Archivi giornalieri: 12 febbraio 2022

Esenzione ticket sanitario 2022, ultime novità: reddito, patologia, invalidità e gravidanza

Esenzione ticket sanitario 2022, ultime novità: reddito, patologia, invalidità e gravidanza

Casi di esenzione dal pagamento del ticket sanitario in base all’età e al reddito e per salute: patologia, invalidità e gravidanza.

Esenzione ticket sanitario 2022

Esenzione ticket sanitario 2022, quali sono le ultime novità? Anche quest’anno chi non supera determinate fasce di reddito o è affetto da particolari patologie ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario. Rispetto a quanto previsto per il 2021 non sono stati apportati sostanziali cambiamenti. Infatti sulla base della riforma del ticket sanitario questo dovrà essere versato in funzione della fascia di reddito di appartenenza.

Età, reddito e patologia sono i requisiti cui fare riferimento per sapere se si ha o meno diritto all’esenzione. Di seguito vedremo chi ha diritto all’esenzione dal versamento del ticket e per quali motivi. Ma prima vediamo cos’è e a cosa serve il ticket sanitario.

Ticket sanitario: cos’è e quando non è dovuto

Il ticket sanitario è una tassa o contributo mediante la quale il cittadino, in caso di fruizione di una determinata prestazione sanitaria, contribuisce, ovvero partecipa a sostenere i costi del Servizio Sanitario Nazionale.

È dovuto per visite mediche specialistiche, esami diagnostici strumentali e di laboratorio, prestazioni sanitarie in pronto soccorso che non abbiano carattere di urgenza e che non comportino il successivo ricovero. In ultimo, il ticket deve essere pagato per effettuare delle cure termali.

Il ticket sanitario non è invece dovuto in caso di:

  • esami di diagnostica strumentale e di laboratorio rientranti nei programmi di diagnosi precoce (si pensi a mammografia e pap test);
  • prestazioni di medicina generale e in ambito pediatrico;
  • prestazioni sanitarie erogate durante il ricovero in ospedale;
  • acquisto di dispositivi medici per diabetici o di alimenti per ciliaci o altre persone affette da malattie particolari legate all’alimentazione
  • analisi di prevenzione dell’HIV;
  • donazioni del sangue o organi;
  • vaccinazioni obbligatorie.

Anche nei casi in cui il pagamento del ticket è obbligatorio vi sono delle categorie di persone che sono esonerate. Vediamo quali sono le situazioni che giustificano il mancato versamento della tassa.

Ticket sanitario non previsto

Il Ticket sanitario non è previsto sulle prestazioni erogate in situazioni di particolare interesse sociale, quali:

  • la tutela della maternità, limitatamente alle prestazioni definite dal DPCM 12 gennaio 2017 (allegato 10);
  • prevenzione della diffusione dell’infezione da HIV;
  • promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti, limitatamente alle prestazioni connesse all’attività di donazione;
  • tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati;
  • vaccini per le vaccinazioni incluse nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale per le persone identificate come destinatarie.

Esenzione ticket sanitario 2022 per patologia, invalidità e gravidanza

Per le prestazioni sanitarie che prevedono il pagamento di un ticket, gli assistiti hanno diritto all’esenzione (per alcune o per tutte prestazioni) nei seguenti casi, ovvero in:

  • particolari situazioni di reddito associate all’età o alla condizione sociale;
  • presenza di determinate patologie (croniche o rare);
  • caso di riconoscimento dello stato di invalidità:
  • altri casi particolari (gravidanza, diagnosi precoce di alcuni tumori, accertamento dell’HIV).

Esenzione ticket sanitario 2022 per patologia, invalidità e gravidanza: come si ottiene

In questi casi sarà l’ASL competente tramite apposite procedure ad aggiornare gli elenchi del sistema TS e il contribuente sarà esonerato dal pagamento del ticket sanitario per le medicine, visite e accertamenti previsti.

Esenzione ticket sanitario per reddito

Le situazioni causa di esenzione dal ticket sanitario per reddito sono particolari situazioni di reddito associate all’età. Si vogliono favorire quei cittadini che si trovano in particolari condizioni economiche.

Possiamo distinguere le seguenti condizioni:

  • cittadini con età inferiore a 6 anni e superiore a 65, qualora il reddito complessivo sia non superiore a 36.151,98 nell’ambito del nucleo familiare (codice E01);
  • disoccupati e familiari a carico, che nell’ambito del nucleo familiare percepiscono un reddito non inferiore a 8.263,31 euro, che arriva fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico e che comporta un incremento di 516,46 per ogni figlio a carico (codice E02);
  • titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico (codice E03);
  • titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e familiari a carico (E04). Saranno validi, per chiedere l’esenzione dal pagamento del ticket i criteri di reddito che abbiamo precedentemente indicato.

Esenzione ticket sanitario 2022 per reddito, come si ottiene

Il sistema Tessera Sanitaria elabora l’elenco dei cittadini esentati dal pagamento del ticket sanitario, sulla base delle informazioni ricevute dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.

L’esenzione può essere verificata presso la ASL di competenza, oppure tramite il proprio medico di Medicina Generale o infine  accedendo al portale del Sistema TS. Una volta avuta l’esenzione questa sarà indicata, in accoppiata al proprio codice fiscale sulla ricetta che viene rilasciata dal medico.

Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero della Salute.

Abolizione superticket sanitario

Con la Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta l’abolizione del superticket sanitario, ovvero la quota aggiuntiva rispetto al ticket che viene corrisposta in alcune regioni.

Nello specifico si tratta di una tassa di 10 euro a ricetta, che i cittadini devono pagare per poter ricevere le prestazioni relative a visite mediche specialistiche ed esami di laboratorio nelle regioni che lo hanno previsto. Non essendo dovuto ovunque nell’ambito del nostro paese costituisce motivo di disuguaglianza tra i cittadini e un aggravio per le fasce di reddito più basse.

Le regioni dove il superticket è ancora dovuto sono: Lombardia, Lazio, Abruzzo, Sicilia, Molise, Calabria, Campania, Liguria e Puglia. A partire da settembre 2020 anche in queste regioni il superticket non sarà più dovuto.

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Superbonus alberghi, elenco spese ammissibili: le istruzioni del Ministero del Turismo

Superbonus alberghi, elenco spese ammissibili: le istruzioni del Ministero del Turismo

Quali sono le spese ammissibili al superbonus alberghi? Il Ministero del lavoro ne ha pubblicato un elenco esaustivo

Il ministero del Turismo ha pubblicato l’elenco delle spese ammissibili al superbonus alberghi 2022 (elenco dettagliato allegato a fondo pagina). Misura riconducibili all’art.1 del D.L. 152/2021, c.d. decreto Piano nazionale ripresa e resilienza, PNRR.

Quindi ora, come ultimo passaggio, si attende solo l’attivazione della piattaforma per richiedere l’agevolazione che dovrebbe essere attivata entro il 21 febbraio.

Ecco i dettagli.

Il superbonus alberghi: cos’è e come funziona

Il superbonus alberghi o superbonus turismo, è un mix di agevolazioni riconosciute alle strutture turistiche per il miglioramento della qualità del servizio ricettivo.

Nello specifico, le agevolazioni, contributo a fondo perduto più credito d’imposta, sono finalizzate a sostenere i seguenti interventi:

  • incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e installazione di manufatti leggeri funzionali alla realizzazione di interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
  • realizzazione di piscine termali;
  • digitalizzazione;
  • acquisto di mobili e componenti d’arredo, ivi inclusa l’illuminotecnica, a condizione che tale acquisto sia funzionale ad almeno uno degli interventi principali sopra citati.

Gli interventi agevolabili sono stati individuati con l’avviso del 23 dicembre con il quale sono state comunicate altresì: le tipologie di imprese turistiche ammesse agli incentivi, le tipologie di interventi ammessi, le soglie massime di spesa ammissibile e infine, i criteri di verifica e accertamento dell’effettività delle spese sostenute.

Superbonus alberghi, elenco spese ammissibili

Nell’ultimo avviso citato, il Ministero competente rimandava ad un ulteriore intervento l’individuazione delle singole spese agevolabili. Ebbene l’elenco è stato pubblicato nei giorni scorsi.

Per ogni intervento sono individuate le singole voci di spesa ammesse al superbonus alberghi.

Interventi di risparmio energetico

In merito agli interventi di risparmi energetico, l’avviso in parola rimanda alle spese per gli interventi di cui all’articolo 5 del decreto 6 agosto 2020 del Ministro dello sviluppo economico. Il riferimento è al c.d. decreto requisiti superbonus 110.

Gli interventi devono rispettare i requisiti tecnici minimi previsti dal decreto 6 agosto 2020, ad eccezione degli interventi di cui alle lettere a) e b) che devono soddisfare, con riguardo ai valori di trasmittanza termica, i requisiti riportati nell’appendice B all’allegato 1 del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2015.

Interventi di riqualificazione antisismica

Per la riqualificazione antisismica è agevolata:

  • qualsiasi spesa inerente alla realizzazione di opere destinate a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio;
  • la spesa per l’acquisto di beni destinati a strutture esistenti, già in regola con la normativa antisismica vigente nella zona di riferimento, a condizione che l’acquisto sia idoneo a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio.

Eliminazione barriere architettoniche

E’ agevolata: la sostituzione di finiture, quali in particolare pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti, il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici quali servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori, domotica.

Inoltre il superbonus si estende agli interventi di natura edilizia più rilevanti, quali il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o piattaforme elevatrici. Anche la realizzazione ex novo di impianti igienico-sanitari adeguati all’ospitalità delle persone diversamente abili, così come la sostituzione di impianti sanitari esistenti con altri adeguati all’ospitalità delle persone diversamente abili sono ammessi al superbonus.

Interventi di ristrutturazione

Gli interventi di ristrutturazione agevolano una serie di spese piuttosto articolate.

Ad esempio, sono agevolate:

  • la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti;
  • realizzazione di balconi e logge;
  • servizi igienici;
  • la sostituzione di serramenti esterni ed interni;
  • infine l’installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente ecc.

Piscine termali

Relativamente alla realizzazione di piscine termali, sono ammesse al superbonus, le spese per:  la realizzazione e la ristrutturazione delle vasche e dei percorsi vascolari (percorsi Kneipp), ivi compresi i rivestimenti del fondo e delle pareti, la copertura della vasca, gli impianti tecnologici e i vani tecnici di servizio; la realizzazione e la ristrutturazione delle unità ambientali di supporto indispensabili per l’esercizio delle attività balneotermali, quali, per esempio, i servizi igienici e gli spogliatoi.

Digitalizzazione

Relativamente agli interventi di digitalizzazione sono agevolate le spese sostenute per:

  • acquisto di modem, router e impianti wifi;
  • realizzazione di infrastrutture server, connettività, sicurezza e servizi applicativi;
  • acquisto di dispositivi per i pagamenti elettronici e di software, licenze e sistemi per la gestione e la sicurezza degli incassi online;
  • acquisto di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile;
  • ecc.

Pertanto ora non rimane che attendere l’attivazione della piattaforma per richiedere l’agevolazione che dovrebbe essere attivata entro il 21 febbraio.

Elenco completo spese ammissibili Superbonus 80% Turismo

Infine si allega l’elenco completo delle spese ammissibili.

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Ammortizzatori sociali 2022, INPS: focus sugli aspetti contributivi

Ammortizzatori sociali 2022, INPS: focus sugli aspetti contributivi

Obblighi contributivi dal 2022 dei datori di lavoro in caso di applicazione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro

Focus INPS sugli aspetti contributivi degli ammortizzatori sociali 2022. Come noto, la Legge di Bilancio 2022 (L.  n. 234/2021) ha introdotto un’importante modifica degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. In sintesi, il Governo ha riformato l’impianto dell’integrazione salariale sul principio del cd.  “universalismo differenziato”. L’obiettivo è quello di assicurare una più adeguata protezione a tutti i lavoratori, cui concorrono tutti i datori di lavoro. Alla luce delle novità introdotte, decorrenti dal 1° gennaio 2022, con il Messaggio n. 637 del 9 febbraio 2022, l’INPS si è focalizzata sulla contribuzione previdenziale che le aziende devono corrispondere.

Innanzitutto, viene ricordato che l’obbligo contributivo sussiste – a decorrere dalla predetta data – anche per i lavoratori assunti con contratto di apprendistato:

  • per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria e il certificato di specializzazione tecnica e superiore;
  • professionalizzante;
  • di alta specializzazione e ricerca.

Rientrano nell’obbligo anche i lavoratori a domicilio.

Ma andiamo in ordine e vediamo in dettaglio i nuovi aspetti contributivi, decorrenti dal 1° gennaio 2022, alla luce delle novità previste dalla Legge di Bilancio 2022.

Cassa integrazione straordinaria, contributi previdenziali

I datori di lavoro che rientrano nel campo di applicazione delle integrazioni salariali straordinarie sono tenuti al versamento della relativa contribuzione, che è pari allo 0,90% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

Di questo 0,90%:

  • lo 0,60% è a carico dei datori di lavoro;
  • lo 0,30% è a carico del lavoratore.

FIS: riduzione contributiva per il 2022

Chi sono i datori di lavoro assoggettati al FIS? Da quest’anno, rientrano nell’alveo del predetto fondo i datori di lavoro che occupano almeno un dipendente, appartenenti a settori, tipologie e classi dimensionali che:

  • non rientranti nell’ambito della CIGO;
  • non aderiscono ai fondi di solidarietà bilaterali.

Dal 1° gennaio 2022, il FIS è finanziato da un contributo ordinario pari allo:

  • 0,50% per i datori di lavoro che, nel semestre precedente, abbiano occupato mediamente fino a 5 dipendenti;
  • 0,80% per i datori di lavoro che nel semestre precedente abbiano occupato mediamente più di cinque dipendenti.

Tuttavia, esclusivamente per quest’anno, il legislatore ha disposto una riduzione della misura delle aliquote del contributo di finanziamento del FIS. Nel dettaglio, la contribuzione di finanziamento del FIS, per il solo anno 2022, è articolata come segue :

  • per i datori di lavoro che, nel semestre precedente, occupano mediamente
    • fino a cinque dipendenti è pari allo 0,15% dell’imponibile contributivo (0,50% – 0,35%);
    • da più di cinque a quindici dipendenti è pari allo 0,55% dell’imponibile contributivo (0,80% – 0,25%);
    • più di quindici dipendenti è pari allo 0,69% dell’imponibile contributivo (0,80% – 0,11%);
  • per le imprese esercenti attività commerciali, comprese quelle della logistica e le agenzie di viaggio e turismo, inclusi gli operatori turistici che, nel semestre precedente, occupano mediamente più di cinquanta dipendenti è pari allo 0,24% dell’imponibile contributivo (0,80% – 0,56%).

Contributo addizionale: cosa cambia dal 2022

La contribuzione addizionale, sia per la CIGO che per la CIGS, è confermata nella misura ad oggi prevista.  Unica novità è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2025, poiché prevede una riduzione sulla contribuzione addizionale, al ricorrere degli specifici presupposti previsti dalla nuova disciplina.

Nulla di nuovo per il FIS, in quanto la contribuzione addizionale rimane confermata nella misura del 4% delle retribuzioni perse. Dal 1° gennaio 2025, invece, il contributo addizionale per i suddetti datori di lavoro sarà pari al 2,4% della retribuzione persa (ossia il 4% ridotto del 40%).

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Santi Martiri di Abitina

Santi Martiri di AbitinaCondividiNome: Santi Martiri di AbitinaTitolo: CristianiRicorrenza: 12 febbraioTipologia: Commemorazione

Il primo editto imperiale emanato da Diocleziano contro i cristiani ordinava il rogo di tutte le copie delle Scritture e segnava l’inizio della persecuzione che avrebbe causato numerosi martiri. Se molti cristiani obbedirono, altri resistettero e tra questi Saturnino, sacerdote in Abitina, nell’Africa settentrionale proconsolare. Una domenica i magistrati del luogo accompagnati dai soldati catturarono lui e il suo gruppo; Saturnino, i suoi quattro figli e un senatore di nome Dativo guidarono gli altri della comunità all’interrogatorio dei magistrati. Risposero tutti così coraggiosamente che persino i loro inquisitori li elogiarono; furono però inviati in ceppi a Cartagine per essere esaminati dal proconsole.

L’interrogatorio è stato conservato in Atti che sono senza dubbio genuini nella sostanza, ma che nella forma sembrano finalizzati a sostenere la rigida posizione donatista, quale emerse nella controversia esplosa un secolo dopo le loro morti. Questa avrebbe enfatizzato che tutti i martiri parteciparono al culto nel giorno del Signore, compreso il bimbo Ilarione (rara testimonianza della partecipazione di bimbi alla Messa). Il primo a essere interrogato fu Dativo, il quale si professò cristiano e adoratore del Dio dei cristiani. Fu condotto via per essere torturato persino prima che avesse detto dove avevano luogo le assemblee per il culto, perché il proconsole credeva che ne fosse l’organizzatore. Allora il martire Telica affermò che «il presbitero Saturnino e tutti noi» erano le guide dei cristiani. Le donne si dimostrarono coraggiose quanto gli uomini: una giovane donna di nome Vittoria, che era sfuggita a un fidanzamento combinato, saltando fuori da una finestra e rifugiandosi in una chiesa, rifiutò l’offerta di ritornare sotto la tutela del fratello pagano, dicendo che nessuno che non conoscesse Dio poteva essere suo fratello. Il bimbo Ilarione rise persino alle minacce del giudice di tagliargli orecchie e naso se non avesse ritrattato. Saturnino e i suoi cc. non furono giustiziati, ma pare che morirono in prigione, o per durezza della carcerazione o come conseguenza delle torture subite.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Cartagine, commemorazione dei santi martiri di Abitene, in Tunisia: durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, essendosi come di consueto radunati contro il divieto imperiale di celebrare l’Eucaristia domenicale, furono arrestati dai magistrati della colonia e dal presidio militare; condotti a Cartagine e interrogati dal proconsole Anulino, anche tra le torture tutti si professarono cristiani, dichiarando di non poter tralasciare la celebrazione del sacrificio del Signore; per questo versarono in diversi luoghi e tempi il loro beatissimo sangue.