Archivi giornalieri: 17 febbraio 2022

Notizie dal Giornale

Rettifica tessera sanitaria: cosa fare e cosa cambia

 
 

 

Federico Garau

 

In caso di errori, per rettificare i dati riportati sulla tessera sanitaria si potrà inoltrare una richiesta anche online, questa la notizia lanciata dall’Agenzia delle Entrate nell’ultimo aggiornamento (febbraio 2022) della guida. Insomma, si prosegue con il processo di digitalizzazione.

© Fornito da Il Giornale

Come modificare la tessera

Per intervenire sul nostro documento, basterà dunque collegarsi al portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr). Chi non è in possesso di una identità digitale, invece, potrà ancora rivolgersi agli uffici preposti nel proprio comune di residenza, o all’Agenzia delle Entrate.

Per modificare la tessera sanitaria tramite via telematica, invece, sarà indispensabile avere uno Spid, una Cie o una Cns. Una volta collegati al portale dell’Anpr del ministero dell’Interno, sarà possibile con pochi passaggi inoltrare una richiesta di modifica dei dati, accedendo proprio al servizio “Rettifica dati”. Si potrà quindi richiedere di cambiare una determinata informazione, indicando il dato errato e quello corretto, ed allegare eventuali documenti utili alla revisione.

Video: Concessioni balneari, verso lo stop all’aumento delle tariffe (Mediaset)

Lettore video di: Mediaset (Informativa sulla privacy)

Coloro che non hanno una identità digitale, come abbiamo precedentemente detto, potranno invece rivolgersi al proprio Comune di residenza se iscritti all’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, oppure all’Agenzia delle Entrate in caso di mancata iscrizione all’Anpr.

Anche il duplicato si potrà chiedere online

Le novità non finiscono qui, perché sarà possibile richiedere telematicamente anche un duplicato della tessera sanitaria. Agenzia delle Entrate, infatti, spiega che in questo caso sono due le modalità possibili. La prima, per coloro che hanno una tessera senza microchip (TS), è quella di utilizzare il Servizio a libero accesso o quello presente nell’area riservata: in questo caso si deve indicare il proprio codice fiscale oppure i dati anagrafici completi, con tanto di motivazione della richiesta di duplicato. Saranno inoltre richieste delle informazioni circa la propria dichiarazione dei redditi. La seconda, prevista per coloro che sono in possesso di una tessera con microchip (TS/CNS), consente di ottenere il duplicato tramite il servizio in Area riservata del Fisco. Servirà lo SPID, la CIE o la CNS.

Per avere il duplicato della tessera sanitaria, in ogni caso, è possibile comunque inviare una Pec o una email direttamente all’Agenzia delle Entrate. Si dovrà però presentare il modello AA4/8 compilato e sottoscritto, con tanto di copia di documento di identità.

Autoliquidazione INAIL 2022: la guida completa

Autoliquidazione INAIL 2022: la guida completa

Come si calcola il premio da versare all’INAIL con l’autoliquidazione 2022? Quali comunicazioni devono essere inviate? I dettagli

Alla stregua di quanto avviene per le assicurazioni casa e auto, la copertura INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali prevede il pagamento di un premio annuo calcolato in ragione di:

  • Rischio e gravità degli eventi che possono coinvolgere i lavoratori e gli altri soggetti assicurati;
  • Retribuzione imponibile INAIL calcolata in funzione dei compensi (effettivi o convenzionali) degli assicurati.

Eccezion fatta per i casi di avvio dei lavori, in cui il pagamento del premio assicurativo avviene entro la data di inizio degli stessi o, in alternativa, nel rispetto della scadenza indicata dall’INAIL nel certificato di assicurazione, per gli anni successivi il datore di lavoro è tenuto (annualmente) a:

  • Calcolare il saldo (regolazione) del premio assicurativo per l’anno precedente;
  • Calcolare l’acconto (rata) del premio assicurativo per l’anno corrente.

La somma dei due valori rappresenta il premio da versare all’Istituto. L’insieme di queste operazioni prende il nome di “autoliquidazione”.

La campagna dell’autoliquidazione si apre con la messa a disposizione da parte dell’INAIL delle cosiddette “basi di calcolo” utili per permettere alle aziende di calcolare il premio. E’ proprio da questo aspetto che parte la nostra analisi sull’autoliquidazione INAIL 2021-2022.

Autoliquidazione INAIL 2022: comunicazione delle basi di calcolo

L’iter autoliquidazione inizia con la consultazione del documento rilasciato dall’INAIL contenente le basi di calcolo per determinare il premio 2021 – 2022. In particolare vengono riportati, per ogni voce di rischio:

  • Posizione Assicurativa Territoriale (PAT);
  • Gestione tariffaria;
  • Voce;
  • Periodo di riferimento;
  • Tasso medio di tariffa;
  • Tasso applicabile e applicato;
  • Addizionale amianto L. 244/07.

Le informazioni in questione sono distinte in:

  • Dati per il calcolo della regolazione (saldo) 2021;
  • Dati per il calcolo della rata (acconto) 2022.

I prospetti aggiornati, utili ai fini del calcolo dell’autoliquidazione 2021-2022, sono disponibili dallo scorso 9 dicembre accedendo (in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS) al portale “inail.it – Accedi ai servizi online – Autoliquidazione – Visualizza Basi di Calcolo”. A rendere nota la disponibilità delle informazioni sul proprio sito è stata la stessa INAIL con l’Istruzione operativa del 7 dicembre 2021 numero 13541.

Autoliquidazione INAIL 2022, come calcolare il premio

La procedura di autoliquidazione prevede:

  • Il calcolo del saldo (cosiddetta “regolazione”) 2021, in base alle retribuzioni effettive del medesimo anno;
  • Il calcolo dell’acconto (cosiddetta “rata”) 2022, in base alle retribuzioni corrisposte nel 2021.

Tanto il saldo quanto l’acconto vengono calcolati moltiplicando:

  • Le retribuzioni 2021 per il “tasso applicato” relativo ad ogni singola voce di tariffa, indicato nel documento INAIL di comunicazione delle basi di calcolo sezione “Regolazione anno 2021”;
  • Le retribuzioni presunte 2022 per il “tasso applicato” relativo ad ogni singola voce di tariffa, indicato nel documento INAIL di comunicazione delle basi di calcolo sezione “Rata anno 2022”.

Può verificarsi l’ipotesi che la rata 2021 sia di importo superiore alla regolazione relativa allo stesso anno. In tal caso si genera un credito da compensare con la rata 2022.

Autoliquidazione INAIL 2022, esempio di calcolo

Facciamo l’esempio di un’azienda con voce di tariffa “0722” relativa ai rischi legati all’attività d’ufficio. Nella comunicazione INAIL sulle basi di calcolo è indicato:

  • Tasso applicato per la regolazione anno 2021 il 5 per mille;
  • Tasso applicato per la rata anno 2022 il 5 per mille.

Le retribuzioni del 2021 sono state pari ad euro 350.000,00. Lo stesso importo è previsto per il 2022. La rata anticipata 2021 (anch’essa riportata nelle basi di calcolo INAIL) è stata di euro 1.230,10.

Il primo passaggio prevede il calcolo del premio 2021:

Retribuzione imponibile 2021 euro 350.000,00 * tasso 2021 5 per mille = 1.750,00 euro cui si aggiunge l’addizionale dell’1% del premio, la quale porta l’importo complessivo ad euro 1.750,00 + 17,50 = 1.767,50 euro.

Successivamente si calcola il premio 2022 che, nel nostro caso, sarà sempre pari ad euro 1.767,50.

Operazione Calcolo
Premio 2021 (A) 1.767,50
Rata 2021 (B) 1.230,10
Regolazione 2021 (A – B) 537,40
Rata anticipata 2022 1.767,50
Premio autoliquidazione 2021 – 2022 da versare con F24 (regolazione + rata) 2.304,90

Autoliquidazione INAIL 2022, riduzione del presunto

I datori di lavoro che prevedono di corrispondere nel 2022 retribuzioni inferiori rispetto a quelle dell’anno precedente (si pensi ad una contrazione dell’attività produttiva) sono tenuti ad inviare all’INAIL entro il 16 febbraio 2022 la comunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni presunte.

Per farlo, è necessario collegarsi (in possesso sempre delle credenziali SPID, CIE o CNS) al portale “inail.it – – Accedi ai servizi online – Autoliquidazione – Riduzione Presunto”.

L’importo indicato, si legge nell’Istruzione operativa INAIL del 29 dicembre 2021 numero 14185, costituisce “la base per il calcolo del premio anticipato dovuto per il 2022 in sostituzione dell’importo delle retribuzioni erogate nel 2021, fatti salvi i controlli che l’Istituto può disporre in merito all’effettiva sussistenza delle motivazioni addotte, al fine di evitare il pagamento di premi inferiori al dovuto”.

Autoliquidazione INAIL 2022, come versare il premio

La rata anticipata 2022 e la regolazione 2021 devono essere versati all’INAIL con modello F24:

  • In un’unica soluzione entro il 16 febbraio 2022;
  • In quattro rate mensili, di cui la prima il 16 febbraio 2022.

Ogni rata è pari al 25% del premio complessivo. Alla somma – base si aggiungono gli interessi, calcolati con riferimento alla seconda, terza e quarta rata. Fanno eccezione i contributi associativi (riscossi dall’INAIL per conto delle associazioni di categoria che hanno stipulato specifica convenzione con l’Ente), da pagare in un’unica soluzione entro il 16 febbraio 2022.

La scelta di avvalersi della rateazione dev’essere indicata in sede di invio del “Modulo per la dichiarazione delle retribuzioni” (Mod. 1031) rispondendo “” all’opzione “Rateazione ai sensi della L. 449/97 (art. 59, comma 19) e della L. 144/99 (art. 55 comma 5)”.

In sede di compilazione del modello F24, gli importi dovuti dovranno essere indicati all’interno della “Sezione altri enti previdenziali ed assicurativi – INAIL” completi di:

  • Codice sede INAIL;
  • Codice ditta e contro-codice;
  • Numero di riferimento “902022”;
  • Causale;
  • Importo.

Autoliquidazione INAIL 2022, scadenze e interessi per chi versa a rate

Con la Nota 11 gennaio 2022 numero 198 l’INAIL ha comunicato i tassi di interesse da applicare e le date per il versamento rateale del premio da autoliquidazione 2021/2022:

Rata Scadenza Data utile per il pagamento Interessi
16 febbraio 2022 16 febbraio 2022 0
16 maggio 2022 16 maggio 2022 0,00024384
16 agosto 2022 22 agosto 2022 0,00049589
16 novembre 2022 16 novembre 2022 0,00074795

Per ottenere l’importo degli interessi è sufficiente moltiplicare il valore della seconda, terza e quarta rata per i coefficienti indicati in tabella.

L’aggiornamento dei tassi tiene conto del valore medio dell’interesse dei titoli di Stato per l’anno 2021, pari allo 0,10%, pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro.

Autoliquidazione INAIL 2022, dichiarazione delle retribuzioni

Entro il 28 febbraio 2022 è fatto obbligo ai datori (titolari di Posizione Assicurativa Territoriale o PAT) di inviare la denuncia delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel 2021, utilizzando, a seconda delle ipotesi, il servizio telematico “AL.P.I online” o “Invio telematico Dichiarazione Salari” entrambi disponibili (previo accreditamento con credenziali SPID, CIE o CNS) collegandosi a “inail.it – Accedi ai servizi online – Autoliquidazione”.

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Lo SPID minorenni è stato di fatto autorizzato dal Garante per la protezione dei dati personali, il quale però impone cautela. I dettagli.

Lo SPID minorenni è stato di fatto autorizzato dal Garante per la protezione dei dati personali, il quale però impone cautela. I dettagli.

Il Garante per la protezione dei dati personali, noto anche come Garante della Privacy, ha dato il suo assenso alla creazione di una identità digitale e all’utilizzo dello SPID da parte dei minori. Il via libera consentirà a coloro che non hanno ancora compiuto i 18 anni di età, di usufruire del sistema di identità digitale, utile per una serie di motivi. Il possesso dello SPID è infatti idoneo all’accesso ai siti della PA, come ad es. il registro scolastico elettronico.

Tuttavia, l’ok del Garante all’uso dello SPID minorenni, senza l’intervento dei genitori, resta sottoposto a limiti e si abbina alla richiesta all’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) di maggiori tutele.

Vediamo più da vicino.

SPID ai minori: il contesto di riferimento

Onde avere ben chiari i dettagli delle ultime novità in merito al sistema pubblico di identità digitale minorenni, ricordiamo in breve che cosa deve intendersi per SPID. Ebbene quest’ultimo altro non è che un sistema di login, correlato a una casella di posta elettronica certificata, che consente di effettuare l’accesso ai servizi online della PA e dei soggetti privati aderenti con una sola identità digitale – rappresentata da username e password.

Leggi anche: SPID Poste Italiane quanto costa

Attraverso il sistema di accesso su cui si basa SPID, la PA ha compiuto un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione ed è oggi più vicina ai cittadini ed alle loro necessità pratiche. Grazie allo SPID, tutti possono contare su una chiara modalità di accesso ai servizi online, che si mantiene uguale ed intuitiva nel corso del tempo. Ecco perché è giusto affermare che il sistema in oggetto faciliti la fruizione dei servizi online, contribuendo a semplificare; sburocratizzare e alleggerire il rapporto dei cittadini con gli uffici pubblici. E dunque anche in considerazione di questi rilevanti elementi, è giusto parlare delle ultime novità in tema di SPID minorenni.

Da rimarcare altresì che è possibile accedere ai servizi online utilizzando lo SPID da pc, tablet e smartphone.

Non vi sono particolari dubbi. Grazie allo SPID il singolo cittadino può agevolmente accedere ad una serie di servizi essenziali per la sua vita. Pensiamo ad es. ai pagamenti oppure alle informazioni sanitarie e alle richieste di bonus.

Il sistema in oggetto è gratuito per chiunque ed è gestito da AGID, l’Agenzia per l’Italia Digitale. Dette considerazioni valgono anche per lo SPID minorenni, ossia riferito ai minori di anni 18.

SPID minorenni: come funzionerà e chi potrà richiederlo

Come accennato all’inizio, è appena giunto l’ok del Garante della Privacy all’estensione dell’uso dell’identità digitale SPID nei confronti dei minorenni.

In particolare:

  • i ragazzi con più di 14 anni potranno usufruire di un’identità SPID per effettuare l’accesso ai servizi offerti dalla PA a loro mirati (ad es. servizi Inps; fascicolo sanitario elettronico);
  • coloro che sono compresi nell’età 5-14 anni potranno invece utilizzarlo esclusivamente per i servizi online forniti dalle scuole.

Attenzione però: per tutti gli under 18 saranno i genitori a richiedere lo SPID minorenni per loro. Perciò se è vero che il Garante ha dato l’ok all’utilizzo dello SPID minorenni, non significa anche che i ragazzini potranno fare domanda in prima persona, al fine di ottenere il dispositivo di identità digitale. Come appena accennato, saranno infatti i genitori o chi esercita la responsabilità genitoriale a compiere per loro l’operazione.

Leggi anche: Delega SPID servizi INPS: indicazioni per la richiesta o la revoca

SPID per i minori di 18 anni: le precisazioni del Garante Privacy

Negli ultimi giorni l’Agenzia per l’Italia digitale – con la nota dello scorso 11 febbraio – aveva fatto pervenire al Garante per la protezione dei dati personali le “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori“, onde riceverne il parere.

Quest’ultimo non si è fatto attendere ed è arrivato con tono favorevole; ma abbinando la richiesta di garanzie supplementari sul trattamento dei dati e dell’applicazione delle linee guida in oggetto soltanto ai minori sopra i 14 anni.

In particolare, per i minori nell’età 5-14 anni lo SPID sarà previsto in modo sperimentale fino a fine giugno 2023 per le sole attività scolastiche, ma il Garante Privacy ha specificato che fino alla data appena menzionata sarà necessario che Agenzia per l’Italia digitale e Ministero dell’Istruzione agiscano in modo combinato. Ciò al fine di assicurare che l’uso dello SPID ai minori sia sempre in conformità delle linee guida.

Inoltre, per il Garante occorre che l’Agenzia per l’Italia digitale apporti delle modifiche alle linee guida sullo SPID minorenni. In particolare, si richiede che sia creato un meccanismo in grado di controllare che chi chiede l’identità digitale per conto del figlio o di un minorenne sia una persona effettivamente deputata a farlo, ovvero che si tratti realmente di un genitore o di chi esercita la responsabilità genitoriale. Non vi sono dubbi: laddove vi sia la richiesta SPID minorenni, colui che è chiamato a valutarla – il cd. Identity Provider o fornitore dell’ identità digitale – dovrà svolgere due verifiche di identità:

  • una rivolta al genitore che fa la richiesta;
  • l’altra rivolta al minore per il quale si intende ottenere il sistema di identità digitale.

In merito alla identificazione del minore, il Garante ha richiesto la maggiore chiarezza possibile. E proprio al minore dovrà essere consegnata un’informativa su tutta la procedura, usando un linguaggio nitido e comprensibile facilmente da parte di un giovanissimo.

Infine, ricordiamo che al compimento dei 18 anni, i ragazzi potranno liberamente scegliere se conservare  l’identità digitale già ottenuta oppure se revocarla.

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Decreto prezzari superbonus 110: individuati i prezzi massimi, fuori Iva e costi extra

Decreto prezzari superbonus 110: individuati i prezzi massimi, fuori Iva e costi extra

Decreto prezzi superbonus 110 e altri bonus casa: il ministro della Transizione Ecologica ha firmato il Decreto che fissa i prezzari.

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i prezziari, ovvero i tetti massimi per i prezzi da applicare agli interventi del Superbonus 110%. Come evidenziato sul sito Mite, i massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. Notizia importante,  i massimali non comprendono l’IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera.

Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai prezzari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezzari della casa editrice DEI.

Anche per tali ultimi costi sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

Decreto prezzari superbonus 110 e altri bonus casa: la previsione

L’art. 119 del D.L. 34/2020, in materia di superbonus, dispone che per l’asseverazione sulla congruità dei prezzi:

  • occorre fare riferimento non solo ai prezzari individuati dal predetto decreto ministeriale 6 agosto (decreto requisiti), ma anche
  • ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, da un  decreto del Ministro della transizione ecologica.

In attesa dell’adozione del predetto decreto, la congruità delle spese è determinata facendo riferimento ai prezzi riportati:

  • nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome,
  • ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero,
  • in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi.

In base alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate con la circolare n°16/E 2021, in attesa dell’adozione del decreto del Mi.Te. gli interventi di riqualificazione energetica devono essere asseverati in base al sopra citato d.m. 6 agosto.

Leggi anche: superbonus turismo

Decreto prezzi superbonus 110 e bonus casa: il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani firma

Si arriva così all’adozione del decreto del Ministro della transizione ecologica.

Con un lieve ritardo, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%.

Come evidenziato sul sito Mite,  i massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. Notizia importante,  i massimali non comprendono l’IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera. Importi da conteggiare a parte.

I nuovi massimali si riferiscono alle seguenti tipologie di intervento:

  • interventi di riqualificazione energetica;
  • strutture opache orizzontali: isolamento coperture;
  • strutture opache orizzontali: isolamento pavimenti;
  • sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi;
  • strutture opache verticali: isolamento pareti perimetrali;
  • installazione di sistemi di schermatura solari e/o ombreggiamenti mobili comprensivi di eventuali meccanismi automatici di regolazione;
  • impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua a condensazione e/o generatori di aria calda a condensazione;
  • impianti con micro-cogeneratori;
  • ecc.

Attenzione, i nuovi limiti di prezzo sono validi ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese per gli interventi di:

  • risparmio energetico superbonus 110% e,
  • nei casi di cessione del credito e sconto in fattura, ecobonus “ordinario”, bonus ristrutturazione 50% e bonus facciate influenti dal punto di vista termico.

I limiti fissati dal decreto saranno validi in riferimento ai lavori il cui titolo edilizio è presentato successivamente alla data di entrata in vigore dello stesso decreto.

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Santi Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria

 

Santi Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria


Nome: Santi Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria
Titolo: Confessori
Ricorrenza: 17 febbraio
Tipologia: Memoria facoltativa
Vivevano a Firenze, all’inizio del secolo XIII, sette illustri patrizi che alla nobiltà del sangue, univano una grande virtù; Bonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Manetto dell’Antella, Amadio degli Amedei, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni, Alessio dei Falconieri.

Ascritti alla congregazione cittadina di S. Maria Maggiore, nella festa dell’Assunta dell’anno 1233, in chiesa, furono rapiti in estasi ed ebbero una visione. Parve loro di vedere partire da un globo infocato sette raggi di vivida luce e penetrare in loro, ispirandoli a rinunciare alla vita del mondo e a ritirarsi per attendere unicamente al servizio di Dio.

Finiti gli esercizi di pietà gli altri confratelli se ne uscirono di chiesa, essi però vi si fermarono.

Si guardarono attoniti l’un l’altro e nessuno osava dire per primo la visione. Ruppe finalmente il silenzio Bonfiglio, raccontando quanto aveva visto e sentito, e gli altri rimasero sbalorditi nel sentirsi manifestare ognuno la propria visione. Conchiusero quindi di consacrarsi al servizio di Dio e, senza frapporre tempo, assestarono le proprie cose domestiche e si ritirarono in solitudine.

Coll’approvazione e benedizione del Vescovo, andarono a Camarzia, nei pressi di Firenze e colà vestirono rozze lane, nascondendovi sotto il cilicio e una grossa cintura di ferro. Colla celebrazione della S. Messa di un sacerdote inviato dal Vescovo e colla S. Comunione,
inaugurarono la nuova vita il di della Natività di Maria SS.

Dovendo in seguito recarsi nuovamente a Firenze a chiedere al Vescovo quale regola dovevano abbracciare, al loro passaggio per le vie, i bimbi in fasce e i lattanti gridavano: — Ecco i servi di Maria, ecco i servi di Maria!

A Camarzia la loro casa divenne meta di pellegrinaggi onde essi, per non essere disturbati, pregarono la SS. Vergine a indicare loro un luogo più solitario. E furono esauditi, poiché, apparendo loro, indicò il monte Senario. Ritiratisi su quelle alture scoscese ed impraticabili, dapprima abitarono nelle grotte scavate nel sasso dalla natura, quindi cominciarono a fabbricarsi delle capannucce di legno e più tardi una chiesa ed altri caseggiati migliori, cingendo poi il tutto di ima siepe.

Il cardinale Goffredo Castiglione, legato pontificio per la Toscana, recatosi col Vescovo al monte, esortò quei solitari a mitigare la loro vita di penitenza e ad accogliere nella loro comunità quanti desideravano entrare. Fu così che d’allora cominciarono a moltiplicarsi i religiosi e i nuovi monasteri.

Una visione determinò poi la regola da seguire. Apparve loro un giorno la SS. Vergine circondata da Angeli: alcuni di questi portavano simboli della passione di Gesù, altri un libro aperto con le regole di S. Agostino, altri abiti religiosi di color nero, altri infine una scritta: « Servi di Maria ».

Così si può dire che la Madonna fu in modo sensibile e diretto la fondatrice della congregazione ed essi i cooperatori docili e fedeli.

PRATICA. Dai sette Fondatori dobbiamo imparare la costanza nel seguire la vocazione alla quale Dio ci chiama a far la sua santa volontà.

PREGHIERA. Signore Gesù Cristo, che per venerare i dolori della Santissima tua Madre, per mezzo dei sette santi Padri, hai fecondato la Chiesa d’una nuova famiglia di suoi servi, concedi propizio che noi ci associamo loro nel pianto, onde meritiamo di partecipare con essi ai gaudii.

MARTIROLOGIO ROMANO. I sette santi Fondatori dell’Ordine dei Servi della beata Vergine Maria, Confessori, la cui deposizione si celebra nei rispettivi giorni. Essi, che in vita furono congiunti da uno stesso spirito di vera fraternità e dopo morte ebbero tutti uniti la venerazione del popolo, dal Papa Leone decimoterzo furono anche insieme ascritti nel catalogo dei Santi.