ginocchia al petto; corsa piana 2.000 metri.

Da rimarcare che, onde essere giudicati idonei agli accertamenti psico-fisici, i partecipanti alle selezioni dovranno essere riconosciuti senza imperfezioni, infermità e patologie tali da poter pregiudicare le attività presso le forze armate. Debbono altresì essere in possesso di tutti i requisiti descritti all’interno del bando, e passare la verifica del possesso delle capacità attitudinali. 

Concludendo, ricordiamo che le graduatorie così compilate saranno pubblicate nel portale dei concorsi e nel sito internet del Ministero della difesa, ma per ogni informazione di maggior dettaglio il rinvio è al citato bando concorso esercito 2022.

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Bonus barriere architettoniche 2022, cos’è e come funziona: guida aggiornata

Bonus barriere architettoniche 2022, cos’è e come funziona: guida aggiornata

Il bonus barriere architettoniche 2022 è stato introdotto dall’ultima manovra e prevede interessanti agevolazioni a determinate condizioni.

bonus barriere architettoniche

Forse non tutti sanno che, nell’ampio quadro dei bonus ed agevolazioni introdotti o confermati dal Governo per il 2022, compare anche il cosiddetto bonus barriere architettoniche, ossia un meccanismo specificamente ideato per favorire tutti coloro che si trovano in condizioni di disabilità per l’abbattimento degli ostacoli costruttivi, che creano difficoltà negli spostamenti quotidiani.

Ebbene, detta agevolazione fiscale è in vigore dal primo gennaio di quest’anno e presenta sicuramente elementi degni di nota, di cui di seguito vogliamo parlare. Ecco allora tutti i dettagli rilevanti per capire come funziona quest’agevolazione per persone con disabilità, quando si applica e di fatto quali vantaggi comporta.

Bonus barriere architettoniche 2022: il contesto di riferimento

Parlare di barriere architettoniche, significa aver ben chiaro che cosa si intende con questa espressione. Ebbene, una barriera architettonica è costituita da ogni ostacolo fisico che impedisce la fruibilità degli spazi ad una persona con ridotte o limitate capacità motorie, sia nel contesto pubblico che in quello privato. Tanti sono i possibili esempi di barriere architettoniche: una scala, un marciapiede per strada, giusto per citarne alcuni.

Da rimarcare che il decreto ministeriale n. 236 del 1989 costituisce la normativa di riferimento, e che dunque di fatto chiarisce l’ampiezza del termine ‘barriera architettonica’, parlando di ogni tipo di impedimento, fisico e non. Non solo: il provvedimento fornisce la maggior parte delle informazioni per quanto attiene all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ciò sulla scorta soprattutto dei 3 principi essenziali, ossia quelli dell’adattabilità, visitabilità e accessibilità.

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Di fatto l’abbattimento degli ostacoli architettonici e il miglioramento degli accessi agli spazi pubblici e privati giocano un ruolo fondamentale in relazione alla qualità della vita di tutti i giorni. Ecco perché l’introduzione del bonus per l’abbattimento delle barriere ha sicuramente ragion d’essere.

Bonus barriere architettoniche, cos’è e come funziona

Spiegare in che cosa consiste il bonus non è complesso: si tratta di una novità di cui si trova traccia nella legge di Bilancio 2022, ed è di fatto la nuova detrazione fiscale Irpef e Ires, che si applica alle spese documentate, sostenute dal primo gennaio di quest’anno fino al 31 dicembre, relative alla realizzazione di interventi espressamente mirati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

Come accennato, la detrazione vale nella misura del 75% delle spese in gioco, ed è quantificata su un ammontare totale, ossia sul limite massimo di spesa non al di sopra di:

  • 50mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che formano l’edificio per gli edifici da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Ulteriori interventi coperti dal bonus per l’abbattimento degli ostacoli architettonici

Da rimarcare che il bonus per l’abbattimento degli ostacoli architettonici è applicato anche alle seguenti situazioni:

  • spese legate ad interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
  • a seguito sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

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Bonus barriere architettoniche 2022, quali sono i requisiti

Tutti gli interessati a sfruttare questa agevolazione disabili debbono sapere che al fine di ottenere il bonus per l’abbattimento degli elementi costruttivi che impediscono la mobilità dei disabili è obbligatorio che gli interventi rispettino i requisiti di cui al decreto ministeriale n. 236 del 1989. Come sopra accennato, detto rilevante provvedimento ha stabilito le prescrizioni tecniche mirate ad assicurare l’accessibilità; l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata. Ciò all’evidente scopo del superamento e dell’eliminazione del problema delle barriere architettoniche.

Se ci si chiede come avvalersi in concreto del bonus barriere architettoniche 2022, la risposta è presto data. Vi sono tre distinte modalità tra cui scegliere:

  • il bonus è anzitutto fruibile come detrazione fiscale in 5 rate annuali, da portare in dichiarazione dei redditi;
  • sconto in fattura;
  • cessione del credito.

Concludendo, ribadiamo che il meccanismo del bonus si applica alle spese documentate, sostenute dal primo gennaio fino al 31 dicembre di quest’anno.

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Ricalcolo pensioni: a marzo conguaglio e Irpef. Tutte le cifre

 
 

 

Ignazio Riccio

 

29 minuti fa
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Con l’arrivo del mese di marzo, gli assegni pensionistici dovrebbero beneficiare dell’atteso aumento anticipato già da mesi. Sono due le novità che renderanno le pensioni più ricche: la consueta perequazione, ovvero la rivalutazione dell’importo sulla base dei parametri di riferimento periodicamente individuati dall’Istat, e la revisione dell’Irpef per l’anno 2022. Ma andiamo per ordine.

© Fornito da Il Giornale

Gli effetti della perequazione

Per gennaio e febbraio 2022, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha eseguito ancora una perequazione provvisoria, risalente allo scorso anno, pari all’1,60% dell’importo lordo percepito al 31 dicembre 2021. Il ministero dell’Economia e delle finanze, però, aveva stabilito che l’indice di perequazione 2022 doveva essere fissato all’1,70%, ecco perché l’Inps dovrà provvedere a ricalcolare gli importi e a riconoscere gli arretrati per i primi due mesi dell’anno, oltre che a proseguire su questa strada fino a dicembre.

La riforma dell’Irpef

L’aspetto più interessante, però, quello che darà una svolta importante alla rivalutazione degli assegni pensionistici, è dato dalla riforma dell’Irpef, attuata con l’approvazione della recente legge di Bilancio. Ma di che cosa si tratta nel dettaglio? Sono due le misure da analizzare: la revisione delle aliquote e degli scaglioni Irpef e l’innalzamento della soglia della no tax area. Mettendo insieme queste due novità si otterrà l’incremento delle pensioni per l’anno in corso. L’unico dubbio è se si riuscirà a fare in tempo i calcoli per il mese di marzo, ma poco male. Se si dovesse verificare uno slittamento questo sarà al massimo di un mese. A partire da aprile, quindi, gli aumenti saranno certi.

Le nuove aliquote Irpef

Con la riforma fiscale, abbiamo detto che sono cambiate le aliquote Irpef. Andiamo a vedere nello specifico le nuove percentuali rispetto alle fasce di reddito. Si applicherà il 23% fino a 15mila euro di reddito, mentre sopra i 15mila, ma sotto i 28mila euro di reddito, ci sarà l’aliquota del 25%. Il 35% sarà previsto sopra i 28mila, ma sotto 50mila euro di reddito, invece, si avrà la percentuale del 43% per la quota di reddito superiore ai 50mila euro di reddito.

Assegno unico e universale: ulteriori istruzioni

Assegno unico e universale: ulteriori istruzioni

Dal 1° gennaio 2022, come comunicato con il messaggio 31 dicembre 2021, n. 4748, è possibile richiedere l’Assegno unico e universale tramite il servizio online.

La circolare INPS 9 febbraio 2022, n. 23 fornisce ora ulteriori istruzioni sull’ambito di applicazione dell’Assegno, sui requisiti per l’accesso al beneficio, sulle modalità e i termini di presentazione della domanda.

Per quanto riguarda le modalità di erogazione dell’Assegno, è utile ricordare che lo strumento di riscossione dotato di IBAN , sul quale viene richiesto l’accredito della prestazione, deve risultare intestato o cointestato al beneficiario, eccetto nell’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace.

Santa Scolastica

 

Santa Scolastica


Santa Scolastica

autore: Johann Baptist Wenzel Bergl anno: 1765 titolo: Morte di S. Scolastica luogo: Basilica- Santuario della Natività della Beata Vergine Maria, Mariazell
Nome: Santa Scolastica
Titolo: Vergine
Nascita: 2 marzo 480, Norcia, Umbria
Morte: 10 febbraio 543, Montecassino, Lazio
Ricorrenza: 10 febbraio
Tipologia: Memoria liturgica
Protettrice:delle puerpere
È la sorella del grande S. Benedetto, fondatore dell’Ordine Benedettino e del monachismo d’Occidente.

Fin dalla giovinezza si consacrò al Signore col voto di verginità, e più tardi, quando già il fratello aveva fondato l’abbazia di Montecassino, fece costruire un monastero alle falde di quel monte per sé e per quelle che l’avessero voluta seguire.

Molte giovani infatti le si unirono formando di quella casa una comunità religiosa, di cui ella fu abbadessa. Il fratello ne determinò le regole, e l’ordine si chiamò delle « Benedettine ».

Da principio S. Scolastica saliva una volta all’anno all’abbazia del fratello, per conferire con lui: ma egli trovò che non era conveniente ch’ella si recasse fin lassù, essendo il viaggio troppo disagevole; perciò si offerse di scendere a lei.

Quando scendeva; si intratteneva in discorsi spirituali; ed alle volte mangiavano anche assieme. Avvenne in una di queste volte, che doveva essere l’ultima, che i loro discorsi si protraessero più a lungo del solito onde, declinando ormai la giornata, S. Benedetto fece cenno ai suoi frati che l’avevano accompagnato ch’era ora di ripartire e che quindi si tenessero pronti. Scolastica però gli s’oppose pregandolo a rimanere fino alperchè “diceva” mi pare che questa debba essere l’ultima volta che ci intratteniamo assieme.

“Ma che dici, sorella mia, le rispose egli, non sai che non posso trascorrere la notte fuori della mia cella?” e s’alzò deciso a ripartire.

Scolastica, visto inutile ogni ulteriore tentativo, chinò la fronte fra le mani e pregò in segreto.

Intanto S. Benedetto e i suoi frati si avviarono, aprirono la porta per uscire sulla stradetta e videro… scrosciare un acquazzone che, chi vi fosse stato presente, avrebbe pensato ad un secondo diluvio. E a completare il quadro si aggiungevano tuoni e lampi che pareva volessero squassare il monte. È da notare che pochi minuti prima il cielo era tutto terso.

“Dio ti perdoni, sorella mia, ma che hai tu fatto?” la riprese il fratello costretto a rientrare in casa. Ed ella candidamente: “Ti pregai di rimanere fino a domani e non mi hai ascoltata; per questo mi sono rivolta al Signore ed Egli mi ha esaudita.” E allora sia fatta la volontà di Dio!

Quella notte fu trascorsa in preghiere, in sante conversazioni, in pii esercizi di pietà e la mattina S. Benedetto si avviò all’abbazia.

Tre giorni dopo, mentre egli stava pregando, alzando lo sguardo, vide l’anima della sorella portata su ali d’Angeli salire al cielo e, anzichè piangere. ne lodò il Signore.

Benedetto mandò poi alcuni frati a prendere il corpo della Santa, lo fece portare all’abbazia, e seppellire nella propria tomba.

PRATICA. Il miracolo ottenuto da S. Scolastica ci insegna a pregare con semplicità che è pure umiltà, e con fede: due requisiti senza dei quali la preghiera non può essere esaudita.

PREGHIERA. O Signore, che hai fatto salire in cielo sotto forma di colomba l’anima della tua beata Scolastica per mostrare la via dell’innocenza, concedici, per sua intercessione e per i suoi meriti, di vivere nell’innocenza onde meritare di raggiungere i gaudii eterni.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della deposizione di santa Scolastica, vergine, che, sorella di san Benedetto, consacrata a Dio fin dall’infanzia, ebbe insieme con il fratello una tale comunione in Dio, da trascorrere una volta all’anno a Montecassino nel Lazio un giorno intero nelle lodi di Dio e in sacra conversazione.