Archivi giornalieri: 9 febbraio 2022

Pensione: i 10 paesi dove trasferirsi per vivere meglio

Pensione: i 10 paesi dove trasferirsi per vivere meglio

Dove si vive meglio con una pensione minima? Quali sono i Paesi che offrono la vita più agiata a prezzi contenuti? Ecco la classifica dei 10 migliori Paesi in cui trasferirsi per vivere serenamente con la propria pensione.

di , pubblicato il  alle ore 14:04
Dove si vive meglio con una pensione minima? Quali sono i Paesi che offrono la vita più agiata a prezzi contenuti? Ecco la classifica dei 10 migliori Paesi in cui trasferirsi per vivere serenamente con la propria pensione.

 
Ford, si rafforza il processo di elettrificazione sia per uso privato che commerciale
 
 
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Quali sono i paesi in cui si vive meglio da pensionati? Con le spese che in Italia sono diventate insostenibili è diventato quasi impossibile vivere con 1000 euro al mese, cifra che non tutti i pensionati italiani, però, raggiungono.   Proprio per questo motivo circa 400mila pensionati italiani si sono trasferiti a vivere all’estero, secondo dati forniti dall’Inps e riferiti all’anno 2012.   Sono più della metà dei pensionati Inps, infatti, a percepire un assegno mensile che è inferiore ai 1000 euro al mese, l’importo medio della pensione degli italiani è di 650 euro, somma che non consente una vita dignitosa in Italia, questo è il motivo che spinge molti pensionati a trasferirsi all’estero.   Il Global Retirement Index 2014 ha stilato una classifica dei posti migliori per vivere da pensionati: luoghi che offrono oltre a sole, ottimo clima e spiagge meravigliose anche la possibilità di riuscire a vivere con la somma percepita mensilmente.   Al primo posto della classifica si trova Panama, un luogo che, oltre ad essere affascinante offre anche una combinazione molto rata: convenienza e facilità con uno stile di vita buono e a buon mercato.   Al secondo posto troviamo l’Ecuador, il paese perfetto, economico, accogliente e accessibile(E se hai più di 65 anni, è possibile usufruire di alcuni benefici per pensionato, tra cui un ritorno di denaro speso per l’IVA sui tuoi acquisti rimborsata ogni mese fino a circa 250 dollari. ).   Al terzo posto della classifica troviamo la Malesia, il vero paradiso per i pensionati in Asia con una temperatura di 27 gradi per tutto l’anno permette una vita di coppia nel lusso con 1200 euro al mese, affitto compreso.   Quarto posto per il Costa Rica con un clima caldo tutto l’anno. Ad attirare in questo Paese è la facilità con cui si può diventare residente che offre ai pensionati un ottimo programma, come ad esempio un reddito da parte della previdenza sociale di 1000 dollari al mese (circa 730 euro) e un sistema sanitario che dopo un pagamento mensile, in base al reddito (di massimo 100 euro) prevede cure assolutamente gratis.   Seguono al quinto posto Spagna e Canarie, una delle mete preferite dai pensionati europei: gli affitti sulla spiaggia partono da 400 euro al mese.   Sesto posto per il Nord Africa, dove Tunisia e Marocco offrono due mete molto ambite. Con poco più di 900 euro al mese è possibile condurre una vita nell’agiatezza, affitto compreso.   Settimo posto per Belize dove la tassazione è bassissima e i vantaggi fiscali coprono il rimborso di un eventuale cambio di residenza, uno sconto del 50% sulle spese di soggiorno temporaneo sostenute prima di affittare o comprare una casa.   Ottavo posto per Melbourne in Australia dove risiede una delle più grandi comunità italiane oltreoceano e dove il cambio euro-dollaro australiano è ancora favorevole.   Nono posto per Malta che risulta essere vicina, con un bon clima e con un costo della vita abbastanza contenuto.   Decima posizione per la Nuova Zelanda, una zona del mondo poco abitata con clima mite tutto l’anno.

 

Concorso 28 posti area B a Bolzano: le prove scritte

Concorso 28 posti area B a Bolzano: le prove scritte

Il prossimo 25 febbraio 2022 alle ore 10:30 si terrà la prova scritta del concorso pubblico a 28 posti per l’Area B, posizione economica B1, per il ruolo locale dell’INPS di Bolzano.

La prova si svolgerà nell’Aula Magna DO.01 dell’Università di Bolzano, in Piazza Università 1, al piano terra. 

I candidati potranno sostenere le prove d’esame nella lingua, italiana o tedesca, prescelta nella domanda di ammissione al concorso.

Il presente avviso è pubblicato anche sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV serie speciale “Concorsi ed esami”.

Reddito di Cittadinanza e variazione della condizione occupazionale

Reddito di Cittadinanza e variazione della condizione occupazionale

La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito che, dal 1° gennaio 2022, la variazione della condizione occupazionale nelle forme dell’avvio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo da parte di uno o più componenti del nucleo familiare percettore del Reddito di cittadinanza (Rdc) deve essere comunicata all’INPS, mediante il modello “RdC-Com Esteso”, non più entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, ma entro il giorno antecedente l’inizio della medesima attività.

Rimane, invece, invariato il termine di 30 giorni per la presentazione del modello “RdC-Com Esteso” per le attività di lavoro dipendente.

Il messaggio 9 febbraio 2022, n. 625 approfondisce le novità normative sulla variazione della condizione occupazionale ai fini del Reddito di cittadinanza.

Comunicare con l’INPS tramite la PEC: tutti i vantaggi

Comunicare con l’INPS tramite la PEC: tutti i vantaggi

Per inviare e ricevere comunicazioni ufficiali dall’INPS è possibile utilizzare la posta elettronica certificata (PEC) al posto delle raccomandate A/R in formato cartaceo. Questo strumento digitale offre diversi vantaggi:

  • riduzione dei tempi di attesa nella ricezione delle comunicazioni;
  • riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche;
  • eliminazione degli errori di invio delle comunicazioni cartacee o mancate consegne;
  • maggior attenzione alle esigenze degli utenti;
  • riduzione dei costi;
  • benefici ambientali.

Per comunicare con l’Istituto attraverso la PEC è necessario caricare i propri dati personali, tra cui appunto l’indirizzo PEC, dichiarando di voler comunicare tramite quest’ultimo strumento al posto delle comunicazioni cartacee, all’interno della sezione “Gestione consensi” dell’area riservata MyINPS.

Da quel momento le comunicazioni con l’Istituto viaggeranno via email. Tuttavia, nel caso in cui la PEC risulti piena o non disponibile, dopo tre tentativi di invio, viene utilizzato il tradizionale canale di raccomandata A/R.

Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: chiarimenti

Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: chiarimenti

Con la circolare INPS 1° febbraio 2022, n. 18 sono state illustrate le novità introdotte dalla legge di bilancio 2022 in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e sono stati indicati i termini per la trasmissione delle domande per i trattamenti di integrazione salariale.

A seguito del rilascio della procedura “CIGWEB” per la trasmissione delle domande l’Istituto, con messaggio 8 febbraio 2022, n. 606, comunica che le domande riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa iniziati dal 1° gennaio 2022 al 7 febbraio 2022 potranno essere inviate entro il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del messaggio.

Il messaggio, inoltre, illustra la modalità di trasmissione della dichiarazione relativa alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di informazione e consultazione sindacale.

Gestione Artigiani e Commercianti: i contributi per il 2022

Gestione Artigiani e Commercianti: i contributi per il 2022

Con la circolare INPS 8 febbraio 2022, n. 22 l’Istituto indica gli importi dei contributi dovuti per il 2022 dagli iscritti alla Gestione Artigiani e alla Gestione Commercianti.

Le aliquote contributive di finanziamento delle gestioni pensionistiche sono fissate al 24% per i titolari e collaboratori di età superiore ai 21 anni e al 22,80% per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni.

Gli artigiani e gli esercenti attività commerciali ultrasessantacinquenni, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto, anche nel 2022 usufruiscono della riduzione del 50% dei contributi dovuti.

Dal 1° gennaio 2022, inoltre, l’aliquota contributiva aggiuntiva – dovuta per finanziare l’indennizzo in caso di cessazione dell’attività commerciale senza aver raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia – è pari allo 0,48%.

La circolare specifica, infine, la contribuzione dovuta sui minimali e sui massimali di reddito. I contributi devono essere versati entro le scadenze indicate nella stessa circolare, mediante i modelli F24 disponibili accedendo al servizio online.

Fondo di solidarietà per le vittime di estorsioni e usura: proroga dei versamenti

Fondo di solidarietà per le vittime di estorsioni e usura: proroga dei versamenti

Le vittime delle richieste estorsive e dell’usura possono usufruire di una proroga di due anni dei termini di versamento dei contributi.

Prorogati di due anni i termini di versamento dei contributi, in favore del fondo per le vittime di estorsioni e usura. Infatti, i termini di scadenza ricadenti entro un anno dalla data in cui si è verificato l’evento lesivo, sono differiti per un biennio a decorrere dal provvedimento di sospensione. Inoltre, nelle procedure esecutive riguardanti debiti nei confronti dell’erario, sono cancellate le sanzioni dalla data di inizio dell’evento lesivo fino al termine di scadenza delle sospensioni e della proroga.

È quanto emerge dalla Circolare INPS n. 21 del 3 febbraio 2022 (testo allegato a fondo pagina). Il documento di prassi fa il punto in merito al “Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura” per quanto concerne la sospensione dei termini di versamento dei contributi.

Fondo di solidarietà per le vittime di richieste estorsive e usura: come funziona

Il “Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura” è disciplinato dalla L. n. 44/1999. Tale Fondo all’art. 1 ha previsto, in favore dei soggetti danneggiati da attività estorsive, l’erogazione di una somma di denaro a titolo di contributo al ristoro del danno patrimoniale subito.

Nello specifico, l’agevolazione è riconosciuta agli esercenti un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero una libera arte o professione.

La somma di denaro è concessa allorquando uno dei predetti soggetti abbia subito un evento lesivo in conseguenza di delitti commessi allo scopo di costringerli ad aderire a richieste estorsive. Rientrano nella disciplina anche le richieste estorsive avanzate successivamente ai fatti, o per ritorsione alla mancata adesione a tali richieste, ovvero in conseguenza di situazioni di intimidazione anche ambientale.

Ma quali sono gli eventi lesivi che danno diritto all’elargizione della somma di denaro?

A tal fine, basta che si verifichi un evento lesivo a qualsiasi bene mobile o immobile, ovvero lesioni personali, ovvero un danno sotto forma di mancato guadagno inerente all’attività esercitata.

Da quando decorre l’evento lesivo che da diritto ai ristori

Altro punto fondamentale è la decorrenza della data dell’evento lesivo, ossia: da quando decorre il termine a partire dal quale il soggetto deve essere ristorato?

L’INPS, sul punto, tiene in considerazione tre periodi:

  • la data della denuncia;
  • il primo atto processuale con cui la vittima ha avuto conoscenza certa dell’esistenza di indagini oppure di un procedimento penale di estorsione;
  • la data indicata nel provvedimento di sospensione del Procuratore della Repubblica.

Con riferimento, invece, alla presentazione dell’istanza, l’Istituto Previdenziale stabilisce che bisogna inviare:

  • copia della richiesta di elargizione prevista dagli articoli 3, 5, 6 e 8 della L. n. 44/1999;
  • copia del provvedimento favorevole del Procuratore della Repubblica, adottato ai sensi del co. 7 dell’art. 20 della predetta legge.

Quando scatta la riduzione delle sanzioni

Come noto, l’INPS applica un particolare regime sanzionatorio in caso di contributi omessi. Chiaramente, qualora il soggetto interessato non abbia potuto versare i contributi, in quanto vittima dell’usura, vedrà cancellarsi la sanzione stessa. Resta ferma, naturalmente, l’integrale pagamento dei contributi dovuti.

Dunque, per ottenere l’eliminazione della sanzione è necessario il verificarsi della seguente condizione: colpevolezza del terzo all’esito del procedimento promosso a seguito della denuncia. Unico aspetto da tenere in considerazione è che la denuncia risulti effettuata entro tre mesi dal giorno in cui si è venuti a conoscenza del fatto che costituisce reato.

Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’interessato dovrà comunque trasmettere l’apposita domanda di riduzione delle sanzioni civili.

Cosa succede, però, se l’interessato non procede al versamento – anche in forma dilazionata – della contribuzione dovuta? In quest’ultimo caso, riprenderà ad essere applicato l’ordinario regime sanzionatorio di cui all’art. 116, co. 8 e 9, della L. n. 388/2000.

Quali sono gli effetti sul DURC online

Ultimo aspetto da considerare è l’effetto che la proroga dei termini di pagamento dei contributi ha sul DURC online. Sul punto, l’INPS afferma che la verifica della regolarità non deve considerare gli adempimenti contributivi ricadenti entro un anno dalla data dell’evento lesivo.

Infatti, il mancato adempimento non costituisce fattispecie di irregolarità per tutta la durata della proroga. Chiaramente, tali adempimenti torneranno ad essere rilevanti ai fini della verifica della regolarità una volta decorsi i due anni di proroga.

Circolare INPS n. 21 del 3 febbraio 2022

Alleghiamo infine il testo della circolare in oggetto.

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Lavoro domestico, retribuzioni minime colf e badanti per il 2022

Lavoro domestico, retribuzioni minime colf e badanti per il 2022

La Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo ha sottoscritto l’accordo sui nuovi minimi retributivi relativi al lavoro domestico.

Il 2 febbraio 2022 la Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo ha sottoscritto l’accordo sui nuovi minimi retributivi relativi al lavoro domestico, derivanti dalla variazione del costo della vita, decorrenti dal 1° gennaio 2022. Le nuove retribuzioni riguardano il CCNL lavoro domestico. Sono state quindi pubblicate le nuove tabelle retributive per il personale domestico, valide a decorrere dal 1° gennaio 2022; aumentano le retribuzioni minime da prendere in considerazione in caso di assunzione di colf, badanti, baby sitter e altre figure simili.

L’accordo riguarda l’aggiornamento retributivo, l’accordo sui nuovi minimi retributivi relativi al lavoro domestico derivanti dalla variazione del costo della vita stimata dall’Istat.

Colf e badanti, retribuzioni 2022

L’incremento dei minimi retributivi per il 2022 è dovuto sostanzialmente all’adeguamento degli stessi all’indice Istat, che ha segnato un + 3,6%. Infatti, l’art. 44 del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) per il personale domestico del 16.07.2013 prevede che, ogni anno, ed entro il mese di gennaio, la Commissione nazionale aggiorna le retribuzioni. Tale aggiornamento deve essere effettuato in funzione del coefficiente di variazione del costo della vita per famiglie ed operai rilevato dall’ISTAT al 30 novembre di ogni anno.

Per quest’anno, e dunque con decorrenza 1° gennaio 2022, la Commissione ha aggiornato le tabelle A, B, C, D, E, F e G, in base all’indice Istat rilevato.

Lavoro domestico, quanto si guadagna

Ma di quanto aumentano le retribuzioni del personale domestico? Non è possibile dare una risposta univoca, in quanto varia se consideriamo lavoratori conviventi o meno.

In via generale, quindi la paga varia da 664,09 per un Livello A convivente a 1.267,62 + indennità per un livello DS.

CCNL lavoro domestico: tabella retribuzione minima colf e badanti 2022

Di seguito, si riporta la nuova tabella delle retribuzioni minime vigente a partire dal 1° gennaio 2022.

Tabelle retributive 2022

tabella retribuzione minima colf e badanti 2022

tabella retribuzione minima colf e badanti 2022

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Dichiarazione dei redditi 2022, ultime novità: modello 730, Redditi e precompilata

Dichiarazione dei redditi 2022, ultime novità: modello 730, Redditi e precompilata

Dichiarazione dei Redditi 2022, novità per il modello Redditi e modello 730 e precompilata. Ecco cosa cambia rispetto all’anno precedente.

Dichiarazione dei redditi 2022

Ecco le ultime novità in materia di dichiarazione dei redditi 2022: modello 730, Redditi e Precompilata. Anche se la campagna dichiarativa è ancora lontana, l’Agenzia delle entrate ha approvato in versione definitiva i vari modelli della dichiarazione dei redditi. Se per il 730, l’approvazione risale a circa due settimane fa, per il modello Redditi e Irap, il bollino finale è stato apposto in data 31 gennaio con sei distinti provvedimenti.

Nello specifico, sono stati approvati: Redditi Persone fisiche, Società di persone, Società di capitali ed Enti non commerciali, Irap e Consolidato nazionale e mondiale 2022, CnM.

Tali modelli dovranno essere utilizzati per dichiarare i redditi del 2021.

Modello Redditi, novità

Le novità per il modello Redditi persone fisiche, PF, sono diverse e nello specifico, debuttano nel modello Redditi il:

  • nuovo trattamento integrativo. c.d bonus Irpef o ex bonus Renzi insieme all’ulteriore detrazione in essere per l’anno 2021 (la legge di bilancio 2022 ha modificato in maniera rilevante la disciplina 2022) per chi non rispettava i requisiti per accedere al bonus (per i lavoratori in possesso di un reddito complessivo da 28.000 a 50.000 euro;
  • Superbonus 110 aggiornato alle modifiche normative in esser per il 2021;
  • bonus musica per le spese relative a scuole di musica, conservatori e cori
  • credito d’imposta per l’installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo dell’acqua (c.d. bonus acqua potabile).

Bonus acqua potabile

Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare;
  • finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a: 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Ulteriori novità

Nel modello Redditi 2022, trovano posto anche:

  • il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa, dedicato agli under 36;
  • gli aumenti per le detrazioni relative alle spese veterinarie (da 500 a 550 €, con una detrazione del 19% per la parte di spesa che supera i 129,11 € di franchigia e a quelle per i mobili sostenute nel 2021 (50% su 16.000 euro).

Novità per il Modello Redditi per le imprese

In materia di crediti d’imposta per le imprese, sono stati adottati nuovi codici identificativi del:

  • bonus per le spese di sanificazione delle strutture extra-alberghiere e per l’acquisto di dispositivi di protezione e
  • quello per i depuratori d’acqua e per la riduzione del consumo di contenitori in plastica (bonus acqua potabile per le imprese).

Nei quadri d’impresa, compresso il prospetto degli aiuti di Stato, trovano poste la Super Ace e sono recepite le novità in tema di “Patent box”. Con la maggiorazione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software, brevetti industriali, disegni e modelli che siano utilizzati nella propria attività.

Le novità dei modelli Redditi Sp, Sc, Enc e Irap

Anche i modelli Redditi degli enti e delle società sono oggetto novità.

Nello specifico, tali modello accolgono le novità del patent box come visto sopra, con la possibilità di utilizzare, nella determinazione del reddito d’impresa e del valore della produzione ai fini Irap, la maggiorazione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli utilizzati nello svolgimento della propria attività d’impresa.

A tal fine:

  • rivisto nel quadro OP il prospetto per l’esercizio dell’opzione nonché,
  • nel quadro RS (aiuti di Stato), una sezione per indicare i dati relativi all’opzione e il monitoraggio delle informazioni utili, relativi ai beni rientranti nel “Patent box”.

Per la Super Ace, vale quanto detto nel paragrafo precedente.

Una nuova sezione, la XXIV del quadro RQ, è stata predisposta per coloro che intendono dedurre in termini più brevi rispetto a quelli “ordinari” il maggior valore ossia la rivalutazione imputata ad attività immateriali, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap e di eventuali addizionali. Possibilità ammessa dall’art.11o del D.L. 104/2020. c.d. decreto Agosto.

Il termine entro il quale presentare il modello Redditi rimane sempre quello del 30 novembre. Per le persone fisiche ma anche per le imprese/società con il periodo d’imposta coincidente con l’anno solare.

Novità modello 730 e 730 precompilato

Il 730 sia ordinario che precompilato ricalcano le stesse novità richiamate per le persone fisiche non titolari di partita iva che presentano il modello Redditi PF.

Ad ogni modo si rimanda al nostro approfondimento sul Modello 730/2022.

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Lotteria scontrini 2022, sanzioni e rischi per chi non rispetta le regole

Lotteria scontrini 2022, sanzioni e rischi per chi non rispetta le regole

Per la lotteria scontrini, la normativa obbliga gli esercenti ad adeguare il registratore di cassa: sanzioni per chi non rispetta le regole

La lotteria scontrini è stata confermata anche per quest’anno, e consiste – come già abbiamo avuto modo di precisare su queste pagine – in un sistema di assegnazione di premi agli acquirenti ed ai venditori, senza costi da versare ai fini della partecipazione. Di fatto è un meccanismo legato al programma Italia Cashless, già previsto dal precedente Governo. Lo scopo è quello di invogliare i cittadini all’uso di carte di credito; carte di debito; bancomat; carte prepagate e app “connesse a circuiti di pagamento privativi e a spendibilità limitata al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale; veloce, semplice e trasparente”. Si tratta delle parole usate nel sito web dell’iniziativa, che ben chiariscono lo spirito di questa iniziativa.

Il meccanismo della lotteria degli scontrini 2022 è stato ideato a favorire la lotta all’evasione fiscale, con un maggior utilizzo di mezzi di pagamento elettronici e dunque tracciabili. Dobbiamo ricordare quindi che la normativa aggiornata al primo gennaio 2022 non implica l’applicazione sanzioni in ipotesi di mancata acquisizione del codice lotteria da parte dell’esercente, ma lo obbliga ad adeguare il proprio registratore di cassa.

Di seguito intendiamo fare il punto proprio sulle conseguenze che scattano nei confronti di chi non rispetta il citato obbligo: quali sanzioni vi sono? Scopriamolo.

Lotteria scontrini 2022: il primo gennaio 2022 è entrato in vigore il nuovo tracciato XML 7.0

Lo abbiamo accennato poco sopra. La lotteria scontrini è stata oggetto di rinnovo per il 2022, con modalità di estrazione e premi già valevoli lo scorso anno. Occorre però fare il punto sulle norme in tema di obblighi di comportamento, applicate al venditore. In particolare, dal punto di vista delle possibili sanzioni per l’esercente, vale quanto segue:

  • non scatta alcuna multa per il negoziante che non intende partecipare al meccanismo dell’estrazione, non acquisendo così il codice lotteria;
  • tuttavia vige l’obbligo per il negoziante di adeguare il registratore di cassa al nuovo ed esclusivo tracciato XML 7.0, entrato in vigore il primo gennaio 2022.

Quest’ultimo punto appare molto importante: infatti, in caso contrario e dunque in ipotesi di mancato adeguamento, i dati dei corrispettivi non sono trasmessi all’Agenzia delle Entrate, con la immediata conseguenza che si incappa nella sanzione prevista per omesso invio.

Leggi anche: Bonus bicicletta, monopattino e bus, il meccanismo

Da rimarcare che dal primo gennaio di quest’anno è entrato in vigore il nuovo ed esclusivo tracciato XML 7.0 (“Tipi Dati per i corrispettivi – versione 7.0 – giugno 2020″) per la trasmissione dei corrispettivi giornalieri all’Amministrazione Finanziaria. Le regole prevedono, tra le novità, la facoltà di distinguere le varie tipologie di operazioni e di indicare l’importo in concreto riscosso in ipotesi di uso di ticket fatturati a soggetti terzi. In ogni caso, nessun dubbio: tutti gli esercenti dovranno aggiornare i registratori telematici per permettere l’emissione dei documenti commerciali con il nuovo tracciato XML 7.0. L’utilizzo di detto tracciato deve perciò intendersi esclusivo.

Il perché dell’aggiornamento al tracciato XML 7.0

Se ci si chiede qual è il motivo della citata novità, la risposta è semplice. In buona sostanza, il nuovo tracciato XML è stato varato per gestire la corretta liquidazione IVA; per impedire il pagamento doppio dell’IVA laddove siano emesse ricevute seguite da fatture, ma non solo. Con questo nuovo tracciato sono altresì introdotte novità per la gestione di servizi o prestazioni, per la gestione dei codici ATECO, dei tipi di pagamento e tanto altro.

In altre parole, il tracciato 7.0 contiene una serie di elementi aggiuntivi, che consentono una più puntuale ricostruzione delle operazioni compiute dagli esercenti e memorizzate con il registratore telematico.

Ribadiamo che dette modifiche normative riguardano anche la lotteria scontrini 2022, giacché quella di acquisire il codice lotteria per la partecipazione alle estrazioni del gioco a premi di Stato, è una delle funzionalità previste dal citato nuovo tracciato obbligatorio.

In sintesi: se non partecipare alla lotteria degli scontrini 2022, almeno essere in linea con le regole tecniche previste per questo scopo, diviene di fatto obbligatorio per tutti i negozianti. Altrimenti scatterà il meccanismo sanzionatorio di cui ora diremo.

Leggi anche: PensAMi Inps, il nuovo simulatore pensione futura

Lotteria scontrini 2022, sanzioni per la mancata trasmissione dei corrispettivi

Nelle circostanze in cui l’esercente non metta in regola il proprio registratore di cassa, adeguandolo al nuovo sistema, andrà incontro al problema della mancata trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Nel dettaglio, non adempiere all’obbligo di adeguamento del registratore di cassa telematico al nuovo tracciato 7.0 implica l’applicazione delle sanzioni di cui al decreto legislativo n. 471 del 1997, in ipotesi di omessa trasmissione dei corrispettivi o di invio di dati incompleti o non veritieri. Nel dettaglio:

  • in ipotesi di mancata o tardiva memorizzazione o trasmissione dei dati, o di memorizzazione e trasmissione con dati incompleti o errati, scatta una sanzione corrispondente al 90% dell’imposta;
  • in ipotesi nella quale le violazioni di cui sopra non influiscano sulla corretta liquidazione del tributo, invece, scatta una sanzione corrispondente a 100 euro per trasmissione.

Tuttavia per l’esercente vi sono altri rischi. Infatti le regole vigenti prevedono l’applicazione della sanzione accessoria della sospensione della licenza, o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività da 3 giorni a un mese. Ciò nel caso in cui siano compiute quattro violazioni in giorni distinti, nel corso di 5 anni, correlate a corrispettivi di importo al di sopra dei 50mila euro.

Previste sanzioni pecuniarie anche per chi non svolge la verifica periodica e per chi non fa richiesta di intervento per la manutenzione del registratore di cassa, nelle circostanze di un guasto – sanzioni fino a 2mila euro.

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