Archivi giornalieri: 6 novembre 2021

Pensioni

Quando andrà in pensione chi oggi ha 50 anni o meno? Calcolo per dipendente privato e partita IVA

Quando andrà in pensione chi oggi ha 50 anni o meno? Calcolo per dipendente privato e partita IVA

inoltre, su quando andrà in pensione chi oggi ha 50 anni o meno, c’è da dire e da rimarcare pure un’altra cosa. Ovverosia, quella per cui il calcolo per dipendente privato e per partita IVA sarà unico. Ovverosia, basato solo ed esclusivamente sull’ammontare dei contributi previdenziali obbligatori effettivamente versati.

Proprio il premier Mario Draghi, nell’annunciare il passaggio dalla Quota 100 alla Quota 102 dal 2022, infatti, ha dichiarato che a regime l’obiettivo sarà quello del calcolo pieno della pensione con il sistema contributivo.

La riforma delle pensioni del Governo che ancora non c’è, ecco perché

Su quando andrà in pensione chi oggi ha 50 anni o meno, inoltre, proprio il Governo non ha dato in merito una risposta.

 

In quanto quella che è chiamata riforma, con la Legge di Stabilità per il 2022, non lo è affatto. Si tratta solo del passaggio alla Quota 102 che avrà una validità si soli 12 mesi. Così come Ape Social e Opzione Donna ci saranno anche nel 2022. Ma poi per gli anni a seguire tutto può succedere.

In pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100, quanto si dovrà aspettare e come aggirare lo scalino

In pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100, quanto si dovrà aspettare e come aggirare lo scalino

Vediamo come andare in pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100. Ovverosia, quanto si dovrà aspettare dal prossimo anno dopo il varo della riforma delle pensioni da parte del Governo Draghi. Perché aggirare lo scalino si può. Ecco come.

di , pubblicato il  alle ore 18:02

In pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100, quanto si dovrà aspettare e come aggirare lo scalino

 
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Vediamo come andare in pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100. Ovverosia, quanto si dovrà aspettare dal prossimo anno. E questo dopo il varo della riforma delle pensioni da parte del Governo guidato dal premier Mario Draghi. Ma anche quali sono le possibili vie di fuga aggirando così lo scalino.

Perchè andare in pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100 non sarà più possibile. A meno che il lavoratore non abbia cristallizzato i requisiti di Quota 100 entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2021Così come è riportato in questo articolo.

In pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 100, quanto si dovrà aspettare e come aggirare lo scalino

Nel dettaglio, dal prossimo anno non si potrà andare in pensione nel 2022 con i requisiti della Quota 100. Ma con quelli di Quota 102. Dovendo così aspettare due anni in più per quel che riguarda la maturazione del requisito anagrafico.

Per andare in pensione nel 2022 con i requisiti di Quota 102, infatti, serviranno 64 anni di età. Rispetto ai 62 anni richiesti per l’accesso alla Quota 100. Resta invece invariato il requisito contributivo. Che dovrà essere pari a 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

Come aggirare lo scalino della Quota 102 grazie alle altre misure di pensionamento anticipato

Per andare in pensione nel 2022 senza i requisiti di Quota 102 lo scalino è aggirabile. Ma a patto di rientrare nei requisiti delle altre misure di pensionamento anticipato. Tra queste, l’Ape Sociale e l’Opzione Donna per le lavoratrici.
Nel dettaglio, rispetto alla Quota 102, con l’Ape Sociale bisogna attendere un anno in più rispetto alla Quota 100. Ovverosia, 63 anni di età.

Per andare in pensione nel 2022 con i requisiti di Opzione Donna, invece, basteranno 61 anni.

Per le lavoratrici autonome. Mentre per le lavoratrici dipendenti il requisito anagrafico dal prossimo è pari a 60 anni di età. Salvo eventuali correttivi nell’iter parlamentare di approvazione della manovra. Attenzione comunque alle finestre di decorrenza di Opzione Donna che sono ampie. Ovverosia, 12 mesi per le lavoratrici dipendenti. E ben 18 mesi per le lavoratrici autonome.

Notizie Inps

Long Term Care e Home Care Premium: le graduatorie al 4 novembre 2021

Sono state pubblicate le graduatorie al 4 novembre 2021 dei vincitori e degli idonei dei bandi di concorso:

  • Long Term Care – LTC 2019, finalizzato al riconoscimento di contributi per ricoveri presso residenze sanitarie assistenziali;
  • Home Care Premium – HCP 2019, per l’assistenza domiciliare dei dipendenti e pensionati pubblici, dei loro coniugi, parenti e affini non autosufficienti.

Per rispettare la normativa sulla privacy, la graduatoria indica esclusivamente il numero di protocollo INPS, reperibile accedendo al servizio online dedicato. Il numero di protocollo è riportato anche nella ricevuta che è stata inviata all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda.

San Leonardo di Limoges

 

San Leonardo di Limoges


Nome: San Leonardo di Limoges
Titolo: Eremita
Nascita: 496 circa, Gallie
Morte: 6 novembre 559, Limoges, Francia
Ricorrenza: 6 novembre
Tipologia: Commemorazione

Nacque nelle Gallie sul finire del secolo V da illustre famiglia, parente del celebre Clodoveo re dei Franchi, che lo tenne a battesimo e lo volle alla sua corte perchè ricevesse una educazione degna del suo rango. Ed il fanciullo crebbe bello, intelligente, gentile e valoroso, degno in tutto dei suoi antenati.

Clodoveo sperava di farne un illustre generale del suo esercito, ma i disegni di Dio su questo fiore dei Franchi erano diversi. Difatti appena raggiunse la pubertà, il giovanetto, segnato dal dito di Dio, si ritirò dalla corte per frequentare la scuola del celebre S. Remigio. Alla scuola ed agli esempi del Santo, il giovane si innamorò talmente di Dio e della vita apostolica, che volle dedicarsi interamente a Dio, e consacrarsi alla propagazione del Vangelo tra i popoli barbari. E predicò coll’esempio e colla parola: visitò poveri, soccorse infermi, liberò carcerati.

Tanta virtù gli attirò ben presto l’ammirazione di tutti, tanto che lo stesso figlio di Clodoveo lo propose per la dignità episcopale. Leonardo, saputo questo, dopo aver rifiutato, credendosene indegno, si ritirò nel territorio di Orléans dandosi qui alla evangelizzazione di quei pagani. Poco dopo entrò nel monastero di Micy e dopo il noviziato vi fece la professione religiosa. Di qui fu inviato quale apostolo nell’Aquitania: con lui entrò in quella regione la sapienza e la carità di Cristo. Gli idoli furono abbattuti, la vera religione stabilita. Memorabile è il prodigio che egli operò in favore della sposa del re Teodeberto: stava per morire durante il parto, quando per le preghiere del nostro Santo immantinente lei e la sua creatura furono liberati dalla morte. Per questo S. Leonardo è stato sempre invocato come protettore delle gestanti.

Intanto il re Teodoberto, riconoscente, volle dare al nostro Santo ingenti ricchezze, ma Leonardo rifiutò e dopo aver esortato il re ad usare quanto avrebbe dato a lui in favore dei poveri, accettò soltanto una selva nella foresta di Pauvain, nel Limosino, per fabbricarvi un monastero. Quella zona, dal nobile dono del re, si chiamerà nobiliacum, da cui Noblat o Noblac, il nome del villaggio fondato da San Leonardo. Da qui in poi fu soprannominato da Limonges (Limosino). Radunati molti suoi seguaci ed ammiratori, li educò alla vera vita religiosa e per mantenerli nel fervore istituì per primo l’adorazione perpetua a Gesù in Sacramento.

Dopo aver compiuto altri miracoli ed aver edificato i suoi religiosi ed il popolo colle sue straordinarie virtù, rendeva la sua bell’anima a Dio il 6 novembre del 559.

PRATICA. Facciamo oggi qualcosa in favore dei poveri.

PREGHIERA. O Signore, ti preghiamo di ascoltare le preghiere del tuo servo Leonardo, affinchè colui che noi veneriamo con debito ossequio ci sollevi con la sua intercessione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nella cittadina vicino a Limoges in Francia in seguito insignita del suo nome, san Leonardo, eremita.