Archivi giornalieri: 25 novembre 2021

Concorso insegnanti infanzia e primaria: ecco le date e le prove d’esame

 
 

Concorso insegnanti infanzia e primaria: ecco le date e le prove d’esame

A dicembre si svolgeranno le prove scritte dell’atteso concorso insegnanti infanzia e primaria, con regole di sicurezza sanitaria. I dettagli

Recentemente i bandi relativi ai concorsi pubblici non sono di certo mancati: d’altronde, riformare e modernizzare la PA e favorire il ricambio generazionale sono step del percorso con il quale l’Italia vuole portare il PNRR a completa attuazione.

Ecco perché è stata prevista l’assegnazione di ben 12.863 posti di insegnante in scuola primaria e dell’infanzia, con prove che si svolgeranno tra qualche settimana, ossia dal 13 al 21 dicembre.

Vediamo allora di seguito quali sono le nuove modalità di svolgimento del concorso insegnanti ordinario per posti comuni e di sostegno nella scuola primaria e dell’infanzia, già bandito nell’aprile dello scorso anno. Ciò al fine di sgomberare il campo da ogni possibile dubbio circa il meccanismo delle selezioni.

Concorso insegnanti infanzia e primaria: le precisazioni del Ministero dell’Istruzione

Il nuovo bando applica le modifiche alle modalità di svolgimento dei concorsi ordinari, di cui al decreto legge Sostegni Bis convertito in legge nel luglio scorso.

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito web l’avviso contenente il calendario di svolgimento delle prove scritte (clicca qui per visualizzarlo).

Da notare che, per ciascun tipo di scuola e per ciascuna tipologia di posto (scuola primaria posto comune, scuola primaria sostegno, scuola infanzia posto comune, scuola infanzia sostegno) la prova si svolgerà nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale. Ciò per evidenti ragioni organizzative e di razionalizzazione dell’intero iter di selezione che, ricordiamo, contempla ben 76.757 domande per 12.863 posti messi a bando.

Sulla scorta dell’art. 3, comma 2, del decreto dipartimentale  n. 2215 del 2021, le prove scritte avranno luogo nella regione per la quale il candidato ha fatto domanda di partecipazione, e nelle sedi indicate dagli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio.

Nel citato avviso, il Ministero dell’Istruzione intende inoltre sottolineare che i candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per effettuare la prova scritta, avendo con sé:

  • un documento di riconoscimento in corso di validità;
  • il codice fiscale;
  • la ricevuta di versamento del contributo di segreteria;
  • il Green pass.

Concorso insegnanti infanzia e primaria: come funziona la prova scritta?

Come accennato, le prove scritte avranno luogo nei giorni 13, 14, 15, 16, 17, 20 e 21 dicembre 2021. Si svolgeranno con l’ausilio di pc e internet, e come detto si terranno nella regione per la quale il candidato ha fatto domanda di partecipazione. Ogni prova avrà la durata massima di 100 minuti.

Ciascun candidato dovrà affrontare 50 quesiti a risposta multipla, suddivisi in questo modo:

  • per i posti comuni, 40 quesiti a risposta multipla, mirati ad accertare competenze e conoscenze in rapporto alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola primaria e ai settori di esperienza nella scuola dell’infanzia;
  • in relazione ai posti di sostegno, 40 quesiti a risposta multipla riguardanti le metodologie didattiche da applicarsi alle distinte tipologie di disabilità, mirati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure per l’inclusione scolastica degli alunni svantaggiati;
  • per i posti comuni e di sostegno, 5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
  • in riferimento ai posti comuni e di sostegno, 5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali nell’utilizzo didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più utili per rendere migliore la qualità dell’apprendimento scolastico.

Da notare che ogni domanda prevede 4 possibili risposte, 3 sbagliate ed una sola esatta. Inoltre, l’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modo casuale per ogni candidato.

Attenzione però: le autorità non hanno previsto in nessun caso la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso insegnanti infanzia e primaria. Pertanto si tiene conto soltanto delle domande pervenute entro il 31 luglio 2020.

Concorso insegnanti infanzia e primaria: alcuni numeri interessanti

Con 12.863 i posti a bando, per 76.757 le domande, certamente si tratterà di una selezione impegnativa e con forte concorrenza, ma vero è che con una domanda l’interessato poteva fare richiesta di partecipazione per più di un insegnamento/tipo di posto, in modo da avere più chance di buon esito delle selezioni.

Proprio per questo motivi non sono mancate le domande con più partecipazioni. Il totale degli iscritti al concorso corrisponde a 107.160 candidati, di cui:

  • 33.246 per i posti comuni della Scuola dell’infanzia;
  • 3.059 per i posti di sostegno della Scuola dell’Infanzia;
  • 64.136 per i posti comuni della Primaria;
  • 6.719 per i posti di sostegno della Primaria.

Concorso insegnanti infanzia e primaria: valutazione titoli e graduatorie

Vero è che i titoli avranno rilevanza solo per i candidati che oltrepasseranno sia prova scritta che quella orale. I titoli saranno così oggetto di valutazione secondo specifici criteri di cui all’allegato B del decreto del Ministero dell’Istruzione n. 325 di quest’anno.

Per quanto attiene all’articolazione delle graduatorie del concorso insegnanti, ciascuna commissione giudicatrice effettua alla compilazione delle graduatorie di merito regionali, divise per insegnamento e tipologia di posto. Il punteggio finale è definito in duecentocinquantesimi.

Ovviamente, ogni graduatoria include un numero di candidati nel limite massimo di posizioni corrispondenti ai posti banditi.

Bonus Edilizi e decreto antifrode: le FAQ dell’Agenzia delle entrate

Lavoro e Diritti
 

Bonus Edilizi e decreto antifrode: le FAQ dell’Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato utili FAQ (domande a risposte frequenti) sulle misure legate ai bonus edilizi ne Decreto antifrode

Obbligo di visto di conformità e attestazione della congruità delle spese per tutti i bonus edilizi e non solo per il superbonus. Su questa e altre novità introdotte dal Dl 157/2021, decreto antifrode, è intervenuta l’Agenzia delle entrate con apposite FAQ pubblicate ieri. Il primo punto di domanda riguardava l’impatto delle novità del decreto entrato in vigore in data 12 novembre rispetto ai lavori fatturati prima ma per i quali non è stata ancora comunicata l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

Ulteriori chiarimenti hanno riguardato: l’individuazione dei valori massimi di alcuni beni ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese; l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione nella quale viene indicato il superbonus 110, la platea dei tecnici che possono attestare la congruità delle spese.

Ecco tutti i chiarimenti del Fisco.

Bonus Edilizi e decreto antifrode: visto di conformità e asseverazione per tutti i bonus

Con il D.L. 157/2021, c.d. decreto Antifrode, il Governo ha messo nero su bianco un insieme di misure volte a contrastare il fenomeno delle frodi nel campo delle detrazioni fiscali e delle altre agevolazioni economiche.

Sui bonus edilizi, che possono essere oggetto di opzione di sconto in fattura e cessione del credito la stretta è piuttosto rilevante.

Infatti, il visto di conformità fino a prima richiesto solo per lo sconto in fattura/cessione superbonus 110 è necessario anche nei seguenti casi:

  • detrazione superbonus 110 riportata in dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta;
  • cessione del credito o sconto in fattura anche relativi agli altri bonus edilizi.

Attenzione, i tecnici abilitati sono  tenuti ad asseverare la congruità delle spese sostenute per tutti i bonus edilizi. Dunque non solo per il superbonus.

Decreto Antifrode: le FAQ dell’Agenzia delle entrate

Su questi aspetti si è soffermata l’Agenzia delle entrate con apposite FAQ pubblicate sul proprio sito.

Nello specifico i chiarimenti hanno riguardato:

  1. l’applicabilità del decreto “Antifrode” ai lavori per i quali la fattura è stata pagata prima della sua entrata in vigore ma con comunicazione  dell’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito non ancora effettuata;
  2. l’individuazione dei valori massimi di alcuni beni ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese;
  3. l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione nella quale viene indicato il superbonus 110;
  4. la platea dei tecnici che possono attestare la congruità delle spese.

Fatture pagate prima dell’entrata in vigore del decreto “antifrode”

In tale caso, l’obbligo di apposizione del visto di conformità alla comunicazione per la cessione del credito o sconto in fattura, previsto dal decreto “Antifrode”, non sussiste per il contribuente che ha pagato le fatture del fornitore in data 11 novembre 2021, e che al 12 novembre 2021, data di entrata in vigore del decreto, non ha ancora provveduto all’invio della comunicazione telematica per l’opzione. Naturalmente il visto e l’asseverazione sulla congruità delle spese non sono richieste neanche per le comunicazione inviate entro l’11 novembre 2021. Se riguardano detrazioni diverse dal superbonus.

Individuazione dei valori massimi di alcuni beni ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese

Ai fini dell’asseverazione/attestazione delle spese sostenute, in attesa del decreto del Ministero della transizione ecologica relativo all’individuazione dei valori massimi per talune categorie di beni, è possibile fare riferimento ai prezzari individuati dal decreto del ministero dello Sviluppo economico del 6 agosto 2020. Inoltre, per le detrazioni diverse dal superbonus, i tecnici devono solo asseverare la congruità delle spese. L’asseverazione non riguarda i requisiti tecnici dell’intervento. Come invece previsto per il superbonus.

L’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione nella quale viene indicato il superbonus 110

Il visto di conformità deve essere richiesto solo per i dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione superbonus 110. Se si presenta il 730 tramite Caf o professionista abilitato, è sufficiente il visto che per norma va apposto sulla dichiarazione 730. Indipendentemente dal fatto se si indicano o meno detrazioni in dichiarazione dei redditi.

La platea dei tecnici che assevera le spese

I tecnici abilitati al rilascio delle asseverazioni relative ai lavori Superbonus 110 possono asseverare anche la congruità delle spese sostenute, prevista dal decreto “Antifrode”

L’INPS dalla parte delle donne contro ogni violenza

L’INPS dalla parte delle donne contro ogni violenza

La violenza contro le donne è una piaga che registra dati allarmanti. Nonostante la normativa europea, nazionale e locale si sforzi di arginare il fenomeno, questo continua a crescere. Le conseguenze socioeconomiche della pandemia si sono abbattute soprattutto sulle donne, nel 2020 sono aumentate le disuguaglianze e la disoccupazione, le donne sono state in prima linea nel lavoro di cura e i femminicidi sono aumentati del 6% rispetto al 2019.

Contrastare il fenomeno è diventata dunque una sfida prioritaria per tutte le Istituzioni, come dimostra la ratifica da parte del Ministro Orlando della Convenzione OIL 190 del 2019, strumento di contrasto delle molestie sui luoghi di lavoro, e il piano strategico nazionale 2021-2023 sulla violenza maschile contro le donne approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Voci di donne e uomini contro la violenza

L’INPS ha ricordato il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con un evento dal titolo “Voci di donne e uomini contro la violenza” organizzato dal Comitato Unico di Garanzia, con la collaborazione degli Organi dell’Istituto e della Direzione Formazione e Sviluppo Risorse Umane. Maria Giovanna De Vivo, Presidente del CUG INPS, in apertura dell’evento ha ricordato le quattro dipendenti dell’Istituto vittime di femminicidio, alle quali sono state dedicate sale istituzionali, dando conto della raccolta fondi promossa in favore degli orfani di tre delle quattro vittime.

Le iniziative dell’INPS contro la violenza sulle donne

Sono molte le iniziative dell’Istituto che aiutano a tenere sempre viva l’attenzione sul contrasto alla violenza di genere. Tra queste vi sono: la mostra “Com’eri vestita?“, la partecipazione all’incontro con il Museo del Risparmio di Torino nel 2020 con un focus sulla violenza economica e sull’educazione finanziaria al femminile per contrastare la dipendenza economica, l’adozione del Codice di condotta in ottica di genere con l’istituzione di 25 Consigliere/i di Fiducia, il progetto “L’INPS è con le donne“, avviato a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli dalla Sede provinciale INPS di Terni in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Liberetutte”, e, infine, il progetto “NOI X” formazione specifica rivolta al personale.

Guglielmo Loy, Presidente CIV, nel corso dell’evento “Voci di donne e uomini contro la violenza”, ha ricordato l’urgenza di promuovere un forte cambiamento culturale, sintetizzando in cinque parole gli ambiti sui quali operare per contrastare la violenza di genere: la cultura, la formazione, la partecipazione, l’autonomia e i servizi.

L’INPS per le donne

L’INPS, con il 40% di presenze femminili nelle posizioni apicali, è tra le istituzioni più attive nel riconoscimento delle pari opportunità. L’Istituto, inoltre, eroga prestazioni essenziali che aiutano il contrasto alle violenze di genere, come il reddito di libertà, recentemente introdotto dal Parlamento. Gabriella Di Michele, Direttore Generale INPS, intervenendo alla manifestazione “Voci di donne e uomini contro la violenza”, ha evidenziato il ruolo dell’Istituto nel contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni attraverso, tra le altre politiche, l’adozione del Codice di condotta e la nomina di Consigliere/i di fiducia.

Santa Caterina d’Alessandria

 

Santa Caterina d’Alessandria


Santa Caterina d'Alessandria

autore: Caravaggio anno: 1595-1596 titolo: Santa Caterina d’Alessandria luogo: Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Nome: Santa Caterina d’Alessandria
Titolo: Martire
Nascita: 287, Alessandria, Egitto
Morte: 305, Alessandria, Egitto
Ricorrenza: 25 novembre
Tipologia: Memoria facoltativa

Nata da stirpe reale, fu dotata dalla natura di un ingegno e di una bellezza così rara, che era stimata la più fortunata giovane della città.

Ammaestrata in tutte le scienze, ma soprattutto nella filosofia dai più celebri retori, seppe innalzare il suo intelletto al disopra delle cose materiali, e dalle creature ascendere al Creatore.

Perciò, appena senti parlare della religione di Cristo, il suo acuto ingegno aiutato dalla grazia di Dio comprese che essa era la vera, e l’avrebbe abbracciata subito, se alcuni legami terreni non le avessero impedito il passo decisivo. Ma il Signore, che la voleva sua sposa, affrettò il suo ingresso nello stuolo delle candide colombe a lui consacrate.

Compresa dell’amore che il Signore nutriva per lei, si fece battezzare, dedicandosi totalmente alla beneficenza ed alla istruzione dei pagani. E tanto crebbe la fama della sua carità e del suo sapere, che giunse alle orecchie dello stesso imperatore Massimino. uomo tristemente celebre per la sua ferocia.

Egli fece chiamare Caterina alla sua presenza, per avere notizie più certe di ciò che di lei udiva e per conoscere più da vicino colei che tanto si celebrava.

Ma appena seppe dalla bocca stessa della Santa che era cristiana, subito con minacce ed imprecazioni ordinò che rinunciasse a quel culto da lui odiato, e sacrificasse a Giove.

Non si sgomentò il virile animo di Caterina a quelle parole, ma prontamente rispose ch’era risoluta di rimanere nella religione che professava, e incominciò a parlare della vanità degli Dei e della verità dell’unico vero Dio con parole così ardenti che l’imperatore medesimo rimase sconcertato.

Fu quindi affidata ad alcuni filosofi pagani perché la convincessero d’errore, ma ella riuscì a condurli alla vera religione.

A tale smacco il feroce imperatore condannò a morire sul rogo quei nuovi convertiti, e presa Caterina, dopo villanie e disprezzi, comandò che il suo corpo fosse legato ad una ruota e poscia con uncini le fossero strappate le carni.

La Santa non si intimorì per simile supplizio, ma felice di dar la vita per il suo Sposo, si apprestò a morire fra quei tormenti. Appena quel corpo verginale fu a contatto con lo strumento del suo martirio, questo si spezzò fragorosamente, producendo gran panico fra i carnefici. Non si piegò l’animo di Massimino, e comandò che la Santa fosse immediatamente condotta fuori della città e le fosse reciso il capo.

Giunta al luogo del martirio, le furono bendati gli occhi ed il carnefice con un colpo staccò il capo di Caterina, ma da quella ferita sgorgò abbondante latte, ultima testimonianza della sua innocenza.

Il suo corpo venne dagli stessi Angeli trasportato sul monte Sinai e quivi seppellito. Sul suo sepolcro fu poi edificato un sontuoso tempio ed un grandioso monastero che resero imperitura la memoria di questa vergine di Cristo.

PRATICA. — Recitiamo un atto di fede.

PREGHIERA. O Dio, che desti la legge a Mosè sul Monte Sinai e nello stesso luogo per mezzo dei tuoi Angeli collocasti miracolosamente il corpo della tua santa vergine e martire Caterina, fa’ che per intercessione di lei possiamo giungere al monte eterno che è Cristo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria santa Caterina, Vergine e Martire, la quale, messa in prigione per la confessione della fede cristiana sotto l’Imperatore Massimino, e poi lunghissimamente tormentata cogli scorpioni, finalmente decapitata compì il martirio. Il suo corpo, miracolosamente trasportato dagli Angeli sul monte Sinai, vi è religiosamente venerato dal numeroso concorso di Cristiani.