Riforma Irpef 2022, da 5 a 4 aliquote: cosa cambia e chi ci guadagna

Riforma Irpef 2022, da 5 a 4 aliquote: cosa cambia e chi ci guadagna

All’orizzonte la riforma delle aliquote Irpef 2022, nel più ampio quadro della riforma fiscale. Come cambiano scaglioni e percentuali?

In quest’ultimo periodo le forze politiche stanno lavorando alacremente per convergere su alcuni importanti temi e su riforme cruciali per il futuro del paese. Ecco perché non deve stupire che la maggioranza abbia trovato un accordo politico, lo scorso 25 novembre, per quanto attiene all’ipotesi di riforma aliquote Irpef 2022. Il tavolo di lavoro sulla riduzione della pressione fiscale si è dunque concluso positivamente.

Il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Picchetto ha infatti recentemente dichiarato, nel corso di una conferenza stampa, che è stato raggiunta un’intesa di maggioranza, sulla riforma fiscale che dovrebbe portare le attuali aliquote Irpef da 5 a a 4. L’appena citata riforma andrebbe ad appiattire, almeno in parte, la curva della pressione fiscale per il ceto medio e medio alto, ma sono previste novità anche per la no tax area. Vediamo allora qualche dettaglio in proposito, per capire chi potrà risparmiare qualcosa.

Riforma aliquote Irpef: il contesto di riferimento

Il Governo Draghi ha deciso la linea da portare avanti. Da 5 a 4 saranno gli scaglioni dell’Irpef 2022, con la connessa riduzione di alcune aliquote. Ma di fatto qual è l’oggetto della importante riforma all’orizzonte? Ebbene, l’Irpef – la cd. imposta sul reddito delle persone fisiche – è un‘imposta progressiva. Ciò significa che la quota percentuale di reddito assorbita dall’imposta, cresce in proporzione al reddito stesso. Detto risultato è conseguito con l’applicazione di aliquote di crescente ‘peso’ sui diversi scaglioni di reddito e inoltre di deduzioni dal reddito e detrazioni d’imposta.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata introdotta a seguito della riforma tributaria del 1973 e si applica oggi a circa 40 milioni di contribuenti.

Leggi anche: Lauree abilitanti, legge di riforma in GU. Quali sono le lauree per lavorare subito?

Coloro che sono obbligati a pagare l’Irpef sono tutti coloro che hanno un reddito, e ci riferiamo sia ai dipendenti che agli autonomi. Da notare che l’obbligo di pagamento scatta laddove il contribuente sia residente in Italia o abbia ottenuto il reddito nel nostro paese.

In altre parole, sono tenuti al pagamento dell’Irpef le persone fisiche e in certi casi le società, che però la versano attraverso i soci. Chi vive e dunque risiede nella penisola paga sui redditi prodotti in patria o all’estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano.

Da notare che il gettito Irpef totale, per il 2020, è stato pari a 187.436 milioni di euro, ossia oltre un terzo del totale delle entrate tributarie.

Riforma aliquote Irpef: le nuove percentuali

Ci si potrebbe legittimamente domandare quali sarebbero le novità sostanziali dell’attesa riforma aliquote Irpef 2022, che si inserisce nel più ampio quadro della riforma fiscale. Ebbene, oggi la situazione prevede l’applicazione di 5 distinti scaglioni che si legano al reddito del contribuente, con 5 aliquote diverse. Nel dettaglio:

  • reddito tra 0 e 15 mila euro: aliquota Irpef pari al 23%;
  • reddito tra 15.001 e 28mila euro. In detta fascia, l’aliquota Irpef applicata ai contribuenti è del 27%;
  • tra 28.001 e 55mila euro. L’aliquota Irpef è pari al 38%;
  • tra 55.001 a 75 mila euro. In questo caso, l’aliquota Irpef di riferimento è 41%;
  • oltre i 75mila euro, l’aliquota Irpef è del 43%.

Come anticipato all’inizio – secondo il progetto – le nuove aliquote Irpef 2022 passeranno da 5 a 4. In sostanza, sarà eliminata l’aliquota Irpef al 41% e il taglio di tre punti di quella del 38% che scende al 35%. Nessuna novità invece per quanto attiene ai redditi fino a 15mila euro – confermata l’aliquota del 23%. Ecco dunque come saranno le aliquote Irpef 2022, in base al reddito:

  • redditi fino a 15mila euro: confermata l’aliquota al 23%;
  • tra 15.001 e 28mila euro: l’aliquota cala dal 27% al 25%;
  • tra 28.001 e 50mila: l’aliquota cala dal 38% al 35%;
  • sopra i 50mila euro di reddito, si passa direttamente alla trattenuta del 43%.

Leggi anche: Irpef cos’è e come funziona. Breve guida pratica

Riforma aliquote Irpef 2022: cosa cambia in pratica per i contribuenti?

La riforma del sistema di tassazione delle persone fisiche, e dunque dell’Irpef, ha la finalità da una parte di alleggerire una pressione fiscale piuttosto alta; e dall’altra di consentire di avere un più equo sistema di prelievo, sul piano delle distinte fasce di reddito.

I contribuenti che guadagnano di più reddito dovranno pagare al Fisco un’ammontare maggiore di tasse, mentre coloro che fanno parte del cd. ceto medio verseranno un po’ meno. Ecco la sintesi della riforma aliquote Irpef 2022, la quale potrebbe realmente concretizzarsi a breve.

Non solo. Il Governo ha in cantiere anche la revisione delle detrazioni, della no tax area e l’eliminazione dell’Irap per professionisti e imprese individuali.

Concludendo, la riforma Irpef inclusa nella prossima Legge di Bilancio, con uno stanziamento pari a circa 8 miliardi di euro, è fondata su una solida proposta della maggioranza in tema di aliquote. Secondo gli osservatori, queste novità condurrebbero ad uno stipendio netto maggiorato dai 100 ai quasi 1.000 euro ogni anno. Rimarchiamo comunque che la riforma aliquote Irpef è al momento ancora un’ipotesi: le prospettive lasciano però intravedere che detta imposta probabilmente assumerà queste nuove caratteristiche, a partire dal prossimo anno.

⭐️ Segui Lavoro e Diritti su Google News: clicca sulla stellina per inserirci nei preferiti.
 
Riforma Irpef 2022, da 5 a 4 aliquote: cosa cambia e chi ci guadagnaultima modifica: 2021-11-30T13:11:21+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo